NOT ME – CAPITOLO 5

Tattica di flirt esperto

«Ho sete.» dissi dopo aver lavorato ad un compito che mi annoiava.  

«Stai andando di sotto a comprare qualcosa?» Sean si voltò per chiedermelo  

«Mhm, torno subito.» Mi alzai dalla sedia e guardai Yok e Gram che erano ancora felici, anche quando si insultavano come cani pazzi, in quel momento stavano prendendo in giro gli altri, facendomi sorridere ampiamente.  

«Aspetta, vengo con te.» Sean si alzò e mi seguì, io mi voltai per dirgli: «Non c’è bisogno, è vicino, posso andare da solo.»

«Voglio comprare qualcosa per me.» Sean inarcò un sopracciglio mentre sorrideva leggermente.  

«Andiamo, sbrigati!» Sean usò le sue mani per sollevarmi dalla vita ed invitarmi ad andare per primo, poi mi seguì fuori dalla biblioteca.  

«È vietato portare cibo in biblioteca.» dissi a Sean dopo aver notato l’insegna, poi continuai: «Includerà l’acqua?»

«Di cosa ti preoccupi? Sbrigati e andiamo.» disse a bassa voce.  

«E loro? Ho dimenticato di chiedere se vogliono qualcosa.» dissi, poi Sean allungò la mano e la fece scorrere avanti e indietro sulla fronte.  

«Di solito non lo chiedi, non dici nemmeno dove vai o cosa fai, sparisci e basta.» Le parole di Sean mi colsero di sorpresa. Dopotutto, Black aveva quell’abitudine.

Che cosa ha detto? Non si preoccupava mai degli altri e tendeva a mettere se stesso al primo posto. Qualunque cosa volesse fare, era facile per lui, a differenza di me, che tendevo sempre a pensare prima agli altri.  

Ma non biasimiamo mio fratello per il suo comportamento. Sapevo che lo faceva per proteggere i propri interessi, dal momento che io e lui eravamo cresciuti in modo diverso. Io avevo avuto un’infanzia facile, al contrario di Black, cresciuto lottando con lo spirito di sopravvivenza. Quindi se a volte poteva avere qualcosa, l’avrebbe presa. Anche se Black fosse stato così cattivo agli occhi degli altri, io non avrei mai pensato in quel modo di lui.  

«Posso chiederti una cosa?» mi rivolsi a Sean.  

C’era un modo per scoprire rapidamente la relazione che esisteva tra mio fratello e Sean, poteva sembrare divertente, ma avrebbe sicuramente rivelato la verità.  

«Cosa?» Sean si voltò per guardarmi.  

«Supponiamo che io abbia un panino, pensi che lo condividerò con te?»

Questa era una questione importante poiché Black era una persona che ama il cibo più del denaro, ma una volta mi disse che se un giorno gli avessi detto che avevo fame e lui aveva solo un panino, mi avrebbe dato l’altra metà. Ricordavo ancora le parole che mi aveva detto quel giorno:  

«Sai, non condivido mai il mio cibo con nessuno, sono molto possessivo nei confronti del cibo. Se sono disposto a darlo a qualcuno, allora è perché voglio davvero bene a quella persona, capito?»  

«Saresti arrabbiato perché non ti piace condividere il cibo con altre persone, ma prendi il cibo degli altri.» rispose Sean. 

Dopo un attimo di silenzio gli ribattei ridendo: «Sono così cattivo?» 

«Almeno, non mi hai mai trattato così male. Una volta c’era solo un pacchetto di noodles nella stanza, ma non avevo mangiato nulla e tu l’hai condiviso con me, così Yok e Gram sono rimasti sorpresi perché Gram ti aveva chiesto un po’ di cibo e non gliel’hai hai mai dato.»

Aprii gli occhi sorpreso e lo fissai.

Ciò significa che Black è anche è molto vicino a Sean! Black non condivideva il suo cibo con gli altri, il fatto che non volesse mangiare era l’ultima cosa, ma se non glielo avesse voluto dare, non l’avrebbe fatto. Se qualcuno mangiava il suo cibo senza il suo permesso, imprecava per migliaia di anni. 

Dannazione! Ho 7 giorni, devo assolutamente indagare e scoprire cosa è successo tra lui e mio fratello!  

«Oh, volevo chiederti, hai un problema con me? Ho fatto qualcosa che ti ha fatto arrabbiare?»

Sean mi guardò e sorrise un po’.

«Dove l’hai sentito?»

Dannazione… Cosa significa quel sorriso? 

«No, niente. Viviamo insieme da molto tempo! Volevo solo chiedere una tua opinione.» Non so perché, ma per qualche motivo, da quando ero con lui, la mia capacità di mentire era notevolmente migliorata.  

«No, non vedo alcun problema. Gli amici sono amici… Dovresti chiederti, invece: cosa pensi di me?»

Dopo averlo detto, mi superò.  

Merda. È intelligente.  

Non dissi più niente. A volte pensavo sapesse già della mia identità. In ogni caso, Sean non era stupido, ma se gli avessi chiesto: «Lo sai che non sono Black?» e mi avesse detto di no, sarei stato davvero uno stupido. 

Oh! È così triste! Penso sia meglio provare con Gram e Yok. Devo cambiare la mia strategia, non devo chiedere a Sean!

Lo seguii in mensa e continuai a non dire nulla. All’inizio stavo per comprare solo dell’acqua, ma alla fine presi anche degli snack. Comprai quattro bottiglie di tè verde e qualche snack. Dopo di che inviai un breve messaggio a Yok e Gram dicendo che eravamo seduti su una panchina nel quinto cortile, che avevamo comprato degli snack e che li aspettavamo per mangiare insieme.  

Mentre Sean e io cercavamo un posto, pensavo si sarebbe seduto di fronte a me, e invece si sedette accanto a me. 

Aprii la bottiglia d’acqua, ci misi una cannuccia e poi la porsi al ragazzo alto accanto a me.

«Questa è tua.»

Poi, tirai fuori i panini e li misi sul tavolo. Sean mi guardava con un leggero sorriso mentre aprivo un’altra bottiglia e inserivo una cannuccia.  

Non molto tempo dopo arrivarono Yok e Gram  

«Ow! Il sole sta tramontando ad ovest? Sei davvero Black?» Gram fece una smorfia confusa mentre sedeva davanti a me e Yok di fianco.  

«Che cos’è? Hai vinto una scommessa?» chiese Yok.  

«Devi aspettare di vincere una scommessa per comprare dei pacchetti che costano 10 o 20 baht?» dissi mentre lo colpivo con il pacco di caramelle che aveva davanti.

Poi aprii le bottiglie e ci misi dentro le cannucce una ad una.  

«Questa è per Yok e questa è per Gram.» 

Mi guardarono in modo strano. Gram fece un sorrisetto, ma non si dimenticò di prendermi in giro.  

«Ti sei dimenticato di prendere la tua medicina? Di solito, tieni tutte le caramelle per te, ma ora ci offri pure dell’acqua!» disse Gram.  

«Non sapevo fossi così premuroso. Non mi piacciono le cose dolci.» disse Yok e iniziò a bere il tè verde senza zucchero che avevo comprato casualmente.  

«Avanti, mangia. Guarda Sean! Non si lamenta. Parlate troppo!» dissi e cercai di strappare l’involucro da uno degli snack, ma senza riuscirci, così Sean mi mise un braccio intorno alle spalle e mi aiutò.

«Grazie.» mi voltai per dirgli.  

«Mhmm.» disse Sean, sorridendo, ma senza togliermi la mano dalla spalla. Io lo lasciai fare senza dire nulla.  

«P’Sean, non dubiti affatto della gentilezza di Black?» chiese Gram.  

«Di cosa stai parlando?» Sean inarcò un sopracciglio.  

«Che situazione è questa? Cosa stiamo festeggiando? Cos’è successo? Non è strano?» chiese Yok sorridendo ampiamente finché non vidi tutti i suoi denti.

«Mr. Job*, sei così contento che i suoi denti si scontrano?» Ogni volta che Yok sorrideva, Gram lo prendeva in giro tutto il tempo.

*(N/T: Job in thailandese significa ‘zappa’, chiaro riferimento ai denti di Yok.)

«Nanerottolo, anche se ti alzi, non vedo alcuna differenza.» Yok si voltò per insultare Gram e spinse la sua testa.

Io ridevo incessantemente ascoltando le loro battute.

«Almeno i miei denti si possono aggiustare, ma un nano come te non ha modo di sistemare la sua altezza, specialmente con il tuo vecchio scheletro.» Yok rispose alle parole di Gram come al solito.

«L’altezza standard maschile thailandese è Black.» disse Gram ridacchiando. 

Sean rise ad alta voce, avevano chiaramente detto che ero il più basso tra loro.

«Ehi! Osi dirlo? Non ti inviterò mai più.» Finsi di essere arrabbiato, poi Sean allungò la mano e mi arruffò i capelli finché non incasinò la mia capigliatura.  

«Posso invitarmi da solo, non ho bisogno del tuo permesso.» rispose  

«Mi inviterai ad un pasto?» chiesi a Sean  

«Certo, mi prenderò cura di te.»

*(N/T: เลี้ยง può essere interpretato come “invito” per un pasto oppure per “prendersi cura” di qualcuno.)  

«Lascia che te lo dica, d’ora in poi non chiederò più soldi a mio padre, ma verrò da te per averli.» Dopo aver detto questo, allungai la mano verso di lui, che mi sorrise e mise la sua mano sulla mia.  

«Allora non saremo più amici. Sarò tuo marito.»

«Eh?…» balbettai alla risposta di Sean sorpreso e cercai di ritirare la mano, ma Sean la tenne e la strinse più forte.  

Ma Gram si avvicinò per colpire la mano di Sean.  

«Phi, non puoi flirtare con i miei amici. Tutte le ragazze di questo mondo sono morte?» disse Gram.

Sean si limitò ad alzare le spalle e non rispondere, ma mi voltai e mi colpì il petto per il sollievo.  

Sta scherzando, non dovrei pensarci troppo.  

«Ehi…» diedi dei colpetti a Sean.  

«Che cosa?» Si voltò per vedere la mia faccia.  

«Le cose vanno meglio tra te e Yok?»

Sean fece una smorfia seria, fingendo di non sentire quello che gli avevo chiesto.  

«Sì… non mi piacciono le atmosfere imbarazzanti come questa.» Guardai Sean che ancora non mostrava alcuna espressione. Alla fine mi guardò e annuì, quindi gli sorrisi.  

«Carino, molto carino.» disse Sean.

«Così carino che ti sei già innamorato di lui?» disse Yok scherzando.

Dannazione, di nuovo, datemi un attimo di respiro!

«Hey! Smettila di sorridere dolcemente in questo modo. Smettila! Risveglierai qualcosa.» Alla fine scoppiai a ridere: «Se P’Sean ha del tempo libero, faresti meglio a flirtare con altre persone, okay?» Gram diede un calcio a Sean.

«Chi? Non ho nessun altro.» disse Sean, poi mi sorrise e continuò a stuzzicarmi: «Giusto?»

«Eh… eh… cosa? Chi lo sa con te?» Mi allontanai da Sean e bevvi il tè verde, fingendo di evitare del tutto il suo sguardo.  

«Sembri di buon umore oggi… o è a causa di Milk?» chiese Gram, guardandomi in faccia. 

«Quale Nong Milk?» Sean alzò leggermente la voce verso di lui. Gram tirò fuori il cellulare di Sean, sorridendo. Nessuno sapeva quando il suo cellulare era finito nelle mani di Gram.  

«Diavolo, quando l’hai preso?» Sean sembrò sorpreso quando aprì la borsa, mentre io scossi semplicemente la testa.  

«Wow Gram, l’hai fatto come un ladro professionista.» disse Yok chinandosi per guardare il cellulare.

Gram usò il dito per scorrere lungo lo schermo e lesse il messaggio ad alta voce.

«Nong Milk ha detto: Se Phi ha del tempo libero, possiamo andare a mangiare insieme? Sean ha replicato: Nong Milk vuole andare? Lei chiede di nuovo: Posso? Phi ha già mangiato? Rispose di nuovo Sean: Non ancora… Vuoi venire con me?»

Gram abbassò il tono della voce per imitare Sean, poi la alzò per simulare quella di una ragazza, il che ci fece ridere per tutto il tempo.  

«Sean, mi tolgo il cappello per complimentare il tuo fascino, sei molto bravo a flirtare con le altre persone.» rise Yok. «Hai già una nuova ragazza. Perché sei rimasto arrabbiato per la storia di Namo per così tanto tempo?» continuò.  

«Parli troppo, cosa faresti se Namo mi piacesse davvero?» chiese serio Sean, come se fosse pronto a combattere.  

«So che non ti interessa.» disse Yok, bevendo il tè verde e ignorando completamente Sean.  

«E allora? Flirterai con la mia ex?» chiese Sean e inarcò un sopracciglio.

«Beh, non vuoi lasciarla a me anche quando non ti piace?» Yok rispose immediatamente. Sembrava che l’atmosfera al tavolo fosse diventata improvvisamente tesa. Sean indicò il viso di Yok e disse:  

«Perché tu hai il coraggio di chiedere…»  

Rimanemmo tutti in attesa che Sean finisse la frase.

«… io devo osare dare.»

«Si!!» Gram fece un urlo molto forte, io alzai la mano, ci demmo un batti cinque e ridemmo. Sean sorrise, Yok sorrise e anche Gram sorrise. La conclusione fu che finalmente avevamo riso di nuovo, insieme, e mi sentivo abbastanza a mio agio da continuare a mangiare gli snack fino ad esserne sazio.

Dopo pranzo tornammo in biblioteca per finire i compiti. Yok e Gram erano davanti, mentre io e Sean eravamo dietro di loro. In quel momento, Sean improvvisamente mi tirò il braccio per segnalarmi di rallentare e lasciarli andare per primi. Mi fece fermare e lo guardai confuso.  

«Che succede?» chiesi, alzando leggermente le sopracciglia.  

«Non c’è niente tra me e la ragazza di nome Milk.»  

«Ah.» risposi e annuii.  

«Capisci cosa ti sto dicendo?»

«Pensi che sia stupido?» alzai gli occhi al cielo.  

«Cosa hai capito?» chiese di nuovo Sean.  

«Ho capito che hai appena iniziato a flirtare con lei, non avete ancora una relazione.» gli risposi.

«Non è così…»  

«Non mentirmi… perché devi mentire?» Alzai il sopracciglio: «Non capisco perché devi mentire. Se ti piace, dillo. Un uomo che si avvicina a qualcuno deve osare agire.»

«Ma l’ho appena fatto.» Sean guardò dritto verso di me.  

«Ma io non sono una donna e non sono tua moglie.»

«Hai flirtato con me e hai detto di prendermi cura di te.» Sean mi spinse per la spalla.  

«Non stavo flirtando con te. Quello che fai con Milk è quello che chiami flirtare.» lo indicai dicendolo.  

«Non ho flirtato apposta, questa è la mia personalità ed è così che parlo alle donne.» disse Sean con sicurezza e non potei fare a meno di ridere.  

«Gli uomini belli hanno il diritto di scegliere?» spinsi il suo petto e mi voltai, ma mi mise un braccio sulla spalla.  

«Non l’ho scelta, lei mi ha scelto da sola. Ha preso l’iniziativa di parlarmi e io ho solo risposto.» Mi voltai a guardarlo e inarcai leggermente un sopracciglio.  

«Sembri tranquillo ma, accidenti a te, sei molto perverso. Gram aveva ragione a insultarti.»  

«Come fai a sapere che sono un pervertito? Non ci hai nemmeno provato. Ti piacerebbe provare?» 

«Merda, Sean. Perché me l’hai detto? Hai qualcosa che non va?» Stavo per liberarmi dall’abbraccio di Sean, ma strinse più forte e si rifiutò di lasciarmi andare, quindi continuò a trattenermi per un po’, finché il mio telefono non squillò.  

Presi il cellulare che era nella tasca dei pantaloni e sospirai di sollievo, poiché era il numero di Yojin.  

Ma dovevo ancora fare attenzione.

«Pronto?»  

[Dove sei?]  

«Nel campus.» 

[Ti ho detto di chiamarmi dopo le lezioni, perché non l’hai fatto?]  

«Perché non ho ancora finito.»

[A che ora finisci?] chiese Yojin. Non capisco davvero perché Black sia così coinvolto con una donna come questa. La sua possessività mi mette piuttosto a disagio.  

«Se vuoi andare a casa, puoi andarci per prima. Non mi devi aspettare, io vado a casa con Sean.»  

[Posso venire in camera tua oggi?]  

«No, a Sean non piacciono gli estranei nella stanza.» le mentii. Non sapevo se a Sean piacesse avere degli estranei in stanza, ma non volevo che Yojin interferisse troppo. Altrimenti non avrei avuto spazio per respirare. Sean mi stava ancora guardando parlare al telefono e dovette ascoltare la nostra conversazione.

[Puoi dirgli che posso portare Milk? È una mia amica!]  

«Aspetta un attimo.»

Misi giù il cellulare e mi voltai per vedere il viso dell’uomo che era più alto di me.

«Yojin vuole venire in camera e portare anche Milk. Sei d’accordo?» La mia faccia sembrava molto depressa.  

«Non mi piace.» disse tranquillamente Sean.  

«Ti ho chiesto se le permetti di venire o no, non se ti piaceva. Stai pensando troppo invece di rispondere al punto centrale.» 

«Sono uscito con Namo per diversi mesi e non l’ho mai lasciata entrare nella mia stanza.» disse freddamente Sean, poi mi avvicinai il telefono all’orecchio.  

«Sean non vuole. Va tutto bene Yojin, ora vado in biblioteca.»  

Non appena finii di pronunciare quelle parole, riattaccai il telefono, ignorando completamente i rimproveri di Yojin, e lo misi in tasca. Sean mi mise di nuovo un braccio sulla spalla, abbassò la mano per afferrarmi il polso e condurmi in biblioteca.

«Quando finirai?» chiese Sean mentre passavamo le tessere degli studenti attraverso le porte della biblioteca. Così alzai il polso per guardare l’orologio.  

«Posso restare solo fino a quando la biblioteca chiude,quindi intorno alle cinque.»

«Non intendo con lo studio. Ti ho chiesto, quando finirete tu e lei?»   

«Perché? Ti piace Yojin?»  chiesi con un sorriso: «Non dovresti essere così cattivo, amico!»   

«No, volevo solo chiedere.» 

«Vattene, non ti sentirai a tuo agio qui.» Lo spinsi e me ne andai, ma lui ancora non se ne andava, invece mi teneva la mano. 

«Mi sento a mio agio con te.» 

TU!!! 

«Vai a giocare da qualche altra parte!» 

Mi voltai per rimproverare Sean. Questo suo comportamento carino non era affatto divertente.  

«Ma io voglio giocare qui.» disse con un piccolo sorriso.  

Oh, sei molto a tuo agio, vero?  

«Lasciarmi andare!» urlai mentre Sean mi teneva ancora la mano anche se stavamo per raggiungere il tavolo dove era seduto Yok.  

«Guarda guarda! Si comportano di nuovo in modo carino l’uno con l’altro!» Gram gridò: «Sbrigatevi e separatevi!»

«Vieni qui Black, siediti con me.» Yok diede una pacca sulla sedia accanto a lui e si voltò per spingere Gram: «E tu, un uomo che non è carino, ma basso e brutto, siediti da qualche altra parte.»

«Conosci il nome di mio padre, vero?» Gram si voltò per chiedere a Yok.  

«Lo so.»  

«Allora perché non insulti direttamente mio padre? Dannazione!» Gram rispose e io risi forte.

Non potevo fare a meno di ridere con quel gruppo di persone: Perché sono così carini? All’inizio pensavo che Tod e Ta fossero molto carini, ma quelle persone erano ancora più divertenti.  

«Mi piace tuo padre. Ora alzati, non sei carino. Spostati e siediti da qualche altra parte.» Yok lo spinse molte volte, quindi Gram dovette sedersi dall’altra parte. Yok mi tirò in modo da sedermi accanto a lui. Sean era ancora in silenzio e si sedette accanto a Gram, che lo abbracciò.  

«Sono seduto accanto al mio P’Sean, non ho più bisogno di te.» Anche se voleva mettersi in mostra, il suo viso sembrava arrabbiato.  

«È andata, non voglio le tue lusinghe.»

«Non voglio che la zappa si avvicini a me.» disse Gram, mostrando i suoi grandi denti mentre imitava Yok, facendomi ridere.     

«Ehi! Di cosa ridi?! Aiutami a rimproverarlo! Devi sostenermi!» Yok mi afferrò per la spalla e mi scosse.

«Va bene, va bene.Ho capito.» risposi, ma ancora non smettevo di ridere.  

«Black, dici sul serio? Ho chiesto a Sean di sostenermi.» disse Gram, dando delle pacche sulla spalla di Sean, che mi guardava e mi sorrideva senza dire nulla. Il bel Sean mi aveva quasi fatto battere il cuore, ma fortunatamente ero immune ai bei ragazzi da un po’ di tempo ormai. Il mio amico Ta era piuttosto bello, ma non era successo nulla con lui, quindi non poteva succedere niente nemmeno con Sean.

«Si stanno sorridendo di nuovo! Non stanno davvero flirtando, giusto?» disse Gram imbronciato.

«Bastardo.» Sean si voltò per imprecare contro Gram per un momento, facendolo saltare per un breve istante come se stesse per essere colpito.  

«Awww Phi, perché tratti il tuo Nong in questo modo? Sono tuo amico, non ricordi chi sono?» Gram scosse disperatamente la spalla di Sean, che non poté fare a meno di ridere.  

«Stai bene con il fatto che Sean flirti con te.» Yok mi afferrò per la spalla.  

«Cosa?» Inarcai un sopracciglio confuso.  

«Allora flirterò anch’io con te.» ghignò Yok, sorridendo fino a restringere gli occhi. Non solo, mi sorprese anche quando mise l’indice sul pollice per creare un segno di “amore” e prendermi in giro.  

«Dannazione Yok, hai intenzione anche tu di flirtare con il mio amico?» Gram sembrava un po’ arrabbiato: «Cosa c’è che non va in te?»

«Black è così carino in questi giorni. Sento che anche il mio cuore batte forte.» scherzò Yok e mi prese la mano posandosela sul petto sinistro: «Guarda… il mio cuore batte forte.»  

«Vuoi che smetta di battere? Perché posso aiutarti in questo.» Il sorriso di Sean era affilato come un coltello.  

«Aspetta un attimo, lo farò anch’io.» protestò nervosamente Gram: «Flirterò anch’io con lui.» 

Poi Gram unì il suo indice e il suo pollice e mi mandò un piccolo cuore.

«Cosa fai?» chiesi sorridendo a Gram.  

«Ti faccio il filo.»  

«Sei una perla o una conchiglia? O sei spazzatura sulla spiaggia?» scherzò Yok.  

«Oh, hai detto che avresti flirtato con l’amico di Sean, quindi che ne dici se flirto anche io col mio amico? Allora non avrai più amici, zappa!» Gram rispose senza dimenticarsi dei grandi denti di Yok. 

Per quanto riguarda Yok, in realtà, i suoi denti non erano così enormi, solo che la sua bocca era sottile, quindi quando sorrideva, era come se si espandesse per mostrare le sue gengive e i suoi denti enormi, ma in realtà lui era bello.  

«Avete davvero intenzione di flirtare con lui?» domandò Sean a Yok e Gram.  

«Uh, ho paura che tu ti senta solo.» rispose Gram.  

«Essere un amico va bene, ma io voglio essere un marito.» Le parole di Sean mi colpirono fortemente. Lo sta facendo di nuovo!  

«Oh P’Sean, ti ammiro.» disse Gram, mettendo una mano sul petto di Sean mentre si inchinava.  

«Non sto scherzando, voglio davvero flirtare con lui. Non vedi? Gli sto facendo il filo.» Yok non aveva ancora finito di parlare.

«Dico sul serio, flirterò anch’io con lui.» Gram si voltò improvvisamente e, dopo aver inviato diversi cuoricini, disse a Yok. «Ma che mi dici di Namo? Non hai chiesto il permesso a Sean? Non sarai responsabile?»

«Namo è Namo e Black è Black!» Yok rispose restringendo gli occhi.  

Oh ha senso, ma avete chiesto la mia opinione?  

«Oh, sei davvero bello. Bello fino ai denti.» Gram schiaffeggiò Yok sulla testa e rise.  

«Non parlerò molto.» disse Sean e mi guardò mentre metteva la sua mano sulla mia.  

«Che altro?» Alzai leggermente la testa come se aspettassi di vedere cosa mi avrebbe detto.

«Credimi, te ne pentirai. Ma se ti fidi di me, sicuramente non ti farò del male…»  

«Eewwww.» Yok emise un lungo suono.  

«Troppo esagerato. Dannazione, voglio protestare. Vuoi che parli della tua storia oscura?» disse Yok.  

«Zitti, non ho ancora finito di parlare.» Sean interruppe gli altri due, gli sorrisi per fargli capire che stavo ascoltando.  

«Che cosa?» gli chiesi.  

«Ma sì… farò male al tuo corpo.» rispose Sean.

Arrossii… Sono senza parole!!!

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