HOUSE OF SWEETS – CAPITOLO XXIII (M)

Agi si tolse la maglietta, Kase fu affascinato in un istante dalle splendide fioriture rosse sulle sue spalle. Riusciva a vedere solo parti del tatuaggio dalla parte anteriore, ma nella stanza leggermente buia illuminata solo dalla singola lampada da terra, il design fine e intricato sembrava bellissimo agli occhi di Kase.

Mentre Kase guardava affascinato, Agi cercò i bottoni della sua camicia. Kase accettò un bacio mentre Agi gli toglieva tutti i vestiti. Con il progredire della situazione, Kase si sentì irrequieto essendo colui che non faceva nulla. Quando lasciò vagare lo sguardo, potè vedere il gatto sul bordo del tappeto e per qualche motivo dovette voltare la testa.

«Cosa c’è che non va?»

La faccia di Agi era proprio lì quando Kase lo guardò, e le sue guance arrossirono. Scosse la testa una volta per mostrare che non era niente. Aveva esperienza come top, e questo era semplicemente cambiare le posizioni. Non sarebbe accaduto nulla di inaspettato o fuori dall’ordinario. Lo sapeva, ma era ansioso.

Agi lo inondò di baci, come per sciogliere le labbra che Kase aveva morso per il nervosismo. L’angolazione cambiò ancora e ancora, e poi i baci si spostarono sulla sua guancia, sul lobo dell’orecchio e, sorprendentemente, anche sulle ciglia. Le labbra presero un percorso tortuoso fino al collo. A poco a poco nacque un diverso tipo di irrequietezza.

Il modo in cui Agi aveva preso il comando era diverso dal suo. Era troppo gentile e in qualche modo non gli sembrava giusto. Mentre era agitato, Agi lo baciò in diagonale lungo il lato sinistro del petto, poi il lato destro e più in basso. Sapeva cosa c’era anche senza guardare. Agi usò le sue labbra per seguire attentamente le brutte cicatrici delle sue ustioni.

«… A-Agi-san, non devi farlo.» Alla fine aveva tirato fuori qualche parola.

«Farlo?»

«Essere così gentile…»

«Non sto facendo niente di speciale però.»

Kase era confuso. Veramente? Quello era normale? Non era del tutto sicuro. La sua mente era sparpagliata dappertutto, e poi i suoi fianchi si sollevarono in aria quando Agi baciò il suo pene leggermente eretto.

«A-Agi-san… Nnghh.»

Kase strinse gli occhi alla sensazione mentre Agi lo inghiottì lentamente. Kase aveva già fatto una cosa del genere, ma nessuno glielo aveva mai fatto. Sapeva cosa comportava l’atto, ma in realtà provare le sensazioni in prima persona lo lasciava completamente distrutto.

Era sufficiente che la lingua di Agi pungolasse una parte sensibile, perché si formassero gocce di sudore sulla sua fronte. Tutto il suo sangue sembrava scorrergli tra le gambe. Quando il feroce piacere lo assalì, il suo corpo si rannicchiò per un brivido.

Un dito aveva preso in prestito l’umidità dell’azione di prima per muoversi avanti e indietro lungo la fessura prima di fermarsi in una piccola area nascosta e tracciare lì dei movimenti circolari. Si allentò gradualmente e il dito si spinse dentro.

Kase chiuse gli occhi. Era solo un dito, quindi non faceva male ma era incredibilmente strano e scomodo, e non riusciva a formare nessuna parola. Il dito entrò e uscì da lui mentre cercava disperatamente di resistere, e Agi si sedette di nuovo e disse: «Aspetta qui.» poi lasciò il soggiorno per un momento. Quando tornò, aveva con sé una piccola bottiglia. Kase aveva una vaga idea di cosa fosse, ma non l’aveva mai usato prima.

«Agi-san, è qualcosa che io…»

«Piangerai di dolore se te lo spingo dentro senza usare nulla.» Agi aprì il tappo della bottiglia e si versò il liquido denso sulla mano.

«Ma…»

Agi si infilò tra i piedi di Kase che non riuscì a continuare a rifiutarlo. Si premette contro le sue ginocchia per separarle, e Kase allargò timidamente le gambe per lui. Il dito ricoperto di crema toccò la stretta costrizione.

«Sarò gentile, quindi rilassati.» Agi impastò il punto che era leggermente allentato per allargarlo ulteriormente, e Kase fece una smorfia per il forte disagio e la vergogna che provava. Non sapeva che lo avrebbe lasciato così vulnerabile aprire il suo corpo e affidarlo a qualcuno.

Quando il dito si spinse dentro, trattenne il respiro senza pensare. La sensazione era spiacevole, come se i suoi organi interni fossero stati direttamente sollecitati, e c’era il timore che potesse essere facilmente ferito lì. Questo non era qualcosa che chiunque poteva fare a meno che non ci fosse molta fiducia nella persona. Una domanda improvvisamente balenò nella sua mente mentre cercava di sopportarla. Aveva mai aperto il corpo del suo ex con tanta delicatezza?

«… Nnh.» Il suo corpo tremò per un’improvvisa intensità che esplose dentro di lui.

«È qui?» Ogni volta che Agi si strofinava contro un certo punto, sentimenti precari lo attraversavano come se volesse piangere o andare a pezzi, una sensazione di disagio e di piacere. A poco a poco, i sentimenti si tesero al piacere tra i due estremi.

«Fermati… non lì… nghh.» Le sue cosce interne tremarono quando Agi premette forte in quel punto. I suoi fianchi si contorsero e si sollevarono. Era il suo stesso corpo, ma non lo avrebbe ascoltato. Quello non gli piaceva, lo spaventava e voleva che smettesse. Kase scosse disperatamente la testa.

«Va bene, va bene. Lascia tutto a me.» Agi calmò Kase gentilmente, ma il dito sepolto nel suo corpo non fermò i suoi movimenti.

«…Nnhh, nnnh…» Kase si premette il dorso della mano sulla bocca e in qualche modo soppresse la voce. Poteva tollerare il dolore e l’angoscia, ma lo sorprese quanto poca resistenza avesse per il piacere. E non era abituato a esporsi così.

«Se trattieni la tua voce, mi viene voglia di ascoltarla ancora di più.» Agi aggiunse un altro dito con il sussurro. Applicò più lubrificante e le carezze lisce produssero forti rumori bagnati. L’area ristretta si allargò gradualmente di più e le dita divennero più audaci. Il piacere gli turbinò fin sotto la pianta dei piedi, riscaldandolo, e strofinò i talloni sul tappeto.

«Io-non ne posso più…»

«Non abbiamo ancora fatto molto, sai.» disse Agi, un po’ preoccupato. Le sue dita continuarono le sue cure in quel punto sensibile, spronando ulteriormente Kase. Scoppi di piacere si susseguirono uno dopo l’altro. Era troppo per lui da sopportare e non sapeva più cosa fare.

Kase si aggrappò forte ad Agi e lo pregò: «No, sbrigati… ngh.»

In risposta, Agi tirò via il suo corpo. Tolse le dita e le sostituì con qualcos’altro che premeva contro di lui . La cosa sorprese Kase, sebbene fosse stato l’unico a metterlo dentro prima, quando arrivò il momento, la paura si precipitò dentro di lui. A poco a poco, la pressione si spinse dentro di lui e iniziò ad aprirsi per accoglierla.

Kase rimase senza fiato nel momento in cui ingoiò parte della punta. C’era dolore, ma ancora di più, era angosciante. Poi, all’improvviso, diventò inaspettatamente più facile. Apparentemente aveva superato la parte più importante. Forse perché all’inizio era troppo grosso che ora sembrava più facile in confronto. Tuttavia, non cambiò il fatto che la cosa lo rendeva angosciato.

«Stai bene?» chiese Agi. I due erano profondamente legati, la sua voce era rauca e il suo respiro era irregolare. Kase poteva vedere che Agi si era trattenuto in modo da non sopraffare Kase che non era abituato a questo.

Agi si era preso il suo tempo per essere lento e attento con lui. E grazie a quegli sforzi, nonostante fosse la sua prima volta, Kase non sentiva quasi nessun dolore. Tuttavia, era stressante accettare un uomo in un posto che non era stato progettato per quello, e non riusciva a respirare molto bene.

Ansimando forte, Kase si ricordò di quando lo aveva fatto con il suo ex.

Lungi dall’essere prudente, lo aveva violentato per rabbia quando non si era comportato come avrebbe voluto. Ora che Kase era sul punto di ricevere, si rese conto di quanto dolore e sofferenza avesse inflitto al suo ex. Era stato sbagliato da parte sua farlo. Non c’era da stupirsi che il suo ex non lo avesse amato. Lo capiva profondamente ora che Agi lo stava facendo con lui.

«Hiroaki?» Agi passò un dito sugli occhi di Kase.

«Fa male? Se è troppo per te, possiamo fermarci.»

Prima che se ne rendesse conto, aveva iniziato a piangere e Kase scosse la testa.

«Non è troppo. Se è con te, voglio farlo anche se lo è.» Quando Kase avvolse le sue braccia intorno a quelle di Agi, l’uomo lo guardò con uno sguardo indescrivibile.

Agi spazzò via i capelli appiccicati al sudore sulla fronte di Kase e gli diede dei baci per viziarlo e coccolarlo. Poi diede un leggero colpo con i fianchi, e la pelle d’oca esplose indulgente su tutta la pelle di Kase. Lo riconobbe chiaramente come piacere.

«Fa male?» Kase scosse la testa. Non aveva fatto male, si sentiva bene. Eppure non poteva essere onesto e arrendersi ad esso. Aveva fatto qualcosa di orribile e crudele a qualcun altro, e gli sembrava sbagliato essere trattato così gentilmente.

Agi prese le mani che esitavano sul da farsi e premette la lingua nella bocca leggermente aperta di Kase. Si dondolò lentamente dentro di lui mentre si baciavano, ed era come se stesse nuotando nel miele caldo, o come se lo sciroppo gommoso fosse stato versato fino in fondo nella sua testa, e sentiva che sarebbe potuto affogare in quella dolcezza che poteva bruciargli il petto .

«… Nngh.» Agi colpì il punto debole di Kase. Lo strofinò forte e Kase non riuscì a trattenere la voce. L’uomo bloccò le sue braccia dato che aveva cercato di divincolarsi, e aveva continuato ad attaccare nello stesso punto.

«…Nhh, ahhh, ah, ah, ah.»

L’intenso piacere fece oscillare completamente da un lato l’ago del calibro nella sua testa. Quando Kase riaprì gli occhi, vide Agi chiudere i suoi come se fosse sopraffatto. La lussuria sembrava controllare i suoi movimenti, ma non era così. Anche se era stato intenso, non gli aveva fatto male. Tutto ciò che Kase provava era piacere.

«Smettila… ngh. Sto… impazzirò…» Kase si sentiva come se si fosse sciolto fino al midollo in un istante, come un’opera di zucchero esposta al calore. Agi torse i fianchi e si conficcò profondamente in lui dove erano collegati, e i contorni del piacere divennero notevolmente più forti. Si avvicinò al suo culmine in un batter d’occhio.

Tutto il sangue nel suo corpo sembrò raccogliersi in un punto e nell’istante successivo volò via.

Anche il luogo che aveva ingoiato Agi, ebbe una convulsione con il suo orgasmo. Kase sprofondò in un mare di piacere, ed era difficile persino respirare. Sarebbe annegato, sarebbe morto per l’eccessivo piacere.

Kase lasciò che il suo corpo si dondolasse seguendo quel ritmo quando Agi smise improvvisamente di muoversi.

Qualcosa di caldo fluì fuori di lui.

Il suo calore non sembrava dissiparsi molto velocemente, a differenza di quando il suo membro veniva stimolato direttamente. Mentre Kase sprofondava nelle sensazioni di un miele caldo e denso, Agi si spinse in profondità dentro di lui, come se lo dipingesse con la sua liberazione.

«… Ah, non ancora, ahh, aaah.»

Mentre il rilascio si diffondeva dentro di lui con le spinte, l’intero bacino iniziò a pulsare per il calore. Proprio quando aveva raggiunto la superficie per prendere aria, un’altra onda lo investì di nuovo, sommergendo la sua ragione.

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