BIG DRAGON – CAPITOLO 3

Ladro di biancheria intima!

«Signorino Yai, è arrivato l’architetto dello G Design Studio.» Big annuì prima di congedare il suo collaboratore. Era il momento per lui di assumersi le proprie responsabilità. Durante gli ultimi due mesi di vacanza dalle lezioni, Big aveva annullato il suo viaggio alle Hawaii per pianificare minuziosamente l’intera ristrutturazione del Sunrise, proprio come aveva annunciato a suo padre.

Quel giorno aveva organizzato un ufficio temporaneo in una camera d’albergo, per poi contattare una ditta per la ristrutturazione e infine aveva vagliato le proposte di molti studi di architettura, ma non aveva ancora trovato un design che lo avesse impressionato. Alla fine aveva deciso di assumere il G Design Studio, uno dei migliori studi di architettura del paese.

«Salve Signor Alangkarn. Sono Rat.» Il giovane architetto porse la mano a Big per primo nonostante avesse dieci anni in più di lui.

Big lo salutò a sua volta e gli fece gesto di accomodarsi di fronte a lui. In ufficio, oltre Big, vi era anche suo padre, Borom, che dalla Germania avrebbe preso parte all’incontro, anche se attraverso il grande schermo di un computer. 

«Solo un istante, il mio dispositivo ha avuto dei problemi e ho contattato lo stagista per farne portare uno nuovo dallo studio per la presentazione.» Disse Rat mentre si asciugava nervosamente il sudore dalla fronte. 

Big annuì e fece finta di guardare l’orologio da polso consapevole che un tale gesto avrebbe aumentato il nervosismo nel suo interlocutore. 

Dopo alcuni minuti la porta della stanza si aprì e apparve sulla soglia una figura grande e corpulenta. Big, che stava sorseggiando il suo tè, rimase sorpreso. Rimase a fissare quella sagoma dalla testa ai piedi. 

Il nuovo arrivato era infatti Dragon, che gli sorrise malizioso vedendo come si era spalancata la mascella del futuro cliente alla sua vista. 

Dragon si avvicinò e si sedette accanto a lui, appoggiando il suo MacBook sul tavolo, mentre il giovane architetto Rat tirava un sospiro di sollievo.

Dragon era uno studente al terzo anno di architettura e pertanto aveva deciso che avrebbe impiegato il tempo libero dalle lezioni come stagista in uno studio di architettura per acquisire esperienza. La persona che aveva presentato Dragon a quello studio era Boss.

«Rat, è tutto pronto. Quando volete darò il via alla presentazione.» Così dicendo, Dragon accese il suo Mac per poi avviare il programma dove aveva precedentemente caricato la presentazione e solo allora girò lo schermo verso il cliente.

«Faresti meglio a lasciare che sia una delle tue società a occuparsi della cosa.» Big cercò di convincere suo padre a non assumere il G Design Studio, ma senza successo. Il lavoro presentato da quella compagnia era davvero molto buono.

Dopo aver discusso sull’intero costo del lavoro, Rat, l’architetto a capo del progetto, si scusò per andare in bagno mentre il padre di Big aveva lasciato la riunione pochi istanti prima. Nell’ufficio rimasero solo Big e Dragon seduti l’uno di fronte all’altro, in silenzio.

«Devi demolire l’intero edificio. Ti senti tanto affascinante, eh?» Big strinse la mascella quando si rese conto che il suo cuore batteva in modo strano, la sola presenza di Dragon nella stanza gli stava solleticando il cuore, ma era consapevole di dover sfruttare quella inaspettata opportunità, quindi chiese: «Quel video…»

«È ancora in mio possesso. Non l’ho dato a nessuno né l’ho pubblicato da alcuna parte.» Rispose Dragon alzando un sopracciglio mentre Big, pur rimanendo in silenzio, serrò entrambi i pugni.

Dragon allora proseguì: «Inoltre, l’ho guardato fino alla fine. Si è trattato di puro sesso bollente. Non riesco a capacitarmi che tu fossi un verginello.» 
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Quelle parole fecero impallidire le guance di Big che non osò stabilire un contatto visivo con la persona di fronte a lui prima di deglutire a vuoto e di replicare. 

«Quello che è accaduto quella notte, possiamo lasciar perdere. Adesso puoi eliminare il video.» 

Le folte sopracciglia di Dragon si alzarono: «Perché dovrei eliminare quel video?»

«Non sto scherzando, Dragon. Fallo e basta.»

«Chi ha detto che è uno scherzo. Non lo cancellerò, lo terrò per uso personale.»

«Perso… Che? Per cosa?!»

«Davvero vuoi saperlo?»

Big non sopportava la volubilità d’umore dell’altra persona, ma prese un bicchiere d’acqua e lo versò sul bellissimo viso del suo interlocutore. 

Dragon rispose istintivamente dandogli uno schiaffo in pieno volto e afferrando forte Big al collo, ma prima che lo scontro tra i due potesse avere inizio, i due udirono Rat aprire la porta del bagno. 

Dragon allentò la stretta dal collo di Big e tornò a sedersi al suo posto, come se niente fosse accaduto e Big chiamò uno dei suoi dipendenti per accompagnare gli ospiti all’uscita. 

Rimasto nella stanza, Big prese una sigaretta e l’accese. Almeno quel giorno era servito a fargli scoprire che Dragon non aveva pubblicato il video da nessuna parte.

Probabilmente sarà ancora nel suo cellulare. Come posso distruggerlo?

Quello fu il pensiero fisso di Big per l’intero tragitto fino a casa sua. Una volta entrato nella sua camera, dopo una doccia e un cambio d’abiti, e dopo essere andato dritto a letto, ancora non era riuscito a trovare una risposta a quella domanda. Alla fine Big chiamò uno dei suoi uomini ordinandogli di tenere d’occhio Dragon, così avrebbe potuto trovare un modo per sottrargli il telefono, ma…

«Signorino Big, non possiamo farlo. Il Signor Dragon ha detto che se pensi di fargli di nuovo qualcosa di brutto… Chiamerà sicuramente la polizia e ci arresteranno. Molti di noi hanno ancora una casa, un’auto da pagare e genitori di cui prendersi cura.»

«Cosa?? Dragon ha osato darvi ordini?»

«Sì, penso che il Signorino non dovrebbe avere altri problemi con il Signor Dragon.»

Big era così arrabbiato che le vene sulla fronte si gonfiarono. 

Che diritto ha Dragon di dare ordini a i miei uomuni!

«Ti ordino di prendere il suo cellulare.»

«Va bene signore…»

«Obbedirai ai miei ordini?»

«Sì.»

Dopo aver aver ricevuto la risposta, Big si accasciò sul divano e usò le gambe per scalciare su e giù con rabbia. Pong e Phak, due suoi uomini, che erano come le sue personali baby-sitter, si guardarono e sospirarono, aspettando i prossimi ordini.

Il Signorino Big, anche se aveva 20 anni, si comportava sempre come un ragazzino, quindi Borom, suo padre, aveva ordinato loro di tenerlo sempre d’occhio.
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«Signorino, per favore, si riposi. Domani deve recarsi di nuovo al locale per vedere l’inizio dei lavori.»

«No credo… Wow… Dannazione!! Tu e Phak dovreste andare al mio posto.» Disse Big con rabbia.

Alcuni muniti dopo, Big ricevette una chiamata sul suo telefono da quella che un tempo era stata la sua ragazza; lo stava chiamando per invitarlo a una festa in un locale.

All’inizio Big aveva rifiutato, ma dopo aver ricevuto una fotografia che mostrava di che tipo di festa si trattasse, Big notò nell’immagine la sagoma di un uomo che indossava una camicia senza maniche che rivelava un tatuaggio di un drago nero attorno al braccio destro e, l’istante dopo, le disse che sarebbe andato.

Si trattava di una tipica festa dove scorrevano fiumi di alcool e in cui i ragazzi ricchi facevano a gara per spendere i soldi dei loro genitori su base giornaliera. Lo stesso Big, in passato, aveva organizzato quel tipo di feste molte volte nel suo locale, ma adesso le trovava estenuanti. 

Non voleva sprecare le sue energie organizzando quel tipo di eventi, ma non si faceva scrupoli a complicare il lavoro di un altro organizzatore. 

Dopo aver varcato la soglia del locale, a Big non gli importò più di inseguire Dragon, ma aveva preferito ballare con le ragazze in mezzo alla pista.

Dopo aver ballato, gridato e cantato, Big si sentiva stanco, così prese posto sul divano del privè tenendo per la vita la ragazza che quella sera gli interessava, ma all’improvviso sentì di dover cambiare acqua all’aquilotto, così si alzò e andò nel bagno dei gentlemen. Una volta tornato al divano, però, vide che la maggior parte delle persone che sedevano prima con lui erano scomparse.

«Tammy, dove sono gli altri?»

«Sono andati tutti in piscina.»

«Di cosa stai parlando?» Chiese Big.

«Dragon si è tuffato in acqua e ha invitato tutti a fare festa in piscina.» Riferì Tammy. 

Big ingoiò a vuoto di nascosto.

Il corpo di Dragon era molto sexy. Dove altro avrebbe sfoggiato quel tatuaggio? Senza dubbio tutte le ragazze volevano vederlo da vicino. 

Big si avvicinò a Tammy. Se non fosse rimasto appiccicato al suo fianco, probabilmente sarebbe andanto a flirtare con altre ragazze a bordo piscina con altri suoi amici.

«Dai, Tammy, ho un ottimo cocktail da finire.» Big stava cercando di convincerla a sedersi accanto a lui.

«Ma io voglio andare in piscina. Andiamo insieme.»

Ma Big rimase dov’era. In generale Big e Dragon non andavano negli stessi posti per non vedersi, quindi non sapeva che sarebbe stato preso da Dragon fino a quel punto.

«Aspetta un minuto.» Disse mentre si avvicinava per guardarsi allo specchio vicino all’uscita.

Arrivato alla piscina, Big notò che Dragon stava bevendo una bottiglia di birra mentre lui preferì sedersi ad ascoltare musica rilassante a bordo piscina. Anche se lì era pieno di uomini e donne in costume da bagno, nessuno era appariscente quanto Dragon.

Dragon indossava un costume da bagno nero. La parte superiore del suo corpo mostrava muscoli forti che sembravano ricoperti da squame lucenti grazie al riflesso delle gocce d’acqua sotto le luci mentre la parte inferiore era completamente zuppa. Dragon poi si passò ripetutamente la mano tra i capelli pettinandoli all’indietro mentre chiudeva gli occhi e si leccava le labbra rosse.
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Le ragazze lo guardavano di nascosto e, alternandosi, si avvicinavano a lui per parlargli, o semplicemente rimanevano in silenzio, ma erano lì accanto a lui.

Big rammentò a se stesso il piano e confermò che in quel momento Dragon non aveva con sé il suo telefono e così, rapidamente, cercò nella pila di vestiti appartenenti al suo avversario, lasciati a bordo piscina e ora alla sua mercé. 

Big era sicuro che nessuno lo avrebbe visto quindi afferrò in fretta i vestiti di Dragon e, stringedoseli, al petto corse al bagno più vicino. Sperando che il telefono di Dragon fosse tra le cose che aveva con sé.

«Evviva!» Alla fine era riuscito ad averlo.

Big, senza l’aiuto di altri, era riuscito a trovare il telefono di Dragon, così lo gettò a terra per calpestarlo più e più volte, lo gettò nel water, tirato lo sciaquone solo per poi ricominciare daccapo, finché non fu sufficientemente sicuro che Dragon non avrebbe più potuto recuperare nemmeno un frammento da quella spazzatura elettronica. Una volta raccolto, ciò che ne restava lo buttò nella spazzatura.

Big aveva pensato di rimettere i vestiti di Dragon a posto, ma all’improvviso pensò a qualcosa di più divertente. Prese segretamente i boxer di Dragon e se li mise in tasca, ma il resto dei vestiti li lasciò esattamente dove li aveva trovati.

Dragon sarà di sicuro disperato non trovandoli, eheh.

Dopodiché Big tornò alla festa, ma andò nella zona al chiuso per dedicarsi alle ragazze che ancora erano lì. Big era pur sempre Big, un grande amante del divertimento.

Dopo aver ballato e bevuto fino a crollare, nell’esatto momento in cui stava per lasciare il locale, Big sentì che qualcuno stava annunciando che i boxer di Dragon erano stati rubati durante l’evento senza che nessuno se ne accorgesse.

«Chi è l’idiota che ha fatto questo?» Disse Lina, una ragazza che ballava francobollata a Big, in mezzo alla pista mentre anche le persone intorno a loro parlavano scherzosamente del ladro.

«Sì, è giusto così.» Big sorrise, preparandosi a trovare un modo per fuggire via quando sentì che qualcuno suggerì di controllare le telecamere di sorveglianza e Big impallidì.

 Me ne sono completamente dimenticato!

«Ma non c’è nessuna telecamera lì, anche se sono curioso di sapere, chi ha avuto tanto fegato da farlo? Per rubare dei boxer ahahah!» Disse un uomo, ridendo con il suo gruppo di amici. Sentendo ciò, Big sospirò segretamente piano.

«Vado un attimo via.» Disse Big allontanandosi dalla pista da ballo, ma mentre stava camminando attraverso l’atrio, venne spinto in un ascensore aperto. Sorpreso, Big cercò di sgattaiolare via, ma la porta dell’ascensore si era già chiusa.

«Ehi, ladro.»

Un debole sussurro echeggiò vicino alle orecchie di Big che, senza voltarsi, capì immediatamente chi gli stava parlando dietro al collo.

«Cosa avrei rubato?» Big finse di non sapere.

Nel momento in cui le porte dell’ascensore si aprirono, Big venne trascinato nella suite dell’hotel situata all’ultimo piano dello stesso edificio dove si trovava il locale. 

Dragon entrò dopo di lui e chiuse la porta. L’istinto di Big gli diceva che era davvero in una situazione pericolosa e subito tentò la fuga, ma Dragon fu più veloce. Afferrò il corpo di Big e lo adagiò sul grande letto.
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«Li rivoglio indietro.» Dragon tese la mano destra davanti alla faccia di Big.

«Che cosa?»

«Il mio telefono e le mie mutande! La mia cerniera mi sta sfregando proprio lì. Ho il fondoschiena nudo.» Disse Dragon mentre si strofinava l’inguine. Big alla vista di quel gesto non poté fare a meno di sentire caldo.

«I tuoi vestiti non li ho presi io.» La testardaggine di Big aveva preso il sopravvento.

«Questo è quello che mi piace di te.»

«Beh, allora perché ora stiamo litigando?»

Big si tolse la giacca. Non aveva paura della persona che aveva davanti e quella non era la prima volta che litigavano, ma Dragon riprese.

«Non cambiare argomento e restituiscimi la mia roba.»

«Non so cosa stai dicendo!» Big continuò, ma fingendo di essersi appena ricordato di cosa l’atro stesse parlando.

«Ah, uh!! Quello. Non ho rubato niente. Non so perché mi dai la colpa.»

«Ho la prova.» disse Dragon con un tono dolce, ma freddo.

«Che tipo di prove?» Chiese Big.

«Le avrò presto. I miei amici mi stanno aiutando a raccoglierle.» Rispose Dragon con un sorriso stampato in faccia. «Ma se dimostri sincero pentimento potrei dire ai miei amici di smettere di cercare.»

«Come posso mostrare di essere essere innocente?»

«Togliti tutti i vestiti. Adesso!!»

«Che hai detto?»

«Spogliati per me, adesso!»

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Incredibile, il primo capitolo in cui non fanno sesso :O Ma sarà anche l’ultimo??

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Tammy
Dragon entrò dopo di lui e chiuse la porta. L'istinto di Big gli diceva che era davvero in una situazione…" Leggi il resto »

Si ricomincia 🤭🤭🤭

Simax81
Dragon entrò dopo di lui e chiuse la porta. L'istinto di Big gli diceva che era davvero in una situazione…" Leggi il resto »

…e niente… abbiamo capito che una scopata a capitolo toglie il medico di torno…🤣🤣🤣🤣

Simax81

….o forse il capitolo era troppo lungo e lo hanno diviso…

che storia, questi due!

Admin

Chi lo sa, scelta dell’autrice! Ahah

Lolly
Il Signorino Big, anche se aveva 20 anni, si comportava sempre come un ragazzino, quindi Borom, suo padre, aveva ordinato…" Leggi il resto »

Buona idea 😏😅

Lolly
Dragon indossava un costume da bagno nero. La parte superiore del suo corpo mostrava muscoli forti che sembravano ricoperti da…" Leggi il resto »

Che intende con” la parte inferiore completamente zuppa”???🤔😏🤣

Lolly
Dragon entrò dopo di lui e chiuse la porta. L'istinto di Big gli diceva che era davvero in una situazione…" Leggi il resto »

Praticamente ad ogni capitolo si 🎺🎺🎺🎺😅🤣🤣🤣

Novella

🤣🤣🤣🤣🤣🤣sono esilaranti questi due 😍

Anna chiappini

Capitolo senza sesso ma…spogliati subito alla fine 🤣🤣si riparte🤣🤣🤣

Francesca Toniolo
Dragon allora proseguì: «Inoltre, l'ho guardato fino alla fine. Si è trattato di puro sesso bollente. Non riesco a capacitarmi…" Leggi il resto »

🤣🤣🤣🤣

Simona

ovviamenteil capitolo è stato diviso…hanno preso alla lettera il detto ” una 🍎 al giorno……” vi lascio immaginare. Aspetto il prossimo in apnea?🤣🤣🤣

Admin

Forse l’autrice ci ha voluto dare un attimo di respiro… che però dovremo trattenere per l’intera lunghezza della novel!!

MikaFlo
Il Signorino Big, anche se aveva 20 anni, si comportava sempre come un ragazzino, quindi Borom, suo padre, aveva ordinato…" Leggi il resto »

Hanno fallito miseramente, direi. 😂

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