EN OF LOVE: MECHANICS – CAPITOLO 3

Non è nel mio cuore, ma non è scomparso

Prima di iniziare la lettura, due appunti!
Gear dell’Università: è il famoso ingranaggio che ricevono dopo la cerimonia iniziale le matricole di ingegneria. Quella famosa di Sotus, per capirci. 

Code Line: è il numero di matricola universitario che se per noi non ha importanza, da loro è tenuto in considerazione. E’ un sistema particolare secondo il quale ciclicamente, ogni anno i numeri escono in modo tale da essere compatibili con quelli degli altri anni. Quindi i più grandi, prendono sotto la loro ala i loro code line più piccoli. 

-Vee Vivis – 

Ero impegnato con il concorso delle stelle dell’università. Era sempre molto impegnativo per gli studenti del terzo anno. In realtà ero una Luna dell’Università e quest’anno la Luna di ingegneria sarebbe potuta rimanere parecchio delusa perché non ero sicuro di come sarebbe andata alla fine. Il concorrente più popolare apparteneva alla Facoltà di Medicina. Chi poteva battere Tos?

Mi sedetti e osservai YiWa mentre arrossiva per Fuse, la nostra attuale luna di facoltà. Non mi aspettavo davvero che arrivasse fino in fondo, forse sarebbe riuscito a piazzarsi tra i primi cinque, ma non perchè non fosse abbastanza bello, ma perché quest’anno era pieno di  ragazzi bellissimi che spuntavano dappertutto come termiti.

A proposito di bei ragazzi, pensai alla persona con cui avevo interagito qualche giorno fa. Ero rimasto davvero scioccato nel vederlo in piedi accanto alla stanza di Ploy. Andavo spesso nella stanza della mia ragazza, eppure non l’avevo mai vista. Mi aveva guardato mentre stringevo e coccolavo la mia ragazza, aveva persino benedetto il nostro amore. Avrei voluto ringraziarlo e poi strappargli gli occhi e calpestarli.

Non ci sarebbe mai stato un grande amore per lui.

Dopo che io … ehm … avevo dormito con lui, si era svegliato e mentre cercava di sedersi sul letto ed aveva continuato a fissarmi. A giudicare dall’espressione che aveva non credevo mi stesse riempiendo di complimenti ed elogi per la prestazione della notte prima, anzi…. Pensai però che se non fosse stato così ostinato nei confronti di Bar non l’avrei mai fatto con lui. Ma ora ogni volta che lo guardavo mi sentivo strano. Non mi sentivo in colpa per quello che avevo fatto e di certo non lo temevo anche perchè ero convinto che dopo quella notte non avremmo avuto più nulla a che fare l’uno con l’altro.

Avrei dovuto lasciarlo in pace. Eravamo entrambi uomini, per questo non avrei dovuto rimuginarci sopra.

«Come stai?» Alzai lo sguardo verso il proprietario della voce. Ero un po’ confuso … era proprio Bar? Veniva a trovarmi, lì? Lo fissai un po’ prima di prenderlo in giro.

«Pensavo che avresti camminato verso la squadra di medicina.»

«Perché? Studio ingegneria.» Lui rispose prima di guardare nella direzione di quelli di medicina. Sì vabbè, ormai mi era chiaro: con la bocca diceva ingegneria, ma il cuore era finito dritto dritto nella facoltà di medicina. Lui che non era mai venuto mai sostenere i suoi amici figuriamoci se pensava di venire a dare il suo sostegno alle nuove reclute della facoltà e invece…Eccolo lì, ora che c’era Kan, era arrivato veloce e per di più dietro le quinte.

Kan e Bar erano una coppia carina. Se me l’avessero chiesto qualche tempo fa avrei detto che la loro non avrebbe mai potuto essere una relazione normale. Sì, lo so, lo so ho appena detto che sono carini insieme so anche che mi sono contraddetto da solo…Per quale miracolo dei cieli avevo cambiato idea? 

Era stata YiWa. Lei era la star del nostro gruppo ed era sempre pronta a sostenere ogni suo amico. Fino a poco tempo  prima il pensiero che uno dei miei più cari amici potesse avere una storia con un altro ragazzo mi faceva accapponare la pelle, ma ora non più, anzi,  sorridevo guardandoli ed ero felice per loro. YiWa mi aveva fatto capire che quel tipo di amore non era diverso dagli altri e poteva funzionare. Non era strano o inaccettabile e non sembrava grottesco come lo era una volta. La mia mente sbalzò velocemente di nuovo si Mark, era diventato un chiodo fisso nella mia testa. Urgh, non volevo più pensare a quel ragazzo, ero così incazzato col mio cervello.

Il suono della notifica Line continuava a farsi più forte, buttandomi fuori dai miei pensieri. Aggrottai le sopracciglia, sollevando lo sguardo sul colpevole che era lì, il suo viso che avvampava mentre diventava sempre più rosso.

«Basta con questi messaggi, la tua suoneria è rumorosa e fastidiosa.» Disse YiWa.

«Aspetta metto il silenzioso.» rispose Bar, prendendo il telefono per disattivare le notifiche. 

Lesse il messaggio prima e sorrise come un ebete, sorridendo a sua volta verso la squadra di medicina. Gli ci volle circa mezzo secondo per mollarci ed andare direttamente da quelli di medicina. 

Bar, specializzando in ingegneria.

Bar con il suo Gear della facoltà sempre appeso al collo che non aspettava altro che  consegnarlo nelle mani della sua futura moglie. Bar che scompare, che si volatilizza non appena lo studente di medicina inizia a flirtare con lui.

«Ma guardalo! Con la bocca dice che non gli piace, poi prende e lo bacia sulla guancia.» disse YiWa dopo aver applicato il trucco sul gruppo di stelle. 

Kan annuì verso Bar, che poi si avvicinò a lui, sorridendo e sembrando timido.

Sorrisi da lontano, non mi preoccupai di essere visto tanto quei due non si curavano di nessuno. Scostai il mio sguardo da loro per osservarmi intorno e istintivamente mi voltai a guardare verso l’ingresso. Era come se avessi percepito qualcosa e poi capii tutto. C’era un ragazzo familiare, immobile come una statua, che stava fissando Kan e Bar.

Dai suoi occhi sembrava stesse soffrendo. Il suo viso era una maschera di sofferenza.

‘Vee … Vee!»

«Che vuoi?! Perché sei così rumorosa?» Mi voltai a guardare la persona più bella del gruppo, YiWa. C’erano solo tre ragazze nel mio dipartimento. YiWa, la mia amica, Yi Yi e poi TaTa. YiWa era molto bella, seguita da Yi e poi da Ta.

«Ti sto chiamando da mezz’ora e tu te ne stai lì imbambolato a guardare altrove. Sta per salire sul palco.» Disse YiWa, guardandomi preoccupata ma io tornai di nuovo con lo sguardo in quel punto, che ormai cera vuoto.

«Oh, allora vai, metticela tutta, andrai alla grande!» ritornai a guardare la nostra luna, Fuse. Gli diedi una pacca sulla spalla per incoraggiarlo.

«Prima di dire così, lo hai guardato bene Gun, vero? So che sono bello, ma Kan lo è molto più di me.» Disse Fuse, rivolgedomi uno sguardo da gattino impaurito.

«Non fare la faccia da ragazzina innocente con me … dai, sali sul palco, e comportati in modo più virile.» Scherzai prima di alzare le sopracciglia.

«Senior strabico, non vedi che stupendo uomo sono? Dove l’hai vista questa bella ragazza?» Era proprio un caso perso…YiWa e la bellissima stella Dao stavano ridendo istericamente di lui. Fuse era bello, la cosa strana però era che quando gli veniva applicato il fondotinta e poi il fard diventava improvvisamente carino. Era fortunato ad essere alto perché se fosse stato basso non sarebbe stato diverso da Bar.

«Vieni, andiamo.» Bar sorrise quando tornò, afferrandomi per un braccio.

«Cosa, non vuoi prima dirgli due parole di incoraggiamento?» YiWa chiese a Bar che borbottò qualche lamentela nel dirigersi verso Fuse.

«Vedi di fare un buon lavoro, entra nella top five come Vee. Non farci perdere l’onore.» Davvero questo era il meglio che Bar riusciva a dire per elogiare qualcuno. Quindi gli diede una pacca sulla spalla per incoraggiarlo. Fuse aveva la stessa code line di Bar, sebbene quella di Bar fosse molto più corta.

«Sì, non preoccuparti P’, non disonorerò la nostra linea. Vincerò il premio di Luna dell’Università.» Fuse alzò il pugno parlando a voce alta, per fortuna le altre facoltà avevano già iniziato ad esibirsi.

«Ti basta arrivare almeno al quinto posto, è buono, non devi per forza essere la Luna di tutte le facoltà.» Rispose il mio amico.

«Oh, non stai facendo il tifo per vedermi arrivare primo?» Chiese Fuse.

«Come può fare il tifo per te? I traditori come lui sosterranno quello laggiù.» YiWa disse, prima di allungare il braccio all’altra estremità dello spogliatoio dove non c’era più nessuno.

«Come posso sostenere altre facoltà? Sto tifando per te con tutto il cuore. Andiamo, Fuse! Che vinca il più bello.» Bar disse prima di stringere con forza la mano del suo Junior con la stessa Code Line.

«Dai, bello. tutti tra senior e Junior, si vantano di te. Tutti fanno il tifo per te.» Dissi dandogli dei colpetti sulla schiena.

«Ti sbagli Vee, tutti fanno il tifo per Kan. Lo sappiamo tutti.» Replicò YiWa, tenendosi il viso con le mani.

«Ahh, non sono ancora sul palco e stai già parteggiando per Kan.» borbottò Fuse, dando un’occhiata a YiWa.

«Non c’è bisogno. Tutti sono annoiati dalla vittoria degli ingenieri.» YiWa mise su un’espressione imbronciata, per dare maggiore enfasi e Fuse mostrò la sua migliore faccia da cagnolino bastonato. 

Dopo averla conosciuta, ti rendi conto che è una buona amica, non qualcuno da avere come moglie. 

Dopo aver mandato Fuse sul palco, YiWa e io andammo da un amico molto popolare, circondato da molte persone. Si scusò per via della folla, le urla erano sono troppo forti fino a quando non incontrai alcune ragazze ed incrociai accidentalmente lo sguardo con una persona.

«Merda.»

«Ahia.»

Guardai una certa persona imprecare mentre camminava con gli amici. Tra molte persone, quegli occhi mi avevano trovato. La sua faccia si sollevò quando si rese conto che ero stato io ad averlo urtato, fece una faccia strana, prima di voltarsi a guardare il suo amico che lo trascinò via.

«Sbrigati Mark, James sta aspettando.»

Lo guardai mentre i suoi amici lo chiamavano, mi rivolse uno sguardo feroce, prima di gridare verso i suoi amici.

«Ehm, sono stato colpito.» disse. 

Perché mi stava incolpando? Lo guardai male, ma non sembrò nemmeno scosso, semplicemente con fare indifferente se ne andò con i suoi amici. Ancora una volta si era posto male, avrei dovuto chiamare Pound per un incontro con i Junior.

Smisi di prestargli attenzione e continuai a camminare fino a quando YiWa e Bar non si fermarono accanto ad un altro gruppo di amici che stavano in piedi e guardavano già la competizione. La gente urlava verso le belle lune. Io ero infastidito, tutte le stelle erano bellissime e non potevo scegliere la più bella, ma le lune, probabilmente la prima era migliore.

Così la prima fase del concorso, la prova di abilità, iniziò. Ad uno ad uno i gruppi di tutte le facoltà misero in mostra i loro talenti. Il nostro candidato non poté fare molto, Nong Dao era bravo nella musica, ma Fuse non potè fare altro che suonare la chitarra. Quindi fu uno spettacolo musicale, chitarra e pianoforte. Non avevo intenzione di assistere alla prova di tutte le facoltà, volevo solo vedere l’esibizione di Fuse per poi andarmene.

«Le esibizioni della Facoltà di Medicina di quest’anno sono molto buone.» disse Dew, una bellissima ragazza della Facoltà di Belle Arti e Arti Applicate, la cui pagina era Dew Daily che conteneva tutti i gossip delle coppie delle Università. Le persone iniziarono a fare il tifo ad alta voce quando stava per esibirsi la squadra di medicina. Alzai lo sguardo sul viso affilato di Gun, sorrideva molto e lo osservai per un po’. Non sembrava affatto imbarazzato, sorrise dolcemente e fece un inchino per ringraziare.

«Okay, è tempo di annunciare i risultati. Il prossimo round è arrivato. Annunceremo solo cinque coppie, e ogni coppia che passerà sarà giudicata separatamente al prossimo giro. È il momento del quiz e ognuno dovrà rispondere ad una domanda.» Il presentatore maschio disse a tutti di tifare per la persona che ci piaceva di più.

«Pensi che riuscirà a passare l’ultimo round?» Chiese YiWa.

«Certo, è stato grandioso.» Bar risponse con sicurezza.

«Pensi? Perché ha sbagliato alcuni accordi di chitarra.»

«Non me ne sono accorto, quindi forse neanche gli altri.» Mi voltai e parlai piano, Bar sembrava guardarci confuso.

«Perché stai guardando YiWa?» Chiese il nostro amico Pound.

«Sono confuso non capisco cosa c’entra la chitarra.» Rispose Bar.

«Sto parlando di Fuse, ovviamente. Di chi pensi che stia parlando?» domandai guardandolo.

«Ehm …» Sbatté le palpebre rapidamente, le sue guance diventarono rosse.

«So benissimo che stavi pensando al bel dottorino.» Indicai Bar.

«Certo, traditore. Lì sopra c’è il tuo nong, il tuo Code Line, la tua facoltà, eppure fai il tifo per l’altra squadra.» Pin sostenne.

Bar continuava a cercare di litigare con i suoi amici, finché non ebbe altra scelta che accettarlo. Urgh, non capivo i miei amici. Finalmente avevano deciso di mettere pace tra cuore e cervello e di accettare ciò che veramente volevano ed io maledicevo me stesso. Tentai di ignorare infatti il viso del ragazzo nella mia testa sempre più spesso.

Mancava poco all’annuncio del vincitore. Era previsto che Fuse fosse tra i primi cinque, ma ciò che non era previsto era l’annuncio della relazione di Kan con il mio amico.

Mi alzai e li fissai, rimasi di stucco insieme ad altre mille persone quando Kan, dal palco, confessò di amare Bar segretamente da almeno sei anni. Le ragazze urlarono quando Bar salì sul palco. Per un momento, quando Bar salì sul palco, ebbi paura di ciò che sarebbe accaduto infatti iniziai a urlargli contro. Tutte le sue parole vennero intercettate dal microfono nelle mani di Kan, così tutti sentimmo cosa stavano dicendo.

«Ma che ti passa per il cervello? Pensi che io sia una star? Hai dovuto aspettare fino a quando non hai vinto un concorso prima di chiedermi di uscire?» Bar urlò, quasi ruggì incurante di dove si trovi. Anche i giudici, i professori e gli anziani onorari li osservano strabiliati.

«Sì?»

«Certo che voglio avere una relazione con te. Perché hai aspettato così tanto per chiedermelo?» Ogni brusio, ogni minimo rumore in sala cessò. Tutti li guardarono, aspettano in un silenzio carico d’attesa.

«P’…»

«Ti ho già dato la mia gear, ti ho baciato per primo, devo essere anche il primo a chiederti di uscire?» Il mio amico era arrabbiato.

«P’Bar …»

«Se vuoi essere il mio ragazzo, basta chiedere.»

«Vuoi essere il mio ragazzo, Bar?»

«Si.»

Ed ecco che la sala si riempì di urla e fischi di gioia. Nessuno sapeva più per cosa stesse tifando davvero, se per il vincitore della Luna o il loro amore. Il mio amico arrossì sotto le luci del palco. Sorrisi perché mi stavo divertendo un mondo a stuzzicarli, finché Kan non fu costretto a trascinare via Bar.

Venni riportato alla realtà quando sentiii suonare il telefono.

[Hai vinto.]

[Gun vince.]

[Io ho già perso.]

Erano dei messaggi LINE del junior a cui avevo ordinato di smettere di incasinare l’amore dei miei amici. La persona a cui avevo voluto dare una lezione, così sapendo come sarebbe stato non l’avrebbe fatto con altri. Avevo sempre pensato che se lo avessi fatto perdere, mi sarei sentito trionfante.

Allora perché mi sentivo male?

«Vee, vieni con me?» Chiese Pound dopo aver preso in giro gli amanti fino a quando non scapparono via.

«Dove stai andando?»

«Oh, beh, YiWa ha detto che probabilmente Bar andrà da qualche parte con Kan, quindi non dobbiamo più aspettare. Andiamo a festeggiare.» Sollevai il telefono per vedere l’ora, ma per caso ero rimasto nella chat LINE e vidi di nuovo il messaggio. Potei solo sospirare segretamente e cercare di spazzare via il pensiero di Mark dalla mia testa.

«Andate ragazzi, devo tornare da Ploy.» Risposi, ma in verità non sapevo davvero come sarebbe finita quella notte.

«Sei così dipendente da tua moglie e non è nemmeno passato un anno.»

«Sono coerente.» risposi, muovendo le sopracciglia su e giù.

«Non è quella giusta per te.» disse YiWa.

«Ragazzi, se non ci amassimo, non staremo insieme da un anno.» Mi girai per rimproverarli. Beh, allo stesso tempo, pensai al fatto che la mia bella ragazza sarebbe stata probabilmente impegnata a ripulire dopo il concorso delle stelle e delle lune. Io ero stato fortunato, avevo diviso i compiti tra quelli del secondo anno, quindi ora ero libero di fare quello che volevo.

«Non ho detto nulla, sono solo geloso perché se è così che fai adesso, immagina come diventerai quando ti innamorerai davvero. Abbiamo solo un cuore.» Osò sorridere verso me.

«Non solo un amore, ma un solo cuore ed il mio amico ne ha solo uno.» Disse Yoo.

«Ehi, è dall’inizio che mi prendete in giro? Cos’è faccio da cavia mentre preparate le battute per Bar?» indicai tutti loro.

«Questo è vero per Kan e Bar.»

«Adesso dovremmo andare a bere, sono stanco.»

«Gli amici di Yoo sono stanchi? Forse dovremmo andare a mangiare.»

«Questo è tutto, vai vai.» I miei amici parlarono, schiaffeggiandosi l’un l’altro giocosamente.

«Stai bene?» Mi girai verso la proprietaria della dolce voce che mi stava ancora accanto.

«Perché me lo stai chiedendo?» Risposi con le sopracciglia alzate.

«Non verrai con noi, quindi ho pensato che dovesse essere successo qualcosa.»

«Perché pensi che sia successo qualcosa? Vedrò Ploy.» Replicai.

«Quindi non state litigando, vero?»

«Huh? Io e Ploy?» Sollevai ancora le sopracciglia alla sua strana domanda.

«Beh … o stai uscendo con qualcun altro?»

«Sei pazza? Ci amiamo, perché dovremmo litigare?» Risposii con un sorriso. Ploy e il mio amore stavano bene. Stavamo insieme da quasi un anno, litigavamo per cose come gli anniversari che non ricordavo. Pensavo che fosse stupido, ma quando ci riconciliavamo e la vedevo sorridere, ero felice. Anche se non molto tempo fa avevo fatto cose cattive a Ploy, ma non mi ritenevo infedele per quello che avevo fatto. Non avrebbe influenzato l’amore che c’era tra di noi.

«Oh bene, se ti ama abbastanza. Pensavo che ci fosse stata una discussione.» Disse, agitando la mano.

«Ehm, cosa hai intenzione di fare? Stai andando con loro?» chiesi.

«Vado a Di Kur con Pan. Questa è la vita di una donna bellissima che è single. Posso fare quello che voglio, non devo riferire a nessuno.»

«Se pensi che vada bene, va bene.» borbottai perplesso.

«Oh, certo. Mi piace questo stile di vita, posso essere bella, ma scelgo di essere single. Perché rimanere incastrati in una relazione e pentirsene?» Era bellissima e molti uomini le si avvicinavano, ma la mia amica si atteneva al suo motto. Non lo capivo, ma finché i miei amici erano felici, non discutevo.

YiWa e io ci separammo dopo che Pan venne a prenderla. Prima di andar via, diedi gli ordini ai ragazzi del secondo anno su cosa fare. Mi voltai a guardarli arrabbiato mentre si lamentano, così si dileguarono all’istante in direzioni diverse.

Il mio telefono iniziò a squillare prima ancora di lasciare l’edificio. Quando vidi il nome di chi mi stava chiamando, sorrisi. Anche se non fossi stato così felice, quella persona mi avrebbe fatto sorridere.

«Ploy…»

[Dove sei?] La dolce voce arrivò dall’altra parte. Sentii un forte frastuono in sottofondo.

«Quando tornerai?» Risposi perché stavo già andando via.

[Sono fuori con gli amici.] Ecco perché suonava strano.

«Non ubriacarti troppo.» Replicai.

[Ehi! Di chi è questo fidanzato? Sei così gentile con me.]

«Certo, sono il tuo ragazzo.» Dissi per compiacere la mia bella ragazza, mentre sorrisi.

[Buona risposta. Torna in fretta nella stanza, resta lì, non essere imbronciato.]

«Pensi che io sia un bambino e che debba tornare in fretta? Sto già morendo perché pensavo che avrei potuto abbracciarti.»

[Oh va bene, tornerò in fretta, quindi non andare da nessuna parte. Ti amo]. Le parole alla fine mi facevano sempre sorridere, mi piaceva quando Ploy me lo diceva. Ero molto felice di uscire con Ploy.

«Ti amo anch’io.»

Inserii la chiave nella porta della stanza di Ploy e stavo per varcarla, ma prima dovetti affrontare la nascita di sentimenti contrasti dentro di me, decisi di allontanare ogni singolo pensiero riguardante il ragazzo più giovane della porta affianco e convincermi ad entrare per aspettare Ploy. Non mi preoccupai di rispondere ai messaggi di Mark. Avrebbe visto che erano stati letti, ma in tutta onestà non avevo la più pallida idea di cosa dirgli. Non riuscivo a dire di essere soddisfatto o che se lo fosse meritato. Ma scusarsi e confortarlo? No, non sarei riuscito mai farlo.

«Oh … sbrigati e apri.»

«Oh! Calmati, Mark.» Due voci mi fecero voltare a guardare verso la stanza accanto, vidi due persone abbracciarsi. Il piccolo ragazzo carino cercava di evitare il ragazzo più alto ed un bacio imbarazzante. La persona che baciava sembra piuttosto ubriaca.

«Apri…»

«Sì, è … Ah, Mark … basta … oh, vai tu per primo.» Qualcosa mi costrinse a camminare verso di loro. TiroaiMark verso di me allontanandolo dal piccoletto.

«Che diavolo stai facendo?» Gli urlai contro. Si voltò a guardarmi, con gli occhi sottili che si allargarono, prima di togliermi la mano dalla camicia.

«Che diavolo vuoi?» Gridò di rimando. Il suo alito puzzava di alcol, fluttuava dappertutto. Stavano andando a mangiare o a fare la doccia?

«Vai via.» Mi voltai e parlo al ragazzo più basso, che mi guardò confuso.

«Che cosa?»

«Ti ho detto di andartene!» dissi, concentrandomi su una mano che teneva il braccio di Mark e sull’altra che puntava verso l’ascensore.

«Non devi andartene.» Disse il ragazzo ubriaco accanto a me, prima di tornare nella sua stanza.

«Ho detto di andartene. Quanto a te … vieni con me.» Dissi di nuovo prima di afferrare la chiave magnetica della stanza di Mark dalle mani del ragazzino per poi aprire e spalancare la porta e spingere Mark dentro.

«Vattene … e non venire più a disturbarlo!»

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