NOT ME – CAPITOLO 7

La verità (quasi) rivelata

«Sean, non sto scherzando!» distolsi il viso e spinsi delicatamente la spalla del ragazzo appoggiato a me. 

«Non sto scherzando. Dimmelo, sbrigati.» Sean avvicinò l’orecchio alla mia bocca, come se aspettasse una mia risposta. Sorrisi, fingendo di soffiargli nelle orecchie. 

«Ehi!» A Sean venne la pelle d’oca, si girò, mi afferrò il polso e lo tirò contro il suo petto. 

«Vuoi scherzare?!»

Sembrava arrabbiato, ma continuai a sorridergli. 

«Hai iniziato tu per primo.»

«Non puoi farlo alle altre persone. Non puoi! Nemmeno a Yok e Gram. Capito?» Sean mi guardò dritto negli occhi, facendomi abbassare un po’ la testa. 

«Perché? Non vedo alcun problema.»

«Se dico che non puoi, significa che non puoi. Non opporti, voglio fare di te mia moglie.»

Continuai a ridere, Sean lasciò andare la mia mano e si sedette sul pavimento come prima. Qualsiasi cosa avesse detto, lo presi come uno scherzo e non ci pensai veramente. 

«Perché stai ridendo? C’è qualcosa di divertente?» La faccia di Sean sembrava un po’ stanca. 

«Non mi lasci nemmeno ridere, cosa vuoi che faccia? Rido perché sei così carino.» Allungai la mano per afferrare il mento di Sean e lo scossi da sinistra a destra. Stranamente non gli dispiacque e mi lasciò fare. 

Sean mi guardò e sorrise debolmente. 

«Cosa ti fa sorridere?» chiesi lasciando andare la mano. 

«Saresti…» Sean si fermò a metà strada. 

«Saresti cosa?»

«Saresti dovuto entrare prima nella mia vita.»

Rimasi senza parole, non sapevo cosa volesse dire.

«Cosa vuoi dire?» domandai. 

Sean non rispose e si limitò a usare il suo dito per disegnare qualcosa sul dorso della mia mano. Vidi che stava disegnando un cuore. 

Sorrisi, misi i gomiti sulle ginocchia e lo guardai mentre trascinava tranquillamente il suo dito sul dorso della mia mano. L’angolo della sua bocca sorrideva mentre disegnava, non potevo fare a meno di pensare… 

Sarebbe bello se lui e Black potessero fare pace. Non penso che Sean sia un pessimo amico, voglio solo sapere perché Black è così arrabbiato con lui. 

************************ 

Il giorno dopo 

Dopo le lezioni, avrei incontrato mio fratello all’ospedale da solo. Così quando uscii dai cancelli del campus, dissi che avevo delle questioni personali che dovevo gestire. In quel momento il parcheggio del campus era occupato, quindi i ragazzi parcheggiarono le loro moto fuori dalla scuola. La ragione per cui scelsi di essere diretto era perché non volevo mentire. Mentire mi avrebbe reso facile da scoprire, ma anche dopo averlo detto, Gram ne fu molto entusiasta. 

«Questioni personali? Perché non puoi dirlo?»

«Te l’ho detto, sono private.»

«Oh, quindi ora c’è un segreto? Da quando hai delle questioni private?» Merda! Le domande di Gram mi lasciano sempre in un vicolo cieco.

«Tutti hanno bisogno di tempo per se stessi…» stavo dicendo la verità. 

«Dove stai andando? Lascia che ti accompagni.» chiese Yok e io scossi la testa. 

«Non ce n’è bisogno, posso andare da solo.» 

«Va bene.» Yok annuì in segno di comprensione e io lanciai un’occhiata dubbiosa a Sean. Lui non chiese nulla, come se non gli importasse. 

«Sean, non hai intenzione di dire niente?» Gram iniziò a manipolare i suoi alleati. 

«Vuoi che dica qualcosa?» Sean alzò un sopracciglio. 

«Come vuoi. Dimmi cosa ne pensi di questo. Il tuo amico sta iniziando ad avere dei segreti con te.»

Merda… ha riacceso il fuoco… 

«Black ha detto che aveva degli affari da sbrigare. Perché devi chiederlo esplicitamente? Ci sono momenti in cui anche tu sparisci senza dire una sola frase.» disse Sean con disinvoltura, come se stesse parlando del tempo. Per quanto riguarda Yok, non era curioso fin dall’inizio. Alla fine, Gram dovette rinunciare. 

«Ok, non voglio sapere. Non dirlo, non dire niente. Ora non siamo più quelli di una volta.»

Sono stanco… 

«Allora vado via per primo.» Li salutai con la mano e mi affrettai a prendere un taxi. Appena salii in macchina, dissi la mia destinazione: 

«All’ospedale B.»

************************

POV di Gram 

Vidi il taxi in cui salì Black e camminai velocemente verso il parcheggio della mia moto. 

Non importa cosa, voglio seguire Black, voglio sapere cosa sta facendo! Sono così arrabbiato, ha un segreto e non mi piace! 

«Gram, dove stai andando?» Sean corse e mi afferrò la spalla. 

«A seguire Black.»

«Ha detto che era una cosa personale.» Sean era stressato. 

«Supponiamo che sia vero! Ma non ha mai avuto un segreto prima!»

«Anch’io voglio seguirlo.» aggiunse Yok. 

«Vedi?!» dissi. 

«Ragazzi, fermatevi! Non seguitelo. Lasciatelo in pace e basta.» Sean disse con una calma che era incredibile. 

«Cosa c’è di sbagliato in te?!» mi lamentai: «Non vuoi sapere perché ci sta evitato? Non si nasconde mai da noi.»

«Forse è imbarazzato a dirci tutto.» Mi guardò dopo averlo detto, ma non riuscivo a capire cosa volesse dire. 

«Cosa vuoi dire?» Yok pensò la stessa cosa e Sean ci guardò. 

«Lasciate stare…»

«Sean…» Le mie parole mi si bloccarono in gola. Sean era così, se non seguivo il suo consiglio ci sarebbe stata una discussione. Non volevo litigare con lui per una cosa così banale come quella. 

«A cosa stai pensando?» Yok guardò Sean e chiese. 

Sean vide che il taxi di Black era scomparso dalla vista. 

«Quello che deve succedere succederà. Non c’è bisogno di affrettarsi a risolverlo adesso.» 

Yok e io ci guardammo, perché sapevo che nessuno poteva capire quello che Sean stava dicendo ora, né io né Yok.

Fine del POV di Gram 

************************

Finalmente corsi a visitare il mio amato fratello in ospedale. Una volta lì, vidi che mio fratello stava flirtando con un’infermiera… La piccola infermiera sembrava un po’ scossa da lui, così quando vide la mia faccia, cominciò a lodarci: «Che bella coppia di gemelli~» poi l’infermiera andò via e Black subito imprecò… 

«Merda, è così carina!»

«E Yojin, non è la tua ragazza?» non potei fare a meno di chiedere. 

«Yojin?» Black alzò un sopracciglio: «Come fai a sapere il suo nome?»

Vedi, questa è un altro esempio di errore da pivello. Non avrei dovuto chiedere, il mio cervello è andato in corto circuito. Non ho mai ‘visto’ Yojin! Black non mi ha mai presentato le sue ragazze.

«Lei… L’ho incontrata per caso. Si è avvicinata e mi ha detto che l’avevo buttata via.» mentii di nuovo. 

Da quando facevo finta di essere Black, la mia tecnica da bugiardo era migliorata notevolmente e anche la velocità con cui lo facevo era aumentata. 

«Non preoccuparti di lei, una donna così fastidiosa, prendila se vuoi.» mostrai un atteggiamento indifferente: «…Sei arrivato al momento giusto, taglia una mela per me.» 

«Si, si…» risposi . Dopo tutto, era mio fratello, se mi chiedeva di farlo, dovevo farlo, altrimenti avrebbe detto che non ero gentile con lui. 

Sbucciai la mela e la misi nel piatto, poi la passai a Black. 

«Ecco….»

«No.» rispose brevemente. 

«Ehi, che ti prende?» misi il broncio con rabbia, Black accarezzò la sedia vuota accanto al letto. 

«Vieni qui a darmi da mangiare.»

«Perché sei così fastidioso?»

«Mi dai da mangiare o no?» Dopo aver detto questo, alzò un sopracciglio che mi fece morire. In questa vita, non alzerò mai un sopracciglio. Black l’aveva fatto e mi aveva fatto venire voglia di prenderlo a calci. La mia faccia gli assomigliava. Se avessi alzato un sopracciglio in quel modo, Sean e gli altri avrebbero voluto prendermi a calci. 

«Va bene.»

Dopo aver risposto, mi sedetti accanto a lui e gli imboccai una fetta di mela. Black mise la sua mano delicatamente sulla mia vita, mangiando mentre guardava comodamente la TV.

«Quando sarà dimesso dall’ospedale?»

«Il mese prossimo.» rispose lui. 

La risposta mi fece sentire un po’ a disagio. 

Un mese sembra molto tempo, ma in realtà passerà molto in fretta. Ho solo un mese con Sean e gli altri… Non posso immaginare i prossimi giorni senza di loro… 

Quello che era strano era che l’immagine di Sean continuava a spuntare nella mia mente, il sorriso sulla sua bocca, lo sguardo gentile che mostrava il suo interesse mi faceva sentire molto a mio agio. Sapevo che lo faceva perché pensava a me come a Black, ma quando me ne sarei andato, probabilmente non avrebbe saputo nemmeno che ero stato lì. 

Tra un mese, Black sarà dimesso dall’ospedale, Sean ed io saremo di nuovo estranei, solo a pensarci… 

«Ehi!» la voce di Black mi fece trasalire.

«Eh, cosa?» Mi girai per dare un’occhiata. 

«Ho aperto la bocca e ho aspettato il pezzo di mela. Quando mi darai da mangiare?» 

«Scusa, stavo pensando a qualcosa. Ecco, goditi la tua mela.»

Gli diedi da mangiare finché la mela che avevo tagliato per lui non finì. Dopo aver mangiato, Black mi prese la mano e disse:

«Vieni a trovarmi più spesso. Mi sento solo in ospedale.» Anche se mio fratello era feroce, gli piaceva comportarsi come un bambino. Non sapeva parlare gentilmente, ma sapeva essere molto astuto. Black lo faceva raramente, ma ad essere onesti, se lo avesse fatto, il cuore di qualsiasi persona si sarebbe sciolto subito. Quando si comporta come un bambino, è ancora più carino di me. 

«Dai…» usò due dita per spostare la mia mano. 

«Sì, beh, verrò spesso.» sospirai: «Comunque non sei così solo. La prossima volta che tornerò, forse una delle infermiere sarà la tua ragazza.»

«Non così in fretta…» disse Black. 

Dopo questo, continuammo a chiacchierare per un po’. La sera, quando stavo per andarmene, Black iniziò a recitare di nuovo. Voleva che passassi la notte con lui in ospedale, ma il solo fatto di andarlo a trovare era sufficiente a far sì che Gram sospettasse di me, quindi, dovevo tornare quella notte. 

Dovetti mentirgli dicendo che avevo un appuntamento con un amico per lavorare a un progetto insieme, così alla fine mi lasciò andare a casa.

Presi un taxi e scesi alla fine del vicolo, preparandomi a comprare del cibo. 

«Chissà se Sean ha mangiato.» mi dissi da solo. Non avevo ancora mangiato, quindi andai a comprare del cibo per me, ma ero ancora preoccupato che Sean non avesse mangiato, quindi comprai una porzione per lui. Se avrà già mangiato, lo metterò in frigo e lo riscalderò domani per poi mangiarlo. 

Dopo aver deciso, comprai del cibo per Sean e tornai al dormitorio. Non appena entrai nel condominio, il mio cellulare squillò. Vidi il nome di Sean sullo schermo, così, teneno tutte le mie cose, risposi. 

«Pronto? Cosa c’è che non va?»

[Dove sei? Quando torni? Sono preoccupato.] La voce indifferente di Sean provenne dal telefono, facendomi sorridere. 

«Sto andando al dormitorio.»

[Devo scendere a prenderti?] 

«Non c’è bisogno, arrivo subito. Hai mangiato? Ti ho comprato qualcosa.» 

[No, grazie] rispose Sean. 

«Grazie? Siamo amici, non esagerare.»

[Quindi, se non fossi tu, mi compreresti da mangiare?] Sean improvvisamente fece una domanda che non capii bene.

«Sei pazzo? Sono qui, aprimi la porta.»

[Bene.] 

Riattaccai e mi diressi subito verso la nostra stanza, come se Sean sapesse che ero lì, aprì rapidamente la porta.

L’uomo alto prese la mia borsa e la mise sul tavolo pieghevole, lo seguii e chiusi la porta. 

Sean guardò nella busta, alzò la testa e chiese: 

«Perché hai comprato così tanto?»

«Tu mangi molto.» risposi.

«Prima metti il cibo nel piatto.»

Sean si alzò per prendere i piatti e i cucchiai, poi versò il riso dalla scatola ed entrambi iniziammo a mangiare. 

«Beh, oggi Gram sembrava molto arrabbiato, pensi che lo sarà per molto tempo?» chiesi di Gram.

«Forse, ma non preoccuparti, lo dimenticherà presto.» Sean rispose semplicemente e io non chiesi altro. Sean lavò i piatti dopo aver mangiato. Aveva detto che siccome avevo comprato il riso, lui avrebbe lavato i piatti.

Ero un po’ stanco dopo essere stato fuori tutto il giorno, in più avevo l’asma quindi stavo peggiorando. Mi raggomitolai sul letto, cercando di controllare il mio respiro. Quando Sean ebbe finito di lavare i piatti, entrò e mi vide in quella posizione. 

Si sedette sul letto vicino a me. 

«Cos’è successo?» Mise il suo palmo caldo sulla mia fronte: «Sei stanco?» 

«Sì.» dissi con difficoltà: «La mia malattia è ricomparsa.»

Presi la sua mano e la misi sul lato sinistro del mio petto. 

«Ascolta il mio battito cardiaco. È molto veloce, vero?»

Il mio cuore batteva molto velocemente ogni volta che respiravo forte. Avevo paura che saltasse fuori e si fermasse. Sean non disse nulla, ritirò lentamente la mano e si sedette accanto a me. Mi sollevò la testa e la posò sul suo grembo. 

Allungò la mano per accarezzarmi la fronte e i capelli, poi mi coprì gli occhi. 

«Allora vai a dormire quando sei stanco. Mi prenderò cura di te.»

Le parole di Sean mi fecero sentire così caldo, sapevo che potevo fidarmi di lui. Anche se le sue mani mi coprivano gli occhi. 

Chiusi gli occhi e lasciai che il sonno prendesse lentamente il sopravvento… 

Ma dopo un po’ mi svegliai, sentendo il respiro di Sean vicino a me, come se fosse proprio sulla mia bocca. 

Ma che cazzo!!!!! 

Non osavo nemmeno lasciare che il mio cuore battesse troppo velocemente, perché avevo paura che Sean scoprisse che non stavo dormendo.

Oh, mio Dio! Oh, mio Dio! 

Non sapevo cosa dire. 

Il respiro caldo si spostò lentamente dalla mia bocca al mio mento, il che significava… 

Le nostre labbra erano allineate!!!! 

No, Sean… cosa mi vuoi fare?!!!  

Il mio cuore stava per scoppiare. Se le sue labbra toccano le mie, chiamerò sicuramente un servizio di traslochi per spostare tutte le mie cose fuori di qui domani mattina! Non saremo più amici! Dirò a Black di stare lontano da lui centinaia di migliaia di volte! Va bene se sta scherzando, ma il desiderio sessuale tra amici non è permesso! È possibile che qualcuno senza coda lo voglia fare per davvero? 

*(N/T: senza coda significa una persona che non ha un/a fidanzato/a e non è sposata)

Il mio cuore continuava a battere forte. Sembrava che stessi attraversando il momento più difficile della mia vita. Tutto il mio corpo era teso. Sentì una voce nel profondo del mio orecchio: 

«Non riesci a dormire?»

«Tu… come fai a sapere che non sto ancora dormendo?» chiesi. 

«Hai le spalle rigide, non essere teso.»

Non posso fare a meno di irrigidirmi, amico!!! Sei tu il professore di informatica corrotto di “Hormone”?! Hai fatto così e hai anche detto di non essere teso!*

*(N/T: Nel drama “Hormone” c’è una scena in cui un insegnante di computer ama molestare gli studenti e il tormentone è «Non essere teso».)

«Tu…»

«Cosa?!» Lo guardai spaventato. Volevo spingere il suo petto, ma avevo paura che questo movimento fosse troppo doloroso. 

«Perché le tue labbra sono così attraenti?»

Ora, dovrei ringraziare il balsamo per labbra ‘Vaseline’ per averle idratate e averle rese paffute per 20 anni?

«No… Non lo so! Non lo so! Non ho più sonno!»

«Perché tanta fretta?» Sean mi mise una mano sulla spalla per tenermi fermo, il mio viso sepolto nel suo petto: «Ti ho detto di dormire, non ti fidi di me?»

Come posso fidarmi se usi una voce come questa per parlarmi? Merda! 

«Non voglio più dormire.»

«Non vuoi dormire da solo? Allora dormirò io con te.» 

Sean si sdraiò accanto a me e mi abbracciò strettamente con le sue mani fino a quando il suo mento toccò la mia testa. Al momento i miei occhi guardavano solo il suo largo petto. L’uomo alto odorava di profumo e sigarette, lasciando il mio cervello vuoto per un momento. 

«Puzzi di sigarette.» lo rimproverai per l’odore.

«Davvero?» Sean si chinò per parlarmi. 

«Sì. Fumi troppo, stai attento a non morire giovane e a non stare con i tuoi cari ancora per molto.»

«Vuoi dire che dovrei smettere di fumare?» Sean sorrise. 

«Non lo so, non ha niente a che fare con me. Il corpo è tuo. Se vuoi morire presto, fallo, eh eh.» aggiunsi “eh eh” alla fine della frase per rendere il mio tono un po’ più morbido. 

«Vuoi sentire com’è quando ti svegli e all’improvviso hai un marito? Posso farlo.» Sean mi abbracciò più forte e non potei fare a meno di ridere.

«Ahahaha, basta scherzare, non riesco a respirare, sto soffocando.» Quando lo dissi, Sean allentò delicatamente il suo abbraccio, ma ancora non voleva lasciarmi andare. 

Non importa… dopo tutto… Ho una domanda da fare

«Sean.»

«Cosa?» 

«Di solito mi tratti così?»

Esatto,volevo sapere se trattava mio fratello in quel modo. Se lo faceva spesso, allora il rapporto tra lui e mio fratello era molto strano. Questo era un punto che non doveva essere ignorato. Non ero così stupido finché non vidi che mi trattava diversamente da Yok e Gram.

Non li aveva mai abbracciati allo stesso modo. Anche se si preoccupava per loro, non era così gentile come adesso, era diverso con me.

«Solo di recente.» disse giocando con i miei capelli.

«Tra un mese… potremmo tornare come prima.» 

Voglio dire, poiché Black tornerà a casa sua e forse taglierò i legami con questi ragazzi, sarei un estraneo per lui, in quel momento. 

Sean non disse nulla, facendomi riflettere. 

«Se io e te non fossimo così vicini, cosa faresti…» 

«Mi mancherai.»

Prima che finissi la domanda, rispose così, anche se quello che volevo chiedere era cosa avrebbe fatto.

Anche se erano solo due parole, mi fece battere il cuore molto velocemente. 

Mi diede una strana sensazione che mi lasciò senza parole… 

«Sono una persona molto avida.» Sean disse la frase che mi fece rimanere senza parole: «Mi terrò stretto tutto, sia che si tratti di te prima o di te adesso.»

Rimasi sorpreso e senza parole.

«Entrambi sono molto importanti per me, non lascerò andare nessuno.»

«Io… Cosa vuoi dire?» Lo fissai confuso, come se il mio cervello fosse danneggiato e non riuscissi a capire cosa stesse dicendo. 

«Ora, non devi preoccuparti di quello che sto dicendo.» Sean mi guardò direttamente: «Col tempo, capirai tutto.»

Trattenni il respiro mentre lo diceva. Spesso avevo la sensazione che Sean sapesse cosa stavo nascondendo, ma avevo paura di chiederlo direttamente a lui. Avevo paura di chiedere e scoprire che non lo sapeva. Dato che non osavo parlare, dovevo scoprirlo da solo. Avevo paura che la nostra relazione cambiasse. Mi preoccupavo dei suoi sentimenti. 

«Così ora non devi chiedere perché lo sto facendo.»

Il viso di Sean si avvicinò al mio. Ero rigido come un piccolo albero tra le sue braccia. 

Non potevo scappare perché le sue braccia mi abbracciavano strettamente. In quel momento, la punta del suo naso toccava leggermente la punta del mio e il suo respiro caldo si avvicinava. 

«Sean…» sussurrai il suo nome, e ora che mi guardava negli occhi, eravamo così vicini, così tanto che potevo vedere quanto erano lunghe le sue ciglia e quanti brufoli e pori aveva. 

Che cosa… 

Mi morsi il labbro e chiusi gli occhi… 

«Io… Non ce la faccio più.» disse Sean: «Solo una volta, dopo questo, lavorerò sodo per sopportarlo in futuro.»

Merda! Una volta cosa? 

Non capivo cosa volesse dire fino a quando Sean usò le sue labbra per toccare le mie e mi baciò! 

«Tu…» 

Deglutì forte quando Sean lo fece. Ero preoccupato per quello che avrebbe fatto dopo. Il mio corpo era già rigido, ma alla fine non fece nulla. Dopo aver lasciato le mie labbra per un momento, semplicemente si sdraiò e mi fissò il viso. 

Rimanemmo in silenzio.

Quando ha questo aspetto, non so cosa fare… 

Ma all’improvviso un suono interruppe il momento.

Era un messaggio di notifica in arrivo sul mio cellulare. Spinsi via Sean e mi alzai per prendere il telefono e Sean non mi fermò. Probabilmente sapeva che stavo guardando il mio cellulare. In realtà, non mi importava, volevo solo evitarlo. 

[Tod: Cosa stai facendo?]

Oh! Il mio caro amico! Dopo quel giorno non ci siamo ancora parlati. Devo parlargli oggi.

[White: Stai bene? Cosa c’è che non va nelle tue palle? Ce le hai ancora? Se no, starò attento.]

[Tod: Sono ancora un uomo!]

[White: A cosa stai giocando?] 

[Tod: Beh, oltre a me, c’è qualcun’altro.

Ero molto curioso della risposta di Tod, così ho continuato a rispondere: 

[White: Ok. Quindi? Hai qualcosa da dire?]

[Tod: Prima smettila di parlare delle mie palle, non posso dirtelo adesso.]

[White: E allora?]

[Tod: Hai provato…]

Il messaggio di Tod si era bloccato alla parola “provato” e dopo non c’erano stati nuovi messaggi, pensai che avesse smesso di inviare messaggi. 

[White: “Provato”?]

[Tod: Hai mai avuto un aumento incomprensibile della tua frequenza cardiaca dopo aver incontrato qualcuno?]

Quando Tod lo chiese, il viso di Sean mi apparve in mente all’improvviso. Anche se non ero arrossito, non sapevo il motivo per cui la prima persona a cui pensai fu lui. 

[White: Allora? Ti stai innamorando?]

[Tod: Forse.]

Wow! Dopo solo pochi giorni che non ci vediamo, il mio migliore amico si è innamorato. Ma non c’è bisogno di trasformarsi in un’ombra.

[White: Allora? Come è successo?]

[Tod: Bacio.]

Oh! 

Sorrisi ampiamente. Era vero che ascoltare la storia di qualcuno portava sempre felicità senza limiti. 

[White: Bacio? Se dici che non ti piace, è una bugia.]

[Tod: Quando ho detto che non mi piace?] 

Oh! Tod è totalmente innamorato! 

«Con chi stai parlando?»

Sean improvvisamente si mise dietro di me e allungò anche il collo per guardare lo schermo del mio telefono, così misi in fretta il telefono in tasca. 

«Nessuno.»

Dopo una breve risposta, mi allontanai in fretta da lui e mi sedetti al tavolo pieghevole che rendeva quella dannata stanza così angusta. 

«Davvero?» chiese ancora Sean. 

«Sì.» annuii. 

«Perché sorridi così felicemente? C’è qualcosa di divertente nel parlare con i tuoi amici?»

Guardai Sean. 

«Non sorridi mai mentre parli con Yok e Gram?»

«Sorrido solo quando parlo con te. A che serve sorridere a loro?» Le parole di Sean erano così dirette che potevano essere misurate con un righello. Perché non puoi salvarmi la faccia? 

«Tu sei diverso da me… Non devi essere così cattivo.» 

Sean mi guardò e poi mi fece un lieve sorriso.

«Va bene non essere cattivi.»

Fu schietto, ma mi fece comunque sorridere perché sentivo che si preoccupa per me. 

«Se mi permetti di abbracciarti spesso, sarò gentile con te.»

Mi rimangio ciò che ho detto! Non essere gentile con me, non badare a me. Lasciami andare sulla luna da solo, voglio allontanarmi da Sean!!! 

************************  

POV di Black 

Ospedale B

«Qual buon vento ti ha portato qui?»

Usai la mia lingua per gonfiare la mia guancia, quando vidi una figura alta e familiare entrare nella mia stanza d’ospedale. Dane posò la sigaretta sul tavolo e mi sorrise, il suo sorriso era peggiore del mio. 

«Ho portato qualcosa che ti piace. Non ho comprato la frutta perché di solito avanza sempre.»

«Sbarazzatene, non posso fumare ora.» mi lamentai. Solo poche persone sapevano del mio ricovero. Uno era mio fratello White e l’altro era Dane. 

«Ci sono molte cose che voglio dirti, Black.» Dane si sedette sulla sedia dove prima si era seduto White. 

«Cosa?» chiesi, alzando un sopracciglio. 

«Sei sdraiato in ospedale, ma la gente ti vede ancora camminare con Sean e il suo gruppo ogni giorno. Il tuo caro fratello si è messo a giocare?»

Rimasi scioccato dall’affermazione di Dane, senza sapere se fosse vera o no. Dane era come una volpe scaltra, potevo lavorare con lui, ma dovevo comunque stare attento. Solo così entrambe le parti avrebbero tratto beneficio. Ma se non stavi attento, ti avrebbe morso alle spalle. Era una volpe a nove code che non muore anche se ne perde una. 

«Cosa c’è di così difficile, puoi aiutarmi a vedere se è White o no?» dissi dolcemente. 

«Quindi, se è vero, cosa hai intenzione di fare?» Dane rise come una vecchia volpe che guarda una gallina. 

«Allora cosa diavolo stai aspettando, afferrerò il collo di mio fratello.» Ero un po’ arrabbiato. 

«Sapevo che avresti detto così. Per uno che è impaziente come te, usciranno solo due parole, cioè morte e morte. Ascoltami, se fosse vero, pensi che Sean lascerebbe tuo fratello andare in giro così? E tuo fratello…»

«E allora?» Guardai Dane negli occhi finché non alzò le spalle. 

«È così carino.»

«Dane, dannazione!»

«Ehi, te l’ho solo ricordato con buone intenzioni.»

Strinsi le labbra. 

«Volevi sapere di Yok, quindi hai usato mio fratello come scusa. L’obiettivo era quello di riportarmi indietro, vero? Non sono così stupido.»

Le mie parole cambiarono leggermente l’espressione di Dane e sembrava che avessi ragione. Un momento dopo, fece la sua faccia difficile come sempre. 

«Perché vorrei sapere di Yok?»

Risi forte in gola: «È il tuo ex, perché non lo vorresti sapere?»

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