I LIVE TIMID, I LOVE BRAVELY – CAPITOLO 3

Un cucciolo di cui nessuno si prende cura

Una settimana dopo il matrimonio. Appartamento di Wun. La luce del sole splendente sollevava lo spirito depresso di una camera da letto esteticamente gradevole. Non ci sarebbe stata la luce del sole se il proprietario della stanza non avesse dimenticato di chiudere le tende la sera precedente.

Lenzuola bianche. Federe bianche. Una soffice coperta bianca copriva il corpo di un dormiglione che stava ancora vagando nel mondo dei sogni. Ciò che saltava all’occhio nella stanza erano i cuscini colorati di diverse dimensioni sul letto, sparsi sulla spaziosa testiera del letto che fungeva da contenitore. Libri di diverse dimensioni si abbinavano perfettamente ai cuscini.

♪La-la-di-da…♪ Iniziò a suonare una melodia. Costretto a lasciare il mondo dei sogni, Wun allungò il braccio verso il lato del cuscino, cercando il telefono.

«Pronto?…» borbottò, aprendo appena gli occhi.

[Phi Yenn è malato. Puoi prenderti cura di lui?] gli domandò il chiamante, Donthree.

«Eh?» Assonnato, Wun si grattò la testa, chiedendosi se avesse sentito male. «Cosa dici di mattina così presto?»

Sembrava uno scherzo telefonico. Da quando Donthree aveva scoperto i sentimenti di Wun, aveva cercato di convincerlo a vedere suo fratello maggiore. Non è che non volesse vederlo, semplicemente non voleva che i suoi sentimenti crescessero più di quanto non avessero già fatto. E così, era ricorso a stargli lontano.

[Phi Yenn è malato. Non riesce nemmeno ad alzarsi dal letto e si è rotto il polso giocando a basket. Gli avevo detto di riposarsi dato che non aveva lavoro da fare, ma invece è andato in campo e si è rotto il polso. Puoi crederci?]

Avendo saputo che si era rotto il polso, Wun divenne più lucido. «Quanto è grave l’infortunio di Phi Yenn?» chiese preoccupato mentre afferrava il telecomando dal cuscino e spegneva la TV vicino al muro per ascoltare meglio il suo amico.

[Non lo so, so solo che ha il polso rotto. Puoi prenderti cura di lui per me?]

«… Non penso che sia una buona idea. Phi Yenn non mi conosce. Non credo che si sentirà a suo agio con me intorno.»

[Non si tratta di sentirsi a proprio agio. Come sai, sono in luna di miele. I miei genitori sono attualmente a Chiangmai. Gli altri miei fratelli hanno famiglie e figli di cui preoccuparsi. Phi Yenn è da solo. Se osa essere esigente con chi mando per prendersi cura di lui, eh, non è nemmeno in condizione di scegliere. Ho già detto ai miei genitori che ho mandato qualcuno a dare un’occhiata a Phi Yenn. Ieri gli ho detto che avrei mandato qualcuno a prendersi cura di lui oggi.]

Wun rimase in silenzio.

[Fammi questo favore. Ti prego, prenditi cura di Phi Yenn. Dai, sei davvero affascinante. Potrebbe finire per innamorarsi di te dopo aver visto quanto sei adorabile, quindi dovresti prenderti cura di lui davvero bene oggi per lasciargli una bella impressione.]

Wun mormorò: «Non è così che funziona.»

[Wun, so che Phi Yenn non ti amerà magicamente, ma devi dargli la possibilità di farlo. L’amore non nasce dal nulla. Se non gli stai mai vicino o non interagisci con lui, come farà ad innamorarsi di te?]

Secondo Wun, questa possibilità si era verificata. Era stato con Yenn per due semestri ma non c’era stato niente al di fuori del sesso. Sebbene ci fossero stati momenti in cui Yenn era affettuoso, era nella sua natura. In genere era gentile con tutti. Prima della confessione, Yenn trattava Wun come un fratello, proprio come trattava Donthree.  Gli parlava, lo prendeva in giro e si era preso cura di lui. La differenza era che Yenn rimproverava Donthree ma non lo faceva con Wun.

[Che ne dici di compatirmi?] La voce di Donthree divenne dolce e implorante. [Sono nel pieno della mia luna di miele e ricevo ancora chiamate dai miei genitori per prendermi cura di Phi Yenn. Fallo per pietà, Wun. Abbi pietà di me.]

«Mnn, vado.» Alla fine fu d’accordo. «È tutto per pietà, non c’è la possibilità di innamorarsi o qualcosa del genere.»

[Sì, lo so. Amo la tua pietà.] La sua voce suonava decisamente meglio. [Grazie per avermi compatito. Ti manderò l’indirizzo. A proposito, prima quando ho detto che sei super affascinante, intendevo sul serio, ma il tuo livello di fascino è ancora un po’ inferiore al mio.]

«Sì, Khun Donthreee.» Wun sorrise, allungando il braccio mentre si alzava dal letto. «Nessuno è più affascinante di te. Dov’è tuo marito per avere così tanto tempo per chiacchierare con me?»

[Singh sta andando a prendere il cibo.]

«Wow, tuo marito ti prepara il cibo, dev’essere bello.»

[Quel bastardo mi ha scopato dalla notte all’alba, sarà meglio che sia il mio schiavo e faccia ogni commissione per me oggi. Non credo di voler nemmeno camminare.]

«Non c’era bisogno che me lo dicessi.»

[Comunque, per favore, prenditi cura di Phi Yenn. Dirò alla guardia di sicurezza di farti entrare. Se mio fratello diventa prepotente, compatiscilo e pensa a lui come a un cucciolo di cui nessuno si prende cura. Singh tornerà presto, farò un pisolino veloce prima di allora.]

«Mnn, buona luna di miele.»

[Certo.Ti chiamo più tardi.]

La telefonata finì. Cinque secondi dopo, l’indirizzo di casa di Yenn arrivò in un messaggio di testo. Condominio Taofah. Venne fornita una descrizione del luogo, incluso il codice di accesso all’unità condominiale. Wun sorrise al pensiero che Donthree stesse facendo del suo meglio per aiutare. Sebbene l’intera faccenda sembrasse un’enorme orchestrazione da parte di Donthree, Wun sapeva che non sarebbe arrivato al punto di mentire sulla salute di suo fratello maggiore.

Secondo il GPS, il Condominio Taofah era a circa 45 minuti di distanza, il che significava che era a più di un’ora di distanza. Era lontano, ma per Yenn, Wun sarebbe andato ovunque senza fare domande.

**********

Wun iniziò a mettere in dubbio la sua decisione una volta arrivato davanti al condominio. Nervoso e ansioso, il suo mignolo tremante suonò il campanello. Nella sua mano c’era una borsa piena di contenitori di cibo che aveva preparato. Ok… nessuna risposta. Suonò di nuovo il campanello e aspettò.

Per arrivare all’appartamento di Yenn ci era voluto più di un’ora, quasi due ore. Il suo taxi era rimasto per gran parte bloccato nel traffico. Il traffico a Krungthep era terribile, uno dei motivi per cui Wun odiava andare da qualche parte.

Wun diede un’occhiata al suo orologio. Attualmente mancavano pochi minuti a mezzogiorno, Yenn avrebbe dovuto essersi già svegliato. Il tempo passava e nessuno apriva la porta.

Alla fine, Wun decise di inserire il codice della serratura. La porta si aprì e lui la spinse verso dentro. Cavolo, si sentiva come un ladro che si intrufolava in casa di qualcuno. 

♪Bip♪ Il rumore della porta lo spaventò, ma il piccolo segnale acustico indicava semplicemente che la porta era stata chiusa automaticamente.

Dopo cinque passi arrivò davanti alla cucina. Appoggiò la borsa che aveva portato sul bancone della cucina. «Phi Yenn.» chiamò ad alta voce mentre iniziava a cercare il ragazzo più grande.

Nella ricerca di Yenn, Wun aprì più porte. La prima stanza era un ufficio, la seconda era una stanza dei libri, poi nell’ultima stanza, finalmente, trovò la persona che stava cercando nella camera da letto. Il proprietario di casa giaceva nel letto.

Entrò in punta di piedi nella stanza per dare un’occhiata più da vicino. Yenn sembrava dormire profondamente. Il suo bel viso, pallido e malaticcio. Non voleva disturbarlo ancora, così Wun pensò di preparare il pasto che aveva portato sul tavolo prima di svegliarlo. E così silenziosamente chiuse la porta della camera da letto e tornò in soggiorno.

L’unità condominiale era decorata in modo minimalista, chiaro e semplice. Wun aprì le tende bianche per far entrare la luce naturale del sole nel soggiorno. Sul tavolo da pranzo dispose il pasto che aveva portato: una ciotola di zuppa di pollo, un piatto di riso e un dessert. Gli ci volle un attimo prima di trovare piatti e posate dagli armadietti. Li sciacquò e poi li dispose sulla tavola.

Dopo che tutto fu pronto, andò in camera da letto. Lentamente, aprì la porta. La figura sdraiata sul letto respirava pesantemente in un sonno profondo. Con passi leggeri si avvicinò.

«Phi Yenn.» pronunciò nervosamente. «Phi Yenn, svegliati.» Si mise in ginocchio accanto al letto. L’ultima cosa che voleva fare era spaventare la persona malata. «Phi Yenn, svegliati. È già mezzogiorno.» Wun osservava ogni secondo della microespressione visibile sul bel volto dell’uomo addormentato. «Phi Yenn.» chiamò ancora una volta, poi lentamente il bel addormentato aprì gli occhi.

«Nong Wun?… Come mai sei qui?» I suoi occhi si socchiusero mentre la meraviglia si diffondeva sul suo viso pallido.

«Mi dispiace di essere entrato senza permesso,» disse Wun a bassa voce. «Donthree mi ha detto di venire a darti un’occhiata.»

«Three..?» Yenn poi ricordò la telefonata che aveva avuto con suo fratello minore la scorsa notte. Donthree aveva detto qualcosa sulla falsariga di mandare qualcuno da lui, ma Yenn era troppo confuso per preoccuparsi di ciò che era stato detto.

«Hai già mangiato qualcosa?» chiese il pacato Wun.

«Mi sono appena svegliato con la tua voce.» La sua voce risultava nasale; un’indicazione che non stava bene.

«È passato mezzogiorno. Io, ah, ti ho portato del cibo. Ho già apparecchiato la tavola.»

**********

Al tavolo da pranzo, Wun dava le spalle al soggiorno mentre di fronte a lui c’era Yenn, il che creava una visione da batticuore. Non aveva fatto colazione prima di venire qui, quindi funzionava perfettamente. Inizialmente pensava di mangiare al bancone della cucina, ma Yenn aveva insistito affinché mangiassero insieme al tavolo. Sarebbe stato un po’ strano se una persona avesse mangiato al bancone della cucina, guardando un’altra persona mangiare al tavolo.

In passato, quando era ospite frequente a Casa Lertkunakorn, occasionalmente mangiava allo stesso tavolo di Yenn. Avevano parlato, giocato, dipinto. Un ricordo indimenticabile era quando avevano piantato un albero di gelsomino nel giardino sul retro della casa per la festa della mamma. L’albero viveva ancora lì, rigoglioso.

Wun lanciò uno sguardo furtivo alla persona seduta di fronte a lui. Dopo qualche altra occhiata, si alzò e prese due bicchieri d’acqua. Uno per sé e l’altro per il più grande. Si sedette di nuovo, spostando un bicchiere verso Yenn.

«Grazie.» risponse Yenn in cambio.

In effetti, Donthree non ha mentito. Wun osservò. Phi Yenn sembra davvero malato. Il suo polso è avvolto in una stecca beige. L’infortunio sembra essere un grosso disagio per lui mentre cerca di mangiare con la mano sinistra. Non sembra essere nemmeno di buon umore. È interessante vederlo così.

«Come ha fatto Three a convincerti a venire qui? L’ho sentito lamentarsi continuamente del fatto che non esci mai dalla tua stanza.» osservò Yenn. Ci fu una breve pausa prima che Wun rispondesse: «Donthree ha detto di pensarti come un cucciolo di cui nessuno si prende cura. Quindi…»

«Quel piccolo ratto.» ridacchiò Yenn.

Wun fece un piccolo sorriso. «Sto solo scherzando.» Anche se Donthree lo ha detto davvero. «Non avevo niente da fare oggi. Donthree è in luna di miele. Non volevo che si preoccupasse per te.»

«E tu?» Yenn guardò Wun negli occhi. «Eri preoccupato per me?»

Wun abbassò lo sguardo, borbottando: «Uhm…»

«Grazie per essere venuto qui a controllarmi.» Yenn prese un cucchiaio di riso mescolato con zuppa di pollo. «Lo hai fatto da solo?»

«Uhm.» borbottò di nuovo Wun.

«È buono.»

Era bello ricevere un complimento, soprattutto da una persona speciale. Poiché gli era stato dato un breve preavviso, aveva messo insieme qualcosa in fretta. Se avesse avuto più tempo, avrebbe voluto portare più cibo per Yenn.

Dopo il pasto, Yenn prese la medicina e tornò a letto. Nel frattempo, Wun lavò i piatti. Dopo averlo fatto, cominciò a pulire il bancone della cucina, per poi passare al resto della cucina. Non poteva farci niente. Molte cose negli armadietti erano scadute. La maggior parte erano ancora chiusi e presumibilmente il proprietario del posto non li aveva nemmeno toccati. Wun finì per buttare via i prodotti scaduti. Se il proprietario dell’appartamento si fosse svegliato e avesse finito per non gradire quello che aveva fatto, si sarebbe scusato. Preferiva scusarsi piuttosto che trattenere le cose scadute.

E se Phi Yenn li mangiasse e si sentisse male?

Dopo aver pulito la cucina, Wun tornò in camera per controllare Yenn. Accanto al letto, si abbassò e si inginocchiò sul pavimento. Il suo viso gravitava verso il volto addormentato, guardando il bell’uomo dormire.

Contenimento, Wun, moderazione. Non hai più diciotto anni. Non puoi toccare segretamente qualcuno mentre dorme.

Finì per sedersi sul divano, vicino alla finestra. Guardare da lontano era abbastanza buono. Si appoggiò allo schienale e osservò l’uomo per il quale il suo cuore batteva forte.

Presto ti sentirai meglio, Phi Yenn.

**********

Verso notte, Yenn si svegliò in una stanza buia. Allungò il braccio verso destra, cercando un pulsante per accendere la lampada. Ora era molto più luminoso. Poi la sua mano si portò alla fronte e la massaggiò, cercando di alleviare un leggero mal di testa.

Emise un sospiro profondo prima di alzarsi dal materasso. Proprio in quel momento, i suoi occhi stanchi si posarono sulla persona seduta sul divano vicino alla finestra. Le tende non erano chiuse e nella stanza si diffondevano splendidamente le luci della città. Nonostante il bellissimo sfondo, Yenn aveva gli occhi solo per il piccolo corpo che si era piegato per adattarsi al divano. Spontaneamente, gli angoli delle sue labbra si piegarono in un sorriso. Non si aspettava che Wun fosse ancora qui.

Si alzò dal letto e si avvicinò al divano. «Nong Wun.» disse dolcemente dopo essersi abbassato su un ginocchio. I suoi occhi castano scuro osservarono il contorno del viso giovanile. «Wunsook.» Poggiò teneramente il pollice sulla morbida guancia. Dato che ciò non lo svegliò, Yenn lo prese tra le braccia e lo portò a letto.

Dopo aver messo Wun a letto, Yenn andò a farsi una doccia veloce. C’era un bagno nella sua camera da letto ma scelse di usare l’altro bagno, in fondo al corridoio del soggiorno, nel caso in cui i rumori avessero disturbato il sonno di Wun. Dopo una doccia veloce, tornò in camera da letto. La persona che aveva lasciato sul letto giaceva ancora lì.

Yenn lo osservava mentre si asciugava frettolosamente i capelli con un asciugamano. Quel viso innocente trasmetteva relax, una grande differenza rispetto a quando era sveglio dove era teso per la maggior parte del tempo.

«Nong Wun…» Yenn pronunciò il dolce nome con la sua voce nasale. «Nong Wun…» ripeté, chinandosi più vicino. Mentre stava per usare di nuovo la voce, Wun si strofinò nervosamente le guance con le mani. Sentiva freddo. Una goccia d’acqua dai capelli di Yenn era caduta sulla sua guancia. A poco a poco, i suoi graziosi occhi castani si aprirono.

«Phi Yenn!» Wun sbottò, il suo corpo si allontanò di scatto dalla presenza imponente.

«Ti ho spaventato?» chiese Yenn con un’espressione divertita. Raddrizzò la sua postura e fece dondolare l’asciugamano sopra la spalla.

«…Un po’.» Wun si strinse la maglietta, sopra il cuore palpitante. Un’ondata di panico si formò sul suo viso quando si rese conto di essere sul letto. Non ero sul divano prima? Come sono finito qui? Mi sono addormentato?

«Non credo che sia poco.» Yenn sorrise alla persona timida che non era molto diversa da un gattino spaventato. «Non volevo disturbarti mentre dormivi, ma si è fatto tardi. Mi chiedevo se vuoi continuare a dormire qui o se vuoi tornare a casa.» Diede un’occhiata all’orologio. «Sono le 22 passate.»

Le 22?

«Dovrei andare a casa«» Wun si alzò frettolosamente dal letto: «Ah» Quasi inciampò quando la sua gamba rimase intrappolata nella coperta. «Sto bene» disse anche se nessuno glielo aveva chiesto.

Va bene. Imbarazzante. Si rimproverava ad ogni passo che faceva mentre usciva dalla stanza, diventando estremamente imbarazzato dalla presenza prominente che camminava dietro di lui.

Raccolse la borsa che aveva lasciato sul bancone della cucina e anche il telefono. «Phi Yenn.» Si girò a guardare il ragazzo più grande. «Ho visto alcuni prodotti scaduti negli armadietti e nel frigorifero, quindi, ah, li ho buttati via. Mi dispiace di non averlo chiesto prima, ma non fa bene alla salute avere del cibo scaduto.»

Yenn non sembrava infastidito né mostrava alcun segno che gli importassi. «Quasi tutto nella mia cucina è stato comprato da Three e Pleng. Non ho la minima idea di cosa hai buttato via. Grazie comunque.»

«Umh.» Wun annuì lentamente, qualche battito di ciglia imbarazzato, poi disse: «Ciao ciao, adesso vado…»

«Tornerai a prenderti cura di me domani?» Yenn lo fermò con una domanda.

Beh… se vuoi che lo faccia. Non mi sono proprio preso cura di te oggi.

«Ti senti ancora male?» chiese Wun.

«Di solito la mattina ho mal di testa. Non posso fare molto in cucina con il polso rotto. Sarebbe bello se venissi qui anche domani.»

Era una decisione facile da prendere. «Uhm.» Un piccolo sorriso si allargò sul viso di Wun. «Tornerò domani.»

«Dove vivi?» chiese Yenn.

«Intorno al confine est.»

«Quando arriverai a casa, sarà passata la mezzanotte. Rimani qui per la notte, dato che dovrai tornare comunque domattina.»

Passare la notte qui? Wun sentiva che quella era davvero una pessima idea per il suo fragile cuore. Tuttavia annuì in risposta.

Phi Yenn sembrava serio quando mi ha detto di restare. Lui è malato. E sembra esausto. Non potevo sopportare di dire di no. Non dovrebbe essere un grosso problema, giusto? Lo so, non voglio trovarmi in un posto in cui devo mettere in discussione il mio valore. Phi Yenn è sempre stato onesto riguardo alla sua posizione con me. Sono io che auguro ancora alle stelle che tutto cambi. Nel mio balcone buio, dico ancora alle stelle che potrebbe esserci un giorno in cui il suo cuore si allineerà al mio.

Per quanto sia speciale per me, non voglio che diventi un motivo per cui mi svaluto. È troppo bravo per quello. Non mi farò del male a causa sua.

-Wunsook

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