MIDDLEMAN’S LOVE – CAPITOLO 2

Un ragazzino di cui prendersi cura

Anche se non ero proprio felice di essere ‘un ponte’ per tutti, almeno ero abbastanza bravo da non rovinare l’amore degli altri, specialmente quello dei più giovani.

«Mi siedo qui.» dissi mentre sgomberavo la scrivania disordinata accanto a quella di Uea, prima di mettere sul piano da lavoro un laptop che non era utilizzato da nessuno. Poi sorrisi gentilmente a Mai che era in piedi al mio fianco.

Dato che aveva decisamente messo gli occhi sul mio amico, senza perderlo mai di vista, da buon supervisore avrei dovuto offrirgli quello che voleva. In parte, provavo un po’ di pietà per il ragazzo. Forse un giorno si sarebbe ricordato di me come gregario e mi avrebbe portato degli spuntini deliziosi.

Ehi, non lo sto facendo a causa della mia gola. È solo un’idea che mi frulla in testa.

«Um…» mormorò Mai con esitazione. Si girò verso di me, orgoglioso della mia abilità di intermediario, cercando di dire qualcosa.

«Qualcosa che non va?» chiesi.

«Se lo fai sedere qui, come diavolo gli insegnerai il lavoro?» si intromise Uea.

Ero senza parole. Sì, me ne sono completamente dimenticato.

Le mie sopracciglia si aggrottarono prima di allentarsi rapidamente. 

Sorrisi e dissi casualmente: «Beh, la scrivania accanto alla mia è di Mangkon. Non c’è un altro posto libero rimasto tranne quello accanto a te. Che ne dici di insegnargli tu invece, Uea? Così non devo andare avanti e indietro tra la mia scrivania e quella di Mai.» dissi con un sorriso nascosto da corriere.

Non solo il ragazzo riuscirà a stare vicino a colui che ha adocchiato, ma non dovrò neanche prendermi cura di lui. Dannazione. Sono un tale genio!

«Beh, se è così, mi posto io.»

Una risposta inaspettata uscì dalla bocca di Uea, mandandomi in confusione. Rimasi lì, come uno stupido, mentre guardavo Uea che raccoglieva la sua roba.

«Aspetta, aspetta. Ti stai spostando? Perché? Stiamo perdendo tempo prezioso senza motivo.» obiettai.

«Anche il tuo tentativo di fermarmi è una perdita di tempo. Metti Mai alla mia scrivania così puoi insegnargli facilmente.» rispose monotono.

Restai lì, a guardare il mio amico che spostava le cose senza ascoltare la mia obiezione. Sbirciai Mai che mi stava guardando e gli chiesi scusa mentalmente.

Beh, almeno non è tutto fallito. Riuscirà ancora a sedersi accanto a Uea da una parte, anche se ci sarò io proprio dall’altro lato. Non essere troppo triste, ragazzo.

Passarono cinque minuti e il ‘trasloco’ della scrivania era ormai terminata. Mai si sedette accanto a me con un sorriso.

«Cosa vuoi che faccia, senior Jade?»

«Chiamami semplicemente Jade. Beh, prima accendi il tuo portatile. Ti mostrerò alcuni riferimenti di lavori che abbiamo fatto in passato.» Il ragazzo eseguì ciò che dissi in un istante.

Diedi un’occhiata alla mano di Mai mentre raggiungeva il pulsante per accendere il computer. Aveva un dito grande e lungo e la sua pelle sembrava liscia.

Le persone di bell’aspetto hanno anche delle belle dita.

Creai un account di posta elettronica aziendale per lui e gli mandai i file del progetto che avevo svolto in modo che potesse capire la natura del nostro lavoro. Passai l’intera mattinata a spiegare lo scopo del suo incarico. Poiché la nostra azienda non era così grande, la mole di lavoro che dovevamo svolgere era piuttosto ampia. Gli affidai il compito di fare l’immagine di copertina per la pagina principale dell’azienda, poi controllai la mia email.

Vidi il portfolio del lavoro di Mai. La sua abilità era molto impressionante. Tutti i dettagli erano perfetti. Potevo dire che non usava solo il programma di base per finire il suo lavoro, ma anche altri strumenti di editing. Sembrava desideroso di saperne di più, sicuramente più desideroso di me, perché non sapevo nemmeno come usare alcuni degli utensili che usava.

Uscii dalla posta e mi concentrai sul poster dell’annuncio a cui stavo lavorando. Mai faceva capolino periodicamente per farmi alcune domande.

«Va bene, P’Jade?»

«In realtà è davvero buono. Ehi, Uea, cosa ne pensi del suo layout?» chiesi a Uea che da un po’ era in silenzio.

Mi diede l’iconica occhiata di un secondo e rispose: «Sì, va bene.»

Non riuscii a nascondere un sorriso quando notai l’espressione del giovane che sembrava prendere più sicurezza. Come può un complimento da parte mia essere paragonato a quello del ragazzo che gli piace? Ti capisco, ragazzo.

«Lo sfondo è un po’ troppo scialbo, forse dovresti renderlo un po’ più scuro.» suggerì Uea e tornò al suo lavoro.

Guardai Mai, aspettandomi di vedere un sorriso smagliante o occhi luccicanti, ma lui sorrise educatamente e modificò il suo lavoro normalmente.

Eh, non è un tipo ordinario, vero? Mantiene la calma così bene, ma so che ha sicuramente una cotta per il mio amico. Questo Jade qui è un osservatore. Questo perché ho guardato Detective Conan per tutta la mia infanzia. A pensarci bene, ormai ho quasi trent’anni e la storia è ancora in corso… Posso solo sperare di non morire prima che Aoyama-sensei finisca di scrivere la storia.

Mai sembrò più rilassato dopo aver ricevuto quei suggerimenti. Mi chiese altre cose ancora per un po’. All’inizio era solo alla sua scrivania, ora, invece, spostava il suo laptop sulla mia postazione per farmi vedere meglio. Non era solo questo, trascinava la sua sedia vicino alla mia, praticamente stava usando la mia scrivania. La distanza tra noi era del tutto svanita. Non sapevo come comportarmi in quella situazione, quindi sbattei le palpebre ancora e ancora.

Gli manca il calore di casa o qualcosa del genere? Perché non ti siedi sulle mie ginocchia, allora?

Sospirai stancamente, accettando come stessero andando le cose. Allo stesso tempo, mi persi davanti al bel viso di quel dannato ragazzo che si stava concentrando sul suo laptop. Forse era così vicino perché ero un supervisore o perché avevo un viso più amichevole di Uea, che probabilmente non sapeva muovere i muscoli del viso.

Hmm… Forse è troppo timido per avvicinarsi a Uea. Essere troppo vicino a quello per cui ha una cotta deve essere difficile. Perché non ci ho pensato?

Sbirciai di nuovo il viso di Mai incredulo. Sicuramente sembra un tipo sicuro di sé, ma è così timido quando si tratta di romanticismo? Ma non possiamo davvero giudicare qualcuno dal suo aspetto. Le persone con bei volti, ma cattive personalità. sono facili da trovare e anche le persone con un aspetto normale, ma con il cuore più gentile, sono ovunque. Fare un’ipotesi basata sull’apparenza non aveva alcun senso per me.

«Ragazzi! È ora di pranzo.» gridò Fai.

Staccai gli occhi dallo schermo per vedere l’orologio che segnava esattamente mezzogiorno. Questo mi fece venir voglia di prenderla in giro.

«Perché non arrivi in ​​ufficio in orario come per l’ora di pranzo?»

«Chiudi la bocca, Jade. Lo annuncio in orario perché ho buone intenzioni, in modo che voi non lavoriate troppo e non muoiate di fame. Ehi, Mai, vuoi uscire e pranzare con me? Lascia che ti offra qualcosa.»

Lei gli fece gli occhi dolci e Mai le sorrise seccamente, poi mi guardò come se stesse chiedendo aiuto.

«No, no. È un ragazzino affidato alle mie cure. Se vuoi prenderlo, devi pagare un prezzo. Proprio come il prezzo della sposa.»

«Il prezzo della sposa nei tuoi sogni! Non tenerlo per te.»

«Se non hai niente da offrire, non lo regalo, carissima Phi. Alzatevi! King. Uea. Andiamo a pranzo.» gridai ai miei migliori amici. 

King si prese una pausa dal suo lavoro e si mise in piedi accanto a me. Guardai avanti e indietro tra lui e Mai che era in piedi dall’altra parte.

Quando mi trovavo tra quei due, mi sembrava di cadere in un buco. Questi stronzi sanno che avere un’altezza da protagonista di un romanzo fa sì che le persone come me non abbiano un posto dove stare nella società?

Beh, confrontando la mia altezza con le ragazze tailandesi standard, essere 1 metro e 70 non significava essere basso, ma con due ragazzi di 1 metro e 85 in piedi accanto a me, mi sentivo un nano. Era come se King non fosse abbastanza alto ed ecco che era arrivato Mai. Anche Uea era più alto di me.

Faccia standard, altezza standard; perché la mia vita è così?

«Cosa pensate di mangiare ragazzi?» chiese King.

«Prenderò qualcosa da P’Phorn. E tu?» gli chiesi di rimando.

«Non sarebbe meglio se non ordinassi niente? Ti lamenterai di nuovo del tuo peso.»

King non rispose alla mia domanda, ma prese in giro Uea. In cambio, ricevette uno sguardo mortale.

«Fatti gli affari tuoi.»

Ecco la semplice frase del signor Anon, il mio più ​​caro amico.

King si limitò a ridere come se fosse felice di ricevere un insulto, poi guardò Mai.

«E tu, ragazzino? Cosa vuoi mangiare?»

«Va bene qualsiasi cosa. Grazie.» disse educatamente, con quella voce profonda, il tipo da gentiluomo uscito da un romanzo che faceva sembrare King uno stronzo che prendeva sempre in giro tutti. Un punto di soddisfazione da parte mia a Mai.

Ben educato, di bell’aspetto, così adatto e meritevole di stare con Uea; il mio amico ha bisogno di qualcuno così!

«Allora andiamo a mangiare da P’Phorn.» disse King e ci condusse tutti in ascensore.

Lo seguii e mi misi in un angolo in modo che Mai potesse stare accanto a Uea. Vedere le loro braccia scontrarsi a causa dello spazio ristretto nell’ascensore mi fece sorridere.

È nata la scintilla tra voi due? Ora ringrazia il tuo P’Jade!

**********

Ci allontanammo dall’edificio per dirigerci verso la mensa vicino all’ufficio. Gli impiegati di diverse aziende si riunivano lì come se stessero cercando tutti un tavolo per pranzare.

«Cosa volete mangiare? Vado a ordinare per tutti voi.» dissi quando fummo seduti. All’inizio, avevo provato a spingere Mai a sedersi accanto a Uea, ma King gli aveva rubato il posto, quindi si era dovuto sedere accanto a me.

«Maiale piccante e croccante saltato in padella con basilico, niente fagiolini. Ah… e poco basilico. Di’ a P’Phorn di mettere anche un po’ di zuppa nella carne.»

King ordinò con così tanti dettagli, se ne fregava di me che dovevo ricordarmi tutto questo! Voglio prenderlo a calci in faccia. Vai a ordinare tu stesso, culo schizzinoso!

«Sukiyaki fritto con frutti di mare.» disse Uea prima mettersi al telefono.

«Cosa vuoi, Mai? Offro io.» mi rivolsi al ragazzino.

«Riso fritto con frutti di mare, ma non devi comprarlo per me. Sei troppo gentile.»

Woah, una sorta di aura divina si diffuse di nuovo intorno a lui. Avrei potuto mettermi a piangere. Da quando avevo iniziato a formare stagisti, nessuno aveva mai rifiutato del cibo gratis, lui era il primo.

Fai attenzione ai soldi nel mio portafoglio; che bravo ragazzo.

«Ehi, che diavolo? Lascia che te lo compri Jade. Sei sotto le sue cure, deve prendersi cura di te!» gridò King.

«Oh, se è così, allora va bene.» disse Mai con gratitudine.

Fottuto figlio di buona donna! King, ho intenzione di ucciderti!

Lanciai uno sguardo omicida al mio amico che parlava fin troppo. Si finse innocente, ma non appena Mai unì le mani per mostrare la sua gratitudine, il mio cuore si addolcì.

Bene, offrire qualcosa a uno stagista per un giorno non mi ucciderà. È solo che non prenderò il bubble tea dopo pranzo…

Andai a ordinare da Phorn e tornai al tavolo. Mentre aspettavamo il pranzo, iniziai una conversazione con il nuovo arrivato.

«Quanti anni hai, Mai?» chiesi curioso.

«Ho ventuno anni.» rispose con un sorriso, educato come sempre. Alzai le sopracciglia, improvvisamente mi sentii vecchio.

Mai aveva sei anni meno di noi. Così giovane! Quando ero al primo anno di università, era solo uno studente di seconda media! Al giorno d’oggi l’età non è altro che un numero (purché non siano minorenni, ovviamente). Gli appuntamenti con le cougar* sono una nuova tendenza. Uea è ancora in forma e cool. Dovrebbe funzionare!

*(N/T: è un termine gergale anglo-statunitense volto a definire donne mature che intrattengono rapporti sentimentali o sessuali con uomini notevolmente più giovani.)

«E voi ragazzi…?»

«Ventisette.» risposi.

«Sembrate così giovani.» disse Mai. Non saprei dire se stava solo cercando di essere educato o altro, ma lo presi come un complimento.

«Ricordo che una volta uno studente universitario chiese a Uea in quale università stessimo studiando. Giusto, King?»

«Sì, doveva essere cieco.»

«Vaffanculo King!» disse Uea, senza nemmeno distogliere lo sguardo dal telefono.

Sentii King ridacchiare e scossi la testa stancamente, poi guardai Mai che mi sorrise di rimando.

«P’Uea ha davvero una faccia da bambino. Anche tu, P’Jade.»

Dannazione. Sa come fare complimenti. Si sta avvicinando a me per raggiungere sicuramente Uea!

«Non ha solo una faccia da bambino, ha anche un cervello da bambino. È stupido da morire. Non prenderlo sul serio.»

«King, figlio di puttana. Venderò il tuo numero di telefono a tutti i tuoi ex al punto che sarai messo completamente alle strette, incapace di fare qualsiasi cosa.»

«Cambierò semplicemente il mio numero. Fine della storia.» Mi sorrise di rimando.

Pregai di nuovo dentro di me in modo da non trasformarmi in Tony Ja* e schiaffeggiare il suo bel viso. Decisi di cambiare argomento per distrarmi.

*(N/T: Tony Ja è un artista marziale, attore, stuntman, e regista thailandese. Specializzato in modo particolare nella Muay thai, nel Krabi Krabong, nel taekwondo, nelle tecniche di spada, nella danza e nella ginnastica.)

«E tu? Hai una ragazza o un ragazzo?» chiesi direttamente a Mai. Prima di spedirlo tra le braccia del mio migliore amico, dovevo sapere se Uea sarebbe stato il numero due o no. Fui un po’ sorpreso di vedere Mai ridere piano. I suoi occhi si illuminarono mentre rispondeva.

«No, non sto con nessuno in questo momento.»

«È una bugia. Un ragazzo di bell’aspetto come te non ha davvero nessuno?» chiesi con voce acuta e incredula, ma lui annuì con fermezza.

«Non vado molto d’accordo con le altre persone. Nessun interesse in amore. Ho anche pochi amici.»

«Davvero? Nascondi sicuramente la tua luce sotto il moggio*.» intervenne di nuovo King.

*(N/T: è un modo per dire che si nasconde qualcosa.)

«Dico davvero, non ho ne una ragazza né un ragazzo.»

Quando il pranzo fu servito, presi un piatto di pancetta di maiale saltata in padella e pasta di curry rosso con un fagiolo piccante dal cameriere mentre guardavo accigliato King.

«Non giudicare gli altri dalle tue stesse abitudini. Non tutti sono idioti come te.»

«Stronzo.»

Mi spinse la testa con la mano così forte che quasi atterrai con la faccia nel mio stesso piatto, abbastanza fortunatamente Mai mi aveva afferrato dalla spalla giusto in tempo.

«Stai bene?» Mi guardò preoccupato.

Scrollai di dosso la sua mano e presi a calci la gamba di King per vendetta. Mi misi in bocca un po’ di riso prima di dare un’occhiata al sukiyaki ai frutti di mare di Uea e al riso fritto ai frutti di mare di Mai.

Stesso gusto, stesso pesce. O Mai ha ordinato seguendo il mio amico?

Non ci volle molto prima che finimmo tutti il ​​nostro pranzo. Mi avvicinai per pagare il mio conto e quello di Mai, poi guardai tristemente il chiosco del bubble tea vicino al negozio di Phorn, sentendo il vuoto dentro il mio portafoglio.

Mi dispiace, caro diabete. Dobbiamo separarci per un giorno.

Tornando in ufficio sotto il sole di mezzogiorno della Thailandia, faceva così caldo che si sarebbe potuto cuocere un uovo. Uea e King tornarono al nostro dipartimento, mentre io pianificai di dare una rapida occhiata in giro per l’ufficio. Non che volessi mettere in mostra la mia faccia, ma poiché molti ‘clienti’ volevano che consegnassi o ritirassi i loro regali ai miei migliori amici, dovevo essere proprio una brava persona (più o meno) consegnando quelle cose per loro.

P’Pong è già tornato dal pranzo? Dovrei andare a prendere il mio dono di gratitudine ora? Forse ho ancora un po’ di tempo per prendere il bubble tea.

«P’Jade, non torni alla tua scrivania?»

La voce sommessa mi fece voltare immediatamente. Vidi Mai dietro di me. Mi stava guardando, mentre stavo per camminare in un’altra direzione invece di tornare all’ufficio IT.

«Vedrò degli amici. Puoi tornare alla tua scrivania e aspettare lì.»

Mai annuì e obbedì facilmente. Essere un senior era davvero fantastico. Il più giovane faceva tutto quello che chiedevo. Mi sentivo più potente in qualche modo. Il signor Jade qui lo adora!

Presi i regali dai soliti senior. Passai anche da Pong per ricordargli quello che avevo fatto per lui e mi diede una banconota da 100 baht. Dopodiché, tornai nel mio ufficio con un sorriso e un bubble tea che avevo appena comprato al piano di sotto.

«Oh, qualcuno ha fatto di nuovo dei regali a King. Che bel ragazzo è mio marito.» disse Fai quando mi vide mettere una scatola di biscotti sulla scrivania di King.

King era impegnato con un gioco, quindi guardò la scatola per poco.

«Da parti di chi questa volta?»

«Fahsai, dipartimento di marketing.» dissi.

«Uhm. Anche lei è carina.»

«Dici sempre che sono tutti carini. Quando sceglierai finalmente qualcuno?» ‘Gun’, il nostro programmatore più giovane, glielo chiese mentre si accarezzava la pancia. «Ricevi regali ogni giorno. Stessa cosa Uea. Il nostro ufficio è pieno di snack. Riusciamo a malapena a raccoglierne altri.»

«Parli troppo. Non è bello avere cibo gratis?» chiese King, la causa del problema, senza staccare gli occhi dal gioco a cui stava giocando.

«È fantastico, ovviamente, ma stiamo ingrassando.»

«Sì, avete mangiato così tanto che state perdendo tutte le vostre forme, specialmente Jade, il vostro amico.» disse Bas, il capo del dipartimento. Questo mi snervò.

«Non sto ingrassando! Mi rimangono ancora delle forme.»

«P’Jade, ti piacciono i dolci?» mi chiese Mai quando tornai alla mia scrivania. I suoi occhi erano pieni di curiosità.

Questo ragazzo sta prendendo in considerazione tutti i dettagli, cercando di impressionarmi per arrivare sicuramente a Uea. Va bene, sarò gentile.

«Sì, mi piacciono i dessert o qualsiasi cosa dolce. La mia preferita, però, è l’originale ciambella glassata di Krispy Kreme.»

Mi assicurai di dire specificamente quello che volevo mentre mi sentivo felice dentro. Sai cosa dovresti comprare per me adesso, quindi meglio che ti sbrighi, non mi piace perdere tempo.

«Annotato.» Mi sorrise.

Mi limitai ad annuire in risposta, cercando di non sembrare un uomo goloso, rivolgendomi al mio laptop e continuando il mio lavoro.

**********

La sessione pomeridiana andò bene, Mai sapeva già cosa doveva fare, quindi non dovetti insegnargli molto. Gli avevo dato solo qualche consiglio quando me lo chiedeva, scambiando questo ruolo con Uea.

Da parte di Uea, era più loquace con Mai che al mattino, e il ragazzino sembrava meno timido. Non potevo negare che stavano benissimo insieme come le famose coppie su Instagram o giù di lì.

Avevo chiesto quindi a Uea di guardare il lavoro di Mai, così potevo concentrarmi di più sul mio lavoro che era previsto per le 17:00. Finalmente l’orario di lavoro terminò.

«È ora di tornare a casaaaaaa.»

Mi stiracchiai felice davanti al computer; l’orologio sullo schermo segnava le 17:30. Cominciai a sistemare lo zaino, pronto per tornare al mio appartamento.

Ero abbastanza fortunato che nel mio dipartimento non ci fosse nessuno a cui piacesse gridare quando qualcuno tornava a casa in orario, cercando di sottolineare che non lavoravamo sodo come gli altri uffici. Ovviamente tutti qui volevano tornare a casa dopo una lunga giornata. Chi voleva fare gli straordinari quando non si aveva un aumento? Era meglio affrettarsi a tornare dalla moglie o dal maritino o chiunque essi fossero.

Per un uomo single come me, sarei tornato a casa a guardare Netflix e rilassarmi nella mia adorabile stanza solitaria. A volte, se mi rimaneva un po’ di energia, mangiavo qualcosa di buono al centro commerciale. Avrei potuto avere un buffet a volontà, se il mio budget me lo avesse permesso. A volte Uea e King si univano a me, ma se avevano qualcuno con cui tornare a casa, andavo da solo.

Ultimamente non avevano nessuno al loro fianco, e anche io non avevo soldi nel portafoglio, quindi il buffet all you can eat sarebbe stato posticipato di parecchio.

«Andiamo, Mai. Si torna a casa.» Diedi una pacca alla spalla del ragazzo.

Mai spense il computer e salutò tutti. Uscii dall’ufficio per aspettare i miei due amici all’ingresso, seguito da Mai che era proprio dietro di me, come un cucciolo di cane.

«Dove vivete ragazzi?» ci chiese Mai mentre ci dirigevamo all’ascensore.

«L’appartamento di King è vicino a Si Lom. Quello di Uea è vicino a Sathorn. Il mio è un po’ lontano da qui, Lat Krabang.» dissi. La verità era che l’appartamento in cui vivevo era quello di mio fratello maggiore, ‘Jet’, e lui me lo aveva lasciato occupare. Questo mi faceva risparmiare un po’ di soldi.

«Allora come vieni a lavorare, P’Jade?»

«L’ARL, poi il BTS. Devo alzarmi presto ogni mattina, è affollato.»

«Anche il mio appartamento è a Lat Krabang.» disse Mai con un ampio sorriso. «Ho una macchina. Dato che abitiamo nella stessa zona, posso darti un passaggio tutti i giorni.»

«Oh, no. Non ce n’è bisogno. Troppo gentile.»

I miei occhi si spalancano da quanto stava lavorando duro. In contrasto con il suo aspetto innocente, conosceva bene le sue mosse. Ehi, ragazzo. Stai cercando di conquistare Uea stando vicino al suo migliore amico fin dal primo giorno?

«No, in realtà non è niente. Andiamo nella stessa direzione, no? Posso accompagnarti a casa.»

«Ma io penso…»

«Vai con lui, Jade. Ti lamenti sempre del biglietto del treno che ti svuota le tasche. Eccola, la tua via d’uscita.» King disse ciò che avevo in mente.

Sicuramente mi avrebbe aiutato a risparmiare un po’ di soldi, ma avevo un briciolo di buon senso. Non potevo essere subito il suo parassita. Ancora non aveva nemmeno iniziato a lavorare ufficialmente.

«Per favore.» ripeté prima di rivolgermi un sorriso sincero come un cucciolo.

«Allora, potresti darmi un passaggio a casa per un giorno? Grazie mille.»

Alla fine persi contro il suo sforzo. Questo era considerato normale per me. Se qualcuno voleva raggiungere il mio amico, prima mi avrebbe trattato come un angelo e, abbastanza presto, mi avrebbe infastidito chiedendomi di aiutarlo a metterlo in contatto con i miei amici. Avevo visto molte di quelle persone, ma nessuna di loro mi aveva mai dato un passaggio.

«Ci vediamo domani.» disse Uea e si diresse verso la sua auto. Lo stesso fece King. 

Salutai i miei amici e mi rivolsi al tirocinante affidato a me che indicò la sua macchina nel parcheggio.

«La mia auto è laggiù.»

Mi condusse alla sua macchina mentre guardavo le sue spalle larghe, pensando che questo ragazzo stesse investendo parecchio su di me. Sembrava che Uea gli piacesse molto.

Stai andando bene con la persona giusta, giovanotto. P’Jade ti farà avvicinare direttamente a Uea!

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