INVISIBLE MOON – CAPITOLO 8

L’Aria e le Foglie

«Le foglie che fluttuano nell’aria

a volte raggiungono il cielo.»

#WINisWIND

Fissai la piccola carpa sul tavolo per davvero molto tempo.

Era piegata delicatamente con una carta da rivista. Poteva sembrare solo una carpa fatta di carta riciclata, ma poiché la persona che l’aveva piegata era P’In, un Unistar, il suo valore era decisamente più alto di un semplice giornale.

Ero rimasto impressionato dal sistema dell’azienda MW. All’inizio, quando mi ero messo in coda, pensavo che sarebbe stato affollato e che avrei dovuto aspettare a lungo, poiché c’erano molti fan, ma a quanto pare il suo team distribuiva dieci scatole alla volta, dando la priorità ai fan registrati e che indossavano la maglietta grigia, verificati tramite la tessera membro o il codice QR sul cellulare.

La maggior parte dei fan degli Unistar aveva una “Tessera Membro MW”, che offriva uno sconto e dei punti collezionabili quando si acquistavano prodotti o servizi dell’azienda MW. Quando fu lanciato il progetto Unistar, aveva anche una carta speciale: MW Unity Fanclub. Tutto quello che bisognava fare era semplicemente registrarsi con il proprio nome, indirizzo e-mail e numero di telefono, per ricevere notizie su Unistar. Questa carta poteva essere utilizzata come una normale tessera MW, con privilegi aggiuntivi per tutti i prodotti di cui gli Unistar erano gli ambasciatori del marchio. Tutti i pagamenti potevano ottenere punti UNITY per riscattare molti premi, come la prenotazione del posto per gli eventi Unistar, l’aggiornamento dei biglietti per i fan meeting e anche il riscatto dei regali Unistar in edizione limitata.

Quando mi misi in coda per la carpa di P’In, non avevo ancora quella carta, quindi non potevo entrare nella linea prioritaria e dovevo aspettare come un fan generale. Anche molte persone che non erano fan di P’In lottavano così duramente per fare la fila. Capii il vantaggio di essere una persona invisibile proprio in quel momento, perché potevo intrufolarmi in coda e nessuno se ne sarebbe accorto. Alla fine, fui fortunato e ottenni una carpa. Anche se mi sentivo un po’ in colpa, ma… era stato P’In a farmi il gesto di andare a prenderla.

Considerato che P’In mi ha detto di farlo, probabilmente va bene, no?

Come risultato della giornata, l’hashtag #Carpa era in voga su Twitter. Molti fan avevano twittato mostrando la carpa di carta di P’In. Mentre i DomKati che avevano perso l’evento o altri fan che non erano riusciti a prenderne uno, si lamentavano.

«Così carina, piccola carpa.» Avevo il mento appoggiato tra le mani, mentre colpivo la carpa di carta, facendola ruotare.

«Devo dargli un nome?» Mentre ripensavo agli eventi passati, sorrisi inconsciamente. 

P’In mi aveva visto, mi aveva invitato a dare da mangiare ai pesci, aveva firmato il mio libro e poi mi aveva fatto andare a prendere anche la carpa.

«Ehi, carpa, che nome ti piacerebbe avere?» chiesi al pesce che era ancora fermo. Nessuna risposta.

«Oh, è da pazzi. Perché sto parlando con una carpa?» Appena me ne resi conto, mi feci cadere la testa dalle mani.

Dovrei prepararmi per la lezione, il semestre inizierà domani.

Raccolsi delicatamente la carpa e la misi accanto alla lampada sul comodino, poi presi un libro sui “Fondamenti del Business”, mi sedetti e  iniziai a leggerlo per prepararmi al giorno seguente.

Dato che avevo letto il libro di testo fino a tarda notte, mi svegliai alle 8 del mattino. La lezione sarebbe iniziata alle 9, quindi quando finii di prepararmi, andai in aula.

Trovai un posto vuoto accanto ad alcuni ragazzi che avevano fatto parte del mio stesso gruppo durante l’attività delle matricole. Dovetti salutarli tre volte prima che si accorgessero della mia presenza.

«Oh, sei tu. Scusa, come ti chiami di nuovo?» Il primo a salutarmi fu Boss, uno studente del primo anno che aveva facilmente fatto amicizia con tutti, incluso me. Boss fu il primo a presentarsi e, inoltre, non si era dimenticato di accettare la mia richiesta di amicizia su Facebook. Ero così felice, anche se aveva dimenticato il mio nome non era importante.

«Sono Win, posso sedermi con te?» chiesi.

«Certo, fai pure. Nessun problema.» Boss immediatamente spostò la sua borsa per farmi spazio.

«Grazie.» 

Poi, Boss continuò a parlare con i suoi amici. Era probabilmente il più eccezionale del primo anno. Era di bell’aspetto e bravo negli sport. I senior gli avevano già chiesto di essere un atleta a un evento sportivo delle matricole. Nessuna meraviglia che fosse al centro dell’attenzione tra tutte le matricole.

«Eh, perché i ragazzi del secondo anno si uniscono a noi?» chiese un ragazzo, indicando il fondo della stanza. C’era un gruppo di studenti del secondo anno che mi erano familiari perché avevano aiutato quelli del terzo anno alla cerimonia di benvenuto delle matricole.

«Oh, ho sentito da quelli del terzo anno che il Professore Chana farà una conferenza oggi, tutti amano ascoltarlo.» rispose Boss.

«Wow! Quell’insegnante che si è laureato all’estero? Una volta era anche un consulente di marketing di una grande e famosa azienda.»

«Giusto, una volta ha tenuto un discorso anche ai TED-talk.»

Quando li sentii, annuii leggermente. Anche io lo sapevo.

Poiché ero persona invisibile da quando ero nato, ero abituato a essere un ascoltatore piuttosto che un oratore. In realtà, non ero sicuro che la facoltà di economia sarebbe stata adatta a me. Sembrava che quella specializzazione richiedesse uno standard elevato di abilità comunicative. Tuttavia, avevo intenzione di cambiare me stesso, quindi l’avevo scelta per mettere alla prova le mie capacità. Magari sarei stato in grado di sviluppare la mia caratteristica, da invisibile a visibile, non dovevo necessariamente risaltare.

«Salve, studenti. Wow! Oggi l’aula è piena.»

Quando l’insegnante entrò nella stanza, le studentesse del secondo anno che sembrava conoscere salutarono con gioia l’insegnante, mentre tutte le matricole erano ancora un po’ imbarazzate.

Il signor Chana era un uomo, il suo stile nell’abbigliamento e il suo aspetto erano trendy e alla moda, il suo modo e tono di parlare erano un po’ pungenti.

«Ci sono così tanti studenti del secondo anno oggi, le vostre facce mi sono familiari.» Il professore indicò scherzosamente ad alcuni di loro, poi iniziò con le diapositive del PowerPoint.

Questo corso si chiamava “Introduzione al Business”, poiché, secondo il curriculum, riguardava una panoramica delle conoscenze aziendali, tra cui gestione, finanza, marketing e così via.

[«La prima cosa che dovete sapere…»] disse il professore Chana usando il microfono attaccato alla cattedra.

[«Per quanto riguarda il mio stile di insegnamento, non mi piace usare i libri di testo, perché credo che possiate leggerli da soli. Mi piace insegnare attraverso casi di studio, analizzare e ampliare le prospettive. E oggi, avevo preparato un caso di studio che voi tutti probabilmente conoscete bene. Analizziamoli ora…»]

Quando il signor Chana mostrò la prima diapositiva, sentii molti studenti urlare leggermente, perché era…

-Un Caso di studio sugli UNISTAR.-

Ebbene, il signor Chana era davvero aggiornato. Sapeva come attirare l’attenzione degli studenti.

[«Prima di iniziare, vorrei chiedere. Chi mi sa dire che cos’è ‘Unistar’?»]

«Le Lune delle Università.», «Dei dei ragazzi.», «Degli Idol.»

C’erano molti studenti del secondo anno che alzavano la mano, poiché molte matricole erano ancora un po’ nervose.

Il professore Chana annuì, ma disse:

[«‘UNISTAR’ è un marchio e un progetto, inoltre è anche un branding*.»]

*(N/T: Il branding è l’utilizzo di tecniche di marketing per la creazione, la gestione e lo sviluppo di un marchio unico, diverso tra aziende.)

Un marchio? Oh, giusto. 

Quando le persone chiedevano quale fosse il dovere degli Unistar, molte persone dicevano che tutti i membri degli Unistar dovevano essere gli ambasciatori del marchio.

[«Il Progetto Unistar ha fissato come target principale di gruppo gli adolescenti come voi.»] spiegò il professore.

[«L’agenzia ha creato ciò che piace agli adolescenti per promuovere i loro prodotti: le Lune e gli idol. Pertanto, i membri degli Unistar sono ambasciatori del marchio e tutti gli eventi e le attività degli Unistar sono marketing della società MW, sia diretto che indiretto.»]

Ascoltavo e annuivo mentre prendevo gli appunti.

[«Sapete? Siete già schiavi del marketing della MW. Siete attratti da loro. Avete acquistato i loro prodotti. Comprate ciò che usano. Inoltre, quando urlate ai loro eventi, li aiutate promuovendoli indirettamente.»]

Il professore continuò a parlare per un po’, poi una studentessa del secondo anno alzò la mano per fare una domanda.

«Professore, allora come posso smettere di essere schiava degli Unistar?»

Questa domanda fece ridere molti studenti.

[«Allora smettila di farteli piacere.»] disse il professor Chana con un sorriso: [«Puoi farlo?»]

«No, non posso.»

Molti studenti tendevano a rispondere all’unanimità.

«È troppo tardi.»

«Amo P’In.»

«Sono già legato al fandom.»

«P’Wayu è mio marito.»

L’intera aula era piena di risate. Il signor Chana stava sorridendo e continuò.

[«Il progetto UNISTAR usa un marketing opposto a quello usato da molti marchi comuni. In generale, il team di marketing del marchio sceglie il presentatore più adatto per ogni prodotto. Tuttavia, il progetto Unistar è totalmente opposto. Molti nuovi prodotti rilasciati dall’azienda MW sono realizzati per essere adatti ad un membro specifico degli Unistar. Inoltre, usano gli Unistar e i fan come standard principale per le loro creazioni.»]

Su una slide c’era una foto di gruppo di tutti i membri degli Unistar. Molti studenti stavano scattando foto, secondo me non per studiare, ma solo per mostrarla su Facebook o Instagram con scritto: -Oggi ho anche studiato il marketing degli Unistar.-

[«Ho avuto l’opportunità di parlare con il produttore Natthakorn una volta. Lo conoscete?»] chiese il professore Chana.

«Io lo so!» «PD Kwang!» «KYAAA, sono sono anche una sua fan!»

Mi ero appena reso conto che il PD degli Unistar aveva anche un fan club.

[«Il PD ha detto che, in genere, i marchi hanno delle limitazioni per il branding, ma il progetto Unistar è flessibile perché si basa sul sistema del ‘centro’. Quindi, anche se ci sono molte campagne commerciali con immagini diverse, il membro centrale può essere cambiato.»]

Poi, il professore mostrò la foto di P’Sea.

[«L’unicità dei membri Unistar è che ogni membro ha la propria caratteristica distintiva. Bene, potete provare ad analizzarli. Questo ragazzo, qual è la sua immagine?»]

«Bellissimo.», «Puro.», «Innocente.», «Elegante.»

Il professore annuì, poi passò alle pubblicità commerciali associate a P’Sea. La maggior parte erano cosmetici, per la cura della pelle, incluse compagnie aeree.

Dall’esempio capii immediatamente. Le caratteristiche dell’ambasciatore e dei prodotti devono essere legate. 

Quindi, questo è il branding, giusto? Mi piace molto il modo in cui insegna questo professore!

[«Allora, che mi dite di lui?»]

Il professore cambiò con l’immagine di P’Leo.

«Il principe.», «Affascinante.», «Elite.», «Educato.»

L’atmosfera nella stanza era piena di vivacità.

Il professore spiegò che P’Leo era l’ambasciatore centrale di immobili e attività alberghiere con la sua immagine d’élite e perfetta. Imparai che apparentemente il progetto selezionava il membro in base al loro carattere. Ad esempio, P’Natee aveva una personalità semplice, vigorosa e potente, quindi era l’ambasciatore centrale di veicoli e abbigliamenti sportivi; mentre, P’Wayu era divertente, scherzoso e vivace, così era l’ambasciatore centrale di un parco di divertimenti, ristoranti e prodotti alimentari.

[«Che ne dite? Il vostro senior, qual è la sua caratteristica? Qualcuno può dirlo?»]

Tuttavia, quando arrivò l’immagine di P’In, tutti rimasero in silenzio. Nessuno rispose.

[«Cosa sta succedendo? Non conoscete il vostro senior?»] Il professore strinse gli occhi.

Alcuni studenti cominciarono a dire, senza fiducia.

«Insensibile?», «Senza emozioni?», «Invisibile?»

Ogni risposta sembrava improbabile per il branding.

[«In o il vostro senior Intrakorn, potrebbe essere un membro speciale perché è PR. Conoscete la definizione di ‘PR’*? Beh, il capirlo può essere considerato il vostro compito per casa.»]

*(N/T: I PR si occupano di tutte le attività di Relazioni Pubbliche svolte dalle diverse aziende e reparti dei settori più disparati e hanno il compito di costruire e mantenere una buona immagine dell’azienda nei confronti dei media e del pubblico.)

[«Intrakorn ha un’immagine positiva. È un’energia positiva che non può essere vista, ma che possiamo percepire. Rende il marchio Unistar affidabile e impressionante. Di conseguenza, In è diventato un ambasciatore centrale delle campagne non profit, per promuovere il marchio con una buona immagine, come la protezione dell’ambiente o la conservazione della cultura thailandese.»]

Quello che avevo imparato dalla lezione mi fece capire di più sul background del progetto Unistar. In conclusione, la persona che poteva diventare un Unistar non doveva essere solo bello, intelligente e attraente, la sua caratteristica era la cosa più importante.

Ebbene, qual è la mia caratteristica? mi domandai.

L’invisibilità? Sospirai.

Dopo la lezione, pranzai con i miei compagni di classe, lo stesso gruppo di Boss. Ero felicissimo, anche se si erano dimenticati chi fossi, non si erano dimenticati di invitarmi a mangiare.

Il pomeriggio avrei avuto una lezione di inglese e la sera di nuovo un’attività per matricole. Sentì da Boss che ci sarebbe stata un’attività oggi sarebbe un’attività con i compagni di codice.

La famiglia composta dai compagni di codice al college era diversa dai soliti giochi tra compagni. Il codice amico consisteva nel numero della nostra facoltà ordinato in base all’alfabeto thailandese. Tutti i senior, le matricole e anche gli ex studenti con lo stesso codice in ogni anno appartenevano alla stessa famiglia. 

Quindi questa attività non era solo temporanea, ma sarebbe continuata fino al diploma. Tutti all’interno della stessa famiglia si aiutavano a vicenda sempre e si riunivano almeno una volta all’anno: il momento di accogliere un nuovo membro del primo anno. Era come una sorta di legame familiare-amicizia.

Ero davvero emozionato, perché alle elementari e medie non avevo mai fatto un’attività del genere. Nonostante non avessi amici all’università, almeno avrei avuto la famiglia del codice amico con cui mi sarei aiutato a vicenda durante i miei quattro anni di studio lì, e anche dopo la laurea, quel legame familiare sarebbe continuato.

Almeno, una persona invisibile come me avrà un senior che si prenderà cura di me. Comunque, chi sarebbe il mio senior? Non vedo l’ora di scoprirlo!

Tutte le matricole si riunirono nel cortile. Rimasi sorpreso dal fatto che il nostro edificio della facoltà fosse pieno di gente.

[«Ciao, matricole! Come state oggi?»] P’Tong disse col megafono.

[«Com’è stato il primo giorno di università? Divertiamoci con l’attività che tutti stavano aspettando: l’attività familiare del codice!»]

«Evviva!» Tutti i senior erano eccitati.

[«Come potete vedere, oggi la nostra facoltà è particolarmente affollata perché oggi tutti i senior vi porteranno ad una cena della famiglia del codice amico! È fantastico, vero? I senior, i nostri compagni del quarto anno o gli ex studenti, vi offriranno un pasto gratuito.»]

I miei amici che sembravano amare l’attività battevano le mani eccitati.

[«Tuttavia, se è troppo facile, non sarà divertente. Quindi, abbiamo preparato un piccolo gioco divertente per voi matricole.»]

Un’altra attività? Ero preoccupato. Una persona invisibile come me sarebbe stata nei guai.

[«Abbiamo già posizionato il codice con il vostro nome sul tavolo da pranzo. Tutte le matricole possono trovare il proprio lì. I senior hanno già annotato la vostra missione e hanno preparato delle attrezzature speciali, se necessarie. Quando ottenete una missione, potete farla qui, nel cortile della facoltà. Vi terremo d’occhio finché i senior non saranno soddisfatti. Poi verranno a prendervi per cenare.»]

Oh… non è ancora iniziato, ma sono già nervoso. Se svolgo una missione tra la folla, i senior mi vedrebbero?

[«Siete pronti, matricole?»]

«Sì.»

[«Le vostre voci sono troppo basse, più forte, per favore! Altrimenti, torneremo indietro e perderete il vostro pasto gratuito.”

«Sì!!!»

Quando sentimmo parlare di ‘pasto gratuito’ tutti noi urlammo più forte.

Successivamente, ci lasciarono iniziare la nostra missione. Mi avvicinai al tavolo dell’ultima fila. Sapevo che il mio numero sarebbe stato intorno all’ultimo perché il mio nome iniziava con la penultima lettera dell’alfabeto thailandese.

101 era il mio numero della famiglia del codice amico.

Trovato.

-101 Archawin (Win)-

C’era il mio nome sul tavolo.

Cercai di scoprire se c’era un foglio con la missione scritta, mi guardai intorno, sul tavolo, accanto al tavolo e sotto il tavolo, niente, ma sugli altri tavoli vicino a me c’era già posizionata la missione. Alcune persone avevano persino attrezzature come maschere, vestiti o qualsiasi altra cosa riguardante la missione.

Sentii una forte voce provenire dal cortile. I miei amici avevano già iniziato la missione. Alcuni ballavano, altri facevano una sfilata, altri si arrampicarono sul muro, altri consegnarono opuscoli, alcuni stavano persino aiutando i senior a vendere prodotti, c’erano tutti i tipi di missioni creative.

Qual è la mia? Non c’è una singola traccia di missione. Cosa dovrei fare?

Esitai per un po’, poteva essere un errore.Così decisi di chiedere a P’Noey che stava scattando una foto di una danza di una matricola. P’Noey sembrava essere l’unica tra i senior ad aver notato la mia esistenza. Nonostante avesse dimenticato il mio nome.

«P’Noey Krub, P’Noey…» la chiamai tre volte prima che si voltasse verso di me.

«Oh! Che succede? Nong… Come ti chiami? Perché non fai una missione?» chiese P’Noey.

«Beh, non sono riuscito a trovare il mio foglio con la missione.»

«Eh?» Sembrava confusa. «Qual è il tuo numero di codice?»

«101.»

«Eh! C’è anche un 101??» esclamò P’Noey.

Il mio cuore era sconvolto. Aspetta, sono così invisibile che i senior non sanno neanche dell’esistenza del mio codice?

«Tong.» P’Noey si rivolse al leader dell’attività.

«C’è anche un codice 101 quest’anno?»

P’Tong pensò per un momento, poi annuì.

«Sì, normalmente la nostra facoltà ammette solo cento studenti all’anno. Tuttavia, se qualche anno ci sono studenti che vengono ammessi con lo stesso punteggio, allora si avranno più di cento studenti.»

«Eh! Allora, il Nong col 101 non avrà alcuna famiglia, giusto? Perché ogni anno c’erano solo cento studenti.»

Mi sentivo come se la mia anima fosse stata spazzata via, senza speranza. Non può essere vero. Il mio dolce sogno di una famiglia di amici felici è rovinato. Tutto rovinato. Non sono solo invisibile, ma  anche il mio codice non esisteva nemmeno. Non c’è modo! La mia povera vita può solo come il vento. Com’è tragico.

«Mmh… ma è successo anche al nostro anno. Anche noi abbiamo un 101.»

Quello che disse P’Tong mi diede una luce alla fine del tunnel. Beh, la mia famiglia potrebbe non essere così numerosa come quella degli altri. Almeno, un solo senior-amico è sufficiente, meglio di nessuno.

«Eh? Il nostro anno? Il 101? Chi? Ahhh!»

P’Noey stava improvvisamente urlando, ma chiuse immediatamente la bocca quando P’Tong la colpì con il gomito come se l’avesse avvertita.

«Nong.» P’Tong si rivolse a me.

«Aspetta solo un secondo. Troverò il modo per darti una missione.»

Poi, P’Tong iniziò a scrivere sul suo cellulare, dopo un po’ mi disse.

«Be’, il tuo senior era impegnato questo pomeriggio, ma è appena arrivato. Ora puoi andare a vedere la tua missione.»

«Grazie mille.» dissi un po’ confuso.

Quindi prima non sono riuscito a trovare il foglio della missione perchè il mio senior aveva da fare, probabilmente? Capisco… 

Mi affrettai per tornare al tavolo per controllare di nuovo. Finalmente, sul tavolo su cui erano posizionati solo il mio codice e il mio nome, ora vedevo il foglio della missione con un messaggio breve, molto breve, così breve, forse il più breve di tutti.

-Spazzare le foglie.-

Non è troppo breve? Mi grattai la testa. La missione di altri amici era almeno una frase completa, con soggetto, verbo, oggetto o preposizione, ma il mio? No comment. 

Comunque, accanto c’era una scopa e una paletta.

«Va bene, spazzare… devo solo spazzare.»

Raccolsi l’attrezzatura per la pulizia e andai nel giardino. Il posto era tranquillo perché la maggior parte delle persone si stava radunando nel cortile. Sebbene fosse un po’ isolato, fui sollevato. Sperando che il mio senior mi vedesse dato che ero l’unica persona presente.

Iniziato a spazzare, il suono stridente delle piastrelle di pietra mi piaceva. Mi concentrai per qualche minuto, poi mi distrassi e iniziai a spazzare guardando gli uccelli e gli alberi.

Guardai il giardino intorno. Anche se era solo un piccolo giardino circondato da edifici, questi lo rendevano come una piccola oasi verde nel deserto, mi sentivo a mio agio a guardarlo.

Stavo spazzando e mi asciugai il sudore. Non vidi per quanto tempo avessi spazzato. Tuttavia, lo avevo fatto per abbastanza a lungo da farmi sentire stanco.

«Meglio se mi prendo una pausa.» mi dissi e mi sedetti sulla panchina vicino all’albero.

«Non è ancora pulito.»

All’improvviso, disse una voce. Rimasi sbalordito, quella voce era così familiare.

“P’In?” spalancai gli occhi quando P’In appoggiato con la schiena all’albero. Mi stava guardando, impassibile, come sempre.

Era il primo giorno del semestre, quindi era la prima volta che vedevo P’In indossare un’uniforme universitaria, una camicia bianca a maniche lunghe e dei pantaloni neri. Sentivo che l’uniforme della XU fosse molto adatta a lui. Inoltre era molto evidente una piccola spilla Unistar dorata sulla camicia, era un simbolo solo per i membri Unistar. Avevo visto una foto di gruppo di membri degli Unistar che indossavano un’uniforme universitaria, era stupenda. Il significato della spilla Unistar era probabilmente come un ingranaggio della facoltà di ingegneria.

«Oh…» Mi alzai immediatamente e continuai a spazzare.

Spazzai per un po’ e poi guardai P’In. Mi stava ancora guardando con calma, ma mi faceva sentire un po’ sotto pressione.

P’In è infastidito che il pavimento non è pulito? Forse, perchè potrebbe rovinare lo scenario per scattare le sue foto.

Non capivo, ma continuai a spazzare finché non fu tutto pulito e portai le foglie cadute nel cestino della spazzatura.

Avevo finito, ma P’In continuava a rimanere.

«Va bene.» annuì. «lavati le mani.»

«Eh?» Sbattei le palpebre per la confusione.

Anche le mie mani sporche gli danno fastidio? Non riuscivo a capire, ma in ogni caso avevo già intenzione di lavarle, quindi andai al lavandino vicino alla mensa.

Mentre l’acqua scorreva attraverso le mie mani, rimasi sorpreso che P’In mi avesse seguito.

«P’In? Ehm… devi dirmi qualcosa?» chiesi nervoso, perchè P’In continuava a seguirmi come se avessi fatto qualcosa di sbagliato.

Non ho fatto niente a P’In, giusto? Forse vuole che lo aiuti con qualcosa. Non capivo neanche io. P’In era una persona così imprevedibile.

«Andiamo.» disse brevemente P’In.

«Eh? Andare dove?» Ero confuso.

«Cosa vuoi mangiare?» chiese P’In con voce monotona.

Sbattei le palpebre, ancora e ancora. Perché me l’ha chiesto?

«P’In… hai fame?» chiesi di rimando, quasi sussurrando.

«Offro io.» rispose lui.

«Eh? Perché vuoi offrirmi?» rimasi sbalordito.

Perché la famosa Luna degli Unistar si è offerta di pagarmi un pasto, pagare per una persona invisibile come me? Perché?

«Il compagno di codice deve offrire.» disse P’In.

La sua risposta si estese nella mia testa.

Offrire… compagno di codice… e oggi c’è l’attività della famiglia del codice amico. E ho appena finito la mia missione.

P’Tong aveva detto che quando i nostri senior erano soddisfatti della nostra missione, sarebbero venuti a prenderci e offrirci un pasto.

Quando risolsi tutti i miei pensieri, tutto aveva un senso. Poi, spalancai ampiamente gli occhi.

«Dio mio!» Ero scioccato.

«P’In! Tu sei il mio senior compagno di codice!?»

«Cosa vuoi mangiare?» Non rispose alla mia domanda.

Beh, neanche io avevo intenzione di rispondere alla sua domanda, ero troppo eccitato per pensare al pasto.

«Davvero? P’In!? Anche il tuo codice studente è 101?»

«Sì.» Questa volta mi rispose.

Oh giusto! P’Tong ha anche detto che sono solo il primo e il terzo anno ad avere 101 studenti. Inoltre, il nome di P’In, Intrakorn, in thailandese ha la stessa prima lettera della mia.

«Andiamo adesso?» chiese P’In, vedendomi ancora fermo.

«Va bene!» sorrisi felicemente.

Wow! Non ci posso credere. Non sono mai stato così felice in tutta la mia vita. Ebbene, a volte la sfortuna porta fortuna.

Poi convenni che il cielo azzurro dopo il temporale era davvero bellissimo.

Il mio senior compagno di codice è un Unistar? Mi sembrava un sogno.

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