NOT ME – CAPITOLO 2

Abitare insieme? Così sia!

«Sto bene.» Gram e Yok mi stringevano talmente forte che potevo a malapena respirare. Li spinsi via e tornarono ai loro posti. 

“È l’ora della lezione. Andiamo! disse Sean. 

«Andiamo!» disse Yok alzandosi e il resto di noi lo seguì. 

Riportammo i nostri piatti al loro punto di raccolta prima di tornare verso la classe. 

Non capisco perché devono salire le scale invece di prendere l’ascensore quando la classe è al quinto piano. 

Stavo ansimando pesantemente così decisi di aggrapparmi a Gram che era di fronte a me. Yok mi guardò con preoccupazione: «Stai morendo? Perché ansimi così tanto?» 

«Sono stanco. Perché invece non prendiamo semplicemente l’ascensore?» Dopo averlo chiesto, i tre mi guardarono come se fossi fuori dal mondo, soprattutto Sean, che però non battè nemmeno ciglio.

Cosa diavolo ho fatto di sbagliato questa volta?

«Perché mi state guardando in questo modo?»

«Sarebbe strano se non ti guardassimo così, Black. Una volta hai detto che non ti piace rimanere in spazi stretti. Durante il nostro primo anno, sei rimasto intrappolato nell’ascensore con Sean a causa di un malfunzionamento. Nei dieci minuti in cui sei rimasto intrappolato, Sean ci ha detto che ti nascondevi in un angolo e ti abbracciavi. Da allora abbiamo concordato che non avremmo preso l’ascensore a meno che non si tratti di più di cinque piani.» mi spiegò Yok con un’espressione di sgomento. Dopo di che, calò di nuovo un silenzio di tomba. 

Anche se sono il gemello di Black, non so cosa gli piaccia o meno, dato che non viviamo insieme. Black non mi ha mai parlato di questo incidente, quindi non ne so nulla. 

Gram mi diede uno schiaffo sulla testa: «Perché continui a dimenticare le cose quando devi ancora invecchiare? Cosa c’è che non va in te?» Tolse la mia mano dalla sua camicia prima di continuare a salire le scale. 

Ho l’asma, quindi mi stanco facilmente quando si tratta di attività faticose. Dovrei dirglielo visto che per me non è uno scherzo? 

Sean mi guardava con la stessa espressione di quando ci conoscemmo: fredda e piena di sospetti. Ero spaventato a morte e decisi di continuare a salire senza guardarlo. Tuttavia, ansimavo ancora di più mentre salivo. 

«Ehi, aspettate un momento.» Sean cercò di fermare le due persone che si stavano affrettando a salire le scale. Non sapevo perché Sean dovesse camminare alle mie spalle visto che ero, ovviamente, il più lento. 

Gram urlò giù per le scale: «Che diavolo succede?»

Sean rispose urlando: «Non credo che Black possa più salire. Lo porterò all’ascensore.»

Merda! Lo sa sicuramente! Mio fratello maggiore è sano come un pesce, ma io sono diverso. Sono un po’ malaticcio rispetto a lui, non sono in grado di fare attività troppo faticose. 

Questo mi dava da sempre fastidio, fin da quando ero piccolo. Dot e Da sapevano della mia condizione e non mi permettevano mai di fare sforzi eccessivi. 

«Che diavolo!» urlò Gram. 

Sean mi porse il suo braccio: «Tieniti a me.» 

Guardai il suo braccio, poi lui e vidi che anche lui mi stava guardando. 

«Vuoi aggrapparti a me? Se ti dispiace, puoi afferrare la mia manica invece. Ti porterò all’ascensore.»

«Va bene, va bene. Non hai bisogno di essere così feroce.» brontolai mentre mi aggrappavo al suo braccio. Sean mi portò al terzo piano dove c’era l’ascensore, che arrivò in pochi minuti, e poco dopo raggiungemmo il quinto piano. 

Beh, era comunque dal terzo al quinto piano

Probabilmente sia Gram che Yok erano già arrivati mentre stavamo aspettando l’ascensore.

Gram e Yok ci guardavano in modo strano mentre la porta dell’ascensore si apriva al quinto piano. 

«Cosa c’è che non va in voi due? Sono solo due piani.» chiese Gram. Sean mi prese il mento e girò il mio viso a destra e a sinistra. Lo lasciai fare senza protestare. 

«Sembra che stia per svenire da un momento all’altro.» disse Sean. 

Yok mi chiese: «Stai bene, Black? C’è qualcosa che non va?»

«Ho scoperto da poco che ho l’asma. Perciò mi stanco molto facilmente.» mentii, ero così da quando ero nato. 

Gram si avvicinò per agganciarmi al collo, trascinandomi al suo fianco: «Perché non ce l’hai detto prima?» Mollai automaticamente la manica della giacca di Sean.

«Ora stai bene?» Mi chiese abbassando la testa. A quel punto, il suo naso quasi sfiorò il mio. 

«Non è… un grosso problema. Puoi lasciarmi andare?» Spinsi Gram, ma lui non era disposto a lasciarmi andare. Sean mi tirò via da lui senza dire nulla, così finalmente fuggii da Gram. 

«È l’ora della lezione.»

Sean rilasciò la sua presa dopo che scappai da Gram. «La prossima volta, se non ti piace qualcosa, allontanati. Se c’è qualcosa che non puoi fare, diccelo. Così lo sapremo.»

Rimasi sbalordito nel sentire le parole di Sean. Potevo sentire che non stava più cercando di trovare difetti nel mio comportamento. Tuttavia, l’incidente dell’ascensore era così ovvio che non poteva non sapere che non c’era niente di sbagliato in me. 

Ho davvero paura che sappia che non sono Black. 

Dato che eravamo arrivati tardi alla lezione quasi tutti i posti erano occupati. Seguii Sean in fondo all’aula e mi sedetti insieme a Yok e Gram. 

Gram si lamentò scontento: «Il professore non è ancora arrivato. Ma che cazzo! La lezione inizia alle dieci e finisce alle dodici. Ora sono già le undici e mezza e non l’abbiamo nemmeno visto. Può anche non venire, cazzo. Il tempo di prepararsi per la lezione che questa sarà già finita.»

Yok continuò: «Da quando ci insegna qualcosa, comunque? Tutto quello che fa è accennare qualche argomento, leggendo dallo schermo. Non gli importa nemmeno se capiamo cosa sta dicendo.» 

Non riuscii più a controllare le mie risate. I professori della mia università non sono così. 

«Black, che mi dici dei compiti di disegno che ha dato in precedenza? Non hai mai detto una parola al riguardo.» chiese Gram mentre mi colpiva con il gomito. 

«Non ho ancora fatto nulla. Ho persino dimenticato cosa ci ha chiesto di disegnare.» Era la verità. 

Questo è il mio primo giorno qui come Black e non so nemmeno quali incarichi in sospeso abbia. 

«Puoi chiedere a Sean, lui sa e ricorda tutto. Sei nel suo stesso gruppo.» Infatti, Black era il più vicino a Sean. Sembra che la vita di Black ruoti intorno a lui. 

«Sean è il migliore perché è in grado di far fare a qualcuno di pessimo come te il proprio lavoro e avere un buon voto.»

Scusa? Io sono pessimo? Ho preso A in ogni modulo che ho frequentato. Oh, mi ero dimenticato che ora sono Black. 

Gram si voltò verso Yok e gli chiese: «Yok, riguardo a questo incarico, ti ho mandato la piantina. L’hai già vista?»

Immagino che entrambi siano nello stesso gruppo allora. 

«Farò la planimetria più tardi.» rispose Yok. 

«E la pianta della sezione?» chiese ancora Gram e Yok rispose: «Fidati di me, faremo prima il piano di elevazione, perché è il più facile.» Gram indicò Yok: «Farò come hai detto, se c’è qualche errore, sarai responsabile di modificarlo.»

Sono contento che sia io che Black stiamo prendendo la stessa specializzazione, almeno sono in grado di capire tutti i compiti e i termini. Tuttavia, non sono d’accordo con il modo di Yok di gestire il compito. 

«Sean, facciamo prima il piano di sezione secondo la nostra pianta.» mi rivolsi a Sean e vidi che le sue sopracciglia si erano leggermente sollevate nel sentirmi. 

«Perché?» 

Gli spiegai: «Se facciamo prima la pianta in sezione, saremo in grado di conoscere le dimensioni della casa come l’altezza del soffitto, del tetto ecc. In questo modo, sarà più facile per noi fare il piano di elevazione, dato che conosciamo già le dimensioni.»

«Che diamine, Black. Sembra che tu sappia davvero il fatto tuo.» disse Gram con sarcasmo. 

Sean disegnò una bozza della planimetria e me la passò: «Puoi fare uno schizzo approssimativo della pianta della sezione sulla base della planimetria?» Il disegno che Sean fece era davvero buono, tutte le linee erano perfette. Mi ricordano gli schizzi di Dot. 

Presi una penna a sfera e stavo per disegnarci sopra prima che Gram mi fermasse: «Sei sicuro? Non puoi più cambiare se disegni con una penna a sfera.» Gli chiesi di rimando: «Non è pensato per uno schizzo approssimativo? In realtà, questo è perché sono pigro. Anche se la carta di cera è costosa, sono in grado di disegnare bene tutto il tempo e non ci saranno comunque modifiche.»

Gram disse con perfidia: «Certo, per favore disegna. Voglio vedere cosa sai fare.»

Sorrisi e usai la penna per fare la pianta della sezione come per la pianta di Sean. Le linee sembravano quasi le stesse del disegno di Sean. 

Yok chiese a Gram: «Che diavolo, perché è così bravo? Perché entrambi si sono uniti nello stesso gruppo?» Yok continuò: «Beh, prima hai detto che Black è pessimo. Ora, puoi solo rassegnarti al destino che noi due idioti saremo bloccati insieme.»

«Zitto! Posso farlo anche io. Sean, preparami una piantina!» esclamò Gram. 

Sean fece quello che gli era stato detto con un leggero sorriso sul volto. Gram prese il foglio e lo guardò per un bel po’, cercando di capire come disegnare il piano di sezione. Non riuscivo più a controllare le mie risate. 

«Perché stai ridendo, Black? Aspetta di vedere qual è la mia vera abilità.» Gram iniziò a disegnare sicuro la sua prima linea sul foglio con la penna. Sean lo guardava intensamente per fargli pressione: «Bastardo, hai disegnato male la prima linea.»

«Sean, sei così merdoso che non voglio più essere tuo amico. Interrompiamo subito i nostri rapporti.» Gram si alzò dal suo posto e fece a pezzi il foglio prima di lanciarlo a Sean. Io ridevo con Yok alla scena. 

Gram cambiò argomento: «Tornerai a vivere al dormitorio? Te lo chiedo visto che sei tornato per le lezioni.» Ero in difficoltà perché non sapevo che Black vivesse in un dormitorio: «Dormitorio?» Yok allora rispose: «Sei il compagno di stanza di Sean.»

Cosa? Sono il compagno di stanza di Sean?

Chiesi a bassa voce: «Dormo insieme a lui in una stanza?» Gram mi rispose semplicemente: «No.»

Suppongo che sia un dormitorio con 2 stanze allora. 

Gram però continuò: «Entrambi dormite insieme su un letto. Questo perché c’è solo un letto in tutta la stanza.» Mi sentii come se il mio mondo stesse crollando dopo averlo sentito.

Ma che cazzo!

Yok mi colpì la nuca: «Perché ora pensi che sia strano? Chi ti credi di essere? Sei sciatto e in ritardo tutto il tempo. Anche Sean, che è quello che parla meno nel nostro gruppo, non può tollerare il tuo comportamento e si lamenta con noi di questo. Quello che si sente infelice dovrebbe essere lui e non tu.»

Gram iniziò a ridere in modo incontrollato. Rimasi seduto in silenzio sentendomi imbarazzato. C’è qualche aspetto positivo di Black, perché finora ho sentito solo i suoi lati negativi? 

Mentre stavamo chiacchierando allegramente, una ragazza si avvicinò al nostro tavolo e lo colpì con forza. Noi quattro saltammo a causa dell’intromissione.

«Black, cos’è questo? Mi abbandoni nel momento in cui ho accettato di stare con te?» 

Cosa c’è succede di nuovo? 

Gram era sconcertato e chiese: «Yojin, che succede? Sono ancora in trance.» Yok sottolineò: «Sì, cosa c’è che non va?» Sean, invece, li guardò semplicemente in silenzio. 

Chi è questa persona? Non la conosco nemmeno! 

La ragazza mi chiese ancora: «Vuoi che lo dica davanti a tutti o vuoi parlarmi fuori dall’aula?»

Gram mi sussurrò: «Penso che sia meglio per te portarla fuori.» Arricciai le labbra e decisi di alzarmi. Le presi la mano e la trascinai fuori con me. Gli occhi di tutti in classe erano puntati su di me a causa del suo sfogo. 

POV di Gram

Una volta che Black uscì dall’aula, guardai Yok. Nel breve periodo di scambio di sguardi, raggiungemmo tranquillamente un accordo sul fatto che avessimo bisogno di conoscere il fondo di questa questione. Ci girammo a guardare Sean che era seduto lì con la sua solita faccia senza emozioni. 

«Sean, penso che dovremmo uscire anche noi e osservarli da lontano. Sono preoccupato per Black.»

«Gli ho già detto prima di non andare dietro a Yojin. Mi ha detto che gli piacciono le sfide. Ora non riesce nemmeno a gestire la situazione.» continuò Yok. Entrambi ridemmo un po’ per la situazione di Black. 

Sean andò dritto al punto: «Entrambi volete assistere al loro litigio, vero? Si dà il caso che anch’io voglio sapere cosa sta succedendo. Usciamo.» 

Sean lasciò il suo posto per primo, mentre io lo seguii con Yok, che chiese: «Perché devi camminare in modo così imbarazzante? Siamo in classe e non in una sfilata di moda.» Mostrai una faccia buffa e urlai: «Swag!» Quello che seguì fu un colpo in testa che mi diede Yok. 

Perché devo spiegare il modo in cui cammino? Questo è il modo in cui camminano i bei ragazzi, cosa c’è da non capire? Sono il più bello tra noi tre. 

A questo punto uscimmo dall’aula e Sean si nascose dietro il muro più vicino a dove si trovava Black. Io e Yok seguimmo il suo esempio.

«Cosa vuoi veramente? Questo è troppo!» Black guardava Yojin che diceva: «Ne ho abbastanza di te.» Yojin spinse Black pesantemente. «Hai detto che vuoi uscire con me, ma non credo che tu sia serio. Perché sei sparito per una settimana?»

Ho già detto a Black che le ragazze della nostra facoltà non sono delle sprovvedute e non vanno prese alla leggera. Lui ci rideva sopra e diceva che gli piaceva. La pensa ancora così adesso? 

Yok ci chiese: «Pensate che Black sia strano? Se fosse stato tempo fa, Yojin non avrebbe mai avuto la possibilità di fare una scenata e spingerlo in questo modo.» Ero d’accordo con Yok. 

Sean rispose senza distogliere lo sguardo ciò che aveva di fronte: «Non credo ci sia nulla di strano. Yojin è una ragazza e non è possibile che la colpisca.» Yok borbottò: «Forse sono io che penso troppo, allora.» 

«Forse.»

Tra noi, Sean era quello più intelligente e composto. Pertanto, avremmo creduto a qualsiasi cosa avesse detto o suggerito. Io e Yok ci fidavamo della sua visione delle cose e quindi eravamo disposti a seguire qualsiasi cosa dicesse. 

Black disse: «Ho le mie cose da sistemare. Allora, vuoi stare insieme a me o no? Non ho mai detto che non sarò responsabile delle mie azioni.»  

«Perché non ci scambiamo i telefoni per controllare allora, visto che sei innocente come hai detto.» Yojin costrinse Black a consegnare il suo telefono.

«Questo è troppo! È un mio oggetto personale.» Black rifiutò. A questo punto Yojin stava urlando: «Non c’è differenza tra i tuoi e i miei oggetti se stiamo insieme. Pensavo fossi serio.»

Mi voltai e chiesi a Yok: «Ci credi che non uscirò mai con ragazze del genere? Perchè penso che scapperei immediatamente.» 

«Credo che sia lo stesso per te con tutti i tipi di ragazze. Visto che ti piace solo andare a letto con loro ma non prenderti la responsabilità.» Yok disse sarcasticamente con un sorriso sulla faccia, potevo vedere anche il suo dente anteriore. 

Ero incazzato, così gli dissi: «Lo sai? Sei davvero bello, ma dovresti sorridere meno. Il tuo dente sta per cadere a terra da un momento all’altro.» Allora Yok mi sgridò: «Sembri uno stupido bue, idiota. Basso e pieno di muscoli inutili.» 

«Bastardo.» 

Sean ci rimproverò: «Calmatevi. Non avete paura che Black sappia che siamo qui?» Subito ci zittimmo e ci voltammo indietro per vedere qual’era la situazione attuale di Black.

Sarebbe stato un gioco da ragazzi per Sean se si fosse trovato nella stessa circostanza. Non ero sicuro di Black perché aveva un temperamento focoso e non credevo avrebbe preso la cosa alla leggera. 

Black rispose con calma, scioccando tutti e tre: «Ognuno ha bisogno del proprio spazio personale, è per mantenere le proprie relazioni più a lungo. Anche se sono il tuo ragazzo, ci sono ancora cose che non posso tollerare e non tollero se qualcuno tocca le mie cose. Se vuoi uscire con me, continueremo a farlo. Se non vuoi più uscire con me, non ti chiederò nemmeno di restare.»

«Che calma. Non posso credere che sia davvero lui.» mi dissi e chiesi a Sean: «Cosa dovremmo fare ora? Se Black continua ad uscire con lei, quelli che riceveranno il benservito saremo noi. Sono sicuro che in futuro non avrà nemmeno il tempo di respirare con questo tipo di ragazza. Potrebbe anche trasferirsi e vivere con lei.»

Sean disse senza emozione: «Se non gli permetto di andarsene, non potrà mai lasciarmi. Le sue cose sono ancora nella mia stanza.»

So che Sean è capace di fare quello che dice. 

Yojin indicò la faccia di Black, ammettendo finalmente la sconfitta: «Certo. Tuttavia, non farmi scoprire se in futuro ti vedrai segretamente con altre ragazze alle mie spalle. Ti farò sapere cosa sono in grado di fare. Chiamami dopo la scuola. Non sparire di nuovo.»

Yojin finalmente se ne andò dopo aver detto la sua. Black tirò un grosso sospiro di sollievo, come se prima fosse in guerra. Stava per tornare in classe quando vide che lo guardavamo. Camminò verso di noi con un’aria molto stanca. 

Gli diedi una leggera pacca sulla spalla: «Ti avevo detto di non andarle dietro prima. Vedi, ora ti sembra di essere intrappolato in prigione?»

«Mi avete ascoltato fin dall’inizio?» disse Black e gli risposi: «Solo dalla parte in cui hai detto che ne hai avuto abbastanza.»

Yok stava cercando di raccogliere informazioni: «Hai detto che lei è troppo. Cosa ti ha chiesto esattamente?»

«Mi ha chiesto di trasferirmi da lei.»

Allora gli chiesi: «L’hai chiesto a chi ti ha salvato la vita?»

Mi guardò confuso: «Chi mi ha salvato la vita?»

Strinsi il braccio sulla spalla di Sean: «Il nostro Sean.» Spinsi Black con l’altra mano libera: «Lo stai mollando per stare con una ragazza quando sei tu quello che ha insistito per trasferirsi con lui?»

Black rispose senza vita: «Ho cercato di respingerla.»

Sean minacciò Black: «Ti aiuterò a rompere con lei se non sei in grado di farlo da solo. Non ti permetterò di scaricarmi per una ragazza qualsiasi!»

Fine POV di Gram

Dal momento in cui mi minacciò che non mi avrebbe permesso di scaricarlo per Yojin, non continuammo più il discorso. 

Non ho alcuna intenzione di trasferirmi con Yojin, sto solo aiutando Black a sistemare il casino che ha lasciato. Mi sento molto irritato ora, ma non romperò con lei. Dopo tutto, devo rimanere con lei per Black, sarà lui a risolvere questo problema quando tornerà. Questo è un suo casino e dovrebbe sistemarlo da solo. 

Dopo scuola, Yok e Gram avevano detto che sarebbero andati a bere con i loro junior, mentre Sean aveva detto che non era più in grado di bere. Gram mi aveva detto di tornare con Sean nella sua macchina e rimasi scioccato quando la vidi. 

Sembrava l’auto da sogno che appariva solo nelle pubblicità. Inoltre, aveva fatto delle modifiche alla macchina che la facevano sembrare ancora più impressionante. Feci qualche giro intorno alla sua auto con stupore. 

«Sean, la tua auto è davvero fantastica!» esclamai e lui rispose: «Davvero? Non mi piace questa macchina però, ma devo guidarla da quando Son ha preso la mia vecchia auto. Oh, volevo dire, mio fratello maggiore. Saliamo in macchina.»

Salimmo in macchina e lui iniziò a guidare. Non potevo fare a meno di sentirmi un po’ curioso nei suoi confronti. 

Così chiesi: «Visto che sei così ricco, perché hai scelto di studiare in questa università? Sarà facile per te essere ammesso in qualsiasi università privata e prestigiosa.»

A dire il vero, dopo un giorno qui, sento che il modo in cui questa università insegna ai suoi studenti non è passabile anche se le tasse sono super economiche. I loro cosiddetti “grandi progetti” o “compiti importanti” sono in realtà i miei soliti compiti. 

Sean disse bruscamente: «Perché Yok e Gram sono qui.»

Alzai il sopracciglio: «Solo per questo?»

Sean mi disse: «Avresti dovuto dire ‘Oh, sono così importanti per te’ e non ‘Solo per questo?’»

Non sapevo cosa dire. Anche se Tod e Ta erano i miei amici più cari, in realtà non avevo mai fatto alcun discorso cuore a cuore o serio con loro. Se c’era qualcosa di importante, andavo a casa e parlavo con mio padre. 

«E tu? Sei vicino a tuo fratello minore?» 

Sospirai: «Non troppo vicino, visto che non passiamo molto tempo insieme.» Sean così mi disse: «Penso che le vostre personalità devono essere molto diverse.»

Lo guardai e chiesi: «Come fai a saperlo? Forse non saresti comunque in grado di distinguerci?»

«So che tuo fratello minore è più adorabile di te.» Le sue parole mi mandarono un brivido lungo la schiena anche se stava parlando senza emozioni nella sua voce. 

Cercai di cambiare argomento: «Non parliamo di lui. Non c’è molto di cui parlare comunque.» 

«Ma sono molto interessato a lui. Come si chiama tuo fratello minore?» Cominciai a sentirmi molto in imbarazzo per questo. 

Perché devo parlare di me con lui? Meno sa di me, meglio sarà. 

«Perché vuoi sapere di lui?»

Sean si voltò a guardarmi: «Perché non vuoi parlare di lui? Cosa ti trattiene?» Cercai di evitare la sua vista sedendomi il più lontano possibile da lui, quasi a fondermi con la portiera della sua auto. «Cosa…?» 

Sean disse con calma: «Hai paura che io vada a cercarlo, paura che gli faccia del male?» Tirai un sospiro di sollievo e mi diedi una rapida pacca sul petto. Mi aveva spaventato a morte. In realtà, ero molto confuso riguardo a Sean. Non ero in grado di leggerlo come Yok e Gram. 

Non riesco mai a capire cosa gli passa per la testa. 

Così risposi: «Si chiama White.»

«White significa bianco, giusto?» chiese lui. Annuii con la testa in risposta. «White e Black. Hmm, i tuoi genitori sono davvero bravi coi nomi.» disse. 

«Dov’è tuo fratello di solito e cosa sta facendo?» insistette, così risposi brevemente: «Come me, frequenta l’università. Non sono sicuro di cosa faccia di solito, visto che non ci incontriamo spesso.»

«Oh, davvero?»

Dopodichè Sean non continuò più a chiedere di me. Posso finalmente sentirmi a mio agio. 

Finalmente raggiungemmo il dormitorio dopo un po’ di tempo. Era solo un normale dormitorio universitario che non era all’altezza della sua lussuosa macchina.

Prendemmo l’ascensore per la stanza di Sean e Black al quinto piano. La stanza sembrava piccola, 32 metri quadrati, ma era abbastanza grande affinché due persone potessero viverci. 

Nella stanza c’era un letto matrimoniale e di fronte un mobiletto per la TV. C’era un tavolino pieghevole, un armadio e una scarpiera che conteneva dozzine di paia di scarpe, così tante che traboccavano e si nascondevano accanto al muro. C’era anche un bagno privato, sebbene fosse piccolo, sembrava pulito.

«Questa è la stanza in cui viviamo insieme.»

«Così tante paia di scarpe…» borbottai inconsciamente. Rimasi scioccato quando mi resi conto che non avrei dovuto dirlo, dato che Black avrebbe dovuto conoscere lo stato della sua stanza. 

Ma vidi che Sean non si comportava in modo strano e aveva la sua solita espressione. 

«Dopo essere entrato in stanza, togliti le scarpe e mettiti i sandali, ma non dimenticarti di lavarti i piedi prima.  Queste scarpe sono le mie, di Gram e di Yok, mentre quest’ultime sono le tue, ma puoi mettere quelle che vuoi. A volte, Yok e Gram si fermano qui quando sono ubriachi.»

Non dissi nulla e cercai di mantenere la mia espressione il più normale possibile, ma Sean non sembrava interessato alla mia reazione e aprì un armadio. 

«Questi sono i tuoi vestiti, i miei sono nell’altro lato. Se non hai vestiti da indossare, puoi prendere i miei. Ovviamente ti staranno un po’ grandi visto che sei più piccolino.»

Sean mi mostrò ogni angolo della stanza come se ci fossi entrato per la prima volta.

Oh, merda!!! L’ha già scoperto? 

Ero talmente spaventato che iniziai a sudare, ma Sean continuò a mostrarmi questo e quello. Sembrava sapesse che non ero Black, ma non volesse dirlo e non volesse chiedere se ero White o Black. Completamente diverso rispetto a quando dubitava di me.  

Sembrava sapere tutto, ma avesse deciso di non espormi.

Non voglio che Sean lo sappia.

«Perché hai quell’espressione? Preoccupato o cosa» mi chiese Sean quando vide la mia faccia di disagio. 

Non so cosa intende fare spiegandomi questo e quello. È perché mi dimentico un sacco di cose o perché sa che non sono Black?

Perché alla fine dei conti, come suo coinquilino, non aveva bisogno di spiegarmelo.

Argh! Sono così confuso!!!

«No, nulla. Sono solo stanco. Non c’è bisogno che mi spieghi, so già tutto.»

«Davvero?» chiese Sean.

 «Ecco…» risposi con la voce strozzata.

«Per il letto, tu dormirai nella parte interna e io in quella esterna.» 

«Hmms, il letto non è così grande» 

«Guarda quanto è grande la stanza.» spiegò subito Sean.

«Allora, vado a farmi una doccia per primo, ho caldo.» gli dissi.

«Hmm.» Sean mi rispose con un cenno di capo.

Così presi un asciugamano per andare in bagno. Dopo essere uscito dal bagno completamente vestito, ovviamente, trovai Sean seduto al tavolino pieghevole mentre usava il computer.

«Cosa stai facendo?» gli chiesi e mi avvicinai al letto. 

«È uscito il quarto capitolo del film horror ‘Insidious’. Avevi detto che volevi vederlo, giusto? Se fossi stato qui, lo avresti già scaricato in alta definizione, ma sei sparito per 3 giorni.»

Sinceramente non mi piacevano i film sui fantasmi…

Ma a Black piacciono e li scarica solitamente… 

«Certo, guardiamolo.»

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