NOT ME – CAPITOLO 1

Questo è il tuo amico, non ricordi?

~ Università B – Facoltà di Architettura ~

Dannazione…

Ero finito davanti alla facoltà di Black all’Università B, dove era iscritto come studente, e sospirai.

Non sapevo niente degli amici di Black. Dove di solito si riunivano, come interagivano, quanto erano vicini e di cosa parlavano di solito. Certo che non potevo chiederlo a Black, perché se avesse saputo quello che stavo facendo, avrebbe insultato mio padre, perché me lo aveva lasciato fare. Beh, ero sicuro che Black sarebbe stato arrabbiato con lui, anche se mio padre era anche il suo. Black si sarebbe preoccupato che tutto sarebbe andato male come a lui e che non sarei sopravvissuto.

In quel momento, avevo cercato di assomigliare a Black cambiando il mio aspetto. Avevo indossato i suoi vestiti, cambiato il mio stile e il colore di capelli più vicino possibile al suo, al punto che avevo dovuto fare i buchi le orecchie e farmi un tatuaggio sul braccio, anche se non era affatto il mio stile. Se mio padre mi avesse visto così, sarebbe sicuramente svenuto dato che un figlio pulito, educato e istruito come un Jutathep, si era trasformato in quel modo.

*(N/T: Jutathep è il nome di una nobile famiglia in una serie tailandese. Questa famiglia ha cinque figli molto belli. Non solo hanno fascino fisico, ma i Jutathep hanno anche abilità straordinarie nei loro rispettivi campi.)

«Così carino…»

Sentii una voce da lontano ma non prestai attenzione perché pensavo che il ragazzo stesse cercando l’attenzione di una ragazza.

«Ehi, vai prima tu, ti raggiungo dopo.»

Che branco di idioti. Se vuoi flirtare con una ragazza, dovresti essere più intelligente.

«Ehi, tu.»

Improvvisamente qualcuno dietro di me mise una mano sulla mia spalla, facendomi sussultare e girare verso di lui.

«Ehi, Black?» Ricordai che il ragazzo che mi abbracciava era uno degli amici di Black di nome ‘Gram’. Parlò e si corrucciò.

«Oh… Non posso crederci.» Il secondo di nome ‘Yok’ sembrava sorpreso.

«Non sembra Black da dietro. L’ho quasi attaccato.» L’ultima persona era ‘Sean’ e quelle parole mi confusero per un momento.

«Perché sei più carino?» Chiese Sean e lo ripeté come se mi stesse prendendo in giro, ma il suo sguardo era molto calmo, non sembrava scherzare.

Ma cosa… Sean l’ha notato?

«E tu cosa ci fai qui? Ogni volta, aspetto sempre nell’area fumatori. Hai lezione oggi?» Gram mi chiese e mi abbracciò al collo. «Ehi, sei scomparso per tre giorni, ma perché sei più basso di qualche centimetro.»

L’osservazione di Gram mi colse di sorpresa ed ero un po’ nel panico. Temevo che avrebbe notato che non fossi Black.

«Amico… sono le undici e mezza ora.» Dissi. Nel programma delle lezioni che avevo, Black aveva una lezione alle 10:30. «Non dovremmo sbrigarci?»

«Ehi, questo bambino è posseduto? Sembra che qualcuno abbia preso il controllo del corpo di Black.» Disse Sean mentre mi indicava.

«C’è qualcosa che non va?» Domandai confuso.

«È sbagliato che tu sia strano in questo modo. Sai che il docente verrà a lezione alle 11.30 e farà lezione solo mentre mangia tutto il tempo. Dopo tutto, di solito non vai alla sua classe. Quindi, che fretta c’è? Anzi meglio, andiamo a mangiare…» Gram mi spinse la testa dopo aver detto quelle parole.

«Sei scomparso da pochi giorni e hai già dimenticato tutto?»

«Dove sei andato esattamente?» All’improvviso Sean mi chiese. Quando lo affrontavo, non riuscivo a regolare il mio umore.

«Io… io…» Cavolo, non mi veniva in mente un motivo.

«Ti ho chiesto dove sei andato?» Sean chiese ancora e mi guardò negli occhi, come se fosse una macchina della verità.

«Mi sentivo pigro, quindi sono rimasto a casa.» Mentii.

«Ho sentito da Fern che ti ha visto malconcio. È vero? O ha visto male?» Sean chiese di nuovo: «Non mi nascondere nulla, Black. Non lascerò che qualcuno ti ferisca così.»

«Sì, anch’io.» Disse Gram. Sean mi guardava ancora come se aspettasse una risposta. Se ricordavo bene, ‘Fern’ era uno studente del secondo anno che era uno amico più giovane di Sean. Era una persona molto vile ma molto popolare tra le ragazze ed era un Playboy. Anche se il suo nome era Fern, era un uomo.

«No… Niente.» Lo negai.

«Sei sicuro?» Sean mi guardò di nuovo.

«Certo.» Annuii.

«Ma quando ti ho visto, ho pensato che fossi una ragazza.» Gram disse cose che non avrebbe dovuto dire e realizzai: «Sembri molto più piccolo.»

«Il mio corpo può cambiare, quindi non ti preoccupare. Sono sempre io. Niente di più.»

Rimproverai Gram per fargli chiudere la bocca dato che mi stava irritando. Non volevo che Sean, che era un acuto osservatore, sapesse che non ero mio fratello. 

«Andiamo a mangiare qualcosa allora. Fern è stato così divertente ieri quando ho bevuto con lui.» Gram era ancora agganciato al mio collo mentre Sean e Yok ci stavano seguendo da dietro. 

«Cosa avete fatto ieri?» chiesi. 

«Siamo andati a bere. Qualcuno ci ha assunto per picchiare qualcuno. Quando abbiamo finito, mi hanno offerto dell’alcol come ricompensa.» Spiegò Yok.

Questa storia suona familiare. Proprio come il mio amico Tod che aveva sperimentato un incidente qualche giorno prima. È solo una coincidenza, non è vero? Sapevo che l’alcol poteva essere usato come scambio, perché Sean avrebbe fatto qualsiasi cosa per questo. A quelle persone non interessava il denaro, ma quando potevi promettergli dell’alcol, più potevi darglielo, più poteva fare qualcosa per te.

«Oh! Ehi, Sean, hai risolto con Namotasa?» Gram si voltò per chiedere a Sean.

«Namotassa, che cos’è? State pregando?» Chiesi incredulo.

*(N/T: Namo Tassa è di solito recitato come una forma di omaggio al Buddha.)

E quando glielo chiesi, l’atmosfera rimase silenziosa per un po’, prima che i bastardi Yok e Gram esplodessero e scoppiassero a ridere insieme con gioia.

«Hahahahaha. Black, sei sempre tu, ma la tua intelligenza non aumenta. Un bevitore come me, pregherebbe? Namo, la ragazza di Sean, non l’hai chiamata tu stesso Namotasa? È così ridicolo. Come hai potuto dimenticarlo? Sembra che tu abbia appena reinstallato il tuo cervello fino a perdere un sacco di memoria.» Ancora una volta quello che Gram disse mi lasciò sbalordito per un po’, così Sean strizzò gli occhi con sospetto.

«Ultimamente ho troppe cose a cui pensare. Scusa se l’ho dimenticato.» Risi leggermente.

«Come stai, Sean? Hai trovato un muro o un ostacolo nella tua vita amorosa?» Chiese Yok a Sean.

«Un uomo come Sean, anche se le strade dovessero finire in vicoli ciechi, è decisamente pronto ad abbattere i muri.»

«Accidenti, ragazzi! Romperò con lei a breve.» Sean disse a voce bassa.

«Qual è il problema? Voi ragazzi state insieme da molto tempo. è un peccato se rompete.» dissi, e si rivolsero a guardare me.

«Beh, tre mesi devono essere un bel po’ di tempo.» Yok disse.

«Questa volta ha pianto per 7 giorni.» Gram aggiunse e nessuno dubitò di quello che avevo appena detto.

«La vita non è una favola. Non esiste il felici e contenti e le coppie che non si lasciano mai.» Le parole di Sean mi fecero provare pietà per chiunque fosse Namo, quindi colpii Sean dritto al petto mentre dicevo: «Quindi sbrigati, togliti di mezzo. Stai bloccando la strada di qualcun altro.»

«Yooooo, ecco un amico*.» Yok alzò la voce e rise di cuore.

«I Potato* sono ancora i migliori, Black.» disse Gram e scrollò le spalle.

*(N/T: Potato è una rock band thailandese. La band ha vinto molti premi per la loro popolarità in Thailandia. E una delle canzoni è อยู่นี่ไง.. เพื่อน (‘Yoo nee Ngai puen’ – ‘Yoo, ecco un amico’ come ha detto Yok.)

«Certo, vi auguro sempre il meglio.»

«Piuttosto rinfrescante* per un bravo ragazzo.» disse Gram.

*(N/T: Piuttosto rinfrescante o เพียงพอ Refresh (Pieng por Refresh) è anche uno dei titoli delle canzoni di Potato.)

«Hahahaha.» Yok rise di nuovo mostrando tutti i suoi denti.

«Huh.» Sean rise dolcemente.

«Rinfrescante abbastanza cosa? Ovviamente sono il migliore qui.» dissi con fiducia.

«Non vedo la mia ragazza da 3 giorni, penso di essermi dimenticata di lei.» Sean disse e mi guardo.

Lo guardai male. Sean mi afferrò la spalla e continuò a parlare. Non ebbi il tempo di pensare che le sue dita erano già sul mio colletto.

«Ma dopo tre giorni senza vederci, siamo ancora amici.»

«Ooiiiiii.»La voce di Gram che rideva mi fece smettere di fissare Sean e girarmi a guardarlo.

«Gridi così tutto il tempo?» Lo presi in giro.

«Sono così da sempre.» Gram rispose spudoratamente.

«Mangiamo, ho davvero fame.» Yok continuava a ricordarmi del cibo.

«Va bene, andiamo!» disse Gram e si avviò per primo.

Yok seguì Gram e dietro di lui, io e Sean camminammo fianco a fianco. Non osavo guardarlo, così abbassai la testa e seguii Gram.

Avevo paura di essere scoperto.

************

Mensa 

«Cosa vuoi mangiare?» Chiese Gram.

«Che ne dici di quello?» Disse Yok.

«No, troppe persone.» Rispose Gram.

«Cosa vorresti mangiare, Sean?» Yok si voltò per chiedere a Sean.

«Black.» Rispose Sean.

«Ah?» Lo guardai accigliato.

«Ehi!!» Gram fece una smorfia. «Se lo mangerai davvero un giorno, ti picchierò sicuramente.»

«Guardalo in faccia, è Sean. Pensi di poter scherzare?» Yok schiaffeggiò la testa di Gram e io aspettai che Sean continuasse.

«Cosa? L’ho chiamato solo per chiedergli cosa vorrebbe mangiare.» Spiegò Sean con un’espressione normale.

«Non lo so.» Guardai la mensa: «Perché non vi sedete e prendete un posto prima? Altrimenti non ci potremo sedere.»

«Di cosa hai paura? C’è già una regola non scritta per questo.» disse Gram.

«Quale?» Ero confuso, ma Gram si voltò per ordinare.

«Zia, verdure saltate in padella e frittata con molto riso. Sì, un sacco di riso. È quasi l’ora di pranzo, zia.»

Dannazione! Guarda cosa fa!

«Zia, mi piace molto la tua cucina, e anche tu. Ma non ti preoccupare, non ho fretta.» Yok continuò a infastidire la commessa in mensa.

«Cosa mangi?» chiese di nuovo Sean.

«Non lo so.»

«Noodles fritti?» chiese Sean.

«Oh, mi piace. Lo sai?» chiesi.

«No, non avevi detto che lo odiavi perché non ti piace mangiare con troppo olio.»

Dannazione…

Sean sembrava aver intuito che ci fosse qualcosa di strano in me.

«Tu…» Il lungo dito puntato sul mio viso mi fece deglutire.

«Cosa?»

«Sei davvero Black?»

What the fuck!!! (Che cazzo!!!) La domanda era così dannatamente dritta al punto, più tagliente di 7-way News*.

*(N/T: 7-way News è un notiziario trasmesso da Thairath TV, che fornisce una rassegna molto tagliente di notizie provenienti da varie fonti e storie.)

«Certo che sono Black. Non mi vedi? Pensi che mi sia messo una maschera di pelle retrattile come in un film western, come se fossi qualcun altro sotto mentite spoglie?»

«Eh?» Sean mi guardò con occhi che non riuscivo a leggere. Onestamente, ho paura. Posso sopravvivere?

«Oi, ehi, state aspettando che vostro padre tagli il nastro? Quando diavolo avete intenzione di ordinare?» Gram si girò per chiedere a entrambi dopo aver visto che non avevamo ordinato nulla.

«Aiutami tu, Gram. Ordina il tuo stesso cibo.» Tagliai direttamente il problema.

«Non mangio, lo farò più tardi.» Sean disse a Gram quando tornò a ordinare il riso per me e dovemmo aspettare quasi 20 minuti.

Dopo che prendemmo i nostri piatti con il cibo, i tre mi guardarono fissi.

«Cosa?» Mi accigliai.

«Cosa c’è che non va in te, Black? Che problemi ha il tuo cervello? Ha finito il carbone? Hai la memoria corta. Mi ami fino a questo punto o cosa?» Gram mi infastidì.

«Cosa?» Ancora non capivo.

«Ti sei davvero dimenticato quello che fai?» hiese Yok.

«Dimenticato o non lo sai?» Sean disse una frase così precisa da farmi ingoiare la saliva, la mia mano tremava mentre teneva il riso.

«È… Non che io non sappia. Lo so.. Lo so.» Risposi anche se non sapevo nulla.

Evitai gli occhi di Sean e mi guardai intorno. In quel momento, stabilii un contatto visivo con un ragazzo che probabilmente era il nostro junior. Quando il ragazzo attirò la mia attenzione, prese immediatamente il piatto e se ne andò con il piatto di riso ancora pieno. Inoltre si inchinò scusandosi.

«Scusa, signor Black. Siediti qui, Hia.»

«Accidenti, uno sguardo mortale senza bisogno di parole.» Gram si sedette al tavolo dove il giovane se ne era andato prima, mentre Sean mi stava ancora guardando. Feci spallucce e  andai a sedermi.

In quel modo capii che il lavoro di Black era cacciare via la gente. E lui poteva farlo con il suo sguardo senza dire una parola. Dannazione! Perché mio fratello è così cattivo?

Sean si sedette accanto a me. Se avessi avuto una scelta, avrei voluto che Gram sedesse accanto a me, non Sean, perché era troppo attento e temevo che mi avrebbe riconosciuto prima ancora che facessi qualcosa in questa missione.

Mangiai come al solito con un’espressione calma, cercando di non guardare nessuno.

«Mangi riso senza bere acqua?» All’improvviso Sean mi chiese.

«Sì.» risposi.

«Vai. Vai. Alzati e compra dell’acqua. Vengo con te.» Ordinò Sean.

«Non voglio… ho paura di te…» Urlai nella mia testa.

«…»

«Perché? Non siamo così vicini che non vuoi venire con me?»

Dannazione! Non posso dire di no a parole del genere.

«No. Non è così. Andiamo.» Mi alzai e lasciai il tavolo con Sean.

«Due bottiglie d’acqua anche per me e Gram.» disse Yok.

«Sì.» Sean rispose con calma.

Mentre camminavamo verso il negozio dell’acqua con Sean, sentivo caldo perché ero molto preoccupato. Sean aveva espresso la sua convinzione che non ero Black e aveva cercato di scoprire cosa non andava in me. Anche se somigliavo a Black, conoscevo i suoi amici e il profilo delle sue abitudini, non conoscevo i piccoli dettagli quando era con i suoi amici.

«Non mangi le verdure.» disse Sean all’improvviso. «Quasi sempre litighi con Gram se le ordina fritte per te, ma hai appena detto che ti piacciono. E poi, cosa ti è successo?»

Non capisco se ho ucciso suo padre nella mia vita precedente, sembra proprio che non mi lasci andare così facilmente!

«Sono un umano. E gli esseri umani hanno desideri. E oggi, voglio mangiare verdure, ok?»

«Davvero?» Sean sollevò un sopracciglio.

«Allora, cosa ne pensi? Dimmelo.» Mi fermai e guardai il volto di Sean. Così mi guardò dalla testa ai piedi ripetutamente. La mia faccia era ancora calma, ma il mio cuore batteva forte dalla paura. Dannazione! Feci del mio meglio per mantenere la mia faccia più piatta possibile.

«Forse sto pensando troppo.» disse Sean.

«A cosa stai pensando?» chiesi di nuovo.

«Penso che tu non sia Black. Sembri una persona diversa.»

Ugh…

Mi fermai.

Accidenti!! Le sue parole potevano davvero trafiggere il mio cuore.

«Questa è la vita reale, non un romanzo. Pensi che io sia qualcun altro sotto mentite spoglie? Sei pazzo?» Lo insultai. «Dov’è che non sono come il solito me?»

«Più bianco, più bello e più piccolo.» Sean rispose. «Come ho detto, forse sto pensando troppo.»

Maledissi silenziosamente Sean. Ancora non si fida di me al 100%. Sembra che dovrò usare la tecnica definitiva.

Mi avvicinai alla sua faccia e sussurrai: «Conosco il tuo codice segreto quando ti chiamo. Vuoi che lo dica? A parte noi tre, non l’hai detto a nessuno, nemmeno alle tue ragazze.»

Sean era una persona con un’alta privacy, più dell’edificio Baiyoke. Per le donne, aveva un altro numero di telefono per chattare con ragazze speciali. Se avevano il suo numero privato, potevano chiamarlo in qualsiasi momento. Ma lo aveva detto solo ai suoi amici e solo a quelli che potevano dire il codice quando lo chiamavano avrebbe risposto. Altrimenti, avrebbe appeso il telefono.

«Come?» Sean sollevò un sopracciglio.

Così lo indicai. «Sei ancora in dubbio?»

Sean rimase in silenzio per un momento. Quel codice era stato creato da Gram, non da Sean, ma lo usava perché parlava solo con i suoi amici intimi e non voleva essere disturbato dalle telefonate di sconosciuti.

«Sì, credo.» Il dubbio agli occhi di Sean sembrava svanire. Così comprammo dell’acqua e tornammo al tavolo. Quando tornammo, Gram stava farfugliando.

«Pensavo che steste aspettando la pioggia per prendere l’acqua e riportarla indietro. Stavo per morire soffocato aspettandovi per così tanto tempo!» Mi strappò la bottiglia d’acqua dalla mano.

«Aren’t you overreacting a bit too much?» (Non stai esagerando un po’ troppo?» Insultai Gram e, all’improvviso, i tre mi guardarono.

E adesso che c’è!! Cos’altro ho fatto di sbagliato di nuovo!!!

«Bella pronuncia.» disse Gram. «Da quando sei così bravo in inglese?»

Hmmm… Era normale. Avevo studiato Scienze Internazionali, era normale avere una buona pronuncia.

«Penso solo che non è così difficile.» dissi. «Devi solo lavorarci su.»

«È così semplice?» Yok fece una faccia che dimostrava di non fidarsi di me.

«Yeah, something like that.» (Sì, qualcosa del genere) risposi per sbaglio come rispondevo di solito a Tod.

«Qualcosa?» Gram era confuso.

«Something like that.» (Qualcosa del genere) Sean ripeté le mie parole con una voce simile.

«Cosa significa? Cosa?» Gram ancora non capiva.

«Significa qualcosa del genere.» spiegai.

«Sei scomparso per tre giorni, poi cos’è successo al tuo cervello? Come se fossi qualcun altro.» Yok mi guardò perplesso: «Da che eri il più stupido, improvvisamente sei diventato più intelligente di me? Dannazione!»

«…»

Black, perché hai rovinato la reputazione della famiglia? Come puoi essere più stupido dei ragazzi di questo gruppo? Pensai.

«Vieni qui.» disse Gram. «Ho portato qualcosa di divertente.»

Gram tirò fuori una caramella a forma di cuore.

Cosa c’è di così divertente?

«Oh, no, grazie!» Yok rifiutò.

«Oh, codardo. Di cosa hai paura? Paura di essere l’ultima persona a mangiare la caramella?»

L’ultima? Che cos’è?

Quando Sean mi vide confuso, me lo chiese di nuovo.

«Te lo sei di nuovo dimenticato?»

Risi amaramente in risposta. Sean scosse la testa e spiegò.

«Faremo un gioco*. Colui che vince, mangerà per primo la caramella e avrà il diritto di decidere l’ordine di chi la mangerà dopo di lui. Al primo anno, siamo stati costretti dai nostri senior a giocarci, ma ora è Gram a cui piace forzarci.»

*(N/T: É un gioco popolare Thailandese per tre o più persone; si rivolgono i palmi verso l’alto o verso il basso, la maggioranza di un verso perde. Es: se su 3 persone, 2 hanno il palmo riverso il basso, vince chi lo ha verso l’alto; stessa logica se si è in 3 o in 4.)

Ugh… mangiare la stessa caramella?

«Aspetta, non voglio giocare, non voglio!» gridai come Yok.

«Come ci si sente a vincere tutto il tempo? Sono io che dovrei rifiutare di giocare.» disse Yok.

«Vieni qui, non aver paura. Sean, giochi?» chiese Gram. Sean mi guardò.

«Giocherò.»

Ma io non voglio giocare!! Urlai nel mio cuore.

«Il bel P’Sean* viene finalmente a giocare con noi questa volta. Vediamo chi aprirà per primo la caramella. E chi è abbastanza sfortunato da mangiarla alla fine? Ahahahaah. Te lo dico, Yok, se vinco io, tu morirai.»

*(N/T: In questi casi, Gram lo chiama Phi solo per prenderlo in giro.)

Dannazione! Devo mangiare la sua saliva?

«Prepariamoci!» gridò Gram.

Mettemmo le mani in cerchio e poi alzammo i palmi rivolti verso l’alto o verso il basso, secondo i nostri pensieri. Io, Gram e Yok alzammo i palmi della mano verso l’alto, mentre il palmo della mano di Sean era rivolto verso il basso. Questo significava che Sean aveva vinto quella partita.

«Sean, Sean. Dannazione!» Gram fece una smorfia mi sentii come se la mia anima stesse volando via dal mio corpo.

«Sean, per favore, scegli me!» supplicò Yok, e mi resi conto che il vincitore avrebbe scelto la prossima persona in ordine.

Sean aprì la caramella e la mise in bocca.

«P’Sean, possiamo sbrigarci?» disse Gram.

Non potei nascondere l’espressione brutta sul mio viso. Nel frattempo, Gram e Yok stavano ancora implorando gentilezza da Sean. Lui mi guardò in silenzio e ordinò l’esecuzione.

«Black, dietro di me.»

Perché io?!

Sean spinse metà della caramella fuori dalla sua bocca e me la diede.

«Apri la bocca.»

No, no, no, no!!! Siamo tutti uomini, perché dobbiamo farlo?

«Ehi, questo è troppo.» Mi lamentai.

«Sei sempre il primo, idiota, quindi non pensare che sia troppo.» Gram mi insultò.

Oh! Perché Black è sempre fortunato, ed eccomi qui con la mia sfortuna. Ma questo devo farlo!

«Cosa c’è di troppo? Già è tanto che non te la faccio prendere con la bocca. Forza, presto!! O sei così disgustato da me che non vuoi farlo?»

Sean iniziò a tornare alla sua vecchia modalità. Sembrava ancora non credermi.

«Ok, lo farò.» Mangiai la caramella di Sean per cinque secondi.

«Ha lo stesso sapore della saliva di Sean?» chiese Yok.

«Se vuoi saperlo, perché non lo provi tu stesso?» Lo maledissi e accidentalmente ruppi la caramella in bocca.

«Ehi! Aspetta, perché stai masticando? Yok non ha ancora giocato. Che diamine! Stai insultando quel bell’uomo.» Gram protestò ad alta voce e Yok sembrava voler scoppiare dei petardi per festeggiare. Non voleva essere la terza o l’ultima persona a mangiare la caramella.

«Ok, non giocherò più.» Yok approfittò di quella situazione.

«Non sai proprio giocare!» Gram continuò a lamentarsi di me.

«Abbiamo altri 20 minuti. Cosa facciamo?» Ci chiese Sean. Sembrava che fosse il ragazzo più calmo e premuroso del gruppo. Io ero sicuramente secondo dietro di lui. Andiamo, scommetto che la mia mente è meglio di Gram e Yok!

«Sono annoiato dalla faccia di Sean.» disse improvvisamente Gram.

«Cosa?» Yok si girò per chiederglielo.

«Senti, non solo è bello, ma anche la sua famiglia è benestante. Non sarà nemmeno a corto di soldi fino a quando non morirà. Quanto a me, i miei soldi sono finiti, ma sono ancora vivo!!»

«Ha ha ha ha.» Ascoltando il frastuono di Gram, Yok rise come un pazzo.

«Prendi in prestito dei soldi da Black.» disse Sean a bassa voce.

«Prendere in prestito? Hai dimenticato che è il più povero tra noi?» Gram rispose: «Black può solo chiedere soldi.»

Dannazione! Voglio prendere a calci mio fratello. Black, guarda cosa dicono i tuoi amici.

«Hai mai visto un pover’uomo indossare un G-Shock?»

Rimasi scioccato da quello che disse Sean. Dannazione, mi sta ancora fissando! Non riesco a controllare la mia faccia in questo momento, dannazione!

«Il tipo che indossa costa più di 10.000 baht.» Sean ribadì: «Anche io ne ho uno come questo a casa.»

«È falso! L’ho comprato per 199 baht a Chatuchak. Dove posso ottenere più di 10.000 baht per acquistare articoli originali?»*

*(N/T: 199 baht sono 5,43 euro; 10.000, invece, sono 272,93; Chatuchak è uno dei più grandi mercati di Bangkok.)

Dannazione, non può più continuare così. Se Sean avesse continuato a scavare e a stuzzicare, lo avrebbe scoperto per certo.

«Roba falsa? Allora lasciami andare e fammi vedere.»

«Sean, sei davvero…!! Sei tu che hai fatto l’orologio G-Shock in modo da poter dire a colpo d’occhio se è vero o falso? Te l’ho detto, è falso. Non sei un esperto, quindi non riuscirai a vedere la differenza.»

«È vero? Allora dallo a Gram. Brama quell’orologio da molto tempo, ma non ha i soldi per comprarlo, hahaha.» Yok scherzò e rise.

«Oh sì, è anche arancione, perfetto per una persona scontrosa come me. Andiamo, posso comprarlo da te per 199 baht?»

Dannazione… Vuoi usare 199 baht per comprare questo orologio che ho comprato per 13.00 baht? Questo è troppo… Anche se lui vincerà…

«Dai, Black, come puoi essere così tirchio con il tuo migliore amico?» Yok mi spinse così forte che colpii la spalla di Sean.

«No, piace anche a me. Posso comprartene uno nuovo la prossima volta? C’è solo un orologio arancione.» Dissi.

«Hah, cosa hai detto, Black?» disse Gram mentre si rimboccava le maniche: «Sono quasi morto per te, non ti ricordi?  Ti ho aiutato a bloccare il coltello l’ultima volta e a sacrificare la mia vita per te. Ringraziami proprio ora dopo tre anni!»

Gram era come una donna che si lamenta di un uomo cattivo e Yok non dimenticò di versare benzina sul fuoco.

«Oh sì. Il sacrificio di tre anni fa di Gram non è apparentemente paragonabile a un orologio del valore di 199 baht. Sigh. Sono triste per lui.»

Oh, tra poco mi metterò a piangere! Se fossero stati davvero 199 baht, sarei così ora? Te l’avrei sicuramente dato. Dannazione! Questo è un regalo di compleanno che mio padre ha comprato l’anno scorso, significa molto per me. Voglio piangere, sto iniziando a non piacermi.

«Gram, ora hai visto com’è il tuo amico.» Yok diede un colpetto a Gram sulla spalla, che lo abbracciò, fingendo di piangere.

«Yok, tu sei il mio migliore amico. Morirò per te.»

Sinceramente, quando sentii che Gram aveva salvato la vita di Black, mi sentii davvero commosso. Va bene, 10.000 baht valevano la vita di mio fratello, quindi ero pronto e cercai di rinunciare.

«Ah, ecco, prendilo.» Provai a mantenere una faccia piatta mentre parlavo e toglievo il mio orologio.

«Sì!» esclamò Gram e prese l’orologio in mano.

«Per favore, scambialo con una fratellanza a lungo termine!» Yok diede una pacca sulla spalla a Gram.

«Sì, lasciamelo usare per qualche giorno. Hahahaha, ti devo 199 baht.»

«Sì…»

Anche se mi dai 199 baht, non è lo stesso. Oh papà, mi dispiace… 

Come avrei dovuto spiegarlo a mio padre? Mio padre mi prestava molta attenzione. Guardai tristemente l’orologio di Gram. In quel momento, Sean improvvisamente si alzò e prese l’orologio dalla mano di Gram.

«Ehi! Cosa stai facendo? L’abbiamo appena toccato, perché improvvisamente lo stai prendendo?» gridò Yok insoddisfatto.

«Hai ragione, è falso e non è affatto buono.» disse Sean.

Gram arrotolato le maniche e scosse la testa avanti e indietro come un pugile. Anche Yok finse di essere un allenatore, e aiutò Gram massaggiandogli le spalle.

«Non vedi che Black non vuole dartelo?» Sean mi passò l’orologio, ma lo guardai e non osai porgergli la mano.

«Prendilo.» disse Sean.

Onestamente, non lo capivo molto bene. In realtà, era lui che aveva innescato quell’incidente.

«Black, come puoi riprenderti qualcosa che hai dato via?» Gram mi fece pressioni, ma Sean spinse il petto di Gram così forte da farmi sussultare.

«Chiudi il becco.»

«Dannazione, Sean è serio.» mormorò Yok. Anche Gram rimase sorpreso per la reazione di Sean. L’uomo alto mi restituì di nuovo l’orologio, così lo presi e lo rimisi al polso.

Dopo di che, nessun altro al tavolo disse una parola. Per ridurre la tensione, dovetti dire la verità mista a finzione.

«In realtà, questo orologio mi è stato dato da mio padre. Sai, non lo vedo da oltre dieci anni. Il prezzo di questo orologio non importa, ma significa molto per me.» dissi piano.

Anche se avevo mentito, credevo che Black la pensasse allo stesso modo. Il giorno del suo compleanno, se papà gli avesse dato un regalo, sarebbe stato felice e significativo per lui. Come io avevo sempre voluto che mia madre mi augurasse un buon compleanno. Anche se si era rifiutata di accettarmi per molto tempo, aveva sempre detto di avere un solo figlio, e di non lasciare mai che Black e io ci incontrassimo. Anche se non fosse stato per me e Black, non l’avrei mai incontrato.

«Ehi, non piangere, io… non lo so…» Gram improvvisamente si agitò. Mi resi conto che stavo piangendo e che certamente non andava bene. Non ero come Black.

«È colpa tua, Yok.» Gram colpì la spalla di Yok. «È tutta colpa tua.»

«Huh, è già iniziato il festival di dare la colpa agli altri?» Rispose Yok.

Sean non mi disse nulla, mi aveva solo messo una mano sulla testa. Ero troppo emotivo quando pensavo a mio fratello.

«Scusa, stavo pensando a… mio fratello.»

Merda!! Avevo quasi detto ‘mio fratello’ con il nome di Black, ma ora ero lui. Così cambiai il modo in cui lo chiamavo.

«Oh, perdonami.» Gram si alzò e abbracciò la mia spalla da dietro, anche Yok si alzò e mi abbracciò insieme a lui. Così mi misi a ridere tra le lacrime e me le asciugai. 

Sean non disse nulla e non mi abbracciò, ma mi guardò solo con uno sguardo attento, come se avesse capito, poi allungò la mano e mi accarezzò la spalla senza dire una parola.

Anche se non aveva detto niente, capii che era diverso da Gram e Yok.

Non mi consolava, ma mi capiva.

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