INVISIBLE MOON – CAPITOLO 29

La via per raggiungere la luna

«Solo stando sotto la luce del chiaro di luna, il vento è pieno di felicità.»

#WINisWIND

E se volessi essere qualcosa di più del vento al chiaro di luna?

E se volessi essere il vento che sta al lato della luna?

La luna accetterebbe il mio desiderio?

«P’In…» dissi il suo nome con leggerezza.

P’In era rimasto in silenzio per un po’ dopo che avevo confessato tutto ciò che avevo nel mio cuore.

P’In sembrava essersene reso conto. Mi guardò con diverse espressioni. Non avevo idea di cosa avesse in mente.

Più tardi, semplicemente si voltò e chiamò il mio nome.

«Win.» La sua voce suonava incerta mentre il mio cuore tremava.

«Vuoi essere un UNISTAR?»

Rimasi sorpreso dalla sua domanda, subito dopo che gliel’avevo confessato.

«Lo vuoi?» Ripeté e mi guardò.

Stava aspettando la mia risposta.

Non capivo perché volesse saperlo, ma me lo chiedevo anche io.

All’inizio pensavo di voler essere la Luna perché mi chiedevo cosa si provasse ad essere sotto i riflettori. Ma a quel punto, avevo finalmente capito che non era quello il motivo.

La felicità che stavo cercando era un’altra cosa.

Volevo solo stare con qualcuno che mi capisse.

«Se posso esserlo, lo voglio.» risposi.

Dato che ero stato vittima di bullismo da parte degli haters, avevo già rinunciato a tutte le speranze di vincere il concorso UNISTAR. Non volevo più rovinare la reputazione di P’In.

Ero solamente avido. Non potevo negarlo.

Se avessi potuto diventare un UNISTAR, sarei potuto rimanere con P’In più a lungo. Questo era il motivo principale.

Tuttavia, l’espressione negli occhi di P’In sembrava pensierosa. Come se non fosse quello che si aspettava di sentire.

E non riuscivo a capire perché.

«Se è così, è impossibile.» disse P’In, guardando il cielo, lontano. La sua espressione era difficile da capire.

Impossibile? Non era una parola dura, ma era come un coltello affilato conficcato nel mio cuore.

«Idol… UNISTAR…lo rende… impossibile.» P’In continuò senza guardarmi.

Anche se pronunciava parola per parola, era comunque una frase incompleta. Ma pensavo di aver capito cosa voleva dire.

Giusto. P’In era un UNISTAR. Era un idol. Per gli idol, la loro immagine era la cosa più importante. Ed eravamo entrambi uomini. Ciò rendeva la nostra relazione impossibile, proprio come aveva detto.

Finalmente avevo avuto la sua risposta.

In quel momento, pensavo di averlo fatto sentire angosciato. Forse non sapeva come rifiutarmi senza farmi del male. P’In era una persona così premurosa. Non voleva che mi sentissi triste. Quindi mi aveva dato una risposta indiretta.

Mi sentivo come se mi fossi appena svegliato da un dolce sogno. Sì. Era un sogno così irrealistico. Eravamo entrambi ragazzi e un’aria come me non meritava affatto di stare con lui. Era semplicemente impossibile.

Ero così infelice, ma cercai di nasconderlo e mi comportai normalmente.

P’In era venuto lì solo per consolarmi. Era stato molto gentile e mi aveva aiutato molto. Come potevo aspettarmi qualcosa di più da lui? Questo era già abbastanza buono per uno come me.

«Capisco, grazie per la tua risposta.» dissi, controllando la mia voce.

P’In si rivolse a me. Sembrava confuso, il che rese il mio cuore ancor più spezzato.

Il mio cuore voleva restare più a lungo lì con P’In, ma avevo tanta paura. Avevo paura di piangere davanti a lui. Non volevo che avesse pietà di me.

«P’In… i miei vestiti sono bagnati…» La mia voce tremava.

«Voglio tornare nel mio dormitorio… per cambiarmi.»

Decisi di andarmene. Quello era l’unico modo per scappare.

Avevo bisogno di un po’ di tempo da solo.

«Ti accompagno.» disse P’In, cercando di seguirmi, ma lo fermai.

«Grazie, ma preferirei andare da solo.» dissi.

«Io… non voglio che gli altri ci fraintendano.»

Temevo di rovinare ancora di più la sua reputazione.

Le mie parole lo fecero fermare. Non volevo che vedesse la mia espressione triste. Così abbassai la testa e corsi via.

Stavo correndo verso il mio dormitorio il più velocemente possibile. Non riuscivo a pensare a nient’altro che rinchiudermi nella mia stanza e piangere da solo, piangere era l’unico modo per liberare la mia tristezza.

«Oh!» Non ero stato attento, quindi accidentalmente avevo colpito qualcuno lungo la strada.

«Mi dispiace.» dissi in fretta, tuttavia…

«Ehi! Nong Win!» Il suono familiare mi chiamò. Quindi alzai lo sguardo.

Era un uomo alto. Indossava abiti casual e si copriva il viso con una mascherina e un berretto. All’inizio non avevo idea di chi fosse. Ma dopo, riconobbi il suo aspetto e la sua voce.

«P’Wayu!» esclamai, e all’improvviso lui mi coprì la bocca.

«Ssh! Non troppo forte. Oggi non ho lezione. Sono andato solo a comprare delle cose. Non mi sono truccato oggi, quindi non posso permettere a nessuno di vedere la mia faccia.» disse P’Wayu seriamente.

Si guardò intorno. Sembrava essere paranoico.

Vidi che aveva in mano un sacchetto di plastica. Trasportava una bottiglia di cola, molti snack e una scatola di gelato. P’Wayu aveva appena comprato qualcosa da mangiare. Tuttavia, pensavo ancora che, per quanto volesse nasconderlo, il suo aspetto era comunque eccezionale. A differenza di P’In che poteva essere invisibile in ogni momento senza nemmeno provarci.

Quando pensai a P’In, mi sentii più affranto.

«Ehi? Stai bene? Perché fai una faccia così triste? E perché i tuoi vestiti sono così bagnati?» chiese P’Wayu, e alzò la mano per abbracciarmi la spalla in modo amichevole. Mi sentivo un po’ nervoso.

«Hai tempo? Mangiamo qualcosa di delizioso.» P’Wayu mi sorrise.

«Mangiare dove?»

«Nella mia stanza.» Senza nemmeno aspettare la mia risposta, mi trascinò nel suo dormitorio.

«P’Wayu. Beh, prima devo cambiarmi.» Cercai di dare una scusa.

«Non preoccuparti. Puoi prendere in prestito la mia maglietta, cambiati in camera mia.» P’Wayu insistette per invitarmi.

«Uh… P’Wayu…»

All’inizio avevo intenzione di rifiutare, ma in quel momento ero troppo stanco. Quindi, semplicemente lo lasciai fare.

Forse, uscire con P’Wayu mi avrebbe aiutato ad alleviare alcune delle mie emozioni depresse.

Il dormitorio di P’Wayu era nello stesso edificio di P’In, ma su un piano diverso. La sua stanza era al 7° piano, numero 717. Lo seguii dentro, ma la mia mente era ancora distratta.

«Ben arrivato!» P’Wayu sorrise e premette la chiave magnetica per aprire la porta.

Tuttavia, non appena vidi la sua stanza, rimasi molto scioccato.

Diedi un’occhiata e deglutii a fatica, non era solo un normale livello di disordine. Era estremamente disordinato. Molti tipi di oggetti erano stati posizionati casualmente, quasi senza spazio per camminare. C’erano anche dell’immondizia e una pila di piatti non lavati.

«Entra!» disse P’Wayu. Si tolse berretto e mascherina, rivelandomi per la prima volta il suo volto struccato. In realtà, non era affatto male. Aveva una pelle così liscia. Solo le sue sopracciglia e la sua bocca erano un po’ più chiare rispetto a quando si truccava, e i suoi capelli non erano acconciati. Tutto qui.

Volevo davvero dirgli che non doveva preoccuparsi che i suoi fan avrebbero lasciato il suo fandom a causa della sua faccia struccata.

In effetti, la sua stanza disordinata era molto più spaventosa.

Entrai con cautela, cercando di non calpestare i suoi oggetti casuali sul pavimento.

«Scusa, è un po’ disordinato. Provengono dal fanmeet di qualche giorno fa. Ho ricevuto così tanti regali ed ero troppo occupato per fare ordine.» disse P’Wayu mentre puliva un po’ di roba sul divano per fare spazio per sederci.

Sapevo che gli UNISTAR tenevano un fanmeet ogni mese. Avrei capito se non avesse avuto il tempo di organizzare i regali dei suoi fan.

Tuttavia, che dire dei piatti non lavati e della spazzatura?

P’Wayu sembrò leggermi in faccia, quindi rise nervosamente.

«Il mio manager manda una domestica a pulire ogni domenica. Oggi è solo giovedì.»

Ero sorpreso. Aveva anche un servizio di pulizia settimanale personale. Ma, se giovedì era già estremamente disordinato, non volevo nemmeno pensare a sabato.

Non sorprendeva che il suo manager avesse effettivamente assunto una cameriera per lui perché sicuramente nessuno poteva sopportare quel livello di sporcizia.

Probabilmente P’Wayu era troppo concentrato sul trucco e sull’acconciatura da non avere tempo per pulire.

«Il mio agente mi ha dato questa maglietta, ma non l’ho ancora usata. Puoi indossarla. I tuoi capelli sono bagnati fradici, quindi puoi usare questo asciugamano e l’asciugacapelli in bagno.»

P’Wayu prese tutto dal suo guardaroba in camera da letto.

Non avevo intenzione di menzionare quanto fosse disordinata la sua camera da letto…

«Grazie.» Presi il tutto e andai in bagno, che era anche molto disordinato. Si potevano vedere cosmetici e prodotti per la cura della pelle ovunque, ma almeno era ancora pulito.

Mi tolsi la maglietta. Era ancora bagnata, ma non più fradicia, e i miei pantaloni andavano ancora bene per essere indossati. Mi misi la maglietta che mi aveva dato P’Wayu. Era una maglietta viola con sopra il logo DomWhai. Probabilmente era una di quelle merci prodotte dalla MW e che i membri UNISTAR ottenevano gratuitamente. Tuttavia, P’Wayu non aveva avuto la possibilità di indossarla.

Beh, sarebbe un po’ strano mostrare che anche lui era nel DomWhai, il suo stesso fandom.

Mi asciugai i capelli prima di uscire.

«Fatto?» P’Wayu guardò la mia maglietta con orgoglio.

«Benvenuto nel DomWhai! Hahaha.»

Sussultai. Conta anche questo?

«Vieni qui, mangiamo qualcosa di buono.»

P’Wayu riordinò il suo tavolo da pranzo. Aveva così tanti spuntini. La maggior parte di loro provenivano ovviamente dai suoi fan, poiché erano accompagnati da note come -Ti amo P’Wayu- e -Spero che ti piaccia, da Dom Whai-. Immaginavo che anche i suoi fan sapessero che P’Wayu amava mangiare così tanto.

Divenni curioso di quel ‘qualcosa di buono’ che aveva menzionato prima.

Tirò fuori due tazze alte, oltre a una bottiglia di cola e una vaschetta di gelato che aveva appena comprato.

«Sai quale ‘lava’ è così dolce e gustosa?» mi chiese. 

Pensai subito fosse di nuovo una specie di battuta stupida. Tuttavia, il mio cervello non poteva elaborare, quindi non riuscivo a pensare a nulla.

«Quale lava?» Subito rinuncia. 

«La-nil-va*, vaniglia.» Strizzò l’occhio e aprì la vaschetta di gelato.

*(N/T: vaniglia in inglese è ‘vanilla’, ovviamente Wayu lo dice capovolgendo le spillage, quindi invece di ‘va-nil-la’, al contrario ‘la-nil-va’.) 

Rimasi insensibile per un po’. Questo può anche contare come una battuta? Sul serio?

«Aspetta, non è divertente?» P’Wayu sembrava aver perso un po’ la fiducia.

«E lo sai che c’è una ‘lava’ più deliziosa? Riesci a indovinare?»

«Cosa c’è?» Risposi senza pensarci.

«la-kil-la-no-va. Vanilla-Cola. Hahaha.» Rideva solo della sua stessa battuta.

«Vaniglia e cola?» Cercai di capirlo.

«Sì. È la combinazione suprema.»

P’Wayu fece cadere una pallina di gelato alla vaniglia nella tazza.

«Oh? Perché non ci metti il ​​gelato più tardi?» Ero curioso. Avevo visto solo cola galleggianti,  la cola con una pallina di gelato in cima.

«No. Questo è meglio. Corn fit. Corn firm.» disse P’Wayu e aprì una bottiglia di cola.

Pensai che ‘Corn fit. Corn firm’ era solo il modo in cui P’Wayu usava dire la parola ‘conferma’.

«Guarda. Metti prima la vaniglia, poi la cola.»

P’Wayu versò lentamente la cola nella tazza, quando la cola raggiunse il gelato, divenne frizzante come le bolle di birra che riempiono il boccale. 

«Ecco. Provalo.» P’Wayu mi porse la tazza con una cannuccia e un lungo cucchiaino.

«Grazie.» Ero nervoso mentre P’Wayu mi fissava e aspettava che lo assaggiassi. Quindi mi fiondai nel bicchiere con un cucchiaio e lo provai.

«Oh… Così delizioso!» Spalancai gli occhi. Era un nuovo gusto che non avevo mai provato prima.

Era come una panna montata frizzante, che mescolava il gusto della cola e del gelato alla vaniglia. Rispetto ai comuni galleggianti di cola, dove si mangia solo il gelato con la cola, quello era speciale per le sue bollicine.

«Prova a bere. Cola e vaniglia hanno un ottimo sapore insieme.» P’Wayu esultò.

«Bene.» Quindi lo sorseggiai.

La miscela di cola e vaniglia era la migliore in assoluto. Anche se il gusto intenso della cola era ridotto e sostituito dal gusto delicato della vaniglia.

La vaniglia-cola era una bella bevanda per scaricare lo stress. La prossima volta l’avrei comprata e l’avrei provata io stesso.

«Ti piace? È buona, vero?» P’Wayu sorrise.

«Sì. Lo adoro!» Ricambiai il sorriso.

«Ne ho molto. Puoi averne quanto vuoi.»

«Grazie mille.»

Sebbene P’Wayu di solito facesse troppe battute stupide, in quel momento mi sentivo meglio grazie a lui.

Ci sedemmo insieme al tavolo da pranzo, bevendo cola alla vaniglia.

Dopo aver bevuto una bevanda così dolce, mi sentii così rinfrescato.

«In realtà… Ho visto cosa è successo su Twitter.»

P’Wayu iniziò sull’argomento, facendomi fermare.

«Non preoccuparti troppo.» P’Wayu scrollò le spalle.

«Era solo un post di calunnia.»

«P’Wayu…» Rimasi un po’ sorpreso perché non avevo avuto nemmeno bisogno di spiegare e lui già mi credeva.

«Andrà tutto bene. Sii paziente.» P’Wayu mi diede una pacca sulla spalla. «P’In si sta preparando per una conferenza stampa.»

«Cosa? P’In?» Rimasi sbalordito quando lo sentii.

«Sì. In realtà… è strano.» P’Wayu sembrava perplesso.

«A P’In di solito non piace fare interviste pubbliche. Se non è necessario, eviterebbe la maggior parte di esse. Ma ho sentito che dopo aver scoperto cosa ti stava succedendo, ha immediatamente chiesto a P’Kwang di aiutare. Ha richiesto una conferenza stampa e ha intenzione di spiegare tutto personalmente.»

P’Wayu mi guardò con un’espressione seria.

«P’In è davvero preoccupato per te. Inoltre, il tuo concorso UNISTAR è dietro l’angolo.»

Quando sentii ciò, mi sentii ancora più in colpa.

P’In era una persona così simpatica e io lo avevo rovinato. P’In non era nemmeno arrabbiato, aveva persino cercato di aiutarmi.

Come potevo aspettarmi di più da lui? Aveva già fatto tanto per me.

«Aspetta e vedrai. Quello che ti ha calunniato e ha ingannato i DomKati con notizie così brutte e false, P’Kwang non lo lascerà andare facilmente.» Anche P’Wayu sembrava arrabbiato.

Tuttavia, P’Wayu si fidava molto di me. Aveva cercato di farmi sentire meglio invitandomi a entrare. P’Wayu era stato così buono con me. Allora, come potevo mentirgli?

«P’Wayu… grazie… ma… io…» La mia voce tremava. «Temo che le notizie… non siano del tutto false.»

«Eh? Cosa?!» P’Wayu era così scioccato che lasciò cadere il cucchiaio.

«Aspetta! Hai già perso la verginità con P’In?»

«Cosa? No! Non è così.» Stavo impazzendo. I pensieri di P’Wayu erano andati troppo oltre.

«Non è così… è solo… ehm…»

Mi sentivo così a disagio che non sapevo come spiegarlo. Mi vergognavo così tanto.

«Va bene. Ho capito. Ti piace P’In, vero?» disse P’Wayu.

«Eh… ehm… sì.» La mia faccia arrossì. «Come lo hai capito?»

«Hahaha, perché sono un esperto.» P’Wayu scrollò le spalle con orgoglio. «Non riesco a spiegare. Lo sento e basta.»

«Ma… io sono un ragazzo, ma mi piace un altro ragazzo. Non è strano?Abbassai la testa.

«Hm? Perché è strano? Uomo o donna, siamo tutti umani. Perché la preferenza di una persona per lo stesso sesso o per il sesso diverso è importante?»

P’Wayu aveva detto che era molto normale per lui, il che mi fece sentire così sollevato anche se ero ancora un po’ depresso.

«Ma… A P’In…» dissi tristemente. «Non piaccio in quel modo.»

«Hmm?» Le mie parole fecero aggrottare le sopracciglia a P’Wayu.

«Aspetta…» Stava pensando P’Wayu. «Non credo. Penso che tu abbia torto.»

«Cosa? Cosa ho detto di sbagliato?» Non riuscivo a capirlo. 

«Che ne dici di questo? Facciamo un test, va bene?» Aveva un’espressione astuta sul viso.

«Test?» Ero incuriosito.

«Porta la tazza e siediti qui.»

P’Wayu mi fece cenno di sedermi sul divano con lui, e poi aprì la fotocamera del telefono.

«Nong Win, saimai*, sorridi~» disse P’Wayu prima di allontanarsi. Quindi, selezionò quello con l’angolo migliore e applicò un filtro.

*(N/T: ‘Saimai’ significa zucchero filato in tailandese.) 

Stavamo entrambi tenendo una tazza di cola alla vaniglia nella foto.

«Bene!»

P’Wayu modificò leggermente la foto, aprí l’applicazione LINE e cliccò su una chat di gruppo chiamata ‘Kwang è il grande boss qui’.

«Che cosa hai intenzione di fare?» Gli chiesi. 

-Wayunilla: (foto inviata)-

-Wayunilla: Ho incontrato un ragazzo carino. L’ho invitato per la lava.-

Ero così scioccato! Aspetta… ha appena inviato il nostro selfie a quel gruppo?

Non ci volle un secondo prima che apparisse un ‘Letto 1’.

-Bel Natee: Ehi, niente occhi. La tua stanza è così dannatamente disgustosa. Quanti scarafaggi ci sono? Un esercito, giusto?-

«Ma che cazzo? Quel cane tosto mi insulta sempre. Così fastidioso.» mormorò P’Wayu.

-Kwang: Ehi! Hai promesso di stare a dieta. Smettila di mangiare cose stupide!-

-Leo Ratchapol: Nong Wayu. Dovresti pulire la tua stanza. Temo che un giorno potresti ammalarti.-

-Il Mare di Notte*: Haha. Fai attenzione, potrei semplicemente inoltrare ai DomWhai ;)-

*(N/T: ‘The Sea at the Night’ è il  nickname di Sea.)

Le risposte provenivano dagli altri membri UNISTAR. Tuttavia, P’Wayu non prestò loro attenzione.

«Letto 4… Oh tutti l’hanno letto ora.» P’Wayu sembrava molto eccitato.

«Uno due tre quattro cinque…»

P’Wayu stava contando e guardandomi. Ero ancora confuso.

«Aspetta… Perché P’In non ha ancora risposto? Qui mostra che l’hanno già letto tutti.» disse P’Wayu, grattandosi la testa.

Che cosa…? Quindi ha fatto tutto questo solo per attirare l’attenzione di P’In?

«Hmm…» P’Wayu sembrava ormai meno sicuro di sé. «O forse quello che hai detto prima è giusto.»

Anche se non avevo idea di cosa stesse facendo P’Wayu e mentre stava contemplando da solo…

Il campanello suonò. Entrambi sussultammo.

«Oh… non dirmelo…» sorrise P’Wayu.

Si precipitò alla porta, quindi lo seguii. 

P’Wayu guardò attraverso lo spioncino, poi si voltò eccitato.

«Sì! È lui!» P’Wayu mi disse. 

«Uh… Chi?» Volevo aiutarlo ad aprire la porta, ma mi fermò.

«Aspetta, non ancora. Fammi prima dare un’occhiata a quella faccia gelosa.»

«Hm?» Non capivo.

Fui sorpreso, poiché più tempo ci mettevamo ad aprire la porta, più impaziente diventava il campanello. Sembrava che la persona fuori avesse una questione urgente con P’Wayu. Tuttavia, lui non sembrava infastidito o scioccato, continuava solo a ridere tanto.

«P’Wayu. Dovremmo aprire la porta?» Ero preoccupato, poiché il suono non mostrava segni di interruzione. Temevo si rompesse il campanello.

«Va bene, va bene.» P’Wayu trattenne la sua risata e si comportò normalmente. Poi, aprì la porta.

«Oh! P’In. Come mai qui?» P’Wayu simuló la sua sorpresa quando vide P’In.

P’In? Rimasi sbalordito quando vidi la persona dietro la porta.

P’In era lì in piedi. La sua espressione solenne, i suoi occhi irrequieti.

«Oh, vuoi unirti a noi per la Lava?» chiese P’Wayu, sorridendo.

Nonostante ciò, P’In non prestó attenzione a P’Wayu. Mi stava semplicemente guardando con una faccia seria.

«Il cibo per gatti è finito.» disse P’In. «Compriamolo insieme.»

«Cosa? Cibo per gatti?» Sbattei le palpebre. Perché ha parlato solo di cibo per gatti? E perché mi ha invitato?

«P’In, è già tardi. Il tuo gatto randagio può trovare il cibo da solo.» disse P’Wayu.

P’In non gli rispose. Mentre ero ancora confuso, mi afferrò per un braccio e mi trascinò fuori dalla stanza di P’Wayu.

«P’In…» esclamai.

«Aspetta, P’In. Non ha ancora finito di mangiare Lava con me.» P’Wayu si comportó come se fosse irritato. 

P’In, tuttavia, rivolse a P’Wayu uno sguardo freddo, mettendo a tacere P’Wayu.

«Andiamo.» mi disse P’In, quindi semplicemente annuii inconsciamente.

«Uh… Va bene.» Non sapevo come rifiutarlo, potevo solo seguirlo senza nemmeno capire la situazione.

Guardai di nuovo P’Wayu, con l’intenzione di chiedere scusa, ma P’Wayu mi aveva appena fatto un grande sorriso e un pollice in su.

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