THARNTYPE: 7YOL – CAPITOLO 7

Infermiere personale

“Hey P’Tharn. Hai spento il telefono? Continuo a chiamarti ma dice sempre che non è disponibile.”

“Non l’ho fatto. Aspetta, fammi controllare…”

Il signor Tharn si acciglia immediatamente quando il suo collega entra nel suo ufficio con un tono fortemente lamentoso. Prende il telefono per controllare e poi, si acciglia ancora di più quando dopo aver toccato il telefono e premuto il pulsante di accensione non succede niente. Lo schermo rimane nero, un’indicazione che… la batteria del telefono è completamente scarica.

“Penso che la batteria si sia completamente scaricata. Ho dimenticato mettere in carica il telefono la scorsa notte perché entrato in camera e appoggiato la testa sul cuscino, mi sono già addormentato.”

“Usa il mio power bank e carica il telefono. Così ogni volta che abbiamo bisogno di te, possiamo contattarti.” Il collega più giovane gli da un power bank mentre Tharn mormora un ‘grazie’, poi ricarica immediatamente il telefono e aspetta che si accenda. La prima cosa che fa non appena disponibile è controllare se una determinata persona l’ha chiamato o meno. Quando vede una serie di numeri che gli sono così familiari…

Senza alcuna esitazione, Tharn lo richiama. Le sue labbra si incurvano leggermente, non riesce a credere che l’altra persona abbia preso l’iniziativa per primo di chiamarlo. Pensando che ha bisogno di tornare a casa il prima possibile per riconciliarsi con lui, come è già successo molte volte prima, Tharn ascolta il suono della chiamata in corso. È pieno di aspettative e il suo sorriso sarebbe diventato più ampio se solo avesse potuto sentire la voce profonda e irritata del ragazzo, ma invece… non ha preso la chiamata.

“Forse sta ancora lavorando.”

Il suono della chiamata interrotta, spingerebbe la persona a ricomporre il numero; se non fosse per il suo collega che lo chiama di nuovo. Quindi, Tharn posa il telefono in carica sul tavolo, all’oscuro che in questo momento il suo amato non sta lavorando, ma sta dormendo. Sdraiato sul letto per la febbre alta e… con un ragazzo che sta cercando di rapire sua moglie per trasformarla in suo marito.

In questo momento, il signor Tharn non lo sa ancora, ma… non passerà molto che verrà a saperlo.

Nel frattempo, Fiat sta fischiettando allegramente mentre esce dalla sua macchina. Porta con sé un pacchetto di porridge di riso e vari tipi di medicine che ha comprato. Ora sta guardando l’alto condominio, sentendosi soddisfatto perché è una così grande coincidenza che abbia un amico che vive nella stessa zona.

Una coincidenza che Fiat ha fatto accadere ingannando la persona ubriaca. Quella sera, Fiat ha preso il telefono di Type, ha copiato il suo numero e gli ha chiesto l’indirizzo prima che venisse messo fuori combattimento dall’alcool. In questo momento, il bel giovane si è avviato verso la reception, stampandosi in faccia il suo più grande sorriso, sapendo bene che nessuno può resistere al suo fascino.

Lo usa al massimo, e sempre con estrema fiducia.

Se P’Type fosse un vecchio, grasso, calvo con la pancia, allora sarebbe difficile per lui chiedere della sua stanza; ma il ragazzo che sta cercando è bello, ha affascinanti occhi acuti con lunghe ciglia, labbra e naso ben sagomate, carnagione scura e un corpo ben costruito, quindi è garantito che non sia passato inosservato e che qualcuno possa riconoscere il ragazzo che sta cercando.

“Mi scusi Phii, conosce un uomo che vive qui? Ha la carnagione scura, un viso affilato e affascinante. Si chiama P’Type. È il mio senior all’università. So che vive qui, ma io non so in quale stanza. Se possibile, vorrei solo fargli visita per salutarlo.”

“Type… Type… Oh! Sì, quel ragazzo. Quello che vive con lo straniero dal viso occidentale. È lui quello di cui stai parlando?”

Fiat è un po’ confuso. Stringe gli occhi perché sa che Type ha un ragazzo, ma quello che non sapeva è che uno straniero; pensava che fosse un thailandese qualunque. Nonostante tutto Fiat continua a sorridere così ampiamente e ad annuisce vigorosamente al suo interlocutore.

“Sì, Phii”

“Oh, certo, lo conosco. Perché non dovrei? È…”

In quell’istante Fiat ottenne il numero della stanza del signor Thiwat. Dopo aver ottenuto ciò che vuole, il giovane prende immediatamente il telefono per guardare lo schermo e parlare con tono di voce rammaricato.

“Adesso vado Phii. Il mio amico è già qui. Grazie mille per essere stato un’amica con cui chiacchierare”. Dopo aver detto questo il giovane alto scivola via velocemente e scompare dalla vista della giovane ragazza alla reception. Fiat si dirige verso l’ascensore a lunghi passi, le sue mani aggrappate strettamente alla borsa che ha comprato, mentre il suo cuore batte all’improvviso più velocemente sentendosi eccitato come un matto per la persona che ora può finalmente vedere.

Onestamente all’inizio, a Fiat piaceva solo l’aspetto di Type, un aspetto estremamente speciale, ma più vedeva la persona parlare in modo duro e burbero, più gli piaceva. Solo con questo può sentire e affermare che deve essere follemente appassionato a letto fino ad arrivare a pensare ‘Voglio farlo con lui una volta’.

Anche se sa che Type ha già un ragazzo, il desiderio nel suo cuore di provare ad assaggiarlo almeno una volta non se ne va. Eccitazione e sfida continuano ad esplodergli nel petto, il piacere di conquistare il cuore di quel burbero ragazzo. Pertanto, quando gli capita un’opportunità come questa, sapendo che la persona è malata… non può esitare dal correre al suo fianco e guadagnare ai suoi occhi più punti possibili.

E adesso si trova di fronte alla stanza di Type. Fiat ripete a se stesso parole di incoraggiamento prima di entrare.

“Sei molto bravo. Sii fiducioso Fiat.” Dopo esserselo ripetuto un paio di volte Fiat alza la mano per suonare il campanello e aspetta una risposta ma… non arriva niente dall’altra parte della porta.

La persona che ha premuto il campanello esita, non è più sicuro se la persona malata sia a casa o meno.

“Se P’Type non è qui, aspetterò che venga. Ma se P’Type è nella stanza, allora magari sta dormendo.” questo è il pensiero della persona che suona il campanello un’altra volta… e poi una seconda volta, e una terza, e ancora e ancora e ancora finché…

“Suono ancora una volta…”

“Cazzo! L’ho sentito. La tua casa non ha un campanello che puoi premere come se non ci fosse un domani?!!”

Fiat smette di premere il campanello dopo aver sentito la voce profonda della persona che grida nella stanza. Dopo di che, sente dei rumori all’interno. Sta per avvicinare l’orecchio alla porta ma…

Il proprietario della stanza apre la porta mentre il più giovane che sta per chinarsi rimane immobile dopo aver visto… il fottuto aspetto sexy del ragazzo!

Fiat non può fare altro che fissare la carnagione scura della persona che indossa ancora i pantaloni dell’altra sera, ma che non indossa nulla nella parte superiore del corpo, rivelando gocce di sudore sparse sulla pelle. Lo sguardo di Fiat percorre la figura davanti a lui; a partire dal collo, passando per il torace giù fino agli addominali, mentre Type è lì in piedi appoggiato allo stipite della porta. Nonostante gli occhi acquosi a causa della febbre, trasmette comunque un’aria pericolosa, feroce e così intensa che fa tremare il cuore del giovane.

Quindi, il ragazzo più anziano parla con voce roca ma sempre piena di fascino: “Come mai sei qui?”

“Sono venuto a controllarti, P’Type.” Type vorrebbe chiedere come e perché conosce il numero della sua stanza, ma lo ignora. L’unica cosa che dice è…

“Adesso vado a dormire. Allora vai a casa.”

“P’Type, ho comprato qualcosa per te. Hai già mangiato? E la tua medicina? L’hai già presa?” Fiat afferra la persona che è venuto a vedere mentre quest’ultimo si acciglia. Quindi continua rapidamente a parlare.

“Non ti darò più fastidio, P’Type. Voglio solo che tu mangi questo cibo che ti ho comprato e che dopo prenda la tua medicina. Poi me ne andrò.”

Se sfido di più la fortuna, P’Type potrebbe esserne infastidito. Per ora, va bene così.

Il ragazzo più grande è così pigro che non discute più. Non è sicuro se sia a causa della sua febbre o del mal di testa, ma il proprietario della stanza si volta per rientrare lasciando la porta aperta, invitando così il ragazzo più giovane a seguirlo in fretta, poi…

“P’Type!” Il ragazzo più giovane, sconcertato, chiama il nome della persona che è appena svenuta afferrando il tavolo vicino all’ingresso, precipitandosi ad aiutarlo. In questo modo Fiat sente la pelle del ragazzo senza coscienza che brucia a causa della febbre. Quel corpo, che è attualmente adagiato su di lui… gli fa venire la pelle d’oca.

Dannazione! Il corpo di P’Type è così fottutamente sexy!

Il ragazzo più giovane lo aiuta ad alzarsi, una mano sulla schiena e una sulla scapola, mentre i suoi occhi si posano sui muscoli duri e ricoperti di sudore. Attraverso il palmo sente il calore della persona e non riesce a resistere dal muovere la sua mano sul corpo dell’altro, partendo dal petto e scendendo fino al ventre, provocando nell’altro un lieve movimento. Fiat si blocca ad osservare la carnagione scura del ragazzo più grande, il cui sudore riflette la luce del sole proveniente dalla finestra, provando l’urgenza di… deglutire la propria saliva.

Le goccioline di sudore che gli scendono dal collo sono così sexy al punto che Fiat vuole usare la sua lingua per leccargliele via. Quella vista stimola l’umore di Fiat, eccitandolo, fino a quando Fiat avvolge il suo braccio intorno al corpo muscoloso di Type.

In questo momento Fiat si rende conto che l’uomo a cui mira… ha molto più fascino di quanto immaginasse.

“Phii… P’Type, stai bene?” Fiat vorrebbe schiaffeggiarsi per aver balbettato in quel modo. Non riesce a credere che la sua sicurezza sia diminuita tanto solo toccando il corpo di Type, ma la persona malata è inconsapevole di tutto in questo momento, mentre muove la mano per sostenersi e alzarsi.

“Mi dispiace. Ho solo un po’ di vertigini.” Type da solo questa risposta cercando di rialzarsi, mentre Fiat lo sorregge frettolosamente tenendolo ben saldo per le braccia.

“Lascia che ti aiuti. P’Type dov’è la tua camera da letto?”

“Non ce n’è bisogno. Solo… fammi sedere.”

Sentire la voce roca del ragazzo più grande lo fa tremare tanto che anche deglutire diventa difficile ormai. Sembra che il solo sentire solo la voce di Type… lo renda eccitato.

“Sul divano P’Type?”

“Sì. Sul divano.” Fiat non sa cosa pensa né cosa sente il suo P’Type, perché ha puntato direttamente il divano al centro della stanza lasciando Fiat ad emettere di nascosto un sospiro di rimpianto mentre lo adagia lentamente. Type, non appena seduto, si rianima e si lamenta mentre abbandona la testa contro lo schienale.

“Dannazione! Mi fa male la testa!”

“Hai già mangiato e preso le medicine P’Type?”

“Non ancora.”

“In tal caso, aspetta qui un minuto, preparerò questo porridge che ti ho comprato in modo che tu possa mangiare subito.” Fiat torna in fretta all’ingresso per prendere il cibo e le medicine che ha abbandonato quando ha sorretto Type ma una voce lo interrompe.

“Non ce né bisogno. Vado a dormire.”

“…”

L’ascoltatore si calma immediatamente. guardando il ragazzo più grande che lo sta cacciando per la seconda volta. Francamente, il suo cuore si è spezzato, prima d’ora nessuno lo ha mai rifiutato in questo modo. Tutti amano il suo fascino, anche le donne non gli resistono nonostante a Fiat non interessino; ma gli uomini… fin da giovane ha questo carisma forte e attraente a cui soprattutto loro non sanno resistere.

Anche nella squadra in cui gioca ci sono molti senior che mirano a lui, esprimono spesso il loro interesse flirtando apertamente con lui. Quindi questa è la prima volta che prova la sensazione di essere ignorato. Potrebbe essere umiliante, ma… non vuole arrendersi.

Al contrario… più lo rifiuta e più vuole conquistarlo.

“Ti sto infastidendo P’Type?”

“Onestamente parlando… Sì!” replica il malato con rabbia. Fiat serra forte il pugno, ma poi si calma frettolosamente e fissa l’altro negli occhi con uno sguardo triste.

“Sono solo preoccupato per te P’Type. Non siamo più estranei e non volevo infastidirti. Mi sento solo in colpa per quello che è successo l’altra notte. Non ti ho impedito di bere così tanto che ti sei ammalato. Sento che è una mia responsabilità e se non facessi qualcosa, mi sentirei a disagio. Quindi, lasciami fare questo per te, ok? Per favore P’Type.” implora Fiat. Si morde le labbra e china un po’ la testa mentre si dipinge sul viso un’espressione di disagio, cosa che spinge Type a sospirare pesantemente.

Fiat non sa cosa sta pensando il suo P’Type, ma sorride subito dopo aver sentito la risposta della persona.

“Mangio e basta.”

Oggi ha imparato qualcosa di nuovo…Type parla in modo schietto e diretto ma in fondo è gentile.

Il giovane che ha ricevuto il consenso da Type afferra in fretta la roba che ha comprato e va subito in cucina.

“Dov’è la ciotola, P’Type?”

“È nello scaffale in alto”

Il proprietario della stanza risponde distrattamente a Fiat che sente un movimento provenire dal soggiorno. Quindi si sporge di nascosto per guardare nella stanza e trova il bell’uomo sdraiato sul divano, con un braccio posizionato sulla fronte. La visione fa sorridere Fiat.

Chi non si emozionerebbe quando è da solo con la persona che gli piace davvero?!

Questo è il pensiero della persona che è di buon umore mentre apre l’armadietto con i piatti ma…

“Che diavolo?”

Fiat borbotta tra sé e sé a bassa voce dopo aver visto cosa c’è all’interno del mobile. È tutto in set di coppia!

Piatti, tazze, scodelle fino a quando i suoi occhi si spostano rapidamente nel lavandino vicino e vedono un paio di tazze da caffè; è sempre lo stesso stile ma con colori diversi. Poi la curiosità di Fiat lo spinge ad aprire un cassetto, vedendo i set di posate coordinate. Anche le bacchette si distinguono per colore, una coppia è verde e l’altra coppia è blu.

Tutto in quella cucina grida che le due persone che vivono nella stanza non sono solo normali coinquilini, ma che gli abitanti della stanza… sono una coppia.

“L’hai trovata?”

“Trovata Phii! Trovata.” La domanda fa trasalire Fiat. Tremando un po’ tira fuori in fretta dall’armadietto la ciotola prima di versare velocemente al suo interno il porridge caldo, anche se è stranamente scontento di ciò che ha visto.

Perché P’Type ha già un fidanzato? Voglio assolutamente vedere che aspetto ha quel fottuto fidanzato di P’Type.

Pensa con rabbia Fiat, estremamente scontento di quello che ha visto in cucina. Aggiusta un po’ la sua espressione stampandosi un sorriso sulle labbra prima di mostrare di nuovo se stesso al malato. Dopo aver afferrato il porridge va dritto dalla persona seduta sul divano e posiziona la ciotola sul tavolino basso davanti.

“Posso aiutarti a mangiare, P’Type?”

Dimenticalo. Non mi piace il ragazzo di P’Type ma mi piace P’Type. Quindi in questo momento pensa prima a guadagnare dei punti.

Riflette Fiat, dando un colpetto alla persona sul divano. Type alza lo sguardo e si mette lentamente a sedere, finché Fiat non si precipita a sostenerlo ma…

“Non ce n’é bisogno, posso cavarmela da solo.” senza pensarci due volte, Type alza la mano in segno di rifiuto. Dagli occhi del suo P’Type, si può vedere chiaramente che la persona non vuole essere disturbata, che vuole mangiare da solo. Quindi Fiat può solo mettersi rapidamente a sedere sul divano mentre lancia uno sguardo ai pantaloni che la persona accanto a lui indossa dall’altra sera.

“Il tuo corpo si sente appiccicoso? Se vuoi posso aiutarti a pulire il tuo corpo dal sudore.”

“Non ce n’è bisogno. Grazie per la preoccupazione, ma non appena finisco di mangiare questo porridge puoi andartene. Non c’è bisogno di sentirsi in colpa, voglio solo dormire.” Typa parla in modo schietto mentre mangia il porridge caldo dalla ciotola. Anche se Fiat può vedere chiaramente che non vuole mangiare il cibo che gli ha comprato, il suo P’Type è comunque così gentile da mangiarlo fino a lasciare la ciotola vuota. Dopodiché, l’infermiere Fiat torna in cucina a prendere l’acqua e le medicine per il suo Phii che ha la febbre.

“Prendi la tua medicina Phii.”

Il suo P’Type lo guarda un po’, ma accetta la medicina e la prende. Dopodiché sta per aprire di nuovo la bocca per cacciarlo fuori di casa ma Fiat lo interrompe.

“Posso andare in bagno, per favore?”

“Eum. Laggiù.” Il senior gli indica l’ubicazione del bagno. Fiat sta cercando di ritardare il momento di andare guardando il proprietario dell’appartamento che prende le medicine appoggiato di nuovo contro lo schienale del divano. Nel frattempo, il ragazzo più giovane pensa ad un modo per rimanere un po’ più a lungo; e se possibile… a come fare per pulire il corpo della persona che gli piace.

Onestamente, Fiat vuole anche sapere quanto quella persona è grande dentro i pantaloni.

Pensa Fiat. Pensa. Pensa. Pensa. Come puoi restare qui ancora un po’? Pensa!

Il ragazzo più giovane, all’interno del bagno, continua a camminare in cerchio mordendosi le labbra, ma non riesce a pensare a niente. Inoltre, il bagno non è il posto migliore per pensare.

No. Non è che il bagno sia sporco, ma la roba al suo interno indica che ci sono due ragazzi che vivono nello stesso posto.

Il ragazzo di P’Type deve essere una persona pulita.

Dopo aver incontrato il giovane del sud, Fiat può dire che il suo P’Type è il tipo di persona a cui va bene qualsiasi cosa, sembra essere semplice e alla mano. Quindi, la schiuma per il viso che può essere facilmente acquistata al 7/11 è certamente sua, ma la roba ben organizzata in modo ordinato dall’altra parte del ripiano deve appartenere al suo ragazzo. Quei prodotti distraggono Fiat, che diventa sempre più curioso e interessato all’aspetto del fidanzato del suo P’Type.

{N/T: Tu che non hai mai visto un drama, soprattutto uno coreano – RIMEDIA! – non saprai che il 7/11 è una catena di minimarket; praticamente la versione asiatica del Carrefour Express. Visto quante cose si imparano online? Per tutti gli altri che invece lo sapevano, potete andare oltre (anche se ormai la nota è finita <3}

È uno straniero?

“Dannazione. Smettila di pensarci!”

Fiat maledice se stesso mentre sospira pesantemente perché… non riesce a pensare lucidamente.

Penso che sia meglio tornare a casa per ora…

Infine, Fiat esce dal bagno e torna in soggiorno. Ha intenzione di salutare la persona malata, ma il destino dev’essere dalla sua parte perché in questo momento…

“P’Type?”

“…”

Il malato si è addormentato. Il petto ampiamente esposto mostra l’inspirazione e l’espirazione costante e pacifica. Questo spinge il giovane che stava per andarsene ad inginocchiarsi vicino al divano. Quindi, trae un respiro profondo prima di afferrare la grande mano della persona che giace disteso e portarsela al viso mentre si sistema accanto a lui per… esplorarlo.

Il viso affilato che sembra più stressato del solito, forse a causa della sua fronte corrugata e del mal di testa, o delle labbra che si arricciano inconsciamente come a manifestare il suo essere di cattivo umore. O forse perché il suo mento ha un po’ di barbetta. Tutto sommato, anche se sfatto; non si può negare la sua bellezza.

‘È così affascinante ed estremamente bello’ sta pensando la persona il cui sguardo è stato ora calamitato… dalle labbra.

È questa Fiat. L’opportunità che aspettavi.

L’opportunità per sentire come sono quelle labbra che ferocemente continuano a respingerlo e cacciarlo via. Fiat è incredibilmente curioso, vuole sapere che sapore hanno quindi allunga la mano per sfiorare quelle morbide labbra con la punta delle dita ma… sono secche. 

Ai’Fiat! P’Type è malato!

Fiat scuote vigorosamente la testa al pensiero. Dopo di che, trae respiro profondo e guarda ancora una volta la persona che sta dormendo in modo così pacifico e sereno sul divano. Quindi si alza e va in bagno per prendere un asciugamano per il viso e una bacinella con cui torna in soggiorno.

“Adesso ti pulisco P’Type.” Il giovane di bell’aspetto chiede il permesso alla figura addormentata di fronte a lui, prima procedere a pulirgli il petto dal sudore con l’asciugamano umido. Fiat gli lancia di nuovo uno sguardo, vuole assicurarsi che la controparte non si svegli e lo cacci fuori prima di aver completato quello che sta facendo. Questo è un compito che Fiat è desideroso di fare per il suo senior.

Non ha mai fatto l’infermiere per qualcuno prima d’ora, ma se il mio paziente ha questo aspetto divino, sono disposto a fare questo genere di lavoro.

Questo è il pensiero che il ragazzo formula mentre sta rimuovendo il sudore dal collo dell’addormentato, per poi passare alle braccia muscolose – prima la sinistra e poi la destra, concludendo con il petto dopo aver di nuovo bagnato l’asciugamano.

Anche se entrambi praticano degli sport, il fisico del suo P’Type è molto diversa rispetto al suo. Potrebbe essere perché mentre lui è in piena crescita… l’altro è ormai un uomo adulto.

“Voglio davvero leccarlo.”

Fiat è già al limite. Quasi non riesce a trattenersi dal leccare quella pelle color cioccolato che sta delicatamente pulendo. Soprattutto i suoi capezzoli, che sono completamente eretti a causa dell’asciugamano umido che gli ha passato contro più e più volte. Ma Fiat si ripete che deve essere paziente, perché se adesso facesse qualcosa che potrebbe infastidire Type causandone il risveglio, verrebbe cacciato e buttato fuori immediatamente.

Pertanto si calma facendo un respiro pesante, stabilizzando il suo umore e riprendendo a pulire il corpo della persona che desidera. Ma più pulisce e più il suo cuore batte all’impazzata finché…. la sua mano raggiunge il bordo dei pantaloni.

La parte inferiore di cui è più curioso.

P’Type potrebbe essere spaventosamente enorme qua sotto.

Fiat ingoia la sua saliva mentre le sue mani tremanti sbottonano i pantaloni del ragazzo incosciente. Trattiene il respiro mentre afferra il bordo dei pantaloni e li tira giù lungo i fianchi il più delicatamente possibile. Ha paura che la persona malata possa svegliarsi ma…

Cazzo!!!

Anche se il suo P’Type ha ancora indosso i boxer, l’idea che ci sia solo quel sottile strato di tessuto fa sì che Fiat senta qualcosa di caldo nei suoi. Fissando la parte sporgente, anche se solo tramite i boxer, è sicuro che lì sotto sia grande e, onestamente, vorrebbe vederlo.

No. Voglio divorarlo.

Il pensiero malvagio si forma della mente di Fiat mentre istintivamente avvicina la mano al bordo dei boxer scuri. Sta per tirare giù l’indumento intimo per colmare la sua curiosità quando…

RRRRRRRrrrrrrrrrrrrrr

Il telefono squilla dal nulla, spaventando e facendo trasalire Fiat che getta uno sguardo alla persona malata che si acciglia un po’ per via del fastidio che gli provoca il rumore. Fiat cerca immediatamente la fonte del suono perché non vuole Type si svegli e, fortunatamente per lui, la trova sul mobile vicino al divano. Così Fiat afferra in fretta il telefono.

Lo silenzia immediatamente e sta per tirare un sospiro di sollievo quando… nota lo sfondo del cellulare.

La foto di due uomini che si abbracciano. Certo, uno dei due è il suo P’Type mentre l’altro…

“È questo il fidanzato di P’Type?”

Un uomo affascinante dalla carnagione bianca, con occhi magnetici e dall’aspetto occidentale, abbastanza alto e dalla figura simile a quella della persona al suo fianco; sorride alla telecamera mentre le sue braccia circondano il collo di Type. Se gli chiedessero se quel ragazzo è bello… si, lo è. Ma a Fiat piace comunque di più Type. 

Un quadretto che spinge la persona che lo guarda a bloccare il telefono.

Poi Fiat, ancora insoddisfatto, preme ancora una volta il pulsante per spegnerlo prima di lanciarlo con noncuranza sul letto.

“Stai rovinando l’atmosfera!” Fiat impreca contro la persona nella foto prima di emettere un lungo sospiro. Poi si dirige verso l’armadio per afferrare una maglietta e dei pantaloncini con cui cambiare il malato. Infine, afferra una coperta, torna in soggiorno e la posa delicatamente sopra il ragazzo ancora addormentato.

In realtà Fiat vorrebbe restare ancora un po’… ma non sa quando il fidanzato tornerà a casa, quindi decide che è meglio andare via per ora.

Almeno oggi ha scoperto varie cose, e ne ha viste molte altre.

Se P’Type ha dei problemi col suo ragazzo, allora è solo una questione di tempo. Riuscirò ad inserirmi tra di loro.

“Se vengo qui tutti i giorni allora ci sarà una possibilità che lui si sottometta a me.”

Il giovane se lo dice con determinazione, pronto a conquistare mente e cuore del bel ragazzo dalla pelle scura.

*****

“È così arrabbiato da aver spento il telefono?”

Nel frattempo, il signor Kirigun sta cercando di contattare il suo ragazzo nel tempo libero, ma come inizia la telefonata, viene di nuovo interrotto. Poi Tharn prova a chiamare di nuovo, ma la sua chiamata viene rifiutata. A questo punto non può fare a meno di preoccuparsi, perché il suo ragazzo non avrebbe accettato la sua chiamata se lo avesse creduto ancora arrabbiato con lui, o qualcosa di simile.

È partito senza dirgli che aveva del lavoro da fare in un’altra città, lasciando solo un post-it, e senza chiamarlo ne inviargli alcun messaggio. Dopo averci ragionato Tharn si rende conto di essere stato un idiota ad essersi comportato in quel modo… mettendo il broncio perché al suo ragazzo non piace l’idea di sposarsi.

Tharn non vuole un matrimonio in pompa magna. Solo festeggiarlo con gli amici e i parenti è abbastanza per lui, ma sembra che il suo ragazzo non la pensi allo stesso modo. Anche se adesso Type ha accettato pienamente – a differenza del passato – la loro relazione, ancora non gli piace l’idea di dire a qualcuno quello che c’è tra loro.

I colleghi di Tharn sanno già che è gay. Sanno anche che ha un fidanzato e non nega mai di amarlo infinitamente. Mentre Type… lui potrebbe semplicemente dire che ha un amante e basta, senza specificare il genere. Per questo motivo molti pensano che la persona che ama sia una donna. Ogni volta che Tharn gli chiede perché non chiarisce la cosa in risposta ottiene semplicemente ‘Non c’è bisogno di raccontare a chiunque della mia vita privata’.

Tharn lo accetta, ma certe volte questo pensiero lo turba e lo ferisce.

In aggiunta a ciò, Type diventa ogni giorno più attraente. Non solo per le donne ma anche, e soprattutto, per gli uomini; al punto che non può fare a meno di diventare geloso e molto possessivo nei suoi confronti.

Stanno insieme da sette anni, ma nonostante questo a volte ancora non sa cosa Type stia pensando. Tharn sa solo che… non può vivere senza di lui.

La mia vita non avrebbe senso senza di lui… è così brutto che io voglia legare quella persona a me il più possibile?

Tharn pensa questo mentre con un sospiro fissa il telefono.

“Ai’Type!”

Ancora non si è ripreso dal suo sospiro che il suo telefono squilla e lui si affretta a rispondere. È così felice mentre risponde ma la voce della persona dall’altro capo della linea è…

[Ai ‘Tharn. Mi hai chiamato? Mi dispiace. Non sapevo che il mio telefono fosse spento.]

“Sei malato?”

Le sue sopracciglia scure si uniscono insieme mentre pone la domanda. Può sentire che non sta bene dalla voce rauca.

“Aspetta. Mi affretto a tornare a casa adesso.”

[Non è necessario. Fai il tuo lavoro. Dormirò e riposerò, poi starò bene. Ho chiamato solo per dirti che se non rispondo alle tue chiamate non devi pensare a niente di stupido. Sono solo malato e voglio semplicemente dormire… capito?]

Ogni volta che Type è malato gli parla sempre in modo autoritario, finché Tharn non può fare altro che sorridere debolmente. 

“Capisco. Allora sbrigati, mangia qualcosa e non dimenticarti di prendere le medicine. Dopodichè vai a letto presto. Non accendere l’aria condizionata; ti farà solo peggiorare la febbre. Sei sicuro che starai bene? Vuoi che chiamo mia madre? Comunque lascia che venga mia madre a prendersi cura di te e…”

[Basta Ai’Tharn. È troppo e ti ho già detto di non preoccuparti per me. Sto bene. Ho solo bisogno di riposarmi, tutto qui. Quindi non preoccuparti e fai il tuo lavoro.]

Prima che il suo ragazzo possa esagerare di più, Type poi lo interrompe e gli risponde in tono serio tanto che Tharn può solo sospirare per manifestare la sua preoccupazione.

“Sono solo preoccupato.”

[Sì. Lo so, e ti ho chiamato anche perché ho qualcosa da dirti.]

Tharn aggrotta la fronte. Ha paura che la persona possa arrabbiarsi con lui ma…

[Mi manchi tanto.]

Sono preoccupato per lui come un matto ma ora sono anche felice come un pazzo. Ad ogni modo, sentire la sua voce dopo tanto tempo… manchi anche a me.

Il pensiero del signor Tharn però ancora ignora è che… c’è un ragazzo che sta cercando di intrufolarsi nelle loro vite. 

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