KILL THE LIGHTS – CAPITOLO 12

Un uomo in nero barcollò sotto la pioggia. Stava piovendo, ma non aveva nemmeno l’ombrello o le scarpe. L’uomo corse come se fosse fuori di testa, cercando qualcuno che chiamava ‘Amy’. L’uomo bagnato, bagnato e pallido alzò la testa.

«Amy!»

L’uomo si guardò intorno. Non vide niente nella strada buia e piena di pioggia. Aveva un’espressione indifferente a differenza delle sue azioni, e sul suo viso c’era solo una leggera dimostrazione di nervosismo.

Quell’uomo, Dan Haihen, era una persona molto razionale. Proprio come quei tipi geniali, non poteva capire molto bene le altre persone ed era emotivamente asciutto. Era intelligente nel catturare i criminali, ma molto ottuso nel comprendere i sentimenti dei criminali o delle vittime. Quando il suo collega era stato ucciso, piuttosto che essere triste, si era concentrato sulla cattura dell’assassino, cosa che gli aveva procurato sguardi freddi da ogni parte.

Non importava quanto fosse grande il business, diceva semplicemente: «Perché così forte?» con un’espressione severa.

Ma lo stesso ragazzo razionale non poteva fare nulla in quella situazione. La sua unica figlia, Amy Haihen, era scomparsa dove Taken, l’assassino, era apparso per strada.

Taken nutriva un rancore personale nei confronti di Dan. Tre mesi prima, la figlia di Taken aveva scoperto che suo padre era un serial killer e aveva cercato di suicidarsi, e Taken aveva cercato di fermarla. Leggendo la mente di Taken, Dan lo aveva arrestato mentre lo stava facendo e per questo non aveva potuto impedire a sua figlia di suicidarsi. Anche Dan aveva cercato di fermare il suo suicidio, ma era arrivato in ritardo, e quando l’FBI era arrivata a casa sua, stava già diventando fredda.

Take era stato condannato a 320 anni e mentre veniva trasferito, aveva sorriso a Dan.

‘Questa volta ero in ritardo, ma la prossima volta lo sarai tu.’

Taken aveva lasciato Dan accigliato ed era entrato nella prigione. Dieci giorni dopo, si era saputo che era scappato.

Dan sapeva cosa intendeva. Taken non aveva potuto salvare sua figlia e voleva che Dan subisse la sua stessa sorte. Dan aveva sentito che Taken era scappato, ma lo aveva ignorato di proposito.

Tornando a casa con sua figlia, aveva aperto il portafoglio per comprare del pane per la cena e la colazione. Durante quel breve intervallo, la bambina, che stava guardando intorno alle torte accanto alle sue gambe, era scomparso senza lasciare traccia. La bambina era lì un attimo fa, ma nessuno l’aveva vista andarsene e non sapeva chi l’avesse presa.

«Ma la prossima volta farai tardi.»

La voce di Taken attraversò la mente di Dan. Logicamente, era già in ritardo. Dan lo sapeva, Taken non avrebbe esitato con il suo obiettivo e ormai probabilmente tutto era finito. Lo sapeva, Amy non era più viva.

Dan, che non aveva mai perso il suo giudizio, non poteva fare nulla in quel momento.

Non sarebbe potuto succedere niente. Non era possibile che le fosse successo qualcosa. Poteva solo pensare ancora e ancora.

«Amy …» Dan si accigliò dopo aver mormorato il suo nome. I suoi occhi, normalmente freddi e saldi, tremarono.

E presto Dan finì per trovarlo, quello che Taken aveva lasciato lì da vedere, le scarpette di un bambino. Dan vide le scarpe bagnate dalla pioggia e le sue mani iniziarono a tremare. La sua faccia si incrinò orribilmente. Sapeva di dover accettare il fatto che sua figlia fosse morta, ma non poteva.

La faccia fredda di Dan, che non aveva mai mostrato rabbia, era ora distorta da un dolore orribile.

Sentì il suono freddo di una pistola che si caricava e subito dopo, sentì il colpo di pistola. Dan alzò il viso inzuppato per guardare quella persona. Da quel momento, tutto iniziò a muoversi molto lentamente. Proprio come sarebbe stata la morte.

‘Mi dispiace. Questa volta sono stato più veloce.’

L’uomo, Taken, sorrise. Dan non si accorse del sangue che gli colava dal petto, si limitò a fissare Taken. Il suo viso, pieno di intenti omicidi, divenne più grande in un primo piano.

«Oh mio….»

Ashley, che stava guardando il dramma ‘Clue’ con un piccolo schermo TV da 17 pollici, si coprì inconsciamente la bocca e mormorò. Non le piaceva molto guardare la TV, ma da quando era diventata improvvisamente libera, aveva iniziato a guardare quegli spettacoli anche se in modo irregolare. Quello era un po’ noioso, ma era comunque guardabile e, come previsto, era leggermente divertente. E proprio ora, aveva aperto la bocca e fissato lo schermo.

Haley Lusk? Ashley conosceva Haley. Anche quelli a cui non interessavano i pettegolezzi sapevano di lui. La famosa troia di Hollywood, che non era nemmeno brava a recitare o cantare, ma causava comunque molti problemi e li usava per guadagnare soldi. In effetti, la maggior parte delle persone lo pensava in quel modo, e recentemente tutti avevano iniziato a pensare: «Questo ragazzo non lo farà …».

Sullo schermo, Haley Lusk apparve di nuovo. Si morse le labbra sotto la pioggia, lanciò un’occhiataccia all’altra persona e aggrottò drammaticamente la fronte.

Perchè era così carino e figo? Ashley non capiva perché pensava che Haley bagnato dalla pioggia fosse carino, innocente e sensibile. Il viso di Haley ingrandito ed enorme, in primo piano, ispirava un’emozione.

Quella feroce occhiata all’assassino, gli occhi pieni di lacrime e con il sangue che gli inumidiva le labbra… Ashley sentì un improvviso brivido. Haley vomitò un po’ di sangue ed espirò pesantemente, inalò con convulsioni ed espirò. Poi cadde in avanti e lo schermo tremò un po’ ed arrivò un grande primo piano. Sotto le sue palpebre tremanti si formò una goccia di pioggia o una lacrima, e presto i suoi occhi persero la loro vivacità.

«Che cosa è lui?» mormorò Ashley. A parte la straordinaria abilità recitativa che non poteva essere di Haley, quello sguardo sembrava qualcosa che aveva visto prima.

Prima che Ashley potesse capire dove aveva visto quello sguardo, lo schermo che mostrava una pioggia scura scrosciante con una musica solenne, fu spento.

«Cosa? Lo stavo guardando!Era una scena importante!»Ashley gridò, si alzò e guardò l’uomo dietro di lei, che aveva cliccato sul telecomando. L’uomo la stava guardando con antipatia.

«È ora di guardare un programma televisivo?»

«Allora cosa dovremmo fare? Dovremmo uscire e consegnarci a Zii?» Ashley gli chiese freddamente e l’uomo, Aaron, si accigliò.

«Probabilmente va meglio, no? Se Zii ci trova per primo, solo ricevere un colpo alla testa non sarà sufficiente.»

«Stai zitta, Ashley.»

«Allora perché hai ucciso Mason, idiota!» Lo disse con risentimento e Aaron, che si morse le labbra, gridò ad alta voce: «Fanculo! Perché quel figlio di puttana stava cercando di sparare ad Alta!»

Aaron ammise di aver agito come un pazzo ma sparare a Mason era stata una reazione spontanea. Non aveva agito razionalmente come avrebbe dovuto, era successo senza che lui lo sapesse. Subito dopo, capì il motivo. Mason stava cercando di sparare ad Alta e come se qualcuno gli avesse tenuto le mani, aveva premuto il grilletto ed era successo inconsciamente.

Aaron pensava che Mason Taylor fosse un uomo molto fastidioso. Quando era stato trasferito per la prima volta alla squadra di Mason, aveva delle aspettative. Ovviamente in Zii e anche in altre corporazioni, Mason era famoso per essere un mercenario eccezionale. Un veterano incredibile che aveva eseguito molte missioni apparentemente impossibili da riuscire ed era sopravvissuto. La sua squadra era famosa per svolgere missioni pericolose, ma era ottimista riguardo alla possibilità di vedere abilità così straordinarie messe in atto.

Ma il vero Mason non era così sorprendente, completava le missioni come una falena, precipitandosi verso il fuoco. Non avrebbe detto nulla se Mason non avesse avuto l’abilità e anche se c’erano modi più sicuri per eseguire una missione, Mason aveva agito in modo sconsiderato, mandando i loro avversari nel panico improvviso e rischiando di far uccidere tutti.

Aaron pensò: ‘Non è sufficiente solo mettersi a rischio?’ Ciò che aveva reso Aaron più infastidito era che Mason non aveva mai fallito, nemmeno con strategie così rischiose.

Come quella volta, quando entrarono nel bunker di Alta, il profittatore di guerra. Quel tipo di mossa idiota aveva funzionato ancora una volta, e proprio nel momento in cui stavano per completare la missione, Alta disse che avrebbe dato loro 50 milioni di dollari.

Cinquanta milioni di dollari! Era quel tipo di denaro, di cui quando ne senti parlare, non ti rendi nemmeno conto di quanto sia enorme. Mason aveva puntato indifferentemente la sua pistola contro Alta, anche se aveva offerto loro dei soldi. Anche se si fossero divisi tra loro – Mason, Aaron e Ashley e i nipoti dei loro figli, ce ne sarebbero stati molti. Aaron si era seccato con Mason. Figlio di puttana! Si comportava come se fosse l’unico bravo ragazzo lì.

Guardando la pistola puntata contro di lui, Alta pronunciò la parola d’ordine con la faccia spaventata: 12, 36.5, 37, e subito prima che l’ultimo numero uscisse dalla sua bocca, Mason premette il grilletto, senza esitazione.

In quel momento, quando i 50 milioni di dollari scomparvero davanti ai suoi occhi, Aaron non poteva non premere il grilletto, non riusciva a pensare ad altro se non a fermare Mason.

‘Cosa fai! Il nostro caposquadra!’

Aveva scoperto cosa aveva fatto dopo che Ashley aveva gridato. Un buco rosso scuro apparve sulla fronte di Mason e il sangue sgorgò da dietro la sua testa. Lo stava fissando meravigliato, ‘wow, che patetico bastardo’, prima di vederlo crollare. Da quel momento in poi, non fu più possibile tornare indietro.

Alta stava tremando a terra con un colpo al petto, Aaron gli tirò i capelli per rialzarlo e disse mentre puntava la pistola contro Ashley.

‘Vuoi morire o aprire la cassaforte ed essere sulla stessa barca?’

Ashley sapeva che non stava scherzando sull’idea di ucciderla, quindi annuì lentamente.

Aaron trascinò un Alta tremante e lo mise davanti alla cassaforte, e fu costretto a sbloccare il riconoscimento dell’iride e gli scanner di impronte digitali. 12, 36.5, 37, ma prima che potesse pronunciare l’ultimo numero, Alta smise di respirare.

Era una situazione così schifosa. Se avesse accidentalmente premuto un numero sbagliato e la password fosse stata reimpostata, avrebbe dovuto ricominciare da capo dal riconoscimento dell’iride. Non importava quante volte avesse messo gli occhi del morto Alta davanti all’armadietto, la password non sarebbe mai stata trovata.

Non c’era altra scelta. Aaron, insieme ad Ashley, avevano bruciato il cadavere di Mason e lo avevano fatto sembrare allo stesso Aaron. Fortunatamente le loro altezze e dimensioni erano simili, e aveva distrutto completamente la sua faccia in modo che non potesse essere riconosciuta nemmeno con le impronte dentali. Dopodiché, misero il cadavere davanti alla cassaforte e le spararono per farla esplodere.

La camera da letto di Alta aveva diversi passaggi segreti e quei due scapparono con la cassaforte. Avevano cancellato le loro tracce e avevano trovato un rifugio in un posto abbastanza sicuro, ma quello era tutto.

Non potevano ancora aprire la cassaforte di Alta e l’inseguimento di Zii li stava soffocando ogni minuto. Avevano contattato un lavoratore sicuro piuttosto noto, ma avevano ricevuto solo notizie di merda, come che una bomba era stata piazzata nel dispositivo di chiusura e se premevano i numeri sbagliati più volte di seguito, sarebbe esplosa.

Proprio come aveva detto Ashley, l’unica cosa che potevano fare era guardare le serie tv o ordinare pizze. Anche così, non sarebbero stati in grado di continuare a lungo perché non avevano molti soldi rimasti.

«Te l’avevo detto, vero? Il caposquadra non era un idiota. Credi che non lo avrebbe saputo?»

Ashley sembrava come se ne fosse stufa. Aveva lavorato con Mason per tre anni, che lavorava per lo più in modo sconsiderato e a volte pensava che fosse davvero pazzo, ma sapeva dopo aver lavorato con lui per tre anni che era forte nei momenti di pericolo, veloce nel pareggio e aveva un talento naturale di essere in grado di scavare dentro le persone. Se c’era genio e mediocrità tra i mercenari, era un genio. Mason sembrava goffo, ma non aveva mai valutato male le circostanze. Non aveva mai fallito qualcosa che diceva avrebbe funzionato e non era mai riuscito in qualcosa che aveva detto non avrebbe funzionato.

Aaron si era lamentato del fatto che Mason fosse un idiota, ma Ashley sapeva che era Aaron l’idiota. Ashley sapeva che questa sua personalità un giorno l’avrebbe fatta uccidere.

«Sono 50 milioni di dollari!» Aaron cercò di ricordare a se stesso, e Ashley scattò: «È solo spazzatura se non puoi aprirlo.» Aaron le lanciò un’occhiataccia e disse: «Cosa hai detto?» ma Ashley non sussultò nemmeno.

«Può essere spazzatura anche se l’apriamo.» Disse Ashley con occhi freddi. Aveva colpito nel segno, e Aaron non poteva trattenere la sua rabbia. Le lanciò il telecomando che aveva in mano. Poiché Ashle inclinò un po’ la testa per evitare il telecomando, volò verso la TV, si schiantò in un angolo e si frantumò. Ashley aggrottò la fronte. 

«Oh cazzo, ora vorrei uccidermi perché sono annoiato …»

«Pensa bene, idiota, se non vuoi morire. Sai che razza di posto è Zii? Anche se per fortuna aprissero e mettessero le mani sui 50 milioni di dollari, non ci sarebbe nessun ‘felici e contenti’ per noi due. Sempre e ovunque, Zii cercherà i suoi traditori.»

Aaron si morse le labbra e lanciò un’occhiataccia ad Ashley. Il loro abbagliante incontro finì quando il telefono di Aaron squillò in tasca. Aaron tirò fuori il telefono con urgenza, c’era una persona che conosceva il suo numero di telefono temporaneo.

Fred Rector, era uno dei membri del team di Mason insieme a Zii. Quando gli aveva detto che gli avrebbe dato un milione di dollari dalla cassaforte, di tanto in tanto aveva fornito loro informazioni privilegiate.

Aaron aveva risposto al telefono sperando che questa volta avrebbe ricevuto delle notizie positive. Dall’altra parte del telefono c’era una voce rilassata.

[Ehi, sei vivo?]

«Non dire qualcosa di inutile. Raccontami subito la situazione. Non dirmi che dobbiamo spostare il nostro rifugio?» Chiese Aaron bruscamente e Fred ridacchiò. [Sei troppo teso.] Sembrava che non fosse un grosso problema. [Zii non sta più cercando Mason.]

«Di cosa stai parlando?»

Zii non sta più cercando Mason? Zii ha scoperto che il cadavere era Mason e non io? 

Ashley sentì la voce dal telefono e deglutì mentre la gola le si seccava.

[I superiori hanno dato un ordine e Zii non si preoccuperà più di questo incidente.]

«Non gli interessa?»

[A loro non importa se sei stato tu o Mason a prendere la cassaforte. Considereranno che questo non sia mai accaduto.]

Fred disse qualcosa di incredibile e Aaron si voltò per guardare Ashley, anche lei sembrava sorpresa. Zii non aveva nemmeno catturato i traditori, ma avrebbero lasciato andare la cosa e avrebbero fatto finta che non fosse mai successo. Non era possibile. Ashley, che stava ascoltando, tolse il telefono dalle mani di Aaron e mise il vivavoce.

«Perché?»

La sua domanda era piena di sospetti. «Vuoi che creda a queste sciocchezze?» Forse Fred li aveva traditi e stava cercando di incastrarli? Anche se fosse  stato vero, quello era troppo evidente.

[Sai, questa è solo una voce … Conosci Raycarlton? Dicono che Noah Raycarlton sta cercando Mason personalmente. Ecco perché ha detto a Zii di lasciar perdere.]

«Perché dovrebbe? Avevano qualche legame personale?» Ashley chiese, e Fred rispose come se fosse ovvio.

[Chi lo sa? Forse è interessato alla cassaforte?]

Il suo tono suggeriva: ‘quale altra ragione potrebbe esserci?’ Sì. Cos’altro poteva essere? Mason probabilmente non aveva alcun legame con Raycarlton, e anche se lo avesse avuto, non era possibile che avesse usato il suo potere su Zii, basandosi proprio su quella connessione.

Ashley guardò Aaron che aveva gli occhi spalancati e pieni di aspettativa.

Fred riattaccò, augurando loro ogni bene, e Ashley posò il telefono sul tavolo e guardò Aaron. Quel risvolto poteva probabilmente rivelarsi migliore di quanto si aspettassero. Certo, sarebbero sopravvissuti e avrebbero potuto persino essere in grado di vendere quella cassaforte.

«No, se ha così tanto interesse, comprerà sicuramente la cassaforte.»

Non dovevano conoscere l’ultimo numero della password. Raynoah era un uomo che poteva chiamare i professionisti che avevano creato la cassaforte per aprirla. Non sapevano cosa ci fosse dentro la cassaforte e potevano non essere 50 milioni di dollari come aveva detto Alta. Ma una cosa era certa: qualunque cosa ci fosse all’interno della cassaforte non era spazzatura.

«Vedi, non mi sbagliavo.» Mormorò Aaron pensando alla morte di Mason. Beh, era morto comunque e non doveva dimostrare che Mason si sbagliava, non lui.

Iniziarono a cercare un modo per incontrare Raynoah segretamente. Per un secondo, ad Ashley venne in mente lo sguardo dell’attore nel dramma che stava guardando, ma solo per un istante. All’improvviso si diede da fare e dimenticò tutto ciò che aveva visto.

La rete televisiva DBS mandò in onda un programma chiamato ‘The Inside’, che di solito trasmetteva notizie e scandali sulle star di Hollywood. La loro prima storia di quella settimana riguardava il nuovo film di Vick Procter.

La conduttrice dello spettacolo, che indossava un vestito rosso elegante, agitò le mani e disse: «Wow, cosa ha fatto Vick Procter, perché la notizia del suo nuovo film andasse in onda per la prima volta oggi, invece degli scandali sulle puttane di Hollywood? Che c’è, Danny? È una storia così sorprendente e provocatoria che doveva essere la prima notizia?»

L’uomo chiamato Danny annuì con orgoglio.

«Infatti. Questa è una notizia molto scioccante.» Si coprì leggermente le labbra come se sussurrasse e disse: «Prima Vick Procter, ha fatto piangere Melisa.»

«Chi? ‘Melisa Ain’? Oh mio Dio, ha fatto piangere qualcuno, che è davvero sexy in questo momento? Perché?»

«Questo è … non essere sorpreso. Wow. È a causa di Haley.» Lo disse come se non fosse sorprendente, e l’ospite guardò preoccupato la conduttrice.

«Cosa? Haley? Stai parlando di quell’Haley?»

«Sì.» 

«Haley. Non posso crederci.» continuò Danny.

«Tutti sanno come Vick ha lavorato di recente per il film? Chase Miller è il personaggio principale e Melisa Ain, l’attrice non protagonista. Quindi tutti si aspettavano un altro grande successo.»

«Chi non lo farebbe? Voglio dire con Vick e Chase, potrebbero esserci alcuni punti interrogativi, ma poi c’è anche la debuttante in erba, Melisa!»

«Sì, sì. Esatto.» Agitò entrambe le mani per placarla.

«Tutti si aspettavano una fantastica tripletta, ma purtroppo Melisa ha abbandonato il film. Ha annunciato che non voleva nemmeno sentire il nome del regista Vick, d’ora in poi.»

«Oh mio Dio, perché l’ha fatto? Probabilmente è stata una grande opportunità per diventare una grande attrice. Abbandonare il film di Vick che era garantito per essere un successo e un valore cinematografico …»

«Non succederebbe se non fosse qualcosa di grosso, giusto?» Danny rispose alla sua domanda in tono riservato.

«In realtà, le voci sul set del film dicono che non si è ritirata, ma è stata licenziata! Come ho detto, il regista ha fatto piangere Melisa.»

«Tagliare fuori Melisa, perché? Forse…«

«Sì, forse quello.» Danny disse severamente, e lei gridò di rimando scioccata.

«Ha licenziato Melisa per colpa di Haley?» La conduttrice girò la testa come se fosse stata presa a pugni.

«Ci sono notizie più sorprendenti. Non solo Vick ha mandato via Melisa e ha nominato Haley nel ruolo principale di supporto, ma ha anche intenzione di buttare via tutte le parti che aveva girato fino ad ora e fare una storia completamente nuova.»

«Oh mio Dio!» Borbottò e chiese. «Vick è davvero impazzito?»

«Vick non è nemmeno gay. So che ama molto sua moglie.» Per lei avrebbe avuto senso se Vick fosse stato gay e Danny si limitò ad alzare le spalle.

«Secondo Vick, si è innamorato delle capacità di recitazione realistiche di Haley.»

«Pardon? Cosa? Scusami, Danny? Puoi ripeterlo ancora una volta? Sì?» Lei chiese.

«Sono passati 16 anni da quando ha debuttato, e per lui, che recita ancora male, ha detto che si è innamorato della sua recitazione? Vick è pazzo o è diventato cieco?»

«Ha bisogno di un nuovo paio di occhiali?» Danny annuì, alla sua espressione incredula.

«La tua reazione è ovvia. All’inizio, lo pensavo anch’io, ma hai visto l’episodio della scorsa settimana dello spettacolo ‘Clue’?»

«Ah, la scena in cui Dan muore. L’ho visto anche io.» Agitò la mano, facendo segno di non aggiungere altro.

«La scena è stata un problema per tutta la settimana. Le persone intorno a me stanno facendo tante storie, sono così stanco di sentire parlare di Dan.»

«Perché? Non era una scena abbastanza bella?»

«Non sono sicuro. Non voglio ammetterlo. È solo un problema perché Haley di solito è così pessima con la recitazione. Non era nemmeno speciale.» Danny ridacchiò alle sue parole convinte.

«Ahh, sei un fan di Raynoah, giusto?» 

«Chi non lo è?» e alzò le spalle, e Danny le chiese se lo sapeva.

«Sai chi è il più grande investitore del nuovo film di Vick? È NLC. Questa è la società di investimento di Raynoah.»

«Hah?» Fece un gesto come se le stesse per scoppiare la testa e Danny disse: «Non importa come Vick voglia usare Haley, se non c’è l’approvazione di Raynoah, sarà impossibile. Vick è stato in grado di fare questa sorprendente svolta degli eventi perché aveva l’approvazione di quel bell’uomo.»     

L’ospite le toccò la fronte per impedirle di girare la testa, ascoltando quello che aveva detto Danny. Tutta quell’informazione era stata un grosso problema. Girò le dita come se non sapesse da che parte puntare e dopo un po’ disse: «Lo intendeva davvero durante quella recente intervista, non è vero?»

«Intervista … Quella piena di simpatia? Intendi l’intervista in cui ha detto Haley

è pietoso?»

«Sì … quello … penso che Noah pensasse davvero che Haley fosse pietoso.»

«Come può pensarlo? È davvero un angelo, quell’uomo?» disse con sentimento, e Danny le sorrise pietosamente.

Mason stava tenendo in mano una tazza di caffè e stava camminando vicino a un negozio di elettronica, quando si fermò a guardare uno schermo TV all’interno, poi voltò la testa e continuò a camminare per la strada.

Mentre passeggiava per strada, sentiva gli strani sguardi della gente seguirlo ovunque andasse, cosa che non aveva sentito fino alla settimana scorsa. Che stesse cadendo o fosse caduto, Haley era sempre stato sotto il controllo di altre persone. Una volta c’era un tempo in cui era famoso in tutto il mondo, ma in seguito, quando non era più popolare, riusciva comunque a filmare serie tv o film, solo per mostrare la sua faccia. E aveva provocato molti guai? Certo lo sapeva, ed era difficile per coloro che vivevano a Beverly Hills non conoscerlo.

E così, dovunque andasse c’erano ancora degli sguardi che lo seguivano, non solo perché era una celebrità, ma anche per antipatia, odio e fastidio. A volte le persone che sembravano gay lo fissavano con interesse, ma la maggior parte della comunità gay odiava Haley.

Le persone non nascondevano sempre le loro spiacevolizze e Mason le riceveva placidamente. E gli sguardi intensi? Quando era andato in guerra, tutti si guardavano in quel modo, ma Mason era il tipo a cui non importava degli sguardi degli altri, era una persona insensibile e indifferente.

Ma anche lui aveva cominciato a preoccuparsi degli sguardi che riceveva in quei giorni. Beh’, forse non così tanto, ma il modo in cui la gente lo guardava era decisamente cambiato.

Era successo dopo che il dramma ‘Clue’ era andato in onda, che aveva girato un mese prima. Tony aveva portato un po’ di popcorn e pizza così potevano guardare la puntata insieme, ma non era riuscito a vederne la maggiorparte perché dopo l’allenamento continuava ad appisolarsi. 

Mason si stava solo preoccupando di quando quel corpo sarebbe diventato sano, e se quella salute fosse proprio quella con cui era nato, e quindi il corpo di Haley non sarebbe mai migliorato. Doveva vivere per sempre in un corpo che sembrava morire dopo un allenamento? Si era appisolato, ma si era svegliato di soprassalto con Tony che applaudiva rumorosamente.

Tony gridò e mormorò: «Dio, grazie. Grazie!» Muoveva le mani in un modo strano che non sembrava né una preghiera né una lode.

Mason pensava che Tony stesse esagerando come al solito, ma il giorno dopo aveva chiamato il regista di ‘Clue’. Gli aveva detto che era dispiaciuto e gli aveva chiesto di apparire nella sua prossima serie tv.

Dopo aver riattaccato la chiamata, Mason ricevette poche altre chiamate da persone che non conosceva e per questo non rispose. Alla fine i conoscenti di Haley non avevano nemmeno chiamato dopo che Haley si era risvegliato la morte. Lo avevano richiamato solo perchè avevano percepito qualcosa nella puntata di ieri.

Il regista di Real, Vick Procter, aveva agito in modo più disperato dopo aver visto quella puntata. Continuava a tormentare Mason affinché firmasse il nuovo contratto come se qualcuno volesse rubarlo subito. «Ti ho trovato, il regista di ‘Clue’ non ti ha già licenziato?» Tese le mani quasi come se implorasse e gli porse il contratto.

Anche Tony lo stava assillando e chiese con una faccia quasi piangente: «Perché non vorresti farlo?»

«Non hai detto che girerò solo per due giorni, per cinquantamila dollari? Non hai detto che potrebbe durare anche solo un giorno?» Mason non riusciva a capire perché stesse facendo una domanda così ovvia. Se avevano filmato di più per quello che doveva essere un affare da cinquantamila dollari, non significava che era meno di quello che si aspettavano?

Aveva accettato a causa dell’offerta allettante, ma ora volevano estendere le scene. Per Mason, che non voleva essere una celebrità di successo, non era affatto un affare piacevole.

Vick non aveva detto: ‘Diventerai una star di punta e io diventerò un uomo ricco’? Aveva senso? Mason voleva più essere un uomo ricco che una star. 

‘Mi daranno più soldi se filmerò di più? Quanto pagherebbero di più?’

Mason sembrava stesse pignolo. In base ai suoi calcoli, se filmava per un mese, avrebbe guadagnato 750mila dollari. Era impossibile guadagnare così tanti soldi con qualsiasi tipo di lavoro. Proprio come previsto, le facce di Tony e del regista divennero scure.

«No beh … ovviamente non possiamo dare molto …»

«Liz, ti chiami … non come prima …..»

Mason pensò: certo, e se il suo nome non fosse come prima? Non è che gli avrebbero pagato un milione di dollari?

D’altra parte, Vick contò con le dita e chiese: «ma se calcolassi così, non andrebbe bene anche un milione? Senti, se sono 50mila per due giorni e dici che riempiamo le riprese entro un mese, allora sono 750mila dollari per un mese, giusto? Ma se vuoi un milione, allora è … no. Mi dispiace.»

«Ovviamente questo tipo di calcolo non ha senso …» Vick fece una faccia delusa, a differenza di Mason che chiese «Quanto mi dai?» Mason tese le proprie orecchie e chiese di nuovo, e Vick rispose: «Eh?»

«Hai detto un milione? In un mese?» Chiese di nuovo Mason e Vick si grattò la guancia.

«No … potrebbe volerci poco più di un mese.» Vick disse: «Ma si spera che non ci vorrà così tanto tempo. Il mio film ha ancora una grossa somma di denaro investita e quindi, se ci vuole più tempo per completarlo, il progetto avrà bisogno di qualche centinaio di migliaia di dollari in più ogni volta.»

«Quindi, tornando all’argomento … mi pagherai un milione per un mese?» L’espressione di Mason sembrava che stesse ascoltando una barzelletta noiosa, e Tony borbottò: «Liz … Un milione di dollari è molto per noi.»

Mason si voltò per affrontarlo. «Un milione di dollari?»

«Scusate. Gli investitori hanno detto che non possono pagare di più … « Vick aveva un’espressione dispiaciuta. «Metterò anche i miei soldi per compensare, quindi facciamo prima un contratto. Sì?»

«Mi darai davvero un milione di dollari?» Mason non prestò attenzione a quello che stava dicendo Vick, lanciò un’occhiata e controllò il contratto che aveva già davanti a lui.

$ 1.100.000,00

No, non era un milione di dollari? Era un milione e centomila dollari. Di fronte a lui, sia Vick che Tony dissero: «Dopo questo, ci saranno alcune offerte commerciali.» 

«Se è un successo, il prossimo film può farti guadagnare 10 milioni di dollari.» ma Mason non riuscì a sentire nulla.      

Si era rotolato e aveva strisciato, si era fatto male nel deserto e aveva venduto e comprato vite. Aveva attraversato tutti i tipi di inferno e il compenso che aveva ricevuto era stato di 420 mila dollari. Aveva preso in considerazione l’idea di ottenere molto in Zii, ma aveva dovuto lavorare in condizioni più dure e pericolose rispetto ad altre persone per guadagnarselo.

Ma un milione e centomila dollari, in un mese. Non importava la storia irrealistica di guadagnare dieci milioni di dollari, il gran numero davanti agli occhi di Mason colpì il suo cuore.

Impugnò la penna e firmò il contratto come se fosse stato stregato dalla marcia degli 0 davanti ai suoi occhi. Si accorse di quanto fossero disperati gli altri due e così, mostrò un’espressione come se stesse firmando il contratto perché era stato sotto pressione, ma in realtà la sua mano tremava leggermente. Le sue mani non tremavano nemmeno quando aveva firmato i documenti più tristi e difficili. Da cinquantamila dollari, ora era un milione di dollari al mese. Sarebbe stato strano se le sue mani non avessero tremato.

Seriamente, quella vita era stata molto inaspettata. Sembrava che si fosse svegliato in un mondo completamente nuovo.

*****************

Mason distolse lo sguardo dalla TV e si chiese quante volte la sua nuova vita fosse cambiata in poco più di un mese.

Prima di morire, era solo un normale mercenario, ma dopo essersi svegliato era diventato il piantagrane di Hollywood. Già questo era un grande cambiamento, ma non era stata la fine.

Un mese era breve ma poteva essere lungo allo stesso tempo. La vita di Mason era cambiata molto e aveva continuato a cambiare durante quel mese.

In primo luogo, era arrivato ad accettare che la faccia che appariva in TV non fosse quella di uno sconosciuto. Aveva capito che quello era il suo volto. All’inizio, sentiva che la sua faccia era quella di uno sconosciuto e si stupiva ogni volta che si guardava allo specchio. Rispetto a quello, questo era stato un grande cambiamento.

«Ehm, Haley? Puoi farci un autografo?» Sentì la voce e si voltò, e vide due ragazze in piedi con gli occhi scintillanti. Quella era stata una delle cose che erano cambiate.

Mason prese la penna che gli avevano offerto, fece un autografo sul quaderno e sorrise leggermente. Restituì la penna e il quaderno alle due ragazze arrossite e salutò. Dopo sentì le ragazze applaudire.

Tuttavia, riceveva soprattutto sguardi freddi che parlavano di fastidio e odio, ma c’era sicuramente un piccolo cambiamento. Sebbene rari, iniziarono ad apparire alcuni fan o persone di buona volontà. Sebbene Mason fosse indifferente agli sguardi degli altri, pensava che ‘mi piace’, fosse ovviamente meglio del contrario.

Non c’era lavoro per lui allora, quindi stava per smettere di fare l’attore, ma era diventato un attore che era stato tormentato a firmare un contratto dal regista e dal suo manager anche se gli era stato offerto un milione di dollari.

Quando si era svegliato nel corpo di Haley, durante quel momento scioccante, anche Mason, che era sempre ottimista, aveva pensato: ‘Non vive lo stesso ovunque. No, questa è una nuova possibilità’. Si era sentito stordito a quell’improvviso cambiamento nella realtà.

Mason non poteva nemmeno prevedere come sarebbe cambiata quella vita, fino a che punto?

Aveva terminato il suo programma del giorno, quello di bere una tazza di caffè da ogni bar nelle vicinanze e guardarsi intorno per gli interni. Avrebbe comprato degli ingredienti per la cena e sarebbe tornato a casa. Fece un po’ di giri per osservare le strade tra i caffè e la popolazione lì intorno, ma ancora una volta non riuscì a trovare il posto che cercava.

Mason pensò: ‘Beh, prima devo girare un film, quindi non posso nemmeno costruire un bar …’, guardò avanti e notò qualcuno accovacciato davanti a casa sua. Sembrava che anche quella persona avesse notato Mason, si alzò e lo salutò ampiamente mentre si avvicinava a lui.

«Liz!» Mason si accigliò leggermente, era la cugina di Haley, Joy. Era lì senza trucco ed era un po’ più magra dell’ultima volta che l’aveva vista.

«Liz, stai bene?» Gli si avvicinò rigidamente e glielo chiese. Vide il suo sguardo goffo e invece di guardarla freddamente, sorrise brillantemente.

«Sì. Cosa sta succedendo?» Il viso di Joy diventò un po’ più luminoso dopo che Mason sorrise. La sua espressione era come se dicesse:’questo idiota si è finalmente sentito meglio?’ Gli si avvicinò cautamente e gli fece un sorriso servile.

«Ehm, possiamo parlare dentro? Ho qualcosa da dirti …»

«Dillo, solo qui.» Mason sorrise e disse con fermezza. Lei, che apparve brillante per un secondo, sussultò e Mason continuò. «Perché sei venuta?» Stava sorridendo, ma il tono era ovvio che voleva solo che lei arrivasse al punto.

«Liz … Sul serio, perché fai così? Sei ancora arrabbiato?» Singhiozzò e all’improvviso pianse. «Te l’ho detto, mi dispiace. Come puoi essere ancora così arrabbiato?»

«Arrabbiato? Non sono arrabbiato.» Mason disse con calma. Non c’era motivo per lui di arrabbiarsi. La famiglia di Haley che lo derubava era solo un affare di un altro sconosciuto. Ovviamente pensava che quelle persone fossero come insetti, ma questo perché era contro i principi di Mason.

«Liz, ti prego, perdonami. È tutta colpa mia, eh?»

Piangeva in modo pietoso e il suo bel viso, che assomigliava a quello di Haley, era più rugoso e disordinato.

«Non è un problema con i soldi. Sono stata troppo dura, giusto? Ero solo completamente dipendente dai soldi che hai dato e non ti ho nemmeno detto grazie. Scusa. Mi dispiace davvero. Se puoi perdonarmi, io farò qualsiasi cosa. Per favore. Per favore, Liz, Perdonami.» Si inginocchiò improvvisamente e si aggrappò alla gamba di Mason. Pianse, piena di rimpianto e di rimprovero, dicendo che era tutta colpa sua e di perdonarla. 

Mason la guardò e chiese: «Hai bisogno del mio perdono?» mentre le batteva sulle spalle e lei guardava in alto, piangendo. «Ho capito. Non so cosa devo perdonare, ma perdonerò tutto, quindi puoi andartene. Devo cenare e leggere un copione.»

Tony aveva detto che avrebbe portato la sceneggiatura oggi. Quattro giorni dopo aver ricevuto la nuova sceneggiatura, sarebbero iniziate le riprese. La giornata si sarebbe conclusa dopo aver cenato, aver letto il copione e aver fatto esercizio per un’ora. Probabilmente sarebbe andato KO subito dopo l’allenamento.

Mason liberò la gamba dalla sua presa e spolverò i pantaloni. Sembrava sbalordita che avesse ottenuto il suo perdono così facilmente.

«Allora pagherai di nuovo le mie spese di mantenimento? Non devo nemmeno ripagare il debito?»

«Perché dovrei?»

«Tu, hai detto che mi perdonerai?»

Mason pensò per un secondo se includere Haley, se tutti in questa famiglia non fossero stati intelligenti e disse: «Ti perdono perché me l’hai chiesto. Te l’avevo detto che non lo facevo perché sono arrabbiato? Vai a casa, Joy.» Mason agitò le mani e le disse di andarsene, e lei si morse le labbra e pianse ancora di più.

«Liz, vuoi davvero essere così? Non è già abbastanza. Ho ricevuto un pignoramento perché non ti ho ripagato. Sto per essere cacciata dal mio appartamento la prossima settimana! Se vengo cacciata dal mio appartamento, come vivrò con mio figlio? Dopo aver divorziato, non avevo nemmeno un soldo. Sai, non ho nemmeno soldi per mangiare.» espose la sua povera situazione.

«Che cosa ha a che fare seriamente con me?» Mason sospirò leggermente e chiese.

«Cosa? Cosa c’entra questo con te? Tu, non hai nemmeno un po’ di simpatia? Come puoi?»

«Perché devo provare compassione per le persone che hanno cercato di uccidermi? Hai dimenticato che abbiamo stabilito un contatto visivo mentre cercavi di togliermi la maschera di ossigeno?»

Esitò quando lo sentì e disse: «Era solo … Jo, che scherzava!» La scusa non era nemmeno intelligente. Mason rise con un’espressione sbalordita.

«Wow, che mostro? La persona a cui dovresti essere grato, per aver pagato le tue spese di soggiorno, sta morendo accanto a te, e tu giochi con la sua maschera d’ossigeno?»

«Questo è solo …Comunque mi dispiace«. Si aggrappò alla gamba di Mason perché non aveva nient’altro da dire.

«Non hai un buon rapporto con gli altri parenti con me sì Liz, vero? Se è troppo per te sostenere tutte le loro spese di soggiorno, puoi … non puoi almeno risparmiare le mie? Gli altri stanno bene come stanno. Sono l’unica che è venuto da te in questo modo, no? Per favore, Liz. È davvero difficile …» Lo disse mentre si aggrappava, e Mason fece un sorriso che lasciava intendere che ne fosse davvero stanco.

«Non so come sembriate tutti uguali. In effetti, il sangue è più denso dell’acqua, eh? Anna, Jason, Sandra e persino un ragazzo che non ho riconosciuto, mi hanno chiamato e hanno chiesto di aiutare almeno loro. Non so come l’abbia scoperto Anna, ma mi ha seguito sul set del mio film, si è aggrappata a me e ha agito violentemente, così è stata arrestata dalla polizia. Non hai ancora sentito la notizia?»

«Cosa, cosa?»

«Sto dicendo che sei l’ultima, idiota.» Disse Mason mentre si liberava della debole presa alla sua gamba.

«Il ragazzo che ha detto, ‘Okay, l’ho capito questa volta, ma per favore non farlo la prossima volta’, e ha vissuto come un disastro quando hai pianto e chiesto scusa, è morto. Ti ricordi, vero?» Mason pensò perché si stesse ancora aggrappando in una giornata calda come quella, le passò accanto e andò al cancello.

«Liz! Liz! Lizzzz!» Si aggrappò a lui piangendo e Mason la ignorò con un’espressione indifferente. Mason era piuttosto debole per le persone che piangevano, ma solo se non usavano le lacrime. Come Tony o Noah.

La spinse via per chiudere il cancello, e lei lo afferrò, si morse le labbra e lo fissò. Aveva capito che piangere non sarebbe stato d’aiuto, così disse con uno sguardo vizioso.

«Stai abbandonando la tua famiglia perché stai andando bene? Pensi che l’unico film del regista Vick cambierà la tua vita?»

Mason la guardò con indifferenza.

«Una celebrità può essere rovinata da un singolo scandalo. Quanto tempo pensi che durerà?»

Mason sorrise e disse: «Cazzate.» La fissò lei sussultò e tremò. Si sbarazzò di lei e chiuse il cancello.

«Attenzione! Te ne pentirai!»

Tony, che era già dentro la casa, arrivò di corsa per vedere cosa stava succedendo, ma Mason entrò con un’espressione neutra come se non potesse sentire nessuna parolaccia.

«Troia, troia! Aspetta e vedrai!!» Joy gridò ogni sorta di parolaccia contro la schiena di Haley che si allontanava, sbirciando attraverso il cancello. Haley entrò senza voltarsi indietro, quindi si morse i denti e gridò: «Aaaaaaahhh!» come una pazza.

Di proposito in quel clima caldo, con indosso abiti sporchi e nemmeno trucco, si era accucciata davanti al cancello ad aspettarlo.

Erano passati dieci anni dalla morte dei genitori di Haley, aveva vissuto con lui, pensando che fosse un bancomat che sputava contanti se lo toccavi una volta, perché aveva guadagnato quei soldi facilmente.

Solo per aver posato davanti alla telecamera, diecimila dollari e un film gli era valso un milione di dollari, facilmente impilabili sul suo conto in banca. Era apparso in un talk show e aveva tenuto la bocca chiusa come una vongola, ma il giorno dopo i suoi fan gli avevano mandato una borsa costosa per aver lavorato sodo.

Dato che si guadagnava facilmente denaro, doveva essere naturale per lui aiutare i suoi parenti, come Joy, che viveva una vita difficile. Haley si sarebbe sentito probabilmente imbarazzato se i suoi parenti fossero stati poveri.

La sua vita era seriamente dura. Aveva sempre lottato con la piccola somma di denaro che haley le dava. Non riusciva nemmeno a pensare di acquistare una costosa borsa Hermes, quindi aveva usato quello che aveva sempre avuto. Haley, aveva sempre un’espressione riluttante quando lei chiedeva una borsa, anche se comprava tutte le borse o le scarpe che voleva.

Quando i soldi che Haley dava si esaurivano, a volte vendeva la sua vita privata alle riviste per guadagnare qualche soldo. Poiché Haley era stupido, se lo persuadeva un po’, sputava chi aveva flirtato con lui, chi gli piaceva e come il giocattolo per la masturbazione che aveva comprato fosse troppo grande. Non sapeva cosa fosse vergognoso e storie del genere divennero una sorta di supporto vitale per Joy.

Non si sentiva in colpa perché le celebrità erano destinate ai pettegolezzi. Non aveva mai venduto qualcosa che non fosse accaduto.

Haley aveva gridato: «Joy! Come puoi essere così?»  con una faccia arrabbiata, ogni volta che lo vendeva per una paghetta. Aveva detto che non le avrebbe più dato soldi, ma ogni volta che era successo, Joy era riuscita a convincerlo.

Si era scusata e aveva implorato di non farlo più, lo aveva convinto come non avesse scelta perché voleva davvero quelle scarpe, si arrabbiava perché quello non sarebbe successo se lui le avesse comprate le scarpe per primo posto. Se avesse implorato con lo lacrime, lui si sarebbe arrabbiato e l’avrebbe capita.

Pensava che sarebbe stato lo stesso questa volta. C’era qualcosa di diverso quando le aveva inviato un promemoria, ma lei pensava che fosse più matto del solito e che presto si sarebbe sentito meglio se gli avesse parlato con dolcezza. Ma Haley aveva detto che era un’idiota con un tono freddo, a differenza del suo solito io, aveva tirato fuori una pistola da una borsa e l’aveva puntata in aria con un sorriso spaventoso.

Quella volta Haley era molto spaventoso e fastidioso, quindi si arrabbiò e pensò di poter sopravvivere senza ricevere le solite spese di soggiorno. Ma dopo che la casa aveva avuto dei problemi e le babysitter se n’erano andate perché non ricevevano lo stipendio, era dovuta tornare da Haley.

Joy pensava che cercare di parlare dolcemente e sorridere fosse un errore e così quella volta pianse e si aggrappò a lui pietosamente, pensando che gli avrebbe fatto provare un po’ di simpatia. Haley si faceva fregare facilmente in cambio di un po’ di affetto.

Ma era stato un errore. Haley non si era arrabbiato ma aveva invece un’espressione indifferente e placida, I suoi occhi non avevano alcuna emozione.

‘Il ragazzo che aveva detto:’ Ok, ho capito. Per favore, non farlo più la prossima volta’’ e viveva come un pazzo quando aveva pianto e chiesto scusa, era morto. 

Proprio come aveva detto, l’Haley che viveva come uno stupido, sembrava essere scomparsa nello stesso momento in cui aveva sceso la maschera di ossigeno.

Se avesse continuato così, avrebbe dovuto vendere tutte le borse e le scarpe che possedeva. Non era uno scherzo che la settimana successiva l’appartamento e la Ferrari sarebbero stati venduti all’asta.

Joy si morse le labbra e trattenne la sua rabbia e urlò: «Aaaahh!» ancora. Lanciò un’occhiataccia alla porta dove Haley era scomparso e si voltò. «Non finirà così facilmente, Haley. Guarda e impara.» mormorò violentemente e si morse l’unghia.

Subscribe
Notificami
guest

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Facebook
Twitter
Pinterest



Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.