BIG DRAGON – CAPITOLO 19

Prendersi cura del malato

«Aiutami per favore.»

«Non lo farò… Aiutati da solo .»

Big cercò di alzarsi, ma Dragon prese il suo membro gigante con le vene sporgenti e sfiorò gentilmente l’angolo delle labbra rosse di Big. Il profumo fresco del sapone mescolato con il profumo del suo corpo inchiodarono facilmente il corpo di Big al letto. Le sue guance incandescenti erano ora contro la testa di quel membro gigante. La sanità mentale di Big iniziò lentamente a dissolversi.

«Big, per favore aiutami. Non ce la faccio più .» Dragon implorò con voce rotta e, muovendo il centro del corpo, si ritrovò proprio davanti alle labbra dell’altro ragazzo. Big guardò ancora una volta lo spettacolo che si parava davanti ai suoi occhi e deglutì a fatica.

Quando mai mi ricapiterà di ricevere una richiesta tanto allettante?

Vedendo Big in quello stato, Dragon prese una mano bianca dell’altra persona e, dopo averla posata sul suo membro caldo e gonfio, la guidò facendola scorrere su e giù per tutta la sua lunghezza.

«Sbrigati e prendilo in bocca… Avrai imparato che non mi piego facilmente .» disse Dragon alzando un sopracciglio.

A quelle parole sul viso di Big comparve una leggera smorfia. Il ragazzo che ancora fronteggiava la bestia, decise di passare all’azione. Afferrato il piccolo Dragon con entrambe le mani, iniziò quindi ad accarezzarlo su e giù, ma più lo faceva, più quel drago si trasforma in una statua di pietra. Per quanto usasse ad hoc le sue mani, non c’erano segni che Dragon avrebbe finito a breve.

«Per favore… anche solo un momento. Usa la tua bocca .»

Proprio come la prima volta in cui mi sono arreso a Dragon… Quella notte ho potuto dare la colpa delle mie parole alla droga… di come mi avesse reso famelico di lui… Ma adesso… Lui che mi parla così. No… non perderò il controllo… Dragon, mi parli così dolcemente perché stai male?

«Non sono mica la tua ragazza. Non ho alcun motivo di soddisfare ogni tua richiesta .» disse Big con un cipiglio. Pensava davvero che Dragon si stava comportando con lui così perché era ancora febbricitante e malato, così Big continuò a massaggiare leggermente quel membro.

«Non sono stato con nessuna ragazza da nessuna parte. Lo faccio solo con te .»

L’aver udito quelle parole però non provocò alcun effetto in Big, non vi fu alcun cambiamento.

«Big, usa un po’ la bocca… solo un po’. Voglio venirti in bocca Big!!»

Quelle parole erano la cosa meno dolce al mondo. La maggior parte delle persone le avrebbe considerate estremamente volgari… Eppure fecero fremere il cuore dell’unico ascoltato inginocchiato ai piedi di Dragon. Big inspirò profondamente per fare entrare più aria possibile nei suoi polmoni, poi tirò fuori la lingua e iniziò a leccare la testa rosa eccessivamente succosa di fronte a lui. All’inizio con movimenti delicati, poi la sua lingua iniziò ad avvolgere parte del piccolo Dragon. Big abbassò la testa fissando il membro che iniziò lentamente ad entrare nella sua bocca.

«Uhmmm.. .» Dragon gemette, stiracchiandosi comodamente. Con gli occhi socchiusi e mordendosi le labbra, fissava la testa china di Big che si piegava su e giù. Allo stesso tempo, ammirava quel culetto che si era alzato sul letto, senza che il proprietario se ne accorgesse.

Big stava facendo del suo meglio per soddisfare alla svelta Dragon usando ogni mossa immaginabile. Mosse che per la maggior parte aveva imparato con Dragon. Dapprima avvolgendo con la bocca, poi succhiando il piccolo foro nella testa rosa, leccando su e giù e infine ruotando il collo per far penetrare il membro in profondità fino alla fine nella sua gola. Big aveva imparato a fare tutto ciò senza il rischio di sentirsi soffocare, piangere o che i suoi occhi diventassero rossi.

Al contrario, con il membro di Dragon, aveva stabilito una sinergia di tipo ancestrale. 

Mai prima di quel momento, Big aveva immaginato di potersi eccitare a quel modo con solo il membro di un uomo in bocca. Due uomini che andavano a letto insieme, mai. Ora, però, non riusciva più a contenere il proprio corpo. Poi la sua mano libera cominciò ad accarezzare il proprio membro gonfio mentre l’altra non aveva mai lasciato il membro di Dragon: era essenziale per mantenere il giusto ritmo insieme all’uso della sua bocca.

«Ora! Sto venendo! Sto per venire! Sto… venendo! Ah!!!.. .»

Un gemito misto a un suono che assomigliava a un risucchio riecheggiarono per tutta la stanza. Dragon chiuse gli occhi, respirava affannosamente. Il suo stomaco si contrasse e tutti i suoi muscoli si irrigidirono, poi sollevò i fianchi mentre si avvicinava all’orgasmo.

«Apri la bocca .» ordinò Dragon afferrando con entrambe le mani la testa di Big e spingendo il bacino senza pietà contro quella bocca. Big poté solo spalancare la bocca il più possibile e usare la sua morbida lingua per tastare il punto giusto, ma questo non era bastato a soddisfare quel drago.

Così, Dragon fece rotolare Big sulla schiena mentre si inginocchiava sulla sua faccia bianca, il membro caldo era ancora inserito in profondità nella bocca rossa di Big.

«Uh .» Gli occhi Big, vedendo Dragon da quella angolazione, si spalancarono.

«Oh .»

Ma era troppo tardi, la bocca di Big era ormai alla mercé del membro caldo di Dragon che entrava e usciva… devastata da quello che si poteva considerare, o più o meno un ‘membro gigante’. Fortunatamente quella non era la prima volta per Big. La sua cavità orale poteva considerarsi salva. Al contrario, quell’atto lo eccitava al punto che il suo stesso membro pulsante esplose il proprio liquido caldo davanti all’altro. Una mano bianca si sollevò dall’inguine di Dragon e accarezzò la sua gamba forte mentre la sua parte inferiore tremava.

«Aaaaahhhh .»

Presto, il liquido schizzò nella bocca di Big. Il sapore familiare rendeva impossibile resistergli. Big si coprì la bocca e ingoiò fino all’ultima goccia del gustoso sperma.

Dragon era estasiato dalla visione che aveva innanzi, quella del proprio liquido caldo che gocciolava traboccava dalle labbra di Big proprio davanti da lui. Dopo aver ammirato quelle labbra rosse e carnose, Dragon sorrise leggermente, prima di chinarsi lentamente. Big alzò la mano che portò al proprio viso per asciugare le sue guance. Sapeva che il suo comportamento era a dir poco vergognoso, quindi non osò guardare in faccia Dragon, ma mentre scivolava giù dal letto, l’altro ragazzo si gettò sopra il suo corpo. Due dita corsero sulle sue labbra cremisi, fermandosi ai bordi della sua bocca, prima di baciarlo teneramente.

Big, alquanto confuso da quanto stava accadendo, tentò di resistere, ma quando Dragon gli infilò la lingua in bocca, dischiuse le proprie labbra. I due si scambiarono un bacio profondo, pieno di fervore. Il silenzio tra di loro era rotto solo dal suono di bocche che si scontravano divorandosi a vicenda. 

«Big… Possiamo farlo?» supplicò Dragon rannicchiandosi nell’incavo del suo collo e assaporando il suo profumo proprio come un grosso cane che cercava di rannicchiarsi per compiacere il suo padrone.

«Non è tuo solito chiedere il permesso .» Nonostante tutto, Big rispose da testardo qual era. 

Sentendo ciò, Dragon riuscì quasi in una sola mossa a rimuovere tutti i vestiti di Big, che di seguito afferrò l’olio profumato: era lo stesso che aveva usato per i suoi giocattoli. Big né versò una dose abbondante nella propria mano prima di strofinarlo e farlo scivolare lungo il membro ancora rigido di Dragon, velocemente perché a quel punto non ricordava nemmeno cosa fosse la vergogna. Big doveva solo preparare tutto per assicurarsi di non farsi male. A quel punto anche Dragon versò dell’olio profumato sulla mano così da inserire un dito nel piccolo canale di Big.

«Aaaah! .» urlò Big, perché il suo orifizio non era così flessibile come qualche settimana prima. Lui stesso non aveva più usato i giocattoli che Dragon gli aveva comprato. Si poteva dire che negli ultimi giorni Big non avesse avuto alcuna attività sessuale, proprio come una ragazzina all’inizio della pubertà.

Dragon baciò dolcemente tutto il viso di Big; si sentiva così bene che voleva fare del suo meglio per essere il più dolce possibile per lui.

Tra loro risuonò il rumore delle lunghe dita di Dragon che si muovevano dentro e fuori lo stretto canale. Gradualmente da lento a veloce, man mano che la sua cavità calda e stretta cominciava ad ammorbidirsi, Dragon aumentò il ritmo prima di inserire un altro dito e poi ancora un altro. D’impulso Big si morse un labbro quando il suo stomaco venne attraversato da un fremito. Ora oltre la parte centrale del suo corpo anche i suoi capezzoli erano eretti.

Poi i lunghi artigli di Dragon scivolarono lungo la stretta parete morbida.

«Apri un po’ le gambe .» suggerì Dragon e Big eseguì il suo comando permettendo alle sue dita di scendere ancora più in profondità.

«Ahi… ohhh…. ohhh!»

La vita di Big, leggermente piegata verso il basso, si sollevò istintivamente dal materasso per seguire il movimento delle dita di Dragon nel suo foro splendidamente colorato. Dragon allora usò l’altra mano per catturare il membro di Big, facendola scorrere lungo tutta la sua lunghezza così da liberare la sua testa rosa. Poi premette il pollice contro la fessura da cui usciva del liquido seminale che fece dimenare l’altro ragazzo incapace di resistere ad un attacco su entrambi i fronti. 

«Bene, è fatta. Tutto a posto. Sei pronto .» Dragon parlò con un tono dolce. Meno di due secondi dopo le gambe di Big si contrassero e, ancora una volta, del liquido caldo fuoriuscì dal suo membro, seguito da gocce di acqua limpida che si sparsero sul letto, indicando che aveva raggiunto l’apice del piacere. 

«Aaaahhhhh!!!»

Tutto il corpo di Big venne scosso da quelle ondate di piacere. Le sue gambe erano divaricate, mostrando il suo membro liscio e bianco rossastro che Dragon si chinò per succhiare.

«Ah… Dragon .» Big gemette sommessamente. L’unica cosa che sapeva era che solo Dragon poteva dargli felicità e ferocia allo stesso tempo.

Big ora lo voleva. Voleva Dragon.

«Non ce la fai più?»

Ma Dragon era pur sempre Dragon. Non importava quanto bene pensasse di lui, alla fine non aveva mai smesso di fare il prepotente con lui. Big aveva una lingua tagliente e i suoi occhi neri, frustrati, fissavano il bel viso dell’altra persona.

«Presto, mettilo dentro .»

«Quanto velocemente?» chiese Dragon. Big alzò la mano e diede una pacca sulle spalle larghe.

Il Big che lo aveva supplicato pochi istanti prima era scomparso quando…

«Beh, tu… ugh! OK .»

Non appena Dragon sentì le parole di Big, lo penetrò completamente con una sola spinta. Il corpo di Big si tese immediatamente mentre un rivolo di saliva gli usciva dalla bocca e limpide gocce d’acqua salata sgorgavano dai suoi occhi, prima di guardare ancora una volta il viso beffardo sopra di lui. Dragon era troppo grande per lui.

«Comodo… stretto, immutabile .» sussurrò dolcemente Dragon, leccando appassionatamente l’orecchio di Big. La sua voce, però, si trasformò in un ruggito quando i suoi grossi fianchi cominciarono a muoversi dentro e fuori di lui.

Dragon schiacciò il proprio corpo contro il corpo di Big senza sosta, ritirandosi quasi fino alla fine e penetrandolo tanto da schiacciare l’estremità della testa del suo membro gigante, andando ad impattare senza alcuna pietà contro il punto più sensibile di Big.

L’altro ragazzo alzò le gambe bianche e snelle e Dragon morse quella pelle candida, in un eccesso di sadismo, poi sorrise, mostrando i suoi denti aguzzi macchiati di sangue.

Big sapeva che Dragon lo avrebbe preso solo nel modo più selvaggio, ma non aveva più paura…

Dragon accelerò ancora di più il ritmo dei suoi fianchi, afferrò una gamba di Big e la sollevò fin sopra la sua spalla. Con una mano lo afferrò in vita, sollevando il suo bacino e tirando il suo corpo contro il proprio, così da penetrare in quell’orifizio tanto atteso. Trovato quel punto, Dragon continuò ad attaccarlo senza sosta in modo da far soccombere al piacere l’altro ragazzo.

Big iniziò a dimenarsi, alzando le mani per afferrare le spalle della persona sopra di lui come se volesse resistere.

«Ah… Ahhhh… Non ce la faccio più .» disse Big con le lacrime agli occhi.

«Pazienza, finiremo insieme .»

Dragon lo baciò per confortarlo. La sua vita spessa scivolò di nuovo nel piccolo spazio, sentendo come Big lo avvolgeva avidamente tutto intorno. Dragon allora afferrò il membro dell’altro.

Big si morse ancora il labbro e guardò l’altra persona con gli occhi iniettati di sangue.

È così carino che voglio mangiarlo, finché non mi viene da piangere, pensò Dragon e portò la sua bocca sulle guance dell’altra persona mordendole abbastanza forte, ma senza ferirle. Poi scese lungo il collo bianco e continuò giù lungo il suo petto, mordicchiando la sommità dei dolci capezzoli che spuntavano come cime innevate.

«Mmm… Mmm.. .»

Il canale di Big era così piccolo che i petali rossi all’ingresso tremavano, ma continuavano a stringere ferocemente quel membro gigante che lo stava travolgendo. Il possente bacino di Dragon sembrava voler ondeggiare all’infinito, violento come una tempesta infuriata. Big poteva solo stare lì, stretto tra le braccia di Dragon mentre il suo corpo si librava fino all’orgasmo più e più volte.

«Aaahh!!!!!!»

Il corpo morbido e liscio di Big tremò, la sua vita si alzò impulsivamente scontrandosi col centro del corpo di Dragon, continuando a oscillare e andando incontro alla causa di tale forza. Quella volta, però, nessun liquido uscì dal membro di Big.

«Ahhh .»

Dragon quasi ringhiò mentre rilasciava il liquido nella calda cavità. Big si sentì avvampare ed il suo canale prese a contrarsi con una volontà propria, facendo sentire Dragon più a suo agio che mai. Il ragazzo più grande baciò poi il suo viso arrossato prima di afferrarlo e metterlo a cavalcioni sulle sue ginocchia.

«Sto per venire .»

«Ahh… Ahh .»

Il gigantesco membro, ancora rigido, affondò ulteriormente nel foro in linea retta. Il corpo di Big sobbalzò, contorcendosi finché la sua bocca non tremò. Dragon ondeggiò in avanti a un ritmo lento. Big ne fu sorpreso e abbracciò forte l’altra persona.

«Stai bene?» sussurrò dolcemente Dragon.

«Ah ah… Sì… Ehm .»

Big annuì in risposta, mentre continuava a gemere sull’orlo dell’orecchio di Dragon, per il quale era come versare olio sul fuoco. Dragon quindi si inginocchiò, afferrò entrambe le gambe di Big e le allargò, mentre muoveva su e giù la vita.

«Ahhhhh.. .»

Big non aveva mai pensato che un giorno sarebbe stato penetrato da Dragon nella sua camera da letto, ma ormai aveva già permesso che accadesse. Le sue labbra rosse morsero la gola dell’altra persona, poi si alternarono nel succhiare e nel coprirla di baci. Quando Dragon capì cosa stava facendo Big, alzò le braccia e lo abbracciò forte, era tenerezza mista a calore.

Quello era un tipo di sesso che loro due… non avevamo mai fatto.

**********

Dragon si svegliò all’alba del giorno successivo e come prima cosa si mise seduto sul letto. Si era ripreso dalla febbre grazie alle premurose cure di Big. Inoltre, aveva sudato per molte ore durante la notte, sempre grazie a Big. I suoi occhi acuti si socchiusero per guardare la persona che giaceva accanto a lui a pancia in giù con i capelli arruffati.

Continuò ad ammirare il corpo dell’altra persona che giaceva sul letto e osservò che il suo collo e la sua schiena erano ricoperti da segni di morsi e succhiotti ovunque, poi allungò una mano per sfiorare quelle labbra gonfie. Big si accigliò, ma ancora non si svegliò.

In seguito ,Dragon si chinò per baciare dolcemente e teneramente la testa di Big. Alla fine decise di alzarsi per fare una doccia e asciugarsi il corpo per rinfrescarsi. Indossò gli abiti del giorno prima e si mise in cerca del cellulare. Sul comò di fronte alla cabina armadio, proprio accanto al tuo cellulare, vide una bottiglia di vetro con un liquido blu. Dragon la prese e la guardò accigliato, poi rimise tutto al suo posto originale.

Accese il telefono e molti messaggi e chiamate perse comparvero sullo schermo.

Dragon sospirò, prima di richiamare.

«P’Dragon!» Una voce acuta risuonò non appena rispose alla chiamata.

«Sì .»

«Dove sei stato? Cosa stavi facendo? Il tuo cellulare era morto .»

«Non mi sentivo bene .»

«Ah… Stai bene ora?»

«Si, sono già guarito .»

«Vieni ad allenarti oggi?»

«Sì .» rispose Dragon, prima di iniziare a raccogliere ciascuna delle sue cose.

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