BIG DRAGON – INTRODUZIONE

È solo l’inizio
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«Lasciatelo sul letto.»

«Sì, signor Yai.»

Nella stanza risuonò il tonfo del corpo di un uomo che veniva gettato su un letto. Era un grande letto king size in una lussuosa suite all’ultimo piano del pub Sunrise, un famoso pub alla moda costantemente frequentato dai giovani nottambuli.

Naturalmente quei giovani in grado di permettersi una suite del genere dovevano appartenere ad un ceto alto come. per esempio, essere il proprietario o come minimo un cliente VIP esclusivo. Chi era “Big, il magnifico Singha Watthana”, per permettersi di usare una stanza come quella? Ebbene era il figlio del proprietario del bar. Il mese precedente, Yai Big aveva appena compiuto 20 anni e recentemente suo padre gli aveva affidato la gestione del bar, una delle principali attività di famiglia, che gli consentiva il diritto di entrare e uscire dalle lussuose suite ogni volta che lo desiderasse.

Prendersi cura di un locale non era difficile: si doveva controllare ogni cosa, dettaglio per dettaglio ogni giorno, proprio come aveva sempre fatto suo padre, il cui scopo era assicurare un lavoro adatto al figlio, senza che lui dovesse nemmeno provare a cercarlo ed evitando così che Yai Big si cacciasse nei guai o in risse altrove. Fortunatamente a Yai piaceva quel lavoro non creando cosi alcun problema a suo padre.

Beh, lui lì era come un semplice turista in un museo.

Si metteva comodo su una sedia nella stanza dei monitor all’esterno del locale e per non annoiarsi, andava a guardare le ragazze che ballavano muovendo i fianchi attraverso il vetro. Se vedeva qualcuna che gli piaceva scendeva al piano di sotto per incontrarla e se lei era d’accordo allora l’avrebbe portata nella sua suite per giocare e alleviare il suo cuore, facendo sesso tutta la notte.

Pertanto, la suite di lusso non era esattamente una stanza in cui dormire soltanto, ma piuttosto una stanza in cui ci si divertiva esclusivamente con belle donne. Quel giorno però l’intento con cui era salito nella suite era diverso. Quando aveva visto un nuovo cliente usare il bagno del pub, Big si era ricordato di chi era quel bel viso e del grande fascino di quella persona il cui braccio destro, per intero, era ricoperto dal tatuaggio di un drago, quel braccio che in quel preciso istante stava fasciando la vita di un cliente.

L’uomo non era niente di più e niente di meno che “Dragon Akirah Chitsanupongkul”, erede di un famoso imprenditore bancario del Paese. Un rivale con cui Big si era scontrato innumerevoli volte in solo un anno. Ogni volta che loro due si incontravano dovevano resistere all’impulso di combattere.
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Molte volte erano finiti col fare a botte e con guance ammaccate, labbra spaccate e sanguinanti. Il motivo per cui avevano una relazione del genere era per la loro natura competitiva perché si sfidavano ogni volta tra loro, vivevano le stesse avventure ed era risaputo, “Due tigri non possono coesistere insieme”.

Una volta, per tre giorni, Dragon era uscito con la una donna con cui Big stava flirtando e anche se lui fingeva di essere all’oscuro della cosa, Big sapeva che stava spudoratamente fingendo.

Chiaramente quella era stata una dichiarazione di guerra.

Big non aveva ancora scelto come vendicarsi, ma quando Dragon era apparso all’improvviso nel suo pub da solo, senza amici o guardie del corpo che di solito gli ronzavano attorno come un branco, Big aveva subito sospettato che vi fosse qualcosa sotto, ma non se ne curava affatto.

Ora Dragon dovrebbe vergognarsi.

«Hai chiuso con me!»

Big, il giovane playboy, era così eccitato che sentì la pelle d’oca su tutto il corpo, nella sua mente era apparsa chiara la sua vendetta. Subito diede ordine ai suoi subordinati di aggiungere dei sedativi nell’alcol che Dragon stava bevendo per poi portarlo nella sua suite una volta che avrebbe perso i sensi.

Anche se trovava alquanto seccante lasciare entrare il suo acerrimo nemico nella sua suite, Big lo trovava quello un male necessario per la riuscita del suo piano, dal momento che nessun posto sarebbe stato più adatto di quello. In quella stanza avrebbe potuto registrare il suo rivale nudo con una donna e poi caricare il video su tutti i siti porno più visti del Paese.

Si, sarà magnificamente perfetto!

«Cosa dovremmo fare adesso?» gli chiese uno dei dipendenti.

Big stava quasi per replicare che avrebbero dovuto aiutarlo nella realizzazione del video, ma dopo averci pensato un attimo, scosse la testa in segno di diniego, agitando la mano per indicare ai dipendenti di andare e congedarsi. Big avrebbe lasciato che Dragon giacesse lì nudo sul grande letto e lì gli avrebbe fatto la cosa più oscena che sarebbe stato in grado di fare. In qualche modo avrebbe trovato qualcosa con cui penetrare Dragon e quindi lasciare che i suoi dipendenti assistessero in prima fila a lui, a letto, impegnato a fare quello con altro uomo, di sicuro dopo non lo avrebbero più guardato e visto come il Master Playboy che era.

Si sarebbe occupato lui di tutto, fin nei minimi dettagli.

«Signore, le ho portato una bottiglia di…»

«Ok, va bene.» Big disse seccato.

Big già trovava sconvolgente che i suoi dipendenti, arrivati alla sua suite, lo avessero trovato in compagnia di un uomo, ma una volta che se ne furono andati e che la porta della stanza fu chiusa a doppia mandata, rise soddisfatto dalle sue gesta.

«Sei così bello, così figo, eheheh. Certo puoi flirtare con chi vuoi, ma sei anche in grado di prendermi a pugni in faccia.»

La figura alta di Big saltò sul letto usando le mani per scuotere il viso assonnato di Dragon che giaceva senza sensi sul letto. Big fece scorrere un suo dito sottile fino al pomo d’Adamo dell’uomo, che era molto più grande e prominente del normale, e proseguì abbassandosi sul suo grande petto muscoloso e socchiudendo gli occhi.

Certo, era davvero in forma più di lui che aveva una forma fisica eccellente. Inoltre lui era bello e fin dai primi anni dell’adolescenza aveva sempre avuto addominali perfetti ed era tanto forte da poter sollevare senza problemi due ragazze contemporaneamente! E sapeva anche come smontarle molto bene! Solo la sua figura era più piccola e esile rispetto al rivale, ma Dragon… è davvero tutto grosso, ha un dragone qua sotto!
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Improvvisamente Big iniziò a spogliare Drgon sfilandogli via prima la maglietta e poi i jeans rivelando un corpo magnifico e l’imponente tatuaggio di un drago cinese nero che dalla spalla destra proseguiva ben oltre il gomito. Big si fermò perché incuriosito e si avvicinò per osservare meglio il tatuaggio. Quella era la prima volta che aveva l’occasione di ammirarlo così da vicino, ma quando si rese conto di essere rimasto per molto tempo a osservarlo da vicino si alzò di scatto fermandosi ai piedi del letto.

Il corpo dell’altra persona giaceva sull’enorme letto con indosso solo i calzini, un orologio elegante e un paio di slip neri Versace. Il suo inguine era gonfio e Big inconsciamente deglutì nervoso a quella vista.

Passando all’azione si mise a sedere e gli tolse calzini e orologio, prese il telefono, impostò la modalità video nella fotocamera pronto a registrare e fissò l’apparecchio su di un supporto accanto al letto.

«Ora non ci resta che passare all’azione.»

I suoi occhi neri gettarono un’occhiata furtiva all’inguine di Dragon. Big era terrorizzato dal volume del suo avversario, ma esitare o desistere non era concesso o non avrebbe mai ottenuto il video pazzesco che tanto voleva. Chiuse gli occhi, afferrò l’orlo dei boxer di Dragon e li sfilò in un sol colpo e uno sconcertante stupore lo sorprese.

«Ma è una persona o un cavallo?»

Sebbene ancora nessuna reazione fosse giunta dopo l’assunzione dell’afrodisiaco, quello che giaceva serenamente tra le gambe di Dragon era troppo grande e troppo lungo, e superava di molto la lunghezza standard. Dragon non era circonciso e il suo glande, proporzionato al resto, appariva come un bocciolo di rosa. Era stupendo, sembrava invitare ogni lingua a leccarlo. In Dragon, tutto era bellissimo; il suo corpo era grande e tonico, il suo volume fantastico. L’intera immagine di fronte ai suoi occhi era così formidabile da mozzare il fiato.
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Big si tirò giù i pantaloni e si scrutò, scambiando occhiate tra lui e Dragon. Era sempre stato molto orgoglioso della propria stazza, ma in quel momento quel ragazzo gli stava facendo perdere tutta la fiducia in se stesso come mai prima di allora. Big era così terrorizzato.

Farà male! Aspetta e vedrai, enterò a fondo nel tuo porto.

«Uhm.»

Un debole gemito risuonò forte, spaventandolo.

«Ti svegli o no?» Urlò Big scuotendo la persona ancora addormentata.

Poi si voltò nervosamente a cercare la bottiglia di vino che aveva ordinato ai suoi subordinati di servire fin dal suo arrivo a Dragon e che gli aveva fatto perdere i sensi.

«Aspetta. Perché ci sono due bottiglie piene?»

E adesso qual è? Quale sarà quella che avevo ordinato di portare ai miei camerieri? Non riesco a distinguerla.

«Uhm…un sorso.»

La persona sul letto iniziò a gemere forte, quindi Big dovette agire in fretta e prese la bottiglia di vino con l’etichetta rossa e la diede alla persona distesa che iniziò a dimenarsi sul letto. Un liquido rosso entrò attraverso la bocca di Dragon.

«Adesso dormi.» Lo incitò Big.

Dopo un momento usò la mano sinistra per coprire la bocca della persona sdraiata sul letto in modo che nemmeno una goccia ne andasse sprecata e quando fu sicuro che Dragon si fosse calmato Big ritornò immediatamente in azione concentrandosi sul suo obiettivo. Afferrò una delle gambe muscolose dell’altra persona e le allargò e così facendo il mastodontico membro di Dragon, in tutta la sua magnificenza, si venne a trovare perfettamente centrata di fronte alla videocamera in modo che ogni minima parte di quel corpo nudo fosse chiaramente visibile.

Non appena la bianca mano di Big afferrò il suo grosso membro, Dragon iniziò a gemere di nuovo.

«Caldo… mmmm.»

Il bel viso della persona sul letto si contorceva in gemiti, mentre il suo grosso membro cominciava a sollevarsi davanti al viso di Big.

«Che diavolo!» Big gracchiò sorpreso.

Improvvisamente era stato afferrato per la vita, facendolo cadere sul corpo di Dragon, che, dopo avergli annusato collo e gola, borbottò con voce sibilante.

«Hai un profumo così buono, così bello.» Dragon gli morse il labbro. Big, sorpreso da quel gesto si irrigidì, ma dopo aver riacquistato lucidità cercò di liberarsi dalla stretta, ma era troppo tardi. L’altra persona borbottò ancora.

«Dove stai andando?»

Una voce roca risuonò nelle orecchie di Big, scuotendo il suo corpo tremante e facendogli venire la pelle d’oca, perché mai un uomo gli aveva sussurrato in quel modo. Big alzò le gambe, preparandosi a scappare. Quella per Dragon si era però rivelata un’opportunità unica per tenere tanto vicino al suo inguine un colpo caldo da poter assaporare. Una grande mano in fiamme avvolse completamente il membro di Big accarezzandogli delicatamente la testa. Big rabbrividì a quel tocco abile che inesorabile proseguiva la sua avanzata lungo i fianchi diretto al suo orifizio.

«Dov’è il tuo buco?» Il proprietario della voce era frustrato per non essere ancora riuscito a trovare ciò che stava cercando. Big, quando lo sentì, spalancò gli occhi, capendo cosa avrebbe fatto Dragon. Colpì duramente Dragon a una spalla, ma in cambio l’altro gli morse audacemente il collo e Big sentì come se il sangue gli uscisse fuori mentre le lacrime quasi traboccavano dagli occhi.

«Ingk a te piace sempre che sia violento.»

Finito di parlare, Dragon diede una forte pacca al sedere di Big. Ciò indicava che a Dragon piaceva giocare con il suo partner Ingk. Big rimase immobile, non poteva scappare. Il suo viso era in fiamme sia per la rabbia che per l’imbarazzo.

«Bastardo!!! Lasciami andare!! Non sono Ingk.» Urlò Big, ma non servì a molto e un attimo dopo la sua maglietta venne completamente strappata via.

«Non ce la faccio più, sono così eccitato, il mio pene è completamente duro.»

Dragon afferrò la mano dell’altro e la avvolse sulla sua erezione pulsante. Sbalordito da quel gesto, Big rimase senza parole.

Questo è pazzesco!

“Non ce la faccio… Gina, ti prego, aiutami.»

Che cosa? Prima ero Ingk ed un attimo dopo sono Gina. Sei un fottuto bastardo!

Ma quando i suoi pantaloni preferiti caddero a suoi piedi, Big si affrettò a dire:

«Che cosa hai intenzione di fare?»

«Eh… D…» Rispose Dragon una voce profonda che lo pietrificò.

«Va bene, basta, basta!»

«Perché stai giocando con me? So che ti piace. Dov’è il tuo buco?!»

Dragon continuò a mordersi le labbra, con il suo membro duro e palpitante. Si sentiva come se stesse bruciando dentro. Si tolse completamente i pantaloni dai piedi e afferrata la sua erezione con le mani cominciò a strofinarla vigorosamente, dopo poco la punta del suo membro sbatté contro la base morbida della stretta apertura di Big.
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«Oh!»

«Già!»

Big era terrorizzato, la sua faccia era una smorfia di rabbia e maledisse l’altra persona nella sua mente. Dannato bastardo!

«Dov’è il buco?» Dragon disse con gli occhi ancora chiusi. Entrambe le mani stavano abbracciando la persona sopra di lui, non concedendogli di allontanarsi. Mosse i fianchi per incoraggiare Big a concentrarsi su cosa stava accadendo laggiù. Dragon continuò a muovere i fianchi per raggiungere la segreta apertura di Big e quando finalmente la trovò poté notare che quello stretto canale non era mai stato utilizzato, il suo sigillo ancora intatto. Atterrito dalla piega che la situazione aveva preso, Big stava solo cercando di chiudere il suo ingresso con tutte le sue forze per impedire a Dragon di entrare. Dragon, d’altra parte, non riusciva a penetrare, più volte prese a schiaffi le sue natiche bianche, credeva di farlo con il suo partner a cui piaceva aggiungere al gioco un gran tocco di sadismo.

Grandi lacrime caddero dagli occhi di Big, sia per il dolore che per la rabbia. Doveva fare presto qualcosa per mantenere intatto il candore del suo orifizio, del suo immacolato ingresso. Così passò all’azione e con entrambe le mani afferrò il membro caldo di Dragon, iniziando a farle scivolare su e giù pensando che se avesse finito per primo Dragon lo avrebbe lasciato sicuramente in pace.

«Ahhh…» Dragon gemette per il piacere.

«Più veloce!» borbottò. Big obbedì e mosse più velocemente la mano. Improvvisamente un liquido bollente uscì dalla punta del membro del Dragon.

Big non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato il giorno in cui avrebbe dovuto fare qualcosa del genere. Segare il suo peggior nemico era la cosa peggiore che potesse mai capitargli; ma quasi 15 minuti dopo, Dragon non aveva ancora finito. Il suo pene stava diventando di nuovo pulsante e rigido, anche più caldo di prima, come l’acciaio colpito da un grande fuoco che istantaneamente si induriva.

«Merda!! Con le mani fai proprio schifo.»

Maledetto Dragon.

«Non ho mai sedotto un uomo prima!» Big urlò con rabbia.

Vedendo che Dragon chiudeva gli occhi, Big aprì la bocca e, inclinando la testa, con la lingua cominciò a scuotere il grande membro dentro la sua bocca; le sue guance erano in fiamme.

Questo non va bene!

Per una persona abituata a vincere quell’umiliazione era insopportabile così Big decise che anche quella volta ne sarebbe stato all’altezza. Voleva così tanto vincere che avrebbe fatto qualsiasi cosa con la propria bocca per drenare il liquido. Big prese l’asta tra le mani mentre con la lingua tracciava movimenti circolari sulla punta rosa e calda del piccolo dragone.

«Vedi… sto venendo… sto venendo… Nong, sto venvendo… guarda…»

Che diavolo ho fatto!

Big pensò di nascosto, poi cercò di superare la sua timidezza per continuare il suo lavoro.

«Posso dartelo?»

Le dolci parole che uscirono dalla bocca di Dragon gli fecero venire di nuovo la pelle d’oca, ma quella volta anche le sue guance erano arrossate.

Darlo a me? Assolutamente no! Giammai!

«Nong… non posso mollare adesso, non vuoi finire? Non riesco a fermarmi adesso.»

Dannazione! Che diavolo, non gli darò mai la mia donna!

Pensò Big fermandosi per un attimo, Lo stavano facendo già da mezz’ora e quel ragazzo non dava ancora alcun segno di finire. Quella momentanea confusione servì a schiarirgli la mente e il suo cervello si contrasse con un ruggito.

Gli occhi di Dragon lo spinsero ad andare avanti e… il suo odore che gli arrivava al naso lo lasciò sbalordito…

«Ehm.»

Dragon prese un respiro profondo mentre afferrava la testa della persona sotto di lui, sentendo la particolarità della sua bocca sulla sua asta rovente. Big era ben consapevole della situazione in cui era e pensava che fosse ora di scappare.

«Ow! Ohhh…»

Ma era già troppo tardi. Quando smise di stimolare Dragon con lingua e bocca sentì sotto di lui il corpo dell’altro irrigidirsi e subito un liquido caldo si riversò nella sua gola.

Le quasi sovrannaturali dimensioni del membro di Dragon gli invasero la bocca arrivando fino a quasi la faringe e, a quella invasione, lacrime di dolore iniziarono a scorrere sulle guance di Big e cercò di staccarsi. La sua lingua sottile continuava a muoversi per spingere via il membro dell’altra persona, ma ancora sentiva gli spasmi attraversare il membro di Dragon. L’inesperto Big scoprì che quello era stato un errore, usando la lingua non aveva fatto altro che stimolare ancora di più Dragon che, travolto dal desiderio, riusciva a malapena a respirare. Istintiva fu anche la reazione del suo debole corpo quando dal suo naso prese a scolare del muco trasparente.
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«Ehi!»

Finalmente arrivò il momento tanto atteso, un ruscello di acqua bianca gli corse giù per la gola e le labbra di Big si curvarono in un sorriso affascinante e felice. Nonostante provasse un dolore pulsante alla gola per lo sfregamento, a causa dell’enormità del membro di Dragon che si era spinto in lui, Big era felice quando deglutì la beatitudine dell’altro riversatasi dentro la sua bocca mentre Dragon gli teneva ancora la testa.

Quella era la prima volta che Big assaggiava un uomo. Non era così male come pensava… Big non potè fare a meno di esserne sorpreso.

«Vuoi provarne ancora?»

La sbiadita consapevolezza fece sì che la figura alta gli accarezzasse le guance. Il liquido era persistente ancora sulla testa rosa del pene di Dragon e Big lo leccò completamente accarezzandolo con la lingua, finché non rimase più niente ancora inebriato dall’odore e dal sapore di Dragon.

Che diavolo sto facendo!

Una vocina echeggiò nella sua testa. Il giovane Playboy sorpreso da se stesso lasciò andare il membro di Dragon e alzò entrambe le mani per asciugarsi gli angoli della bocca e ripulire dal suo viso le macchie del peccato. Guardando ancora una volta il corpo di Dragon nella sua interezza, i suoi enormi occhi e la sua bocca tremarono di nuovo perché l’eccitazione in Dragon non si era ancora placata e il suo membro era nuovamente pronto. Big guardò la punta rosa di quella erezione, consumata, inumidita e pronta fino a tarda notte. Con una mano cercò a tastoni qualcosa di grosso, sorprendendosi di se stesso, finché qualcosa non gli urtò una coscia, pensando per un attimo che stesse scappando.

«Ho caldo… aiutami.» Dragon borbottò di nuovo.

«Non lo farò più…»

«Ho troppo caldo… Aiutami!»

Il grande membro così tornò nella sua bocca, passando attraverso la stretta apertura delle sue labbra. D’istinto Big si staccò, alzando una mano per spingere il petto madido di sudore dell’altra persona in preda a una febbrile disperazione. I bellissimi occhi d’argento di Dragon lo guardarono vigorosamente.

«Che cosa hai intenzione di fare?»

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Loredana
È solo l'inizio" Leggi il resto »

Ma… non era gia nudo??

chiara

no, anche nella serie si vede che lo spoglia

Loredana

bhe mi sa che non sta andando come previsto

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