BIG DRAGON – SPECIALE 8

Due padri e quattro figli

Dopo aver piantato un albero e averlo nutrito giorno per giorno, inizia a germogliare… Lo stesso accade con l’amore, quando un amore è grande e profondo, allora è pronto a germogliare…

Dragon Akirah, un giovane architetto, uno dei fondatori di una società di costruzioni e Yai detto Big, il figlio del grande Borom, un magnate dell’industria dell’intrattenimento, avevano deciso di adottare un bambino, con il pieno sostegno della famiglia.

I primi due figli erano gemelli, un maschio e una femmina. Furono adottati da un orfanotrofio quando avevano solo due mesi. Il gemello maschio venne chiamato Rapee, la femmina Ravi. 

Dopo un po’ nacquero altri due bambini, grazie alla surrogazione. Dal seme di Dragon nacque una bambina di nome Fang Saeng, mentre da quello di Big nacque un bambino, Teng.

Big e Dragon amavano i loro quattro figli con la stessa intensità e cercavano di crescerli come i bambini più felici del mondo. I gemelli avevano ora due anni e mezzo, mentre gli altri due avevano rispettivamente 8 e 5 mesi. La loro casa era piena di gioia e felicità ogni giorno.

♪«Che ondeggiano, si muovono, nuvole che si allargano, conigli che fluttuano, intorno alle loro teste…»♪

Big canticchiava mentre teneva in braccio sua figlia, dondolandosi avanti e indietro per cullarla nel sonno. Ma gli occhi della piccola Ravi erano ancora spalancati, la sua bocca emetteva tanti lamenti dato che non riusciva a parlare in modo eloquente.

«P, papà, dammi P.» La bambina indicò il peluche a forma di coniglio sul suo lettino.

«Vuoi il tuo coniglietto?» chiese Big. Tutte le cose presenti nella stanza di Dragon e Big avevano un nome proprio, in modo che i bambini potessero memorizzare le loro iniziali e chiamarli.

«Uno è pronto.» disse Dragon a bassa voce.

Dragon portò il corpicino assonnato del figlio di Big nel suo letto e poi prese il figlio maggiore che era seduto su una sedia, con il collo piegato, e lo adagiò accanto al fratello minore.

«Hai sonno piccola?» domandò Big alla bambina, mentre guardava Dragon che era già riuscito a farne addormentare due, mentre lui non riusciva a gestirne uno.

«No…» La bambina non sembrava voler dormire. Prendendo il grande peluche a forma di coniglio, sperava che avrebbe aiutato la bambina ad addormentarsi più velocemente, ma Ravi ridacchiò.

Dragon alzò la testa per chiamare la babysitter che aspettava fuori. La donna entrò nella grande stanza dei bambini e spiegò ai due che qualsiasi cosa facessero, nulla sarebbe riuscita a farla addormentare. I due annuirono e uscirono dalla stanza.

«Chi non dorme ancora con noi?» con queste parole, Dragon si avvicinò a Big che stava ancora parlando con la figlia maggiore, mentre la più piccola, Fang Saeng, stava già dormendo nel lettino accanto.

«Mmh…» La mano di Big si allungò per toccare il viso della figlia che stava di fronte al viso affilato del padre, prima di sorridere ampiamente sorpreso quando venne toccato alle spalle dal grosso membro di Dragon, che a sua volta alzò la mano per accarezzare la figlia.

«Vedi, le piace il tuo viso.» disse Dragon, poi si chinò per baciare la guancia di sua figlia, dimostrando così il suo grande amore.

Tocca la guancia della bambina con tenerezza, mentre i tocchi per me sono sempre pieni di violenza.

«Basta!» Big prese la bambina che era sveglia e la cullò, perché altrimenti avrebbe svegliato i suoi fratelli che già dormivano. Dragon si mosse per baciarle ancora le guance. Big si allontanò, perché il suo membro aveva cominciato a prudere tanto da lasciarli una sensazione di formicolio in tutto il corpo.

«Meglio dormire.» balbettò e riprese a dondolare lentamente la bambina, con Dragon che continuava a seguirlo, accarezzando la schiena della figlia.

♪«Quel ragno a strisce che ho visto era insopportabile… un giorno era bagnato dalla pioggia che cadeva dal tetto…»♪ 

Big sorrideva mentre Dragon cantava per far addormentare la figlia. Non era la tonalità giusta e quella voce non era piacevole per le orecchie di nessuno, ma era una canzone che cantava con attenzione a sua figlia, quindi poteva sopportarla.

Circa cinque minuti dopo, la bambina si addormentò profondamente, così i due la adagiarono nella morbida culla. Poi andarono a controllare gli altri figli, finalmente tutti e quattro i bambini stavano dormendo. Uscirono silenziosamente dalla stanza dei piccoli.

«È un bene aver deciso di avere figli a 30 anni, prima non sarebbe stato possibile.»

«Hai ragione.» concordò Dragon, prima di avvolgere le braccia intorno alla vita di Big e condurlo verso la camera da letto.

**********

Dopo essersi frequentati per sette anni, i due avevano deciso di sistemarsi e di prendere la propria strada per mantenere una relazione stabile. Dragon aveva chiesto la mano di Big e per chiedere l’approvazione dei genitori erano andati insieme a Taiwan, a trovare la tomba della madre di Big. Anche Big dovette fare lo stesso e chiedere l’approvazione dei genitori di Dragon. Entrambe le famiglie furono d’accordo e approvarono il matrimonio che si sarebbe svolto qualche mese dopo.

I due vissero felicemente uno accanto all’altro, fino a quando Dragon compì 32 anni e decisero di avere dei figli, perché temevano che se fossero stati più grandi non sarebbero riusciti a giocare con loro.

Prima di avere figli, Dragon e Big vivevano ancora nel loro appartamento originario, perché erano abituati a viverci ed era al centro della città. Dovettero poi venderlo per trasferirsi in un attico. Era più grande e avevano molte più stanze per accogliere tutti i membri della loro nuova famiglia. Tuttavia, man mano che i bambini sarebbero cresciuti, avrebbero avuto bisogno di più spazio. Avrebbero dovuto acquistare quindi una casa ancora più grande, con un ampio giardino, o costruire la propria casa su un terreno di proprietà.

«Finalmente dormono tutti. Mi chiedo tra quanto qualcuno si sveglierà?» disse Big mentre si immergeva nella vasca da bagno e Dragon guardò l’orologio sulla parete che segnava le 20.

«A mezzanotte uno dei bambini dovrebbe mangiare.» rispose Dragon guardando il monitor che mostrava la stanza dei bambini, poi riempì di cubetti di ghiaccio due bicchieri di whisky del 1999.

Dragon sorseggiò piano il liquore per rilassarsi, poi porse l’altro bicchiere al marito. Si infilò nella vasca da bagno e i due sorseggiavano immersi nell’acqua in modo confortevole.

«Dobbiamo aspettare solo un anno o due. Poi sarà più impegnativo. Dovremo trovare un buon asilo nido, mandarli ai corsi d’arte. Li vedremo disegnare fiori e gigli in futuro? Potranno essere come Van Gogh.»

«Non pensare troppo.» disse Dragon e gli avvolse il corpo morbido da dietro, per poi baciargli la testa: «Lascia che prima crescano tranquilli.»

«Lo so, ma è bene pensare a ciò che vogliamo per loro, no?» rispose Big.

Quando si parlava dei bambini, Big e Dragon avevano una grande differenza di pensiero: uno voleva lasciarli divertire e farli crescere liberi, mentre l’altro pensava al futuro e a pianificare la loro vita. Ma entrambi erano uniti da una cosa: la felicità dei bambini.

Dragon era un genitore flessibile, anche se il bambino di cinque anni non voleva andare a scuola, non lo avrebbe fermato. Perché pensava che non sarebbe stato abbastanza maturo per imparare o che avrebbe imparato sicuramente a casa. Per questo motivo Big e Dragon avevano idee contraddittorie. Quando avevano però accettato di vivere come coppia sposata e con figli, avevano promesso che avrebbero cercato di mediare e trovare una via di mezzo. Il più delle volte però, Dragon era quello che si adattava.

«Quando tutti i più piccoli avranno cinque anni, vorresti averne altri due?» chiese Dragon.

Big rimase sorpreso e fissò il vuoto.

«Cosa c’è che non va? Non vuoi?»

«Pensiamoci dopo.» rispose Big, e Dragon non chiese altro.

Rimasero seduti in silenzio per un po’, accoccolati. Nella vasca, Dragon abbracciava Big da dietro, con le sue braccia che gli cingevano la vita, e rimasero così per un po’. Poi andarono in camera da letto, Dragon indossava solo dei pantaloni da notte, mentre Big solo una grande maglietta di Dragon. All’improvviso, Dragon notò che Big indossava dei boxer rossi e il suo umore si accese. Guardò il viso arrossato di Big, che cercava di nascondere l’indumento dai colori vivaci. Big indossava la stessa lingerie rossa che aveva comprato per il loro terzo anniversario di matrimonio, il che significava che voleva provocare Dragon.

«Mi stai provocando.»

«Non lo facciamo da molto tempo.»

«Da quanto tempo? Circa una settimana?» chiese Dragon, attirando il corpo di Big e portandolo sul letto.

«Esatto!»

Da quando avevano avuto i bambini, il loro tempo personale si era ovviamente ridotto. Ma anche se entrambi avevano poco tempo, il sesso tra loro era ancora bollente. Anzi, il calore era raddoppiato ed era diventato morboso, dato che le loro esperienze erano aumentate.

«Aaah!»

Big si muoveva su e giù, strofinandosi contro il membro caldo di Dragon, come se volesse cavalcarlo. Dragon, nel frattempo, stuzzicava con la punta delle dita i capezzoli turgidi di Big. I boxer rosso vivo di Love erano ancora sui suoi bei fianchi Dragon, stringendo il corpo di Big, lo girò lasciandolo poi sul materasso, si affrettò così a sfilargli i boxer per poterlo penetrare.

«Sei così sexy…. Sto per entrare!»

«Fallo! Prendimi violentemente!» Big appoggiò le mani sul materasso dietro di lui, spalancò le gambe e sollevò la vita, permettendo a Dragon di penetrare il suo piccolo canale con una spinta.

«Aaah!»

Il corpo di Big veniva sbattuto con forza da Dragon, da una parte all’altra, finché il suo sedere non divenne rosso a causa dei colpi violenti. Big lasciò che lo penetrasse in profondità fino a raggiungere l’orgasmo, poi lo strinse forte, facendolo sdraiare sotto di sé. Allo stesso tempo,  si sentì penetrare così profondamente da essere terrorizzato. Con le mani tremanti, attirò a sé il bel viso di suo marito e lo baciò. Infilò la lingua calda all’interno della sua bocca, divorando ogni parte, fino ad arrivare quasi alla gola di Dragon. Interruppe il bacio per baciargli le guance morbide e scese fino a raggiungere il collo di Dragon.

A Big quella posizione non piaceva molto, ma era provocante per Dragon, e inoltre era l’unico modo per avere Dragon tutto dentro di sé.

«Uh, sei così stretto… Sei ancora così… stretto e caldo.» sussurrò Dragon mentre gemeva.

«Uhm, più in fondo… più forte…» gridò Big stringendo il grosso membro di Dragon fino in fondo, fino quasi a scioglierlo col suo calore.

«Ok, fammi entrare ancora più in profondità.»

«Sì… Aaah… Sì…»

Big era travolto così tanto dalle emozioni che le lacrime scorrevano lungo le guance di Dragon e le sue mani bianche graffiavano il tatuaggio sul braccio destro del marito prima di tendersi, rilasciando infine il suo liquido bianco contro il corpo di Dragon.

Anche Dragon ritirò il suo membro da Big, si alzò in piedi e usò la lingua per leccare la testa rosso cremisi del membro di Big, per poi coprirlo completamente con la bocca  e succhiare quanto più possibile il suo liquido caldo. I due si scambiarono le teste per succhiare l’uno il membro dell’altro, nella posa del 69. Poi, stringendo il membro di Big, Dragon fu tentato di inserire le sue lunghe dita nell’orifizio davanti a lui.

«Ah… Dragon… voglio di più…» Big ondeggiò la vita per accettare le dita di Dragon, ma da sole non bastavano, così Dragon lo fece sdraiare a faccia in giù, si mise a cavalcioni su di lui e inserì di nuovo il suo enorme membro.

«Ne vuoi ancora? Ti darò altri bambini.»

Dragon sbatté selvaggiamente la vita nell’orifizio di Big, che sollevò le natiche e si aggrappò al corpo del marito, prima di emettere un altro gemito insieme al suo liquido caldo, seguito da tremori in tutto il corpo. Era così travolgente che un enorme sorriso si fece spazio sul viso di Dragon, mentre gli occhi di Big diventarono rossi e fremettero.

«Vuoi di più?»

«Facciamolo ancora… Divertiamoci ancora un po’.» disse Big e usò la mano per accarezzare il corpo snello del marito, che era più rigido di un pilastro di pietra. Poi fece scivolare i suoi bellissimi fianchi, come per stuzzicarlo.

«Mmh… sì… ne voglio ancora… ancora…»

Ma prima che Dragon potesse muovere il suo membro nel canale stretto di Big, il monitor suonò. Entrambi lo guardarono e osservarono uno dei bambini che piangeva nell’oscurità.

«Quanto è passato? Tre, quattro ore…» disse Big guardando il monitor accanto al letto e vide la tata che apriva la porta, prendeva il bambino e lo cullava per farlo addormentare.

Dragon ridacchiò e seppellì il viso nel petto bianco di Big. La sua lingua iniziò a leccare i capezzoli rossi di Big, immobile come un grosso cane troppo pigro per muoversi.

«Si è addormentato…» disse mentre la tata rimetteva il bambino nel suo lettino. «Andiamo avanti?»

Big si morse il labbro e mise una gamba intorno alla vita del marito.

«Sì, continuiamo.»

Dragon inserì ancora una volta il suo membro nello stretto canale di Big, caldo e liscio. Baciò amorevolmente suo marito e i suoi occhi acuti guardarono la persona sotto di lui. Tra un bacio e l’altro, non dimenticarono di sussurrarsi parole d’amore.

«Aaah, ti amo così tanto.»

«Io ti amo di più.»

Poi arrivarono forti e acuti gemiti di felicità, come al solito.

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