SILENT LOVE

Mi ero innamorato di qualcuno.
Quella persona aveva l’odore del sole che proveniva da lui stesso. 

Era il proprietario di un negozio di fiori.

Comprai da lui un gambo di rosa e poi glielo regalai.
Non disse nulla e si limitò a restituirlo gentilmente.

Le mie dita toccarono le sue.
La sveglia suonò. Segnalava che erano le dieci.

Potevo solo portare il fiore a casa e metterlo nel vaso in soggiorno.

La mamma vide il fiore e fu molto contenta.
Ma sapevo che aveva pianto.

Ogni mattina alle dieci andavo nel suo negozio di fiori, compravo un gambo di rosa e glielo regalavo.
Ogni volta lo restituiva senza dire nulla.

Ero pazzo per l’odore che proveniva da lui.
Anche se non avevamo mai parlato.
Il momento più bello della mia giornata era quando andavo a comprare i fiori.
Anche se passavano solo pochi minuti.

Un giorno gli dissi che sarei andato in ospedale per un controllo, quindi non sarei potuto andare il giorno dopo.

Non disse nulla.
Cosa mi aspettavo?
Non gli piaceva parlare.

Il medico disse che c’erano dei coaguli di sangue nel mio cervello e che con l’intervento chirurgico avrei avuto la possibilità di vedere di nuovo.
Il prezzo era la possibilità di perdere la mia vita.

Rimasi seduto nel mio studio per un’intera notte.

Come al solito, la mattina dopo alle dieci, andai nel suo negozio di fiori per comprare una rosa.
Come al solito, me la restituì gentilmente e non disse una parola.

Mio fratello gestiva bene l’azienda di famiglia.

Quindi ero molto tranquillo..

Conservai l’ultimo fiore nella mia cartella clinica.
Poi mi imbarcai sul volo delle dieci per l’America.

🌹🌻🌹🌻🌹🌻🌹🌻

Tre anni dopo, rimisi piede sulla mia terra natale.

La città si era sviluppata molto rapidamente.
Dal terreno si innalzavano grattacieli.

Alle dieci del mattino arrivai in un luogo familiare e allo stesso tempo sconosciuto.

Il negozio di fiori era chiuso da tempo.
La gente se n’era andata.

Sia il negozio che quella persona erano spariti.

🌹🌻🌹🌻🌹🌻🌹🌻

Dieci anni dopo, mia moglie stava ripulendo la mia cartella clinica.
Dall’interno cadde un girasole.

«Non ho comprato delle rose?» Ero sorpreso.
«No.» rispose mia madre. «Sono sempre stati dei girasoli.»

Girasoli. Un amore silenzioso.

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