BIG DRAGON – CAPITOLO 1

Perdere se stessi non sempre è un rimpianto

«Sì…»

Alla fine Dragon ribaltò la situazione, afferrò il corpo caldo di Big e lo schiacciò sotto di lui. Cominciò subito a stringere le sue dolci pieghe, massaggiando delicatamente il suo fragile ingresso inserendo le dita. Big poteva solo provare dolore al punto che le sue lacrime cadevano incontrollate. Pertanto affondò le dieci dita delle sue mani bianche nella schiena della persona sopra di lui. Dragon premette le gambe di Big contro il letto, allargandole e iniziò a muovere i fianchi per inserire il suo membro nell’altra persona; tuttavia si rifiutava di entrare.

«Lasciami! Fa male, bastardo!» Big urlò finché tutto il suo corpo tremò.

«Perché non sei bagnata?»

«Sei ancora vergine eh?» borbottò Dragon che dopo avvicinò il naso al collo di Big per annusarlo, inalando più volte quel profumo che sapeva non appartenere al suo partner. Non era certo il suo solito compagno, inoltre, la persona tra le sue braccia aveva un corpo ben fatto, il suo addome era duro come il legno e con le mani cominciò a esplorare quel corpo prima di tornare ad attaccare quel luogo che non voleva aprirsi a lui.

Big si rese conto di aver preso la decisione sbagliata nel voler mettere in atto quel piano, ma non incolpava il karma. Perché più di tutto Big non voleva ammettere che quello che aveva intenzione di fare era andato incredibilmente storto.

Ora come faccio a ricattarlo? Così non sarò in grado di metterlo in imbarazzo.

«Lasciami andare. Hey!»

Disse Big, ma di certo non immaginava che l’altra persona avrebbe colto quell’occasione per invadere la sua bocca. Un bacio caldo, ma famelico lo invase fino nel profondo. L’odore e il sapore amaro della sigaretta mescolati a quello dolce del vino che non aveva mai assaggiato lo rendevano insensibile dalla testa ai piedi. Una lingua esperta e potente intervenne di nuovo per invadere ed esplorare la sua bocca. La lingua di Dragon ne invase ogni angolo, assaporò la sua lingua succhiandola forte. Big cercò di evitare quella lingua, ma fallì. Alla fine, non vide altra scelta che accettare di collaborare con la persona sopra di lui mentre sentiva il liquido denso scorrere fuori da lui e Dragon lo asciugò con la sua grande mano strofinando delicatamente la cima del suo membro.

«Uhm…»

«Ho caldo…»

Big credeva di aver esagerato nel dirlo. Era come se fosse stato drogato…L’afrodisiaco!!

I suoi occhi neri si spalancarono. Sì, lui aveva ordinato ai suoi subordinati di mettere una bottiglia di vino in più con dell’afrodisiaco nel caso in cui Dragon reagisse e così gli avrebbe fatto bere un bicchiere e lo avrebbe filmato sdraiato a pancia in giù con qualcosa infilato nel sedere.

Sarebbe stato così divertente!

Ma poi era andato tutto storto quando avrebbe dovuto essere divertente. Il cuscino che aveva avuto intenzione di usare era ormai finito ai piedi del letto e al suo posto ora c’era Dragon.

«No, non posso.»

Anche se la sua mente voleva resistere, il corpo di Big gli stava dicendo di volere tutt’altro. Le sue mani, che avrebbero dovuto spingere qualcosa nell’altro, erano strette in quelle di Dragon. Senza dubbio tutto ciò era dovuto all’afrodisiaco che Dragon lo aveva costretto a ingerire durante il loro bacio caldo e stuzzicante. Dragon continuò a mordergli ferocemente le labbra rosse finché non si gonfiarono e alla fine Big tremò quando uno strano oggetto irruppe nella sua area segreta. Era confuso, ma eccitato allo stesso tempo. Le lunghe dita di Dragon cercarono di inserirsi nella stretta cavità di Big.

«Aaaah…»

Le dita girarono lentamente e man mano il dolore si andava trasformando in una sensazione di formicolio che non poteva essere spiegata. Lo stretto canale cominciò ad aprirsi più facilmente, diventando sempre più umido. Dragon quindi inserì un secondo e un terzo dito senza perdere un colpo.

«Ahhh…» Nella suite risuonò un gemito.

Dragon posò un morbido bacio rassicurante sul suo viso macchiato di lacrime e continuò a baciare Big per fermarsi di nuovo alle sue labbra gonfie. Fu un bacio profondo accompagnato dall’inserimento del suo grande membro dentro l’altro. Big smise di respirare.

«Uhmm, non essere nervosa. Basta fare la testarda.»

Big potè solo sdraiarsi con le gambe divaricate mentre la sua testa sprofondava nel letto e il suo sguardo al soffitto della stanza mentre la morbida cavità del suo orifizio si espandeva sempre di più. Il dolore era come ricevere una pugnalata nel suo basso addome, sempre più intenso fino a farlo scoppiare in lacrime. Dragon non esitò a muovere la sua vita dentro e fuori, mentre il suo piccolo dragone invadeva l’altra persona.

«Ahh. AAh. Sei molto in forma, mordimi, mordimi, mordimi. Così forte. Il tuo buco mi morde, è così bello.»

Dragon chiuse gli occhi e trasse un respiro profondo. L’angolo della sua bocca si sollevò in un sorriso. Era estremamente a suo agio e non poteva più aspettare.

«Uhmm. Ahh…»

Dentro la stanza si sentiva solo il rumore della carne contro carne, di quelle natiche morbide che sbattevano contro quel duro bacino fino al punto di far arrossire Big. Il piccolo orifizio aperto avvolgeva completamente un grande membro, risucchiandolo dentro di sé ancora e ancora. Un liquido morbido e viscido scorse lungo le cosce di Big rendendo la penetrazione migliore. Tutto quello che stava accadendo stava spazzando via ogni disagio nella penetrazione di Big.

La sensazione di formicolio unita al fuoco che gli bruciava nelle vene fece rabbrividire il giovane playboy. Big non aveva mai pensato che una notte avrebbe allargato le gambe in quel modo per il suo avversario, per non parlare di farlo sentire gemere come una cagna.

«Ahhh…ahhhh…»

«La tua voce… suona così dolce… mi piace troppo.» Sussurrò Dragon vicino al suo orecchio arrossato iniziando a leccarlo, come se fosse una caramella.

Prima di abbassare la testa, Dragon gli morse il collo, affondando le zanne nella pelle e succhiando ogni segno che aveva lasciato. I suoi palmi spessi e caldi si posarono sul petto candido di Big, stringendogli i capezzoli. Nonostante fosse ubriaco, si divertiva a toccare quei seni piatti, molto diversi da quelli di una donna.

«Sono piccoli, ma i capezzoli sono così eretti e stretti. Mi piacciono. Mi piacciono molto.»

Dragon pensava ancora che Big fosse la bella ragazza con cui era seduto al bar e presumibilmente l’aveva portato nel suo letto. Le sue labbra scure continuavano a sussurrare parole oscene e il suo sedere continuava a spingersi dentro e fuori più spesso.

Cosa può fare la persona che sta sotto oltre a muoversi e unire ancor di più i loro corpi?

Big continuava a mordersi le labbra fino a farle sanguinare.

Big poteva solo dire a se stesso e al suo cuore che quella sarebbe stata solo una notte e che non si sarebbe fatto coinvolgere emotivamente. Ma a quanto pareva ai suoi fianchi piaceva oscillare avanti e indietro nell’andare incontro all’altra persona nel tentativo di resistere a quell’impatto schiacciante. Il suo membro liscio e duro sfregava forte contro lo stomaco di Dragon e man mano quell’attrito cominciò a sprigionare in lui calore e sensibilità, facendo diventare completamente insensibile il suo cervello.

«Più forte, più forte.»

«Ah, no, è… Ahhh…»

Big urlò, non sapendo cosa dire o chiedere, ma Dragon sferrò ogni spinta con intenso fervore per sfilare fuori e mettersi sopra di lui. Il suono della carne che colpiva la carne si udiva con crescente intensità. L’intera spada di Dragon alla fine penetrò completamente Big raggiungendo tutte le sue profondità e lui non avrebbe mai pensato che sarebbe successo un qualcosa del genere.

«Uhmm… Aahh…»

Senza mai perdere il bersaglio, sia le spinte che la velocità erano fantastici. Certo, tutto in lui, anche il suo bacino, era robusto, ma se Dragon avesse continuato ancora a quel ritmo…

Mi spezzerà!

«Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…»

«Finiamo insieme. Una bella persona non dovrebbe avere paura.» disse Dragon con la sua voce roca, scuotendo la sua falce dentro di lui.

«Ah, ah… ahahahahah…»

Ma Big era in svantaggio rispetto a Dragon. Non credeva di essere in grado di finire, se non con la sua morte. Quel sesso era solo cattivo sesso.

Non ce la faccio più. Quindi… il sesso fa schifo.

Pensò Big mentre tirava fuori la lingua in una smorfia.

«Non ne posso più…»

Il liscio canale posteriore venne trapassato da quel membro caldo delle dimensioni di un avambraccio facendo tremare tutto il suo corpo come se stesse per spezzarsi in due. Big non riusciva ancora a contenersi. Improvvisamente, il corpo snello di Dragon si alzò cambiando posizione per avere un migliore accesso e nel farlo afferrò le gambe di Big allacciandole alla propria vita. Poi sollevò il corpo di Big e le dieci dita di Big si incastonarono di nuovo nelle larghe spalle di Dragon, attanagliandolo con forza, nella speranza che l’altro avrebbe compreso che gli stava chiedendo di rallentare un po’; ma in realtà quel gesto non fece altro che far divampare ancora di più le fiamme della lussuria nel suo amante.

Un rivolo di saliva fuoriuscì da un angolo della bocca di Big. L’intenso calore dell’afrodisiaco combinato con la maestria dei movimenti di Dragon, fece quasi andare in frantumi le intenzioni di Big.

«Devi resistere.»

«Ah!»

Mentre Big si eccitava, le labbra sensuali di Dragon si posarono ancora una volta sulle sue labbra gonfie e una lingua sottile e malvagia gli trafisse il palato. Un ruggito di bestia selvaggia risuonò nelle orecchie di Big.

Aaah… non ce la faccio più!

«Ahhhh…Uhmmmm…»

Il suo bacino si alzava su e giù in una frenetica interiezione danza fino a che le dita dei piedi di Big non si protesero verso il soffitto. Un liquido bianco latte schizzò fuori dal membro di Big macchiando completamente l’addome della persona sopra di lui.

L’uomo in alto tremava dappertutto, la sua bocca rossa gemeva e tremolava su tutta la parte inferiore del ventre. Tuttavia, Dragon continuava ad annegare nel suo morbido avvallamento.

«Ehi!!!… Dragon… tu… non hai ancora finito?»

Alla fine della fiera, Big giaceva a faccia in giù sul letto esausto per il corpo dolorante. La sua pelle bianco pallido era completamente guastata da segni di suzione e morsi sparsi ovunque. La parte inferiore della vita era quasi indistinguibile, ma il formicolio allo stomaco era ancora pieno. Quella che era ormai la sua carcassa posteriore, una volta completamente chiusa, ora era aperta al mondo, rivelando la carne rossa dentro di lui. Il liquido dentro di lui usciva a zampilli macchiandogli le cosce e le natiche oramai completamente rosse per i forti colpi dell’assalto.

Big pensava che fosse tutto finito.

«Andiamo!»

«Ancora?»

Una mano bianca si protese per abbracciarlo forte e la magnificenza di Dragon fu di nuovo dietro di lui. La droga che Dragon aveva ingerito, quella che lui aveva ordinato e che i suoi dipendenti gli avevano somministrato, aveva reso Dragon dieci volte più forte. Sebbene lo stesso Big fosse stato influenzato dal farmaco, ne aveva assunto una quantità molto inferiore che a quel punto non avrebbe dovuto più fare effetto.

Big era stanco, esausto. Dragon lo aveva fatto svenire per la stanchezza. Dopo meno di un’ora dallo svenimento l’astuto playboy fu costretto svegliarsi di nuovo perché invaso dal dolce amichetto di Dragon che rifiutava di fermarsi.

«Baciami!» sussurrò Dragon dolcemente trattenendo la persona sotto di lui cercando di girarlo sulla schiena.

Big era venuto eppure nell’eiaculare nessun liquido era uscito dal suo pene. Sembrava non essere più in grado di produrre altro liquido quindi poteva solo sdraiarsi sulla schiena e aspettate finché Dragon non gemette sonoramente.

Col passare del tempo Dragon continuò a gemere, esercitando tutta la sua energia, bruciando tutta la droga nel suo corpo.

Più Dragon iniziava a riprendere conoscenza sempre più diventava curioso di sapere con chi era.

Dragon voleva sapere chi fosse il proprietario di quella voce sexy, il proprietario di quell’irresistibile dolce aroma, il proprietario di quell’orifizio che lo aveva completamente prosciugato.

Dragon sforzandosi aprì le palpebre pesanti e improvvisamente aprì la bocca.

«Ah…Big? Bastardo! Eh! Cosa?!»

La sua faccia da bianca diventò rossa, le sue labbra socchiuse, i suoi occhi scuri sensuali spalancati.

«Ah…hahahahahahahahahahahahahahahahahaha.»

«Ahi!!»

Big lo morse e lo pizzicò accidentalmente.

Mentre la sua presa si allentava, Big udì un basso ruggito misto a un morbido lamento che gli solleticava un po’ le orecchie. I suoi occhi acuti fissavano l’uomo che lo aveva sempre guardato torvo perchè gli piaceva essere sempre il primo in ogni cosa come una Drosophila che lo insegue e lo schiaffeggia senza mai morire.

Dragon mosse il suo corpo e lo lasciò andare. Udì un debole ruggito misto a un debole lamento di Big che gli provocò un formicolio nelle orecchie. I suoi occhi acuti tornarono a guardare l’uomo che lo aveva sempre guardato male. Anche in ogni loro round era arrivato primo e in lui si fece vivo il desiderio di schiaffeggiarlo come con una mosca che non muore mai.

Tutto ciò, però, faceva comunque sentire Dragon energico. Da quello che riusciva a capire.

«Riesci anche a fare una faccia sensuale? Pensavo che riuscissi bene solo con le smorfie.»

«Codardo!»

Big si morse il labbro e guardò il proprietario della frase calunniosa che gli stava rivolgendo un sorriso malizioso. La sua mano destra si strinse in un pugno e sincronizzandosi con il respiro Big sperò di essere il più preciso possibile e colpì in faccia Dragon.

«Bastardo!!!!»