KILL THE LIGHTS – CAPITOLO 7

Mason si stupì a quella vista e chiamò Noah più volte. Di solito quell’uomo avrebbe detto ‘non siamo così intimi da chiamarci per nome a vicenda’, ma adesso non rispondeva. Sembrava che non riuscisse nemmeno a sentire la voce di Mason.

In realtà Noah non era se stesso anche prima di salire sull’ascensore. Mason era morto, lo sapeva già, ma quando lo aveva ammesso ed era uscito di casa, la cosa gli era sembrata distante.

Quando Noah aveva pensato a quanto fosse assurdo sentire un déjà-vu mentre guardava Haley, aveva anche pensato: Mason è davvero morto. Quando l’aveva realizzato, aveva iniziato a sentire che la relazione tra Haley e Mason non era più importante. Tutto sembrava futile e lo infastidiva. Che importava? Mason era già morto. 

Dopo che Noah era uscito di casa e si era diretto verso l’ascensore, la sua testa aveva funzionato decisamente in modo ragionevole. Non poteva restare aggrappato a Mason per sempre! Ogni volta che aveva sentito che Mason stava andando in un posto pericoloso come l’Afghanistan o lo Yemen, si era preparato a quello che sarebbe potuto succedere. 

Pensò a pensieri ragionevoli come: ‘Quindi questo non è niente, e, visto che è successo, vivi con un cuore leggero. Va bene. Va bene. Penso di essere più bravo di quanto pensassi.’ Lo mormorava continuamente a se stesso. Se continuava a pensarci, pensava che sarebbe andato tutto bene. Il suo corpo sembrava pesante come se stesse annegando sotto l’oceano, ma pensava di stare bene.

Ma quando l’ascensore si era fermato e la luce si era spenta, il suo corpo aveva iniziato a tremare. Era come se fosse tornato a quando aveva sette anni, a quando era stato spinto nella borsa. Non riusciva a respirare, faceva caldo e freddo e si sentiva come se stesse per impazzire. Il suo corpo tremava, sudava freddo e il respiro era pesante. Voleva che qualcuno lo salvasse, ma non c’era nessuno. Mason era morto. 

Adesso nessuno mi tirerà fuori da quella valigia da viaggio. Non sarò in grado di uscire da quella borsa per sempre.

Noah voleva urlare che il suo unico e solo salvatore era morto, ma non poteva muovere le labbra, era come se qualcuno gliele avesse cucite.

La mia gola sta soffocando, non riesco a respirare, è doloroso come se stessi impazzendo, ma non c’è nessuno. Niente e nessuno mi salverà. Nessuno mi salverà. Continuamente. Continuamente. Fino alla morte.

Noah trattenne il respiro a causa di quella paura che era montata impetuosa. 

Nel momento in cui la sua mente stava diventando vuota qualcuno gli soffiò un po’ d’aria sul viso e Noah incontrò un paio di occhi che lo stavano guardando. E ci fu un lampo. Il suono degli schiaffi continuò. Con una faccia indifferente, il viso di Haley era proprio davanti al suo naso. Haley stava scaricando innumerevoli schiaffi sulle sue due guance con entrambe le mani.

«… sono sveglio, … hey …» Noah cercò di parlare con la bocca che non si muoveva, la sua vista stava ancora lampeggiando. Haley sapeva che Noah era sveglio, ma gli schiaffeggiava continuamente le guance, come se si stesse vendicando per quello che era successo in casa.

«Stai bene? Eh? Beh, sembra che tu non stia ancora bene.» Mason stava fissando direttamente gli occhi di Noah che stavano tornando a fuoco, ma li ignorò e continuò a schiaffeggiarlo. Noah mormorò: «Questo stronzo …» e mosse con forza il braccio che prima era paralizzato e si liberò rudemente della mano.

«Ah … ora sembra che tu sia migliorato.»

La mano di Mason fu strappata con forza ma lui sorrise, come se niente fosse successo, alzando la mano. Noah lo fissò pensando: questo figlio di puttana sta giocando? 

Ma Mason gli chiese, di rimando a quella muta domanda, con gli occhi spalancati: «Perché? Beh, anch’io sono rimasto davvero sorpreso. All’improvviso ti sei tenuto il petto e hai cominciato ad ansimare. Non potevo nemmeno portarti fuori così per farti svegliare, quindi inconsciamente… Beh, non hai problemi come l’asma, giusto?»

Mentre lo stava prendendo in giro, Mason lo schiaffeggiò ancora un paio di volte con un po’ di sensibilità e piccoli colpi. Sottolineò che era una ‘scelta inevitabil’ e interpretò la parte dell’innocente. Noah conosceva la verità, ma non era nella situazione di potersi lamentare per questo. 

Si morse le labbra pallide e disse: «…. ho solo una leggera paura di trovarmi in un luogo angusto e buio.»

«Davvero? Non sembrava così evidente però. Claustrofobia….è qualcosa del genere? Mason lo disse di proposito con indifferenza, e Noah si accigliò e lo fissò. I suoi occhi sembravano chiedere ‘cos’è questo bastardo?’, ma in quel tipo di situazione, quello di cui Noah aveva bisogno non era un professionista scrupoloso, ma solo un idiota indifferente, quindi Mason fece finta di non saperlo e gli chiese:  «Non hai la tua medicina?»

«…. stavo cercando di cambiare la medicina che stavo prendendo ….»

«Lo Xanax? Non lo prendi più?»

Questa volta Noah non rispose alla sua domanda. Il suo viso dimostrava come si stesse chiedendo in quel momento ‘perché sto parlando di cose inutili con te?’, si accigliò e si morse le labbra, e sembrava che le domande precedenti avessero avuto risposta perché tutto quello non aveva senso nella sua mente.

Mason si grattò la guancia. L’espressione di Noah era migliorata ed entrambe le sue guance si erano gonfiate, quindi sembrava che avesse un po’ di colore, ma non era ancora normale. Anche se era decisamente migliorato, paragonato a prima, quando non riusciva neanche a respirare, il suo respiro era ancora pesante e sudava freddo.

«Devo tenerti la mano?»

Non avevano medicine e non sapevo quando sarebbero usciti. Sapeva che a Noah non sarebbe piaciuto, ma Mason l’aveva chiesto lo stesso. Noah lo guardò come se avesse sentito qualcosa di folle.

«Se tieni per mano qualcuno, fa meno paura.»

«Questo è quando l’altra persona è affidabile.»

Affidarmi a te? Noah girò la testa come a dire ’non parlare con me perché è fastidioso’, e Mason gli strinse la mano.

«No, anche io …, francamente non lo dico perché mi piace qualcuno che mi ha schiaffeggiato spietatamente le guance e mi ha sparato in faccia con una pistola.»

«La guancia…no, non importa. Visto che non c’è niente di buono nel relazionarsi l’uno con l’altro, non parlarmi.»

Noah aprì la bocca per cavillare sul fatto che anche lui l’avesse colpito, ma presto la richiuse bruscamente come se non gli avesse nemmeno parlato. Mason fissò la guancia gonfia e paffuta di Noah e guardò il suo collo sudato. Le sue spalle tremavano leggermente e braccia e collo erano tutti tesi e incapaci di muoversi.

Mason si strofinò le labbra. Mi ha detto di non preoccuparmi … perchè ci sto ficcando il naso. Si voltò pensando: farò finta di non saperlo.

Ci fu un breve silenzio. Passarono alcuni minuti, Mason lanciò un’occhiata a Noah. In realtà lo stava sbirciando. Noah, che era migliorato un po’, dopo essere stato schiaffeggiato, sembrava stesse peggiorando di nuovo. Ansimava pesantemente e poggiava la testa sul muro dell’ascensore chiudendo gli occhi. Anche in quel luogo buio, Mason era stato chiaramente in grado di vedere quanto pallido e precario si trovasse Noah in quel momento.

Si grattò la testa per un po’ e sospirò piano, gli si avvicinò e gli abbracciò tranquillamente le spalle. Sentì il piccolo sussulto di Noah.

«Aspetta un secondo.» Mason lo disse velocemente prima che Noah dicesse qualcosa. «Non mi piaci, e so che nemmeno io ti piaccio. Lo so, è come se stessi salvando una persona in un campo di battaglia, no, comunque. Quando usciremo mi comporterò come se non ti conoscessi quindi pensa a me come un cuscino per il corpo e tienilo per un po’. Seriamente, sembra che tu stia per morire…« Dopo averlo detto, Mason tenne la spalla di Noah un po’ più stretta, così che l’altro non potesse respingerlo. 

Noah cercò di alzarsi perché non gli piaceva, ma non aveva l’energia necessaria e presto mormorò: «Fanculo …» e si appoggiò a lui. «…. Se usciamo, ti denuncerò per aggressione sessuale.» Noah respirava pesantemente mentre lo diceva tra le sue braccia, e Mason rise.

«Stai anche solo pensando di uscire vivo da qui?»

«Chi muore per essere rimasto chiuso in un ascensore?»

Parla bene anche se trema nel mio abbraccio come se stesse per morire presto

Mason sospirò guardando i capelli bagnati fradici di Noah sulla sua spalla, il collo freddo e la spalla tremante senza sosta.

Tenendolo così, mi sembra di essere tornato a 10 anni fa.

Tempo fa, quel comportamento era normale per Noah. In una giornata normale, sembrava stare bene, ma a volte rimaneva seduto in modo assente. Oppure quando dormiva tranquillamente, si svegliava urlando con la faccia pallida e si guardava intorno con la paura negli occhi, ma quando incontrava lo sguardo di Mason, che stava sonnecchiava vicino al suo letto, si sentiva sollevato e si riaddormentava.

A volte Mason pensava che stesse esagerando, ma guardava Noah addormentato e ogni tanto gli accarezzava i capelli. Eppure non era rimasto così a lungo …

«Quello… i capelli…non farlo.»

Mason alzò la testa sentendo la voce proveniente dal suo abbraccio. Noah era accigliato con gli occhi chiusi e Mason stava inconsciamente accarezzando i capelli bagnati di Noah e chiese con cautela: «Non ti piace?» 

In passato, pensavo che andasse a dormire bene quando gli accarezzavo così la testa

Noah non rispose a Mason. Quest’ultimo non era sicuro che non gli piacesse, ma l’altro non aveva l’energia per dire se gli piaceva o no. Mason si limitò a toccargli i capelli più lentamente e udì Noah sospirare piano.

«….. Ehi, signor Raycarlton.» Mason giocò a lungo con i suoi capelli, poi tutto ad un tratto lo chiamò. Noah non rispose né alzò la testa, ma Mason continuò a chiedere. «Sul serio, perché sei venuto?»

Come fa a conoscere questa casa, perché è venuto e perché è importante per lui sapere se sono vivo o no. Sono curioso di avere queste risposte. In realtà, dato che ormai vivo nel corpo di Haley, sarebbe meglio per me dimenticare questo genere di curiosità. Senza chiedere nulla a questa persona, devo solo uscire da questo posto e andare in banca e dopo aver ottenuto i soldi, la mia vita come Mason è completamente finita. C’è un po’ di tristezza e una sensazione persistente, ma non sono delirante. Io sono morto. La mia testa è volata via e sono morto completamente e con ciò quella vita è finita. Non è una reincarnazione, come si pensa comunemente. E’ una grande fortuna che io possa vivere nello stesso periodo di tempo della mia vita precedente, continuando il tempo in cui ho vissuto, così posso prendere la mia cassaforte.

Mason lo capì definitivamente e non importava quanto fosse strana la situazione, se non fosse stato Noah, forse l’avrebbe semplicemente ignorato.

«Forse … hai degli affari con Mason?»

Ma Noah è troppo sotto i miei occhi per essere ignorato. Non pensavo che fosse un grande segno del destino essere rinchiusi nell’ascensore, ma è vero che vedo la debolezza di quest’uomo molto spesso. Era stato così la prima volta che avevo incontrato Noah….prima di dieci anni fa.

Quando Mason incontrò Noah per la prima volta, erano un posto che non si addiceva affatto a quest’uomo. Era un puzzolente bagno pubblico per donne. Quella volta Mason non viveva vicino ai quartieri poveri, viveva dentro i quartieri poveri. Viveva in una strada dove c’erano molti ispanici, ma ad un certo punto era comparsa una donna bianca che camminava con un’espressione strana trascinando un grosso bagaglio. Se fosse apparsa normale, non gli sarebbe importato se stava trasportando qualcosa o trascinando un bagaglio, ma lei era sembrata un po’ strana. La sua espressione era totalmente fuori posto e reagiva in modo molto sensibile ai suoni delle sirene delle auto della polizia, camminando più velocemente guardandosi intorno.

Il motivo per cui Mason aveva seguito quella donna era stato puramente un capriccio. Quel giorno era particolarmente annoiato, ed era libero dal suo lavoro part time. Forse, se lei l’avesse superato e poi avesse proseguito troppo oltre, non gli sarebbe più importato, ma inaspettatamente era entrata in un bagno vicino a un edificio. Quel bagno era molto vecchio e puzzava di marciume. Era un posto dove, non molto tempo prima, due drag queen erano andate in overdose ed erano morte. Dopo di che, il proprietario dell’edificio aveva tenuto le porte chiuse e aveva sorvegliato le persone che lo usavano, quindi non c’erano molte persone che ne approfittavano.

All’interno del bagno, si sentiva un fruscio e un mormorio. Devo entrare o no? Fuori dal bagno, Mason ci pensò su per un po’. Una persona che ha un coltello, che sia una donna o una persona anziana, è pericolosa. Mi rifiuto di farmi coinvolgere, ma …..

«Whew.»

Quel debole suono che ho sentito mentre la seguivo è rimasto nel mio orecchio. Un debole suono graffiante che fuoriesce dall’interno della borsa. Mi sembra di essere l’unico ad aver sentito quel suono e, se lo ignorassi, non riuscirei a dormire sonni tranquilli alla notte.

Quando era entrato nel bagno, l’ultimo box dei tre era chiuso a chiave. Mason non aveva esitato e aveva bussato alla porta.

«Occupato.»

Insieme al fruscio, dall’interno proveniva una voce calma. Era così naturale che se l’avesse sentita senza sapere nulla, avrebbe pensato di aver fatto un errore. Wow. Questa donna è fantastica. Mason sorrise e bussò di nuovo alla porta.

Dall’interno la donna bussò a sua volta sulla porta dicendo: «Te l’ho già detto che c’è una persona dentro«. Alla fine della frase, la sua voce stava tremando. Mason ci pensò un po’ ed entrò nel box a fianco, salì sul water e guardò dentro. Una donna inzuppata di sudore coprì la borsa e guardò Mason. Mason fece schioccare la lingua. 

Se stai cercando di nasconderlo, dovresti prima nascondere il coltello, signora.

«Sai che non puoi uccidere una persona qui?» Mason intravide il coltello e la borsa. All’interno del bagaglio, qualcosa tremò tra un piccolo spazio vuoto.

 È stata la mia immaginazione, o quelli che ho incontrato sono gli occhi pieni di lacrime di un bambino?

Lei urlò e brandì il coltello, ma Mason glielo tolse le mani. La donna provò ad aprire il box in cui si trovava Mason, ma quando si rese conto che non poteva, si affrettò a uscire dal bagno.

«Che dilettante. O uccidi anche il testimone o non avresti nemmeno dovuto provarci.» mormorò Mason. Non la seguì, ma invece saltò giù dal water, uscì dal box ed entrò in quello dove si trovava lei. Davanti al gabinetto c’era una grossa valigia da viaggio.

Mason sentì che il suo cuore stava tremando un po’. Come si chiamava quel sentimento? Paura? Brivido? Non sapeva cosa fosse, ciò nonostante Mason aprì lentamente la borsa con una strana sensazione.

Quando la borsa fu aperta per metà, Mason represse la sua esclamazione e si sentì chiaramente ansioso. Dentro la borsa aperta, un bel ragazzo tremava e lo guardava. Sei? No, forse sette anni… I capelli biondo puro del bambino erano bagnati a causa del sudore e di un po’ di sangue. Il suo viso sembra essere stato picchiato perché era gonfio e sconvolto, ma Mason pensava che il ragazzo fosse la persona più carina che avesse mai visto.

Lo ha rapito perché è carino? Se è così, penso di poterla capire! 

Il bambino era così grazioso e brillante che gli aveva fatto pensare a qualcosa di stupido. Se la marca delle scarpe da ginnastica indossate dal bambino non fosse stata Gucci, Mason probabilmente avrebbe pensato seriamente di essere di fronte ad un angelo caduto.

Mason sciolse con cura il nastro verde dalla bocca del bambino. Dopo avergli tolto un panno dalla bocca, il bambino sospirò e tirò fuori la lingua.

«Stai bene?» Mason pensava di aver chiesto qualcosa di inutile. La faccia del bambino non sembrava affatto a posto. Mason tirò fuori il bambino, che era così disidratato che non poteva nemmeno piangere e ansimò aspramente mentre usciva dalla borsa e gli sciolse braccia e gambe. Si tolse la camicia che indossava e l’avvolse intorno al ragazzo.

Il bambino alzò il braccio tremante come per stringerlo, e Mason esitò un po’ ma poi lo tenne stretto. Sentì l’odore di bambino e il sale delle sue lacrime. Mason si sentiva strano nel  tenere stretto il bambino caldo e appiccicoso. Era perché aveva salvato una persona? 

Mason calmò il suo cuore tremante e disse: «Va tutto bene adesso.Va tutto bene adesso. Va tutto bene.» Mason gli batte una mano dolcemente sulla schiena e mormorò in maniera goffa mentre il bambino si aggrappava a lui, respirando ancor più affannosamente. Il bambino non poteva nemmeno metterci la forza, ma fece del suo meglio per aggrapparsi a lui. Mason ci pensò su per un po’ e poi mise giù il bambino. L’ospedale era troppo lontano per camminare. Pensò che fosse meglio andare a un telefono pubblico e chiamare un’ambulanza o la polizia.

Ma quando mise giù il bambino e disse: «Aspetta un secondo. Chiamerò aiuto.» Mason non potè muoversi.

«… Non … qui. Non lasciarmi qui.» Il bambino si aggrappava a lui supplicandolo con una voce roca. Si teneva disperatamente aggrappato ai pantaloni e piangeva continuamente. 

Mason mosse le labbra come se stesse per parlare, ma invece abbracciò di nuovo il bambino. Il corpo del bambino era estremamente caldo e tremava come se stesse per morire presto. Pensò di dover chiamare l’ospedale il prima possibile, ma non poteva lasciarlo lì e andarsene. Immaginava che, se lo avesse messo giù, il bambino sarebbe morto presto, quindi non poteva metterlo giù.

Perdere questo bel bambino. Mi chiedo come si senta la madre in questo momento. 

Poiché Mason era un orfano, non credeva nell’amore materno, ma se qualcuno avesse perso quel tipo di bambino carino, a prescindere dall’amore materno, chiunque si sentirebbe infelice. 

Questo tipo di scarpa costosa per un bambino, ci sono persone che spendono soldi in questo modo pazzo? Avrebbero dovuto dare a me quei soldi. 

Generalmente, Mason aveva sempre questo tipo di mente, ma poiché le scarpe ai piedi del bambino erano molto belle e si adattavano bene, pensò che ne valesse la pena.

Il bambin era così disidratato che non poteva restare cosciente a lungo quindi si addormentò. Mason mise il bambino sul pavimento e si alzò con cautela. Probabilmente sarebbe andato bene allontanarsi per un breve periodo. Non poteva correre al telefono pubblico con il bambino. Era troppo lontano e avrebbe tremato quando lui avrebbe cominciato a correre. Sarebbe stato un problema se il bambino fosse peggiorato.

«Tornerò presto. Mason era un po’ titubante ma si alzò e corse al telefono pubblico. Era abbastanza lontano, ma corse più veloce che poteva e fornì tutti i riferimenti. Da quando era uscito fino a quando era tornato nell’edificio, non erano passati nemmeno 3 minuti.

Tre minuti. Era stato un tempo molto breve, ma non avrebbe più potuto tenere la mano del bambino. La polizia aveva già catturato la rapitrice e aveva già caricato il bambino in ambulanza dopo averlo salvato.

Fu molto più tardi che scoprì che il nome del bambino era ‘Noah’. Per un po’ il mondo era stato piuttosto rumoroso a causa di quel rapimento. Quella volta Mason era piuttosto interessato, quindi aveva comprato alcuni giornali. Dopo aver scoperto che il bambino si stava riprendendo velocemente ma aveva perso la memoria perché lo shock era stato troppo grande per lui, non gli importò più.

Aveva pensato: È meglio dimenticare quel tipo di orribile ricordo. Va bene. Spero che tu viva bene.

Non aveva più avuto contatti con lui fino a quando non si ritrovarono. Mason aveva 27 anni e Noah 17: tutto quello che aveva fatto era stato sorvegliarlo per circa un mese. Quella era stata tutta la loro connessione. Non era stato nemmeno per un mese… erano passati dieci anni… durante quei dieci anni, Mason a volte pensava a lui. 

Noah aprì leggermente gli occhi, Mason si sentì strano nel vedere le lunghe ciglia di Noah che si sollevavano lentamente e apparivano sui suoi bellissimi occhi bagnati.

«…. Parli di Mason come se gli fossi molto vicino.» Noah lo guardò come se gli stesse chiedendo chi fosse e mosse le sue labbra secche. «E se tu avessi un legame con lui, gli trasmetteresti le mie parole?»

Non stava cercando di litigare al riguardo. Era come se non avesse nemmeno l’energia per farlo. Sospirò solo sommessamente e sorrise leggermente.

Noah continuò: «Comunque, quell’uomo è morto.»

Mason richiuse la bocca. Noah si limitò a fissarlo in faccia e a ridere dolcemente, come un sospiro. Abbassò la testa e gli afferrò le due braccia. Mason era stato afferrato da Noah e sussultò per la sorpresa.

«Ehm, signore, signor Raycarlton?»

«Perché?» Rispose l’altro con voce calma scatenando in Mason il nervosismo.

No, ehm, penso che tu stia piangendo … Mason ovviamente non poteva dirlo, quindi si limitò a distogliere gli occhi. 

Noah disse: «Ah …» 

Si rese conto che le lacrime stavano uscendo dai suoi occhi e lasci le braccia di Mason. Le lacrime sembravano uscire senza il suo controllo, aveva un viso perplesso vedendo le sue lacrime cadere sulle sue mani e sospirò piano.

Sul bel viso, le lacrime stavano scendendo fuori controllo. Mason guardò per un secondo le lacrime che cadevano sulle sue guance lisce e le asciugò  con le mani.

«Stai bene?»

Alla domanda imbarazzante di Mason, Noah non rispose. Mason si sentiva strano a causa di quelle infinite lacrime e Noah sembrava che stesse per disidratarsi. Aveva sudato un sacco e adesso stava persino versando un fiume di lacrime. Prima aveva scherzato su chi moriva intrappolato nell’ascensore, ma quella persona bizzarra sarebbe potuta uscire da lì….morto!

Per un attimo Mason sovrappose il Noah che stava piangendo nel suo abbraccio con una faccia sconvolta di un bambino piccolo aggrappato a lui molto tempo fa in un piccolo gabinetto.

«Non so cosa c’è che non va ma ….» Mason esitò un po’ e lo disse. Non sapeva perché Noah fosse venuto a cercarlo, ma non sembrava che avrebbe potuto causare danni o problemi. No, avrebbe potuto farlo, ma Mason pensò con disinvoltura che avrebbe potuto farla franca se la situazione si fosse davvero presentata. 

Chi penserebbe mai che Haley sia io? Comunque le persone per cui sono preoccupato non sono persone che potrebbero riconoscermi, sono le persone che possono spezzare la mia vita pacifica dicendo: ‘Sai dov’è Mason, vero?!’

«Se ti riferisci a Mason, penso che sia vivo.»

A chi importava che si trattasse di mentire un po’ se questo avrebbe impedito a un bambino di piangere? Noah trattenne il respiro, con gli occhi pieni di lacrime spalancati e Mason continuò a parlare. «Ovviamente con qualche problema… non vive come Mason.»

Mason lo aveva detto in modo ambiguo. Detto così, allora non era nemmeno una bugia.

«…. Non è … morto?» mormorò Noah sbattendo le palpebre. Ogni volta che sbatteva le palpebre, una sua lacrima, come un’opera d’arte, cadeva.

«Sì. Quindi se sei preoccupato per il suo benessere …» Mason lasciò sfumare le sue parole. 

Se Noah sta piangendo solo a causa del fatto che la sua claustrofobia è peggiorata e non a causa della preoccupazione per la sicurezza di Mason, allora la mia stessa sicurezza è in pericolo. In realtà non c’è motivo per cui quest’uomo si preoccupi per me! Questo era ciò a cui stava pensando.

Mason aggrottò la fronte evitando di indietreggiare. Noah, che prima stava piangendo tranquillamente con una faccia inespressiva, improvvisamente si avvicinò a lui come se volesse afferrarlo. Quando Mason lo guardò, sorrise leggermente.

«…. Haley.» Noah lo chiamava sempre freddamente ’signor Lusk’ ma adesso improvvisamente chiamava il suo nome in tono amichevole. «Tu sai dov’è Mason? Sembra che tu lo sappia …Puoi dirmelo?»

Noah sorrise dolcemente come se volesse far sciogliere la persona di fronte a lui. Occhi pieni di lacrime, occhi innocenti pronti a piangere di nuovo, ma Mason non si lasciò ingannare quella volta. Sicuramente un momento fa, aveva uno sguardo sorpreso dopo aver fallito nell’attaccare. Se Mason non l’avesse evitato, l’avrebbe sicuramente afferrato di nuovo e interrogato dopo averlo schiaffeggiato.

«Questo è un po ‘difficile.»

«Perché? Pensi che potrei fargli del male?»

Noah rise come se Mason stesse dicendo sciocchezze, ma invece di rispondergli, Mason si agitò e si tirò indietro. Noah si avvicinò di un passo. Sfortunatamente, in quel piccolo ascensore Mason non aveva un posto dove scappare.

«Non gli farei del male. È solo che … Sì? Haley? Voglio solo … sapere dove e cosa sta facendo …»

No, altri già stanno cercando di fargli del male. 

Mason inghiottì quello che voleva dire e si appoggiò saldamente al muro dell’ascensore. L’uomo debole e claustrofobico che piangeva era scomparso e davanti a lui c’era un uomo dall’occhio violento. ‘Mason è vivo.’ Doveva essere stato un incantesimo magico.

Noah mise le mani vicino a Mason e lo intrappolò, si avvicinò molto a lui e gli chiese: «Stavi mentendo, forse?»

Devo dire che era una bugia? Mason ci pensò per un po’ ma poi decise che, se glielo avesse detto, avrebbe dovuto farlo quando erano fuori. In quel momento, il problema di salute di Noah veniva per secondo, la cosa che più lo preoccupava era la sua propria incolumità.

Gli occhi di Noah brillavano pericolosamente. Probabilmente erano così a causa delle lacrime di poco tempo fa, ma Mason tenne d’occhio il pugno di Noah che sembrava pronto a volare verso di lui in qualsiasi momento e chiese di rimando: «Ma tu, non avevi detto di essere claustrofobico?»

«Ti ho detto che ho una leggera paura.»

Gli occhi di Noah stavano sorridendo. Mason guardò di nuovo il suo braccio, adesso era molto migliorato come se in effetti potesse essere solo una leggera paura.

«Te l’ho detto che non è così semplice.» rispose Mason.

Noah lo guardò incuriosito per un secondo, poi cercò di afferrare il colletto di Mason dicendo: «Stai cambiando argomento«. Prima però che Noah fosse in grado di afferrare il colletto di Mason, Mason spostò la testa verso il suo abbraccio e lo spinse con forza con la testa.

Noah sbatte contro il muro e l’ascensore facendolo tremare fortemente. Mason non aveva mancato il braccio di Noah che tremava solo leggermente, come se stesse bene. Noah lo guardò accigliato mentre Mason si aggrappava al suo braccio. Sebbene Haley fosse debole, in qualche modo fare qualcosa a quell’uomo pieno di paura e tremante avrebbe potuto …

«Uffa!» Mason aveva dovuto cambiare il suo pensiero da ’potrebbe essere possibile’ a ‘impossibile!’. Con la forza del braccio debole e fragile di Haley, non sarebbe stato in grado di bloccare un bambino di sette anni. Noah scosse facilmente il braccio di Mason e tirò un pugno, che Mason evitò malamente mentre si aggrappava al suo braccio. Anche se si era aggrappato a lui con tutte le sue forze, c’era voluto solo un secondo per essere spinto via.

Non sapevo che combattere con una forza debole fosse così faticoso! 

Noah lo spinse via come se fosse infastidito dal fatto che continuasse a scappare, e Mason si girò e rotolò sul pavimento, rapidamente travolse il corpo di Noah. Se fosse stato superato da Noah in quella situazione, non sarebbe stato in grado di scappare e sarebbe stato schiaffeggiato fino a quando non gli fossero scoppiate le guance.

Noah era caduto a terra sbattendo la testa contro la porta dell’ascensore. Mason gli saltò subito sopra, afferrandogli il bavero e spingendolo verso il basso in modo che non potesse alzarsi. Durante quella breve lotta, il suo corpo si era ricoperto di sudore freddo.

Sopra al corpo di Noah, il corpo di Mason tremava. L’altro aveva usato le sue lunghe braccia per afferrare e stringere il collo di Mason con una potenza incredibile. Il collo sottile di Haley si adattava perfettamente alle mani dell’uomo, quindi in un secondo Mason non riuscì più a respirare. Sudava sudore freddo e premette con forza la zona del gomito dell’altro.

Invece di indebolire la sua forza, Noah sorrise e Mason deglutì nervoso. I suoi begli occhi brillavano seriamente e pericolosamente. Era come se dicesse: ‘non mi importa della claustrofobia, ucciderò questa fastidiosa cagna’.

«Aspetta, Noah… signor Raycarlton!» Mason lo chiamò con voce disperata, premendolo con tutte le sue forze. La forza non è tutto mentre combatti, ma nel momento in cui sei stato catturato, la forza è tutto. Noah afferrò i due polsi di Mason che premevano sulle sue spalle. In quel momento…qualcosa fu sbattuto contro l’ascensore e subito dopo si sentì un rumore d’aria che usciva. Mason alzò la testa e, preceduta da un suono stridulo, una luce entrò nell’abitacolo buio.

«Signor Raycarlton, lei …Haley?» Il segretario di Noah, Phil e il manager Floke, erano in piedi fuori dalla porta dell’ascensore e li fissavano con facce sorprese. ‘Oh mio Dio’, qualcuno mormorò, e Mason li fissò con una faccia stupida e abbassò la testa. Sotto di lui, Noah stava sorridendo con una faccia strana.

Seduto a cavalcioni di un uomo che sudava e appariva debole, Mason cominciò a lamentarsi piano.

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