ECLIPSE – EP. 6 CAPITOLO 3

M&M

Il bagno si trovava accanto allo spogliatoio e all’armadietto, con il quale quello spudorato bastardo lo aveva minacciato fin dall’inizio. Ora, sapendo che quello non era un vero fitness club gay come quell’odioso aveva detto e non era nemmeno lì con loro, Akk si sentiva più a suo agio a portare Namo a lavarsi il viso.

«Questa volta va bene.» Un uomo corpulento era in piedi dietro di lui con le braccia incrociate.

Namo fermò la mano che attingeva l’acqua dal rubinetto. La frangia era stata sollevata per far sembrare la testa come un fungo. Alzò la testa e guardò attraverso il grande specchio sopra il lavandino, chiedendogli: «Che intendi?»

Akk era troppo di buon umore per preoccuparsi di maledire la sua stupidità. «Ti darò un’ulteriore possibilità per fare meglio.»

Quel ragazzo smise di lavarsi e alzò di nuovo lo sguardo: «Cosa stai dicendo?»

Akk non rispose in tempo, la porta del bagno dietro di loro si aprì. Da lì uscì un uomo con le unghie ben curate che aveva inizialmente immaginato. L’uomo doveva aver sicuramente sentito la sua conversazione con Namo. Così lo guardò con uno sguardo furbo negli occhi… Anche se in realtà non sapeva nulla.

Ad Akk bastò guardarlo per capire cosa significasse. La sua faccia si infuocò al punto che stava per perdere la testa. Mentre Namo continuava a non capire. «Cosa hai intenzione di fare con quel bastardo?»

«Eh?» rispose lui, cercando di ignorare la presenza del testimone che si stava avvicinando. Decise di rimanere proprio accanto al lavandino e udì un sussurro che si diffuse nell’aria dicendo: «Threesome!»

«Be’, proprio ora ti ha invitato. Voglio che presti attenzione e cogli l’occasione per mescolarti con lui…» spiegò Akk.

L’uomo che rideva finì di lavarsi le mani, passò davanti a lui e uscì dal bagno. Poteva ancora sentire una nuova voce sussurrare: «Oh, swinging*!»

*(N/T: Uno stile di vita non monogamo in cui i rapporti sessuali avvengono al di fuori della coppia stabilita.)

«—-Per tenere d’occhio il suo comportamento e vedere se fa qualcosa di subdolo.» finì di dire Akk.

«Cos’è lo swinging?» chiese Namo alzando la testa, dopo un breve momento di silenzio.

Akk rispose con tono deciso: «Ti importa quello che dico?!»

«Ah… si…» Ma sembrava essere dolorante, forse a causa dell’apparecchiò o di una ferita alla bocca.

«Voglio sapere qual è la sua debolezza. E cosa è venuto a fare esattamente alla Suphalo. Se ci riesci, probabilmente riconsidererò la tua domanda di iscrizione come un caso speciale, perché probabilmente sei la prima persona stupida, bassa ed eccessivamente ottimista a far parte della squadra dei miei prefetti.»

«Davvero?! Lo farai veramente?!»

«Le mie parole sono legge!» ripeté le stesse parole di prima.

Il piccoletto saltò in fretta aggrappandosi al suo braccio, anzi sull’avambraccio, perché era molto più basso di lui. L’espressione gioiosa sul suo viso era come quella di un coniglio dei cartoni animati per bambini. «Lo farò, lo farò sicuramente!»

Akk sorrise, guardando il suo piccolo amico correre e saltare via.

Bene. In realtà, non era quello che desiderava fare, ma in cambio di un vantaggio nei confronti di Ayan, tutto era lecito!

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