INVISIBLE MOON – CAPITOLO 17

La Luna del latte di cocco

«Non c’era nessun latte di cocco che fosse così profumato come…

‘La luna del latte di cocco’.»

#WINisWIND

Quando arrivai all’edificio del dormitorio di P’In, mi emozionai ancora di più.

Il mio cuore batteva forte anche se eravamo solo in piedi insieme nell’ascensore.

Cosa dovrei fare? Stavo semplicemente in piedi nervosamente, non osavo nemmeno guardare P’In.

L’ascensore si fermò al secondo piano, il che significava che P’In abitava lì.

Il suo dormitorio era specifico per studenti senior. La disposizione non era molto diversa dal mio dormitorio, ma nel mio agli studenti non era permesso cucinare all’interno della loro stanza; perciò ogni piano aveva una cucina in comune. Tuttavia, sembrava che P’In potesse cucinare nella sua stanza, quindi il dormitorio dei senior probabilmente aveva una cucina personale in ogni stanza.

Continuai a seguirlo e quando capii che presto avrei visto la sua stanza, il mio cuore ricominciò a battere forte. A pensarci bene, anche i compagni di classe di P’In non avevano mai visitato la sua stanza prima, per non parlare dei fan. Forse le uniche persone che gli avevano fatto visita erano i membri Unistar.

Ed eccomi lì, una persona normale che aveva la possibilità di entrare nella stanza di P’In. Mi sentivo una persona speciale al punto che il mio cuore tremava, facendomi sentire come se stessi fluttuando al settimo cielo, anche se l’unico motivo per cui avevo avuto questa possibilità era perché ero la sua famiglia di codice.

Arrivammo davanti alla stanza numero 239, la stanza di P’In. Salvai il numero nella mia memoria mentre lui sbloccava la porta con una chiave magnetica e la apriva.

«Oh!» esclamai non appena vidi la sua stanza. Non perché la stanza fosse lussuosa, ma perché la stanza era così pulita e ordinata, come se fosse stata costruita di recente.

La sua stanza era arredata in modo simile alla mia, l’unica differenza era che le matricole avevano solo una camera da letto e un bagno, mentre la stanza di P’In era un po’ più grande. La prima stanza in cui entrai era il soggiorno, con un divano, un tavolino da pranzo e un bancone da cucina. La stanza non era molto grande, ma P’In l’aveva sistemata in modo molto carino. Inoltre non aveva molte cose, quindi ciò faceva sembrare la stanza spaziosa.

Lanciai un’occhiata a un’altra porta chiusa, pensai che doveva essere la sua camera da letto. Nonostante la mia curiosità, non osai chiedere di vederla.

Mi sentivo contento anche rimanendo semplicemente in quella stanza, nel dormitorio di P’In. C’era un profumo lieve di latte di cocco che probabilmente era rimasto nella sua cucina, dal momento che P’In preparava ogni mattina il cibo per fare l’elemosina ai monaci.

«Siediti qui.» P’In mi indicò il divano.

«Va bene.» Mi sedetti e mi guardai intorno. Inconsciamente, le mie gambe oscillavano avanti e dietro per la felicità.

P’In si spostò in cucina, aprì il frigorifero e poi tornò indietro.

«Cosa vuoi mangiare?» Probabilmente lo aveva chiesto dopo aver controllato gli ingredienti che aveva in frigo.

«Uh…» Esitai per un secondo e pensai al cibo che P’In preparava per l’elemosina.

Curry verde…

Voglio essere il ‘verde’ nel curry, così P’In può ‘portarmi’.

Oh no, perché mi è tornata in mente questa battuta omofona dei DomKati?

«Vorrei mangiare il curry verde.» dissi cautamente.

Non cucinavo spesso, ma avevo visto P’In nel programma televisivo “Luna in cucina”. Non era un piatto così difficile, ma non ero sicuro se ci sarebbe voluto molto tempo o meno.

«Bene.» P’In annuì.

La sua risposta mi fece sorridere così tanto che avrei giurato che il mio sorriso fosse arrivato fino agli occhi.

«Puoi aspettare?» chiese P’In mentre si dirigeva in cucina; mise il riso crudo nella ciotola, lo lavò per un po’ e lo mise sul fuoco.

«Uh…» Capii che P’In voleva dire che quella ricetta avrebbe richiesto del tempo per essere cucinata.

«Posso aspettare, nessun problema. P’In, lascia che ti aiuti.»

«Non c’è bisogno.» rispose e poi prese il barattolo di pasta di curry verde dal frigorifero. Sbirciai e vidi che aveva un sacco di barattoli di pasta di curry conservati.

P’In prese un contenitore pieno di filetti di pollo, già tagliati a pezzettini. Inoltre, tirò fuori delle melanzane tailandesi, peperoncino, foglie di lime kaffir e basilico. Tutto era ben preparato.

Probabilmente P’In era abituato a cucinare tutti i giorni, motivo per cui ne aveva fatto rifornimento. In più, tutti gli ingredienti necessari e l’attrezzatura da cucina erano già a posto.

«Puoi sederti e aspettare.» disse P’In quando mi vide in piedi a guardare.

Vidi che tra le mani teneva un cocco e spalancai gli occhi.

«Perché hai tirato fuori la noce di cocco?»

«Per preparare il latte di cocco.» disse P’In in tono piatto, poi tirò fuori qualcosa da sotto l’armadietto: era una grattugia per cocco.

«Eh? Fare il latte di cocco? Da solo?» Ovviamente rimasi scioccato, al giorno d’oggi la maggior parte delle persone avrebbe comprato il latte di cocco istantaneo perché era più conveniente. Tuttavia, sapevo che quella attrezzatura veniva utilizzata per produrre manualmente il latte di cocco.

«Sì.» P’In annuì e prese il coltello appeso per aprire la noce di cocco.

«Oh, P’In, non devi disturbarti in questo modo.» Mi sentivo così in colpa perché avevo chiesto di mangiare un piatto preparato da lui. Se avessi saputo che gli avrebbe dato fastidio grattugiare la noce di cocco, avrei preferito un piatto più semplice come la frittata thailandese con riso.

«È buono.» rispose P’In. Sembrava cercasse di convincermi che i piatti a base di latte di cocco fresco erano davvero deliziosi.

Rimasi in silenzio, non potevo più rifiutare.

Stavo guardando P’In tagliare a metà il cocco, rivelando la carne bianca al suo interno.

Mi tornò in mente il programma televisivo “Luna in cucina”.P’In aveva preparato vari piatti con il latte di cocco e non aveva mai usato il latte di cocco istantaneo, ma solo quello fresco. Forse rendeva il cibo più delizioso e conferiva al piatto un profumo di cocco più intenso. Tuttavia, il programma televisivo non mostrava come P’In preparasse il latte di cocco fresco. Pensavo lo facesse il personale o che venisse acquistato al mercato per risparmiare tempo.

Rimasi stupito di scoprire che ogni volta che cucinava un menù a base di latte di cocco, preparava sempre personalmente il latte di cocco fresco. Non era una sorpresa che la sua stanza profumasse di latte di cocco e che anche P’In stesso avesse lo stesso profumo.

«Per favore, lascia che ti aiuti.» Gli dissi di nuovo quando vidi che si stava preparando a grattugiare il cocco.

«Sai come farlo?» P’In inclinò la testa, poi guardai la grattugia del cocco e mi grattai la testa.

Sulla grattugia della noce di cocco c’era un coltello circolare in cima e il suo corpo aveva la forma di un piccolo sgabello, per consentire a chi lo usava di sedersi e grattugiare il cocco.

«Ci proverò.» Non l’avevo mai fatto prima, ma avevo visto come veniva fatto nei drammi d’epoca thailandesi. Pensavo che non sarebbe stato così difficile.

P’In prese una ciotola grande, la mise sotto la grattugia del cocco, poi mi porse mezza noce di cocco.

Mi sedetti, usai entrambe le mani per tenere la noce di cocco dall’angolazione giusta prima di spostarla sul coltello e iniziai a grattugiare.

Sentivo il rumore del coltello che grattava la noce di cocco, non era facile come pensavo. In effetti, lo trovavo davvero difficile.

Avevo appena grattugiato per qualche secondo, e poi…

«Oh no!» rimasi sorpreso perché accidentalmente l’avevo spinta troppo forte. La noce di cocco mi era quasi scivolata dalle mani, ma ero riuscito ad afferrarla in tempo.

Mi sentivo così abbattuto e sbirciai verso P’In. Avevo paura di rovinare la nostra cena.

A quanto pare, ci avrei messo tutta la vita solo per grattugiare quella piccola noce di cocco.

«Aspetta.» P’In venne in aiuto.

All’inizio, avevo intenzione di spostarmi in modo che P’In mi potesse mostrare come farlo correttamente, ma non avrei immaginato che…

«P…P’In…» Sgranai gli occhi quando lui si accovacciò e si chinò sulla mia schiena. La sua mano sinistra teneva il dorso della mia mentre quella destra circondava il mio corpo per tenere la mia mano destra.

Mi congelai. Quella postura faceva sembrare che P’In mi stesse abbracciando.

Cercai di liberarmi da quel pensiero, ma era quasi impossibile quando il suo viso era così vicino al mio. Le sue mani che toccavano dolcemente le mie erano così calde. I nostri corpi erano così vicini l’uno all’altro che potevo sentire il profumo del suo corpo, che era lo stesso di quel balsamo per le labbra che avevo comprato.

I miei occhi erano inconsciamente fissi su P’In. La mia mente sembrava fluttuare via. Non ero nemmeno cosciente di quello che stavo facendo.

«Grattugia prima di lato.» spiegò P’In mentre muoveva la mia mano per grattugiare lentamente il cocco.

Questo mi fece capire che dovevo concentrarmi sulla grattugiatura della noce di cocco.

Quando P’In mi prestò la sua mano per aiutarmi, sentì che era molto più facile e veloce. P’In probabilmente lo aveva fatto centinaia di volte per essere così abile.

Mentre P’In continuava a tenermi la mano per grattugiare la noce di cocco, il suono della grattugia sembrava lontano. Sentivo, invece, il battito del mio cuore. Era così intenso.

Cominciai a distrarmi. Mi tornò in mente la leggendaria scena della grattugia del cocco in un film d’epoca thailandese chiamato “Maebia”. La scenna ritraeva un modo sexy di grattugiare il cocco.

Che dire di me e P’In… Dovrebbe essere chiamato “il modo romantico di grattugiare il cocco”?

A causa di quel pensiero, le mie mani si indebolirono improvvisamente. La mia coscienza sembrava svanire. La noce di cocco mi cadde accidentalmente dalle mani. Fortunatamente P’In la prese in tempo.

«P’In, mi dispiace.» Mi scusai subito.

P’In si fermò per un po’, poi mi chiese sottovoce: «Sei stanco?»

P’In credeva che le mie mani si fossero indebolite a causa della stanchezza.

Ma, parlando dolcemente vicino alle mie orecchie in quel modo, stava effettivamente facendo indebolire tutto il mio corpo.

«Sto ancora… bene…» La mia voce tremava, così come le mie mani, rendendomi difficile persino raccogliere la noce di cocco.

P’In si allontanò da me.

«Non importa, vai a sederti.» P’In indicò la sedia.

«Ma…»

Come potrei semplicemente sedermi e non fare nulla?

«Siediti, non ci vorrà molto.» P’In insistette, quindi non ebbi altra scelta che obbedirgli. Tuttavia, continuai ad osservarlo mentre cucinava.

Dopodiché, P’In grattugiò la noce di cocco da solo, la sua velocità mi stupì. Poi capii che avrei dovuto lasciarlo fare da solo piuttosto che aiutarlo. Ero stato io a rallentare il processo.

P’In finì di grattugiare il cocco in meno di 10 minuti, preparò l’acqua a temperatura ambiente, uno scolapasta e un’altra ciotola. P’In li mise sul bancone e iniziò a spremere la polpa di cocco grattugiata per produrre il latte di cocco. Pensavo che dovesse essere spremuto con forza, ma P’In lo fece così delicatamente. Il modo in cui preparava il latte di cocco era il più elegante che avessi mai visto.

Il profumo del latte di cocco si diffuse nella stanza. Quel profumo mi fece sentire così piacevole, era persino più dolce di qualsiasi dessert al cocco. Non ero sicuro se fosse perché padroneggiava l’abilità di fare il latte di cocco, o perché era “P’In”.

Ma ero sicuro di una cosa: se i DomKati avessero visto P’In in quel modo, i loro cuori si sarebbero strizzati e sciolti nella sua mano come la noce di cocco di prima.

P’In divise il latte di cocco in tre ciotole diverse in base alla sua consistenza, mentre il residuo di cocco avanzato lo mise in un contenitore.

Quando lo vidi mettere una padella sul fuoco, decisi di dirigermi di nuovo verso la cucina.

«P’In, lascia che ti aiuti a pulire.» Gli chiesi di lavare l’attrezzatura usata. P’In esitò, ma annuì leggermente.

Mentre lavavo, sbirciavo P’In che cucinava. Quando guardavo “Luna in cucina”, ero già interessato alla sua cucina. Quindi, quando ebbi modo di guardare più da vicino, sembrava essere più affascinante.

Quando la padella raggiunse la giusta temperatura, P’In frisse il pollo con il latte di cocco più liquido. Avevo già finito di lavare, quindi lo aiutai a mettere in ordine.

«P’In, dove devo mettere i residui di cocco?» gli chiesi.

«Nel frigo» disse P’In mentre teneva gli occhi sulla padella, quindi feci come aveva detto.

Avevo sentito dire che i residui di cocco derivanti dalla produzione del latte di cocco potevano essere utilizzati come ingredienti per altri dolci thailandesi.

Una volta ben cotto, P’In mise il pollo in una pentola, poi frisse la pasta di curry verde con il latte di cocco più denso. Il profumo del cibo era così invitante. Alla fine avevo capito il motivo per cui P’Wayu si intrufolava sempre per assaggiare qualcosa mentre P’In cucinava, perché l’odore era super appetitoso. Il cibo non era ancora pronto, ma già mi sentivo così irresistibilmente affamato.

P’In frisse la pasta di curry fino a quando il latte di cocco non divenne cremoso e cominciò a galleggiare, lo prese, condì la pasta e la mise nella pentola con il pollo cotto, infine lo scaldò di nuovo. Aveva anche messo le melanzane e aggiunto un po’ più di latte di cocco. Quando iniziò a bollire, P’In aggiunse il peperoncino e le foglie di lime kaffir.

«Puoi preparare il riso» P’In si rivolse a me.

Vidi che il riso era già cotto.

P’In aveva già preparato i piatti con forchette e cucchiai, quindi distribuii il riso nei piatti per P’In e per me e li misi sul tavolo da pranzo.

P’In stava versando delicatamente il curry verde nella ciotola prima di decorarlo con latte di cocco, quello più denso, peperoncino e foglie di basilico. Poi lo portò in tavola.

«Wow! Sembra così delizioso! Posso fare una foto, per favore?» Ero così emozionato.

Il cibo non solo aveva un buon profumo, ma sembrava anche appetitoso!

P’In si limitò ad annuire e si sedette di fronte a me, mentre io già scattavo più foto.

«Grazie mille, P’In»

Ero così felice di poter mangiare con lui e, naturalmente, un suo piatto fatto in casa.

«Non preoccuparti. Mangiamo» disse P’In.

«Bene!» Annuii ripetutamente.

Iniziammo a mangiare insieme e P’In sembrò aspettare che prima raccogliessi il curry verde. Raccolsi due cucchiai, poi passai il cucchiaio a P’In.

Quando lo assaggiai, il curry verde caldo con riso caldo era una combinazione perfetta. Incredibilmente delizioso!

Quel curry verde era davvero il piatto più delizioso che avessi mai mangiato. Il pollo era tenero insieme al fragrante profumo di cocco. Quello che mi era piaciuto di più era il gusto delicato del curry.

Inoltre, il riso di P’In era così delizioso. Sapevo che era il riso al gelsomino, ma ero curioso di sapere quale marca avesse comprato e quale tecnica avesse usato per cucinarlo. Vivevo in Thailandia da quando ero nato, ma non avevo ancora mai mangiato un riso al gelsomino così delizioso.

«Com’è?» chiese P’In mentre mangiava.

«È il più delizioso! Voglio mangiarne di più. Puoi cucinare di nuovo per me?»

Lo dissi senza rendermene conto e volli rimangiarmi le parole per l’imbarazzo.

P’In aveva già cucinato per me una volta. Avrei dovuto apprezzarlo e sentirmi grato. Come potevo disturbarlo a fare di più?

Oh no. Non posso credere che del cibo delizioso possa rendermi così avido.

«Ti piace?» chiese P’In. Non sapevo perché mi veniva da arrossire.

Sta chiedendo se mi “piace” il cibo o no. Pensai.

«Mi piace» risposi e mi sentii arrossire.

Non c’era modo. Non ne potevo più. Le mie mani sembravano indebolite, quasi non riuscivo a tenere forchetta e cucchiaio.

Era troppo imbarazzante. Avevo bisogno di cambiare argomento.

«P’In, sai che le persone di solito piantano il cocco sul lato est? Poiché credono che possa portare la pace al loro posto. P’In, ti piace il cocco, anche a me. Il frutto del cocco non è solo utile, contiene anche molti nutrienti come vitamina C, B, aminoacidi, calcio, magnesio, fosforo, potassio, ferro e aiuta a disintossicarsi..»

Stavo incoscientemente sputando parole ad alta velocità.

P’In si fermò persino dal mangiare e mi guardò, sempre in silenzio.

Dato che mi stava guardando in quel modo, divenni più nervoso. Gli tolsi gli occhi di dosso, ma non servì a niente. Poi ripresi a divagare.

«Oh, giusto, e il curry verde ha una lunga storia sin dal periodo di Ayutthaya*. La ricetta del curry verde è stata sviluppata dal liang curry e dal curry della giungla senza latte di cocco. Successivamente, nella ricetta sono stati aggiunti il ​​latte di cocco e il peperoncino essiccato, così sono stati creati il curry rosso e il curry piccante. In seguito, hanno cambiato il peperoncino rosso in peperoncino verde e lo hanno pestato con il coriandolo che ha reso il curry verde. Ecco perché si chiama curry “verde”. In tailandese, lo chiamiamo “Curry verde dolce” e la parola “dolce” non intende il gusto, ma il colore verde dolce e tenue del curry»

*(N/T: Ayutthaya era stata una capitale della Thailandia nel periodo storico da BE 1893 a BE 2310. Al giorno d’oggi, Ayutthaya è considerata la “città vecchia” con diverse preziose arti e architetture tradizionali thailandesi.)

P’In smise di mangiare. Mi stava guardando senza sbattere le palpebre. Alla fine mi resi conto di aver interrotto il pasto con un blaterare senza senso, e quello era il pasto speciale che P’In aveva preparato per me.

«Oh, parlo troppo. Mi dispiace così tanto… beh… io..» non avevo finito la mia frase che…

«Questo riso..» P’In indicò il riso nel mio piatto.

«È il riso al gelsomino del vicino della nonna»

«Uh..» cercai di seguirlo.

Oh, giusto. Quindi è questo il segreto del gusto. Non c’è da stupirsi! In realtà era il riso che P’In portava dalla campagna. Doveva essere il riso coltivato dai contadini e macinato fresco. Ecco perché era più delizioso del riso dei rivenditori, che veniva rifornito a lungo. P’In era così fortunato da poter avere riso fresco con questa superba abilità culinaria. Un pasto così perfetto.

«Parla del riso» mi disse P’In.

«Eh?» Ero confuso. «Vuoi dire che vuoi che parli del riso al gelsomino?»

«Sì» Annuì e ascoltò.

«Beh…Da quello che so, le varietà più popolari del riso al gelsomino sono il ‘105 riso al gelsomino’ e il ‘riso al gelsomino Kor Khor 15’. Questi possono essere coltivati ​​una volta all’anno. La pianta di riso ha una crosta sottile e il profumo di foglie di pandano. Il clima in Thailandia è adatto alle piantagioni di riso, soprattutto nel nord-est, nella zona di Thung Kula Ronghai, sempre nel nord della Thailandia. Per coltivare un buon riso, bisogna farlo in campi meno allagati. Oh, e l’odore fragrante del riso al gelsomino proviene da una sostanza volatile chiamata ‘2-acetil-1-pirrolina’»

Ero stanco di parlare, ma poi vidi P’In mostrare un’espressione interessata.

«Cos’altro sai?» chiese.

«Cos’altro..» riflette: «Cosa vuoi sapere?»

«Uhm..» stava pensando P’In: «Che ne dici della MW Entertainment?»

Ero confuso quando chiese immediatamente della sua agenzia.

«Beh, la MW Entertainment è stata fondata 10 anni fa, gestita sotto il gruppo Metha. Il maggior azionista è il signor Kriengsak Methawattana. La famiglia Metha è una delle 10 famiglie più ricche della Thailandia. E MW International è nella lista delle migliori proprietà al mondo. Uh… La MW Entertainment, al momento, possiede il canale MWTV e ha più di centinaia di attori, attrici, modelle, cantanti, idol..»

«E gli UNISTAR?» continuò P’In.

«Gli UNISTAR?» sbattei le palpebre.

P’In avrebbe dovuto conoscere gli Unistar meglio di me. Tuttavia, poiché era lui a chiedere, gli risposi semplicemente.

«UNISTAR è il progetto idol che la MW entertainment ha fondato 2 anni fa. L’obiettivo era creare ambasciatori del marchio per i prodotti del gruppo Metha. All’inizio, il progetto aveva due produttori, il signor Nattakorn, o PD Kwang, e l’altro era un produttore professionista freelance. Ma ora PD Kwang è rimasto come unico produttore. Il progetto si basa sul concorso nazionale Luna. Ogni anno si aggiunge un nuovo membro. Solo il primo anno è iniziato con un concorso di tre generazioni allo stesso tempo. I vincitori sono stati P’Sea, P’Leo e P’In..»

Quando parlai di P’In, la mia voce si abbassò.

Cosa sai su “P’In”?» chiese di se stesso e si era persino chiamato Phi.

«Eh?» rimasi sbalordito.

«Quanto ne sai?» P’In sembrava curioso.

«Uh..» abbassai timidamente la testa, eppure, la mia bocca iniziò a parlare improvvisamente.

«P’In… il suo nome completo è Inkrakorn Dechapraphas, 20 anni. Attualmente studia alla XU University, Facoltà di Economia Aziendale. P’In è la terza generazione dei membri UNISTAR. Il suo fandom si chiama ‘DomKati’ perché P’In ama il cocco e il latte di cocco. È anche bravo a cucinare cibo thailandese. Inoltre, P’In ha talento nella musica thailandese, in particolare il ranat ek. I suoi sport preferiti sono la corsa in barca a coda lunga e il sepak takraw. Il suo hobby è fare gli origami di carpe. In questo momento, P’In ha trecentocinquemila follower sulla sua fan page, cinquecentomila follower su Twitter e 1,1 milioni di follower su Instagram..»

Avevo detto così tanto di P’In e cominciai a sentirmi in imbarazzo. Non potevo credere di averlo fatto davanti a lui.

«Mi segui anche tu?» P’In inclinò la testa.

Deglutii a fatica e lo ammessi.

«Perché… P’In… è il senior che ammiro»

P’In rimase in silenzio per un secondo, poi continuò.

«Cos’altro?»

«Ecco..» Ero di nuovo stordito. P’In vuole ascoltare di più su se stesso? Cos’altro so?

Cercai di estrarre tutti i ricordi di tutto ciò che avevo letto o visto su UNISTAR ShowTime e Twitter.

«Tra tutti i membri degli Unistar, P’In è la Luna che ha ricevuto più amore dai fan. Non ha nemmeno un anti-fan. Il sogno segreto dei DomKati è uscire con P’In, mentre gli altri fandom vogliono shippare il loro idol in una coppia immaginaria. Oh! E P’In è l’unico membro che non ha mai avuto una ragazza prima. Ma il tipo ideale di P’In è ancora sconosciuto. Tutti sanno cosa gli piace mangiare e gli piace fare, ma nessuno sa che tipo di persona piaccia a P’In, e nemmeno lui lo sa..»

Che cosa? Cosa ho appena detto? Come sono arrivato a questo argomento? Oh no! Cosa mi è successo?!

«Hai torto» disse all’improvviso P’In.

Spalancai gli occhi.

«Torto?» Il mio viso era pallido.

Ricordo male?

«Hai sbagliato due cose» rispose P’In.

«Cosa ho detto di sbagliato?»

«Anche P’Sea non ha mai..» disse P’In, e io sbattei le palpebre.

Anche P’Sea non ha mai avuto una ragazza prima? Apparentemente, molti fan pensavano che P’Sea fosse uscito con qualcuno prima perché era amichevole e poteva socializzare facilmente, ma neanche P’Sea lo aveva chiarito. Se P’In lo ha confermato, allora P’Sea non è mai uscito con qualcuno prima. Mi sbagliavo, a quanto pare.

«E cos’altro ho detto di sbagliato?» continuai perché P’In aveva detto che mi sbagliavo su due cose, quindi c’era qualcos’altro che avevo sbagliato.

«Adesso lo so» rispose P’In.

«Sai cosa?» Ero confuso, parlava sempre così brevemente.

«So che tipo di persona mi piace»

P’In mi guardò in faccia.

La sua risposta mi fece sussultare. Il mio cuore cominciò a battere forte. Non mi aspettavo che una persona come P’In dicesse una cosa del genere. Ero così nervoso perché se P’In aveva detto così, significava che in quel momento aveva già qualcuno che gli piaceva?!

Mentre ero ancora sorpreso, aggiunse un’altra cosa.

«Oh, e so anche un’altra cosa»

«Sì?» Stavo ascoltando.

P’In mi stava guardando, riflettendo su qualcosa prima di dire… «So cosa puoi fare per il concorso, Win»

☽————☽ 

Subscribe
Notificami
guest

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Facebook
Twitter
Pinterest



Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.