BLUE KISS – CAPITOLO I

Amici

Facoltà di Ingegneria
Università N

Normalmente, in una mattina presto come quella, la caffetteria non sarebbe un luogo di punta per la maggior parte degli studenti perché avendo difficoltà a svegliarsi presto per le lezioni mattutine. Tuttavia, non era il caso di Sandee e dei suoi amici. Sandee e Kao di solito arrivavano prima dell’inizio della lezione, mentre Pete e June di tanto in tanto facevano l’alba senza dormire e andavano subito in classe, lasciando la banda a chiedersi che tipo di energia possedessero i loro corpi. Per Thada, dipendeva dai suoi numerosi lavori part-time dato che doveva pagare la propria quota di iscrizione.

«C’è un rapporto di gruppo previsto per lunedì prossimo. June e Thada sono con me mentre Kao è con Pete.» 

Sandee aveva diviso i compiti in due gruppi per svolgere un rapporto di Studi Sociali perché sapeva che se non l’avesse fatto lei, avrebbero rimandato il lavoro fino alla notte prima della scadenza, per poi cercare di finire in fretta. Sebbene Sandee fosse la più giovane tra i suoi amici (aveva frequentato la scuola prima dei bambini della sua età), era lei che assegnava e divideva i gruppi, ricordava loro di finire i lavori e li trascinava a studiare prima degli esami.

Contrariamente a Thada che, nonostante fosse il più anziano – aveva frequentato l’università con un anno di ritardo – non aveva idea di come organizzare queste cose. Non si poteva biasimarlo, però. Dato che era a corto di soldi, doveva passare la maggior parte del suo tempo a fare lavori part-time. Era già abbastanza buono che Thada riuscisse a frequentare le lezioni, completare ogni compito e superare tutti gli esami. Anche Pete era uno dei più grandi del gruppo, ma… non gli importava di esortare tutti a studiare. Era sempre impegnato a fare festa!

«Che diavolo?!» Kao e Pete gridarono contemporaneamente.

«Perché no?» Sandee lanciò loro uno sguardo severo, poi sospirò e disse: «È perché abbiamo bisogno di tre membri in un gruppo ma siamo cinque. Guarda… solo io e Kao siamo abbastanza intelligenti da lavorare sul rapporto. Il resto di voi normalmente ha solo una responsabilità: scrivere il proprio nome.»

«Ehi, stai esagerando! Aiutiamo anche noi.»

«Chiudi la bocca, June.» Sandee gli lanciò uno sguardo mortale. Non negava il fatto che costringeva sempre tutti ad aiutarsi a vicenda, ma Pete, Thada e June erano praticamente inutili.

«Perché devo stare con Kao? Posso stare con te?»

«Hai un problema, Pete? O vuoi che io stia con Kao e che lasci voi tre insieme?»

«Assolutamente no, signora!» June e Thada si rifiutarono immediatamente.

«Allora è così.» rispose Sandee. Sospirò di nuovo perché Pete e Kao non sembravano troppo soddisfatti: «Perché vi odiate così tanto, eh? Stiamo insieme da un semestre e abbiamo persino partecipato ad attività rompighiaccio. I nostri senior ci hanno detto di mantenere la nostra amicizia . Ma voi ragazzi, amici dello stesso gruppo, vi odiate così tanto!»

«Ti sbagli…» Kao cercò di trovare una scusa.

«Allora dimmi, è così ovvio che entrambi non volete lavorare insieme.»

Sandee lanciò loro uno sguardo di rimprovero. L’unica cosa buona era che, nonostante l’odio, Kao e Pete erano ancora nello stesso gruppo di amici. Avevano svolto insieme le attività durante la cerimonia di benvenuto. Ma questo perché Sandee, Thada e June avevano svolto un ruolo importante nell’impedire loro di litigare. Kao non era poi così male ma Pete ovviamente aveva un pregiudizio contro Kao al punto che, qualunque cosa facesse, Pete si irritava comunque.

Sandee capiva perché si odiavano a vicenda. Pensava che avessero solo bisogno di tempo, ma… si sbagliava. Si detestavano ancora nonostante fossero amici da un intero semestre. Sandee credeva che Pete e Kao avrebbero rovinato la relazione tra loro cinque se avessero continuato a litigare. Ecco perché li abbinava sempre in modo che si avvicinassero. Ma il suo piano non sembrava mai avere successo perché quando erano insieme avevano sempre un sacco di problemi. Ora, non era affatto sicura di quel piano. Sembrava che preferissero litigare piuttosto che avvicinarsi.

«Ecco la regina del dramma.» Thada sospirò, si stava stancando della situazione.

«Potete lavorare insieme, amici? Non fatela arrabbiare. Ha già abbastanza problemi con me e June da farle venire l’emicrania.»

«Ha ragione! Cosa diavolo c’è di sbagliato nel lavorare insieme?» June aggiunse, temendo che Sandee potesse cambiare idea e lavorare con Kao, lasciandolo con Thada e Pete. Avrebbe fatto schifo.

«Siamo tutti amici. Smettetela di odiarvi a vicenda, ragazzi.»

«Bene, farò coppia con Kao. Sandee, non devi essere così drammatica.» disse Pete controvoglia. Guardò Kao ed anche lui non sembrava troppo felice di fare coppia insieme. Vediamo se ce la faranno fino alla fine!

*****************

Dopo le lezioni

«Hai intenzione di cantare al pub stasera? Voglio incontrarmi con Thanwa.» chiese Pete a Thada mentre camminavano lungo il corridoio dopo che l’ultima lezione era finita. Thanwa era un bel ragazzo di 23 anni ed era più grande di Thada. Lo aveva conosciuto perché Thanwa e la sua band avevano suonato musica dal vivo nello stesso pub. Era il leader e il cantante principale della band. Thada e Thanwa avevano pianificato di aprire presto un negozio di tatuaggi chiamato “Thada Studio”, perché Thada lavorava in un negozio di tatuaggi, stava imparando l’arte del tatuaggio ed amava disegnare. Aveva delle capacità.

«Certo. Ho bisogno di soldi.»

«Dannazione, lavori duro.» June lo prese in giro.

«E tu, June? Vieni?» chiese Pete.

«Vorrei, ma mia madre mi ha appena chiamato. Ha detto che siamo a corto di soldi in questo momento, quindi li riceverò in ritardo.» June sospirò, dispiaciuto per se stesso. «Dovrò sopravvivere mangiando solo spaghetti istantanei per un po’.»

«Non preoccuparti. Stasera, è il mio regalo.» disse Pete, mettendo scherzosamente un braccio intorno al collo di June. Non era un grosso problema per lui pagare per i suoi amici perché era il più ricco del gruppo.

«E il rapporto di lunedì prossimo?» chiese Sandee, la sua voce severa.

«Andiamo solo stasera e lo finiamo questo fine settimana. Non puoi dire di no, okay?» Non avevano mai imprecato quando parlavano con Sandee, l’unica ragazza del gruppo, perché lei non lo aveva mai fatto nemmeno una volta, e la rispettavano. Ma era così! Sandee poteva essere l’unica ragazza, ma era così virile.

Li aveva frequentati tutto il tempo e la vedevano come se fosse un ragazzo. I loro compagni di classe avevano anche messo insieme Sandee e Thada come coppia perché erano vicini. La parte divertente era che immaginavano Sandee come il meglio e Thada come il peggio!

«Dannazione! È fantastico solo se arriva Sandee. I ragazzi lì non scherzano e le belle ragazze verranno al nostro tavolo.» disse felicemente June. Era il più allegro e loquace del gruppo.

«Sei sempre così, usi il mio numero per attirare le ragazze.» Sandee sospirò stancamente.

June dava sempre il suo numero di telefono e l’ID LINE alle ragazze che si interessavano a lei. Perché June sapeva che nonostante il fatto che Sandee avesse un aspetto virile, di certo non era un maschiaccio o una lesbica. Ecco perché June usava Sandee come strumento per ottenere i numeri delle ragazze!

«Non posso farci niente. Le ragazze che vengono a chiedere il tuo numero sono molto carine e minuscole. Proprio il mio tipo.»

«Non lo farei solo per quello che hai appena detto.»

«Andiamo. Non vedi? Questi ragazzi mi ruberanno sicuramente l’opportunità, e il numero di quelle ragazze sarà fuori dalla mia portata.»

June scosse il braccio di Sandee in modo supplichevole. Kao, Pete e Thada attiravano sempre l’attenzione delle ragazze quando uscivano tutti insieme. Quello era il motivo per cui aveva bisogno che Sandee andasse al suo posto. Ma June non era arrabbiato come fingeva di essere: era solo uno scherzo. Non era mai stato geloso dei suoi amici, ovviamente! Perché avevano formato un forte legame sin da quando erano matricole. Avevano molte cose in comune ed erano molto uniti. Non si sarebbe mai arrabbiato per le piccole cose.

«Esatto! Non dire di no. E devi essere bellissima stasera.» le disse Pete.

«Qualunque cosa!» Sandee alzò gli occhi al cielo. Non poteva davvero dire di no, altrimenti nessuno avrebbe riportato a casa i loro “corpi” e avrebbe ricordato loro di non bere come spugne fino all’alba. E i lavori in programma lunedì prossimo non sarebbero mai terminati!

*****************

Quella notte
K Pub

Nel momento in cui Pete e i suoi amici entrarono, un membro dello staff si precipitò verso di loro dando il benvenuto perché erano clienti abituali. Dato che Pete spesso dava generose mance, tutto il personale lo conosceva molto bene. Avevano anche fatto girare la voce di avere un occhio di riguardo per loro, a tutti i ragazzi e le ragazze del pub, mettendoli al centro dell’attenzione. Sandee era alta quasi un metro e mezzo, con lunghi capelli ricci grigio scuro e piuttosto folti. Amava indossare l’eyeliner nero per far sembrare i suoi occhi più sorprendenti. Anche se Sandee era piuttosto interessata al trucco e alla moda, era cresciuta come un maschiaccio perché i suoi genitori volevano un figlio maschio. Ecco perché il suo stile era un mix che attraeva sia i ragazzi che le ragazze.

Thada… un metro e ottanta, piuttosto magro ma anche in forma e tonico grazie all’allenamento, che lo rendeva attraente. Era per metà thailandese e per metà francese, con occhi grigio-blu e capelli grigio-marroni lunghi fino alle spalle. Di solito girava i capelli dietro una delle orecchie o faceva un codino, lasciando sciolti i capelli davanti per ottenere un aspetto disordinato ma pulito, inoltre tendeva ad indossare abiti casual, ma aveva comunque un bell’aspetto.

Pete… alto un metro e ottanta, bel ragazzo, con un aspetto maschile al 100%. Aveva un bel viso e una pelle abbronzata, con occhi scuri e capelli neri corvini. Essendo rimasto l’unico figlio di un imprenditore immobiliare, era ben noto per la sua ricchezza.

Kao… un metro e ottanta pure lui, magro ma non mingherlino dato che aveva abbastanza muscoli. Aveva un aspetto pulito come gli idoli dei ragazzi ed era molto alla moda. Era anche molto bello ma diverso da Pete. Kao era più ordinato, amichevole e accomodante. Senza dubbio era popolare tra le ragazze.

June… un metro e settantacinque centimetri. Sembrava abbastanza bravo ed era anche loquace. In realtà era piuttosto popolare ma era alla costante ricerca di numeri dalle ragazze. E la “chiave” perfetta del suo piano era Sandee. Con la loro apparizione, non c’era da stupirsi del perché June fosse così orgoglioso quando andavano insieme al pub. Si sentiva come il membro di una boy band in procinto di salire sul palco con molte fangirl che urlavano i loro nomi. Solo le loro altezze e il loro aspetto avrebbero potuto rubare tutti i riflettori!

«Che posto dannatamente buono.»

June si guardò intorno nel pub. Il loro tavolo era proprio al centro davanti al palco perché da lì poteva vedere tutto.

«Certo che lo è. Pete ha dato loro cinquecento baht.»

Kao strinse le labbra in un beffardo disgusto, ma Pete si limitò a scrollare le spalle, fregandosene. Cominciarono a ordinare e, dopo un momento, il loro tavolo si riempì di alcolici e cibo. La vera festa era iniziata. June salutò tutti e ballò al ritmo della musica che usciva dagli altoparlanti, alleviando lo stress accumulato nell’ultima settimana.

«Devo andare a prepararmi.» disse Thada dopo essersi divertito con loro per un po’.

«Voi ragazzi prendetevi cura di Sandee. Immagino che non siano solo le ragazze a cercarla stasera. Guardate i ragazzi a quel tavolo… la stanno guardando.»

«Di già?» June seguì lo sguardo di Thada, vedendo tre ragazzi che la guardavano dal tavolo accanto.

«Il tuo punteggio è più alto di Pete oggi.»

«Ne ho più che a sufficienza. Sto bene.» Pete scrollò le spalle, non gliene importava.

«Ma dannazione, San è in fiamme stasera. Tutti i ragazzi continuano a fissarla. Non è strano?» All’osservazione di June, Pete e Kao si voltarono immediatamente verso Sandee, quindi Pete strizzò gli occhi leggermente, esaminando i suoi vestiti.

«Guarda i suoi vestiti.» Pete era irritato. All’inizio non pensava che si vestisse in modo troppo provocante ma ora che aveva notato come i ragazzi la guardavano, si era reso conto che sembrava piuttosto seducente. Con quella canotta nera e jeans attillati, avrebbe potuto guardarla anche lui se non fossero stati amici. Le ragazze l’avrebbero trovata fantastica, mentre i ragazzi sexy.

«Cos’è questa? Ti avevo detto di essere bella stasera.» Pete le gettò la giacca sulle spalle, fissandola.

«Copriti!»

«Oh andiamo!» Anche se Sandee sembrava infastidita, aveva indossato la giacca come le era stato detto. Kao li guardò entrambi in silenzio e vuotò il bicchiere. Sapeva che Pete aveva un debole per Sandee perché assomigliava a sua sorella che era morta di recente. Era stato il motivo per cui aveva cercato di migliorarsi come fratello. Ma Kao non poteva fare a meno di pensare che Pete fosse iperprotettivo. A volte… era difficile dire se fosse più “protettivo” o “possessivo”!

Intorno all’una di notte l’alcol iniziò a farsi sentire, facendo venire le vertigini a Kao. Lasciò i suoi amici per andare a fare pipì e riposarsi su un divano davanti al bagno per un po’. Anche Pete andò al bagno mentre era seduto lì. Non si erano detti una parola. Era come se fossero estranei. Sandee doveva essere stata lasciata sola al tavolo in questo momento, dato che probabilmente June era andato a caccia di numeri femminili.

Kao si alzò, decidendo di tornare al tavolo, di solito non era preoccupato per Sandee ma oggi non poteva farci niente. Non quando c’erano tre ragazzi del tavolo accanto che non smettevano di fissarla. Non importava quanto audace e virile potesse essere Sandee, era pur sempre una ragazza. Kao non aveva nemmeno alzato il piede quando sentì dei forti rumori provenire dal bagno.

«Quella ragazza al tuo tavolo è stata già presa?!»

«Non sono affari tuoi, cazzo!» Kao iniziò a sentirsi a disagio. Era ovvio che non era una semplice conversazione; era più come una litigata. Kao non riusciva a riconoscere la prima voce, ma era sicuro che un’altra voce fosse quella di Pete!

«Piace al mio amico. Se non è tua, stanne fuori.»

«Beh, è ​​mia amica.» Pete stava cercando di proposito di far incazzare quel ragazzo. All’improvviso Kao pensò che Pete fosse nato per essere un piantagrane. «Ed è una mia fottuta scelta se starne fuori o no.»

«Vuoi solo tenerla per te.»

«E allora?! Pensi che ti lascerò avvicinare alla mia amica parlando così, eh? Fottuto perdente! È tutto quello che puoi dire? Vai a farti fottere se non hai una ragazza. Lei non è per te.» lo schernì Pete.

Anche se Sandee era abbastanza forte da prendersi cura di se stessa, Pete era ancora preoccupato per lei. Non avrebbe mai permesso a una brava persona come lei di associarsi a quegli stronzi. Sandee non era solo sua amica, ma era anche simile alla sua sorellina che era morta. E Pete pensava a Sandee come alla sua sorellina. Kao infilò la testa nel bagno per dare un’occhiata. Vide che Pete stava per andarsene, ma l’altro tizio gli afferrò il colletto della camicia ed erano in due persone contro Pete. Kao aveva paura che avrebbero litigato davvero e che le cose sarebbero andate fuori controllo, così si precipitò dentro e gridò, cercando di attirare l’attenzione delle persone fuori.

«Ehi! Che diavolo state facendo ragazzi?»

Funzionò! Alcune persone andarono verso il bagno per vedere cosa stava succedendo. L’altro tizio lasciò il colletto della camicia di Pete anche se continuava a fissarlo come se morisse dalla voglia di prenderlo a pugni. Pete ricambiò lo sguardo, incrollabile. Kao sospirò pesantemente, poi seguì Pete fuori.

«Non litigare. Ci farai fregare tutti.» Kao avvertì Pete ad alta voce, sopra la musica, mentre tornavano al loro tavolo tra la folla.

«Hai paura di loro?» chiese Pete, alzando un sopracciglio. Kao poteva vedere la parola “codardo” scritta negli occhi di Pete.

«No, ma non dimenticare che Thada lavora qui. Lo metteresti nei guai!» Kao si avvicinò al tavolo, seguito da Pete un attimo dopo.

Anche gli altri ragazzi erano tornati al loro tavolo e fissavano Pete come se volessero litigare. In quel momento… l’intuizione di Kao gli disse che non era ancora finita!

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2 Commenti
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NekoTina

È un piacere ritrovarvi ragazze! E questa storia è davvero carina!

Nadia

Ho deciso di rileggerla visto che mi era piaciuta molto <3

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