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BED FRIEND – CAPITOLO 14

Trappola

[POV di King]

«I gatti sono animali paranoici.»

Questo era quello che mi aveva detto una volta un mio amico che era perdutamente innamorato dei gatti. Faceva parte degli istinti naturali dei gatti, che includeva la loro indipendenza, arroganza e il modo in cui amavano comportarsi in modo superiore ai loro proprietari umani, così come il loro bisogno di cure e attenzioni. Tutto ciò mi aveva fatto chiedere perché si avesse voglia di prenderne uno o perché fosse interessato a una creatura con tali caratteristiche, fino a quando non avevo incontrato qualcuno che aveva proprio quelle caratteristiche simili a un gatto. 

BED FRIEND – CAPITOLO 13

Istinto

La notte del mio ventisettesimo compleanno era trascorsa in un modo diverso da quella di qualsiasi altro anno. Non sapevo quando mi ero addormentato, ma avevo riaperto gli occhi quando avevo sentito la sveglia dal mio telefono che avevo preimpostato. Mi ci volle un po’ per rendermi conto che non stavo dormendo nella mia camera da letto e che non c’era uno spazio vuoto accanto a me. Il calore del braccio grosso che era appoggiato sulla mia vita nuda era una buona prova che quello che era successo il giorno prima era reale.

BED FRIEND – CAPITOLO 12 (M)

Legame

Ero rimasto al condominio di King per tutta la settimana per ridurre la possibilità che Pok mi seguisse o mi minacciasse di nuovo. Durante quei sette giorni, il tempo era passato senza che accadesse nulla di straordinario. Il giorno in cui Pok era venuto a infastidirmi ed era stato preso a pugni da King era stata l’ultima volta che l’avevo visto. Dopodiché non mi aveva più disturbato, non mi aveva chiamato, né infastidito e non mi aveva neanche aspettato fuori dal lavoro. Sembrava che avesse già imparato la lezione.

BED FRIEND – CAPITOLO 11

Un vortice di emozioni

Erano passati più di due mesi da quando io e King eravamo amici con benefici, e tutto era andato liscio seguendo le condizioni in cui avevamo concordato. A letto, potevamo andare d’accordo senza alcun problema, potevamo parlare di ciò che a ciascuno di noi piaceva o non piaceva liberamente. King non mi aveva mai costretto a fare nulla quando dicevo che non volevo, o quando dicevo che non mi piaceva, smetteva immediatamente. Anche quando eravamo al lavoro, le cose sembravano essere migliorate, almeno, potevamo avere conversazioni civili senza doverci innervosire a vicenda per un tempo più lungo di prima. E dato che King non mi prendeva in giro così spesso come prima, non mi sentivo più così tanto infastidito da lui.

BED FRIEND – CAPITOLO 10 (M)

Piacere di conoscerti

Rispetto alle altre persone della mia età, la mia vita quotidiana probabilmente era alquanto noiosa.

Come impiegato che iniziava a lavorare alle otto e mezza e usciva dal lavoro alle cinque e mezzo e trascorreva circa due ore al giorno in viaggio, più della metà delle mie ventiquattro ore al giorno era accantonata. Inoltre, non ero una persona estroversa o socievole che aveva abbastanza energia per uscire dopo il lavoro. Quando avevo un ragazzo, a volte uscivo con lui, ma quando non ne avevo uno, ogni giorno passava semplicemente svegliandomi, andando a lavoro e tornando a casa mia per dormire. Andava così ancora e ancora.

BED FRIEND – CAPITOLO 9

Insolito

Non ero bravo a interagire con le persone intorno a me. Ero introverso e solitario. Il mio muro interiore era estremamente alto. Molto raramente parlavo per primo o iniziavo una conversazione; non ero bravo a continuare un dialogo con degli estranei. Preferivo stare da solo in silenzio piuttosto che socializzare, ma nell’ambiente di lavoro era inevitabile farlo perché dovevo lavorare con altre persone. Anche se lavoravo da molti anni, iniziare una conversazione con nuovi colleghi mi faceva ancora sentire un po’ a disagio.

BED FRIEND – CAPITOLO 8

Mi da sui nervi

Avete mai immaginato il vostro futuro? Al college, una volta avevo immaginato me stesso alla fine dei miei venti anni: pensavo che, a quel punto, avrei avuto un lavoro stabile a tempo pieno, probabilmente avrei avuto la mia auto o addirittura avrei potuto acquistare un casa. Avrei vissuto la vita di un impiegato stipendiato medio nella capitale che si sforza di risparmiare e che pianifica il futuro con l’amore della sua vita.

BED FRIEND – CAPITOLO 6

E così ha inizio

La tensione tra me e King si era gradualmente risolta. Dopo il nostro incontro in ascensore, King ed io cominciammo ad agire normalmente l’uno verso l’altro. Questo significava che aveva ricominciato a prendermi in giro di tanto in tanto, mentre io a volte rimanevo indifferente e altre rispondevo come sempre. Naturalmente, non ero completamente tornato in me, mi sentivo ancora un po’ a disagio con King.

BED FRIEND – CAPITOLO 5

Una serie di disgrazie

Era passata più di una settimana dalla festa di benvenuto di Mai. Quel momento poteva essere il periodo in cui la mia fortuna si era davvero esaurita. La settimana prima, un’auto aveva graffiato il retro della mia, rompendo uno dei fanali posteriori e ammaccando il retro della macchina, quindi avevo dovuto portare l’autovettura a riparare. Inoltre, la situazione tra King e me era stata piena di tensione e disagio sin dal nostro litigio alla scala antincendio. A parte il lavoro, ci parlavamo a malapena. Mantenevo una fredda distanza, cercando di non guardarlo ed evitando ogni occasione in cui potessi rimanere da solo con lui. King sembrava privo di emozioni; a volte sentivo il suo sguardo sconvolto che si fissava su di me, ma non ci prestavo attenzione, continuavo solo a concentrarmi sul mio lavoro.

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