Songkran

Lo sapevi che oggi Cutie Pie e KinnPorsche non vanno in onda perché è festa nazionale in Thailandia?

Il Songkran è il capodanno lunisolare buddista festeggiato non solo in Thailandia, ma anche in Birmania, Cambogia, Sri Lanka, Laos e nella Cina sud-occidentale, con cui per l’appunto questi paesi confinano. 

La parola Songkran deriva dal sanscrito saṃkrānti, che significa il “passaggio del sole da un segno zodiacale a un altro”. Sebbene questo accada ogni mese, sia nell’astronomia tropicale (la nostra per intenderci) sia nell’astronomia siderale (quella buddista e induista seguita in Asia) il nuovo anno inizia con il passaggio dal segno dei pesci a quello dell’ariete. Questo perché il significato di “nuovo anno” o “nuova vita” è legato all’arrivo della primavera e alla rinascita che porta con sé. 

Originariamente il capodanno ufficiale thailandese non aveva una data precisa, almeno fino al 1888 quando il governo fissò le celebrazioni al primo aprile. Nel 1940 poi decisero di uniformarsi al calendario gregoriano e fissarono il capodanno al primo gennaio, rendendo il Songkran una festività nazionale.
Nonostante le celebrazioni ufficiali durino solo tre giorni, nel 2018 il governo ha deciso di estendere i festeggiamenti dal 12 al 16 aprile; uffici, scuole e tutte le attività sono chiuse per permettere ai thailandesi di tornare a casa e visitare i parenti. 

Il 13 aprile è conosciuto con il nome di Maha Songkran, l’ultimo giorno dell’anno. Il giorno seguente, il 14 aprile, è chiamato Wan Nao, il giorno di transizione tra il vecchio e il nuovo anno; infine il 15 aprile è il Wan Thaloeng Sok, l’inizio di una nuova era.

Le celebrazioni del Songkran sono ricche di tradizioni e significati simbolici. La mattina i thailandesi visitano il wat (il tempio buddista) per portare offerte. Il primo giorno si offre del cibo e si ascolta il messaggio del Dharma Buddha (colui che trasmette gli insegnamenti di Buddha), mentre il secondo giorno si porta in offerta della sabbia, elemento simbolico per la costruzione di un nuovo tempio. 

Piccole statue di Buddha portate in strada che vengono “lavate” dai partecipanti durante le celebrazioni

Fuori dalla Thailandia il Songkran è conosciuto come festival dell’acqua perché quest’ultimo rappresenta un elemento fondamentale nelle celebrazioni. In queste giornate le statue di Buddha sono portate in processione fuori dai templi per le strade, precedentemente chiuse al traffico e trasformate in campi di battaglia, dove si ritrovano le persone armate di pistole ad acqua per festeggiare. La tradizione vuole infatti che lavare le statue sia un atto di purificazione e di buon auspicio che elimina la cattiva sorte. Numerose parate percorrono il paese con i partecipanti che indossano abiti tradizionali e Lady Songkran che, per l’occasione, viene incoronata.

Per dei festeggiamenti più contenuti invece si rimane in famiglia. In questa specifica occasione, tra i vari banchetti che si tengono, giovani e anziani si versano l’acqua a vicenda sulle mani come simbolo di purificazione. L’acqua che scorre via porta con sé il peccato e la sfortuna.
Quest’ultimo rituale è presente nella prima puntata di Cutie Pie. In un flashback infatti vediamo la famiglia riunita per il Songkran e i giovani Kuea e Lian lavare le mani ai nonni di Kuea.

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