WE BEST LOVE N°1 – CAPITOLO I

Annegare insieme!

«Accidenti! Mi ha fatto vergognare di fronte a così tante persone!»

Zhou Shu Yi aprì l’armadietto, voleva solo recuperare la sua collana ed i suoi effetti personali ma venne colpito in faccia dall’anta dell’armadietto che aveva sbattuto con troppa forza. Si coprì il viso dolorante e imprecò in modo offensivo. Fang Zhang Wen e Liu Bing Wei seguirono Zhou Shu Yi entrando negli spogliatoi pensando che il loro amico, spesso forte e con una grande autostima, fosse triste per aver perso la gara quindi lo aiutarono a sedersi su una panca proprio davanti al gabinetto. 

«L’importante è che tu stia bene, non essere triste.» disse Liu Bing Wei. Fang Zheng Wen parlò subito dopo per confortarlo: «Su andiamo! In fondo non è stato molto diverso dal vedere un uccellino che prima di imparare a volare cade più volte. Chi non è mai caduto in acqua più di dieci o venti volte imparando a nuotare? Inoltre, adesso che sei caduto così, il mondo intero ti conosce e diventerai una celebrità a scuola!»

«Quel dannato Gao Shi De mi ha fatto vergognare davanti a tutte quelle persone!» disse Zhou Shu Yi che si era stato messo profondamente in imbarazzo davanti alla ragazza che gli piaceva. Temeva di aver fatto una brutta figura e voleva farla pagare a Gao Shi De con la stessa moneta.

Quando mi vendicherò, sarò spietato.

Zhou Shu Yi imprecò mentalmente, ricordandosi improvvisamente una cosa molto importante; quindi girò la testa, socchiuse gli occhi e fissò il migliore amico seduto accanto a lui. 

«Perché non mi hai detto che quello con il cognome Gao si era iscritto alla gara?»

Liu Bing Wei fissò Zhou Shu Yi con i suoi occhi acuti e perse un battito per l’agitazione. Si grattò la testa e disse con la coscienza sporca: «Pensavo fosse un caso di omonimia, stesso nome e stesso cognome.»

Come presidente del club di nuoto ed organizzatore dell’evento “Nuovi studenti si uniscono al club per passare la competizione PK”, aveva visto l’elenco dei giocatori prima della competizione, ma non ci aveva minimamente pensato.

«Andiamo lascia perdere! In fondo ci conosciamo da tanto di quel tempo… siamo tutti vecchi amici.» Fang Zhang Wen cercò di minimizzare, ma ancor prima di finire di parlare venne interrotto da Zhou Shu Yi.

«Chi sarebbe un mio vecchio amico? Fin dalla quinta elementare mi ha ossessionato! Mi ha seguito dalle elementari alle medie, dalle medie alle superiori. L’ho tollerato fino all’ultimo anno! Pensavo di essermi sbarazzato di quel fastidioso ragazzo quando siamo stati ammessi in due università diverse. Non mi aspettavo di rivederlo qui, tanto meno che si trasferisse da noi al secondo anno. Non gli permetterò più di fare come in passato, questa volta non gliela farò passare liscia!» Più Zhou Shu Yi parlava, più era arrabbiato e più il suo tono di voce si alzava. Tutti nello spogliatoio riuscirono a sentirlo. 

Essendo uno dei suoi migliori amici, Liu Bing Wei gli diede una pacca sul petto e disse: «Sì, non posso lasciare che ti guardi dall’alto in basso. Come vuoi sistemarlo? Conta su di me!»

«Bravo fratello!» Zhou Shu Yi diede una pacca sulla mano che Liu Bing Wei aveva appoggiata sul suo petto, e quest’ultimo lo guardò di nascosto. Era estatico all’idea di essere tenuto per mano da lui. I due si guardarono con fare complice ed un sorriso malvagio in volto. Avevano deciso di unire le forze e fare un grande lavoro di squadra.  

Di fianco a loro, Fang Zheng Wen guardò preoccupato le due persone che avevano raggiunto un accordo e sospirò pesantemente: «Uffa.»

**********

Così dal giorno dopo, cose strane accaddero intorno a Gao Shi De. 

Che si trattasse di un asciugacapelli pieno di borotalco o di una soda che era stata agitata, lui non era scappato e aveva subito tutto in silenzio.

Versare il borotalco per fare in modo che la prima persona che usasse l’asciugacapelli venisse ricoperta di polvere bianca, chiedere ad una ragazza di dargli una bottiglia di soda da bere dopo una partita da basket che era stata precedentemente agitata in modo che esplodesse appena aperta.

Immaginando una persona nata sotto una cattiva stella, ci si sarebbe aspettato un’anima in pena che ogni giorno era costretta a subire la sorte avversa: se stava camminando per strada ad esempio, solo dopo pochi passi avrebbe calpestato gli escrementi di un animale.  O se per un attimo si fosse distratto alla guida sarebbe andato a sbattere contro un albero o avrebbe centrato in pieno l’unico e solitario palo del telefono. 

Gao Shi De invece era esattamente l’opposto. Che si trattasse di un asciugacapelli riempito di borotalco o di una soda che era stata ben agitata, era scampato ad ogni attacco, uscendone miracolosamente incolume. 

**********

«Dannazione! È una bomba!» esclamò Shi Zhen Yu, uno studente al quarto anno di Ingegneria dell’Informazione; fissando prima la bottiglia in PET, poi il suo corpo completamente inzuppato dalla bevanda zuccherata e, infine, rimanendo sbalordito sul posto.

Gao Shi De sorrise compiaciuto. Quando prese dalla mano del suo amico la bottiglia, rigirandola tra le mani, vide la scritta fatta a mano con un pennarello indelebile: ‘Gao Shi De sei un idiota’. Non appena aveva alzato la testa, aveva visto Zhou Shu Yi, sconcertato, parlare con un’altra persona affacciato alla ringhiera degli spalti al secondo piano.

«Amico non sarai mica posseduto da Conan, il dio della morte di Tokyo, che ti ha intrappolato nella dimensione Yin? Come si spiegano allore tutte le cose strane che ti stanno succedendo?»

«Sul serio?»

«O sei perseguitato o qualcuno vuole averti in pugno.»

«Avermi in pugno?!» gridò la vittima innocente ai suoi compagni increduli seduti sulla panchina, mentre stava usando un asciugamano per ripulirsi dalla bevanda gassata che gli era esplosa in faccia.

Ovviamente aveva un’idea precisa di chi fosse il regista di quel capolavoro simile alla serie “Stranger Things”, ma rispose distrattamente alla domanda che gli era stata posta dato che la sua vista era caduta su Zhou Shu Yi, in piedi sulla tribuna al secondo piano della palestra.

Gao Shi De arricciò le labbra e sorrise di nuovo in quella direzione. Il colpevole di tutto ciò distolse subito lo sguardo, chiaramente aveva la coscienza sporca. 

Fingere e far finta di nulla, avrebbe fatto di tutto affinché l’attenzione, i pensieri e gli occhi di quella persona restassero focalizzati su di lui. 

Anche se i sentimenti che spingevano Zhou Shi Yi erano rabbia profonda e un disperato desiderio di vendetta, a lui non importava; era disposto a sopportare tutto. Conoscendo il carattere dell’altro quindi, continuò a sorridergli beffardo anche quando notò Liu Bing Wei mettere un braccio intorno alle spalle di Zhou Shu Yi mentre parlava con lui.

**********

Dipartimento di Management.

«Accidenti! Anche la fortuna di quel ragazzo è fantastica.»

Nell’aula del dipartimento di Finanza, Zhou Shu Yi sedeva in ultima fila, appoggiando le gambe sul banco e, come sua abitudine, stava giocando con il ciondolo della collana appeso al suo collo, borbottando. 

Inizialmente aveva pianificato di scattare foto con il suo cellulare che cogliessero Gao Shi De in situazioni imbarazzanti, ma non si aspettava che il suo piano coinvolgesse anche la persona vicina a Gao Shi De.

Fang Zheng Wen sfiorò il gesso sul tavolo e guardò Liu Bing Wei: «Ciao! Quali altri trucchi non sono stati ancora utilizzati?»

Poi dopo essere andato alla lavagna iniziò a scrivere “Un milione di modi per distruggere Gao Shi De” in caratteri grandi, prese ad elencare in dettaglio anche tutti i possibili modi e gli scherzi più strani a cui sottoporre delle persone come gnocchi di blatte, versare della polvere al peperoncino nel suo borsone di nuoto, chiamarlo e poi rimanere in silenzio, usare la ceretta per rimuovere le sue sopracciglia, tagliargli di nascosto i peli del naso, attaccargli una gomma da masticare nei capelli.

«Lo vuoi?»

Liu Bing Wei posò il gesso e si avvicinò all’uomo a capo dell’intero progetto; la mente del piano che a voce bassa formulava un nuovo scherzo.

«Trovare qualcuno e picchiarlo?»

Non appena finì di parlare, Zhou Shu Yi gridò: «Stai bene? Fortunatamente stai ancora studiando legge e in realtà, fino ad ora, non hai mai fatto una mossa sconsiderata.»

Anche Fang Zheng Wen gettò via il gesso, andò in fondo alla classe e gentilmente tentò di persuadere il suo amico.

«Lascia perdere, comunque tra poco ce ne andremo. Dovremmo essere persone più mature una volta laureati.»

Fang Zheng Wen, la persona che riusciva a convincerlo fin da quando erano al sesto grado delle elementari, rimase molto contrariato nell’udire le sue parole, alzò il mento e ribatté: «Allora solo perché sta per laurearsi, deve essere trattato bene? Voglio lasciare una profonda commemorazione sulla sua vita al college per i suoi anni a venire.»

Fang Zheng Wen sospirò impotente e disse: «Hai detto la stessa cosa anche prima, ma una volta sei caduto da un albero e quando ti è passato vicino Gao Shi De, ti ha salvato. Così come al terzo anno di scuola media e ancora a quello di scuola superiore. Ogni volta che dici di voler tenere una cerimonia memorabile, sei tu quello che soffre a causa dei propri scherzi.»

Quella frase procurò al diretto interessato la stessa reazione che aveva un gatto quando gli si calpestava la coda, il gattino altezzoso esplose sul posto.

«Cosa vorresti dire? Pensi che perderò contro Gao Shi De per sempre?»

«Voglio dire che siete entrambi adulti, se avete qualcosa da dirvi, potete farlo nella maniera giusta.»

Fang Zheng Wen fu interrotto ancor prima di poter finire la frase. Zhou Shu Yi era così arrabbiato che afferrò il suo zaino e scattò in piedi, alzandosi di fronte alle altre due persone in classe.

«Voglio solo ucciderlo e nessuno vuole aiutarmi.»

«Zhou Shu Yi!» 

Fang Zheng Wen gridò il nome del suo amico mentre tentava di fermare la persona che agiva sempre in modo impulsivo.

«Non seguirmi.» Nel frattempo, Liu Bing We rimase dov’era e alzò le spalle, dato che aveva già pianificato di lasciare Zhou Shu Yi a combattere da solo. Certo non poteva sapere che non appena si fosse alzato, avrebbe ricevuto anche lui un urlo dalla persona arrabbiata di fronte a lui.

«Oh.» Liu Bing Wei si era appena toccato il naso, ma poi si era di nuovo seduto sul tavolo, guardando in fondo all’aula Zhou Shu Yi correre fuori e scomparire dalla sua vista.

«In ogni caso, mi laureerò!»

«Ventuno anni, eppure ancora così capriccioso.» Fang Zheng Wen raggiunse la lavagna, non potendo fare a meno di sospirare.

«Si ha ventuno anni ed è ancora così carino.»

**********

Il giorno dopo.

All’interno di un’aula in un angolo del campus era stato collocato un pianoforte Steinway a coda nero, donato dagli ex alunni e, per quanto magnifico, portava addosso i segni  del tempo. Ciononostante, ogni anno la scuola assumeva manutentori professionisti per accordarlo e ripararlo se necessario; quindi, nonostante fosse stato collocato molti anni prima, riusciva ancora a riprodurre una melodia piena e sensibile.

Zhou Shu Yi calpestava i pedali nella parte inferiore del pianoforte con le punte delle scarpe, mentre pigiava alcuni degli ottantotto tasti per controllare che lo strumento fosse accordato prima di iniziare a suonare in modo più continuo e più morbido. Sotto il coperchio rialzato del pianoforte, i martelletti colpirono le corde in sequenza e la melodia prese a scorrere fuori dal magnifico strumento musicale. Il ragazzo seduto davanti al pianoforte aveva l’aspetto di un elegante giovane letterato, inebriato dal suono morbido del pianoforte, mentre sinuoso fletteva il corpo e canticchiava una melodia.

Zhou Shu Yi chiuse gli occhi, neppure il pianista poteva fermare l’avanzare della sua melodia.

Il suono tranquillo, bello e rilassante si udiva fin fuori dall’aula. Gao Shi De era seduto in cortile proprio di fronte alla finestra dell’aula da cui era parzialmente visibile il pianoforte così, mentre ascoltava la dolce melodia, si alzò per vedere chi suonava il pianoforte.

Come previsto l’impulsività e l’irritabilità dei due ragazzi erano molto diverse. 

Il ragazzo seduto al pianoforte sembrava inebriato dal suono che produceva e muoveva sinuosamente il suo corpo mentre canticchiava una melodia. Le persone che suonano il piano spesso chiudono gli occhi, Zhou Shu Yi fece lo stesso quando il pianoforte riprodusse le tre alte note che risuonarono alla perfezione insieme alle altre, finché il martello non colpì l’ultima corda e la persona rimasta affacciata alla finestra ad ammirare quello splendido spettacolo, applaudì involontariamente ed esclamò: «BRAVO!»

La persona immersa nella musica non rispose, ma voltò la testa sorpresa guardando il suo nemico, rimasto fuori ad osservarlo senza sapere per quanto tempo.

«Perché non continui? Suoni molto bene.»

«Dovrei suonare solo perché tu vuoi ascoltarmi? Chi ti credi di essere?»

Zhou Shu Yi non aveva mai suonato una canzone da lui composta davanti a qualcuno, e adesso la prima persona ad averla ascoltata era stata quella che più di tutte odiava. Zhou Shu Yi si vergognava. L’uomo, scavalcando la finestra con un ampio salto, entrò in classe e si avvicinò lentamente all’avversario, guardando cauto il viso di Zhou Shu Yi prima di parlare: «La persona che mi fatto tutti quegli scherzi prima, sei tu!»

«Che tipo di scherzi? Non capisco di cosa tu stia parlando.»

La persona con un’altezza di un metro e ottanta, si chinò avvicinandosi a Zhou Shu Yi, gli annusò il collo sul lato sinistro e affermò deciso: «Odore di borotalco.»

La persona con la coscienza sporca cambiò subito espressione ed anche se non si mosse, spinse via l’altro che gli era troppo vicino, poi alzò fiero il mento per ribattere: «So benissimo che stai bluffando e comunque l’ho buttato via dopo averlo usato.»

Non appena Zhou Shu Yi finì di parlare, vide l’espressione compiaciuta sul viso dell’altro.

«Lo sapevo.»

Sorpreso di essere caduto in quella semplice trappola, Zhou Shu Yi chiuse la bocca irritato.

«Cosa hai buttato via?»

Il tono sicuro dell’altro fece scattare in piedi il ragazzo popolare che non sapeva più come spiegare la cosa. Dopo aver guardato Gao Shi De con rabbia, Zhou Shu Yi uscì dall’aula come se stesse camminando sul fuoco.

«Zhou Shu Yi!»

Gao Shi De, rimasto in classe, non permise ai suoi veri sentimenti di lasciare il suo cuore mentre osservava la schiena dell’altro scomparire  completamente dalla sua vista, ma gridò mentalmente a se stesso di fare tesoro di quel momento nel suo cuore.

**********

«Dannazione quel ragazzo è come una caramella appiccicosa di cui non riesci a liberarti. Puoi imbatterti in lui ovunque tu vada.»

Zhou Shu Yi camminava nel campus con una faccia imbronciata, intenzionato a nuotare qualche vasca in piscina per liberarsi da quelle strane emozioni di disagio. All’improvviso, vide due figure familiari di schiena, davanti a lui. Istintivamente si avvicinò di qualche passo; voleva provare a saltare fuori di sorpresa e spaventarli, ma inaspettatamente sentì la conversazione che stava avvenendo tra i due.

«Zheng Wen, mi odi?»

Nel corridoio dell’edificio scolastico, le persone si fermavano voltandosi a guardare quel ragazzo indietreggiare sempre di  più mentre ascoltava un’altra domanda: «Ti piaccio?»

Fang Zheng Wen si pietrificò, guardandosi intorno confuso. Jiang Yu Xin guardò il ragazzo che aveva due anni meno di lei. La ragazza aveva una personalità schietta e non voleva essere così ambigua. Lui era solo un amico o poteva essere il suo ragazzo? Doveva saperlo quel giorno. Così prese fiato e raccolse tutto il suo coraggio per completare quell’improvvisa confessione.

«Mi piaci. Se non mi odi, mettiti con me!»

Fang Zheng Wen ascoltò la ragazza, ma stava esitando nel risponderle.

Zhou Shu Yi era in piedi dietro di loro e stava origliando quella conversazione inaspettata mentre, inconsciamente, con una mano prendeva il ciondolo appeso sul suo petto e iniziava a mordersi il labbro. Aveva appena scoperto che alla persona per cui aveva una cotta da anni piaceva un altro.

Era peggio che ricevere un pugno in pieno stomaco. Zhou Shu Yi voleva solo andarsene via di lì il prima possibile, quindi silenziosamente cominciò a indietreggiare, ma accidentalmente, fece cadere a terra il telefono che colpì il suolo producendo un suono nitido.

«Shu Yi? Perché sei qui?»

Jiang Yu Xin e Fang Zheng Wen si voltarono contemporaneamente per guardare il loro amico d’infanzia in piedi dietro di loro.

Di fronte alla domanda della ragazza, Zhou Shu Yi si avvicinò con una faccia imbarazzata, abbracciando la spalla di Fang Zheng Wen e fingendo di essere generoso.

«Sbrigati e rispondi di sì a Yu Xin. Se non la vuoi, non credo che nessuno oserà desiderare un maschiaccio del genere. In questo modo, bacerai la tua dolce metà d’infanzia! Ricordati di inviarmi l’invito per il matrimonio quando vi sposerete. E per il bambino che avrete in futuro, io dovrò essere il suo padrino. Questo è tutto.»

«Shu Yi…»

Quando Fang Zheng Wen guardò il suo amico, intuì vagamente che anche a Zhou Shu Yi piaceva Yu Xin. La sua esitazione era dovuta solo alla preoccupazione per Zhou Shu Yi e per una sua reazione, per quello non sapeva come rispondere alla confessione di Jiang Yu Xin.

«Non guardarmi in modo così dolce. Fallo con la tua ragazza. Ok, vi lascio a questo momento romantico senza disturbarvi oltre.»

Zhou Shu Yi, che non era un tipo dalla lacrima facile, pizzicò le guance di Fang Zheng Wen con entrambe le mani; costringendolo a guardare nella direzione di Jiang Yu Xin prima di accarezzargliele. Diede un piccolo colpo sulla spalla dell’amico e scappò immediatamente da quel posto imbarazzante.

Zhou Shu Yi vide il mondo intorno a sé passare da colorato a bianco e nero mentre percorreva quei corridoi e quelle aule a lui familiari; ignorando gli occhi puntati su di lui,si buttò lo zaino sulle spalle mentre correva all’impazzata verso la piscina.

«Cosa fai? Correre per le scale è pericoloso!»

Dal secondo al terzo piano Shi Zhe Yu, che per poco non venne travolto, urlò contro la persona che si stava precipitando al piano di sotto; mentre la persona che camminava al suo fianco, seppur un passo indietro, notò le lacrime sul viso di Zhou Shu Yi mentre gli passava davanti.

«Shi De?»

Shi Zhe Yu afferrò il braccio di Gao Shi De sbalordito dalla sua reazione, ma il suo amico strinse il suo polso per allontanarlo con un movimento brusco.

«All’improvviso mi sono ricordato di una cosa, comincia ad andare in classe.»

«Cosa?»

La mano ricadde debolmente sul fianco e il suo sguardo si fermò silenziosamente sul suo amico dal secondo anno. Guardò quella schiena allontanarsi sempre di più da lui, rivelando uno sguardo ferito. 

«Perché ho dovuto essere diplomatico? Perché non scegliere me? Non vado bene? Quello stupido di Zheng Wen e quella sciocca Yu Xin, entrambi sono idioti! Yu Xin mi piaci da così tanto tempo.»

Zhou Shu Yi se ne stava seduto sugli spalti vicino alla piscina. Si tolse la collana fortunata che teneva sempre legata al collo. La collana che Jiang Yu Xin gli aveva regalato e che in quel momento aveva tra le mani mentre urlava in una piscina vuota, piscina dove aveva deciso di dichiararsi alla ragazza per cui aveva una cotta da molti anni, piscina dove ogni sua fantasia era svanita. Aveva immaginato che sarebbero diventati la coppia che tutti avrebbero invidiato al campus, ma nella sua mente si palesò la scena della confessione di Yu Xin. Il suo primo amore era finito ancor prima di iniziare.

«Stupidi! Tutti pazzi!»

Zhou Shu Yi si alzò in piedi. Calde lacrime scivolarono sulle sue guance, mentre andava verso la piscina e saltava in acqua. Il suono degli schizzi echeggiò nell’edificio vuoto e umido che odorava di cloro.

Lì poteva piangere quanto voleva, perché non importava quante lacrime avrebbe versato, si sarebbero mescolate all’acqua della piscina. Inoltre non importava quanto il suo aspetto sconvolto dal pianto risultasse brutto, perché essendo solo in quella piscina, la sua miseria non sarebbe stata vista da altri.

Allentò le dita che tenevano stretta la collana e la guardò affondare lentamente verso il fondo della piscina. Decise che avrebbe raccolto l’oggetto solo durante una gara. La ragazza che gli aveva dato quella collana ora aveva qualcosa che amava più di quanto lui fosse qualificato ad amare lei. Quindi avrebbe dovuto lasciar andare via anche quel sentimento? In fondo non era come mettere via una collana che una volta si teneva stretta in mano?

All’improvviso un forte spostamento d’acqua catturò la sua attenzione. Zhou Shu Yi voltò la testa sorpreso e, inaspettatamente, vide Gao Shi De che nuotava verso di lui. Una volta raggiunto lo tirò rabbiosamente per un braccio, cercando di tirarlo via dal fondo della piscina con forza.

La prima reazione di Zhou Shu Yi fu naturalmente di infelicità, quindi non importava quanto Gao Shi De lo tirasse, lui iniziò a scalciare nuotando nella direzione opposta. Dopo essere andati avanti e indietro diverse volte così, i loro corpi risalirono di poco e ciò permise a Gao Shi De di afferrarlo per un gomito con una mano e di cingere con l’altra la vita di Zhou Shu Yi per attirarlo a di sé.

In effetti Gao Shi De aveva seguito quella persona sin da quando aveva lasciato l’aula con il pianoforte; aveva osservato la sua antipatia verso di lui, lo aveva osservato mentre assisteva alla confessione di Jiang Yu Xin e infine mentre piangeva tristemente.

Così sbatté Zhou Shu Yi contro di lui e gli baciò le labbra salate dalle sue lacrime.

Sott’acqua, il primo fissava con occhi spaventati l’altro, mentre il secondo lo  guardava con calma mentre muoveva e spingeva le gambe per allontanarsi dal fondo della piscina e portare in superficie la persona che stava affondando secondo il principio di Archimede e la legge del galleggiamento di un corpo immerso nell’acqua.

«Zhou Shu Yi, sei impazzito?»

«Tu sei pazzo, perché mi hai baciato?»

Le due persone nuotarono fino al bordo della piscina rimanendo senza fiato, poi entrambi spalancarono la bocca respirando affannosamente e senza tante cerimonie.

«Chi ti ha detto di morire?»

«Sono affari miei se non riesco a risalire!»

Zhou Shu Yi usò il braccio per asciugarsi le labbra che erano state baciate dall’uomo davanti a lui. Le espressioni e i movimenti di Zhou Shu Yi fecero accigliare Gao Shi De.

«Ti piace così tanto Jiang Yu Xin? Vederla con Fang Zheng Wen e ascoltare la sua confessione ti rende così triste che non vuoi nemmeno più vivere?»

Il tono di voce usato da Gao Shi De era diverso, Zhou Shu Yi non lo aveva mai sentito parlare così prima; ma la cosa che saltò alla mente, oltre che alle orecchie, dell’altra persona, era completamente diversa.

«Aspetta… come fai a sapere di Yu Xin e Zheng Wen?»

Improvvisamente, la sua mente venne attraversata da un lampo e subito capì che, dal loro incontro nell’aula con il pianoforte, quel ragazzo lo aveva seguito per tutto il tempo fino a vederlo nel suo momento più imbarazzante. Improvvisamente si arrabbiò e gli gridò contro: «Oh merda! Tu mi stavi seguendo!»

«Io…» Gao Shi De tuttavia rispose con una sola parola e, invece di ribattere, smise di difendersi. 

Zhou Shu Yi ancora una volta lo aveva frainteso pensando che il suo nemico lo avesse seguito e che prima lo avesse afferrato e poi trascinato per la vita in acqua per… “vendetta”, per gli scherzi che gli aveva fatto in precedenza. 

«Sì, ammetto che gli scherzi che hai subito sono opera mia. Mi hai appena preso e hai visto in che stato sono, è questo che aspettavi per ridere di me? Ora che lo hai visto, sei soddisfatto? Esci, vattene via. Sarai soddisfatto adesso!»

«Non devi pretendere di essere forte se ti senti triste.»

«Esci! Non costringermi a picchiarti!» Zhou Shu Yi strinse la mano destra a pugno minacciando Gao Shi De e indicando l’uscita. La persona molto testarda smise di parlare, poi si voltò e se ne andò via in silenzio.

Seduto sul freddo pavimento piastrellato vicino al bordo della piscina, dove l’odore del cloro era più forte, Zhou Shu Yi guardò stordito l’acqua blu e mormorò tristemente tra sé e sé.

«Che razza di collana fortunata. Io non sono affatto fortunato.»

Tuttavia Zhou Shu Yi non sapeva, e non se ne rese subito conto, che dopo essere uscito dalla piscina in uno stato d’animo calmo, e aver camminato fino all’ingresso dall’altra parte dell’edificio; il ragazzo che se n’era andato prima di lui, era tornato in piscina e, dopo essersi tuffato, aveva raccolto la collana abbandonata sul fondo. Dopodiché si era diretto allo spogliatoio del club di nuoto inzuppato fradicio e, fermandosi davanti allo speciale armadietto di Zhou Shu Yi, aveva appeso la collana alla maniglia dell’anta in ferro.

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