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GHOST MARRIAGE – CAPITOLO 6 (M)

Vedendo quella tavoletta, Fang Guo sentì i peli sulla schiena rizzarsi.

Voleva buttarla via, ma le sue membra si erano irrigidite.

La temperatura della stanza precipitò improvvisamente, le luci si accesero e si spensero. Fang Guo deglutì, indietreggiando di un passo, per scontrarsi con qualcosa.

Fermandosi, si ricordò che dietro di lui non c’era assolutamente nulla.

Una risatina gli echeggiò nell’orecchio, un respiro freddo gli soffiò sulla nuca e subito gli venne la pelle d’oca.

Il suo lobo dell’orecchio venne succhiato, come se stesse assaporando una deliziosa sorpresa, pizzicando con forza. Aveva la sensazione che stesse per essere mangiato.

Fang Guo tremò di paura e gli angoli dei suoi occhi si arrossarono.

Era così tenero, così pietoso, così gentile da fare il prepotente.

Lui piagnucolò una supplica, e poi fu spinto sul tavolo rotondo di legno, con i vestiti sollevati e le mani legate. Il suo corpo delicato era esposto come un’offerta, nudo davanti al fantasma.

Quello era il sacrificio più bello, che piacque moltissimo al fantasma.

Il tesoro del fantasma, il cuore del fantasma, l’avidità del fantasma.

Poteva finalmente possedere quel tesoro, ricevendo ciò che desiderava.

Wei Ran era completamente coperto di sangue e peccato, e sorrideva cupamente e contorto. Poi poco a poco cominciò ad assaporare lentamente il suo pasto.

Fang Guo era davvero terrorizzato, piagnucolava e alla fine ansimava, gemeva e implorava.

Incapace di sopportare le spinte nelle sue parti più profonde e fragili, mise da parte il suo orgoglio e la sua dignità di uomo, per implorare pietà. Sperando di ricevere anche un briciolo di pietà dall’uomo di sopra, per lasciarlo andare, e farlo scendere dall’apice della beatitudine.

«Cosa vuoi? Ti procurerò il miglior maestro, per aiutarti a morire, per mandarti a reincarnarti. Bruciare banconote, donne… no, uomini, bruciare un sacco di cartamoneta… potresti lasciarmi andare? Ti prego di lasciarmi andare…»

In quel momento Fang Guo stava implorando, ma sembrava aver provocato Wei Ran, che iniziò a giocare con lui finché non crollò. Scuotendo la testa, i capelli sparsi e bagnati fradici, gli angoli dei suoi occhi erano arrossati, le lacrime traboccavano, la sua bocca e la sua lingua lo invadevano e occupavano fino a non riuscire a chiuderla. La punta cremisi della sua lingua spuntò dalle sue labbra, cosa che attirò l’uomo sopra a invaderlo di nuovo.

Alla fine, le suppliche di Fang Guo si trasformarono: «Wu, ehm, aaah no… Lasciami andare. Fa male… Per favore, no…»

Fang Guo pianse mentre cadeva a pezzi, invaso da Wei Ran.

Aveva anche chiesto a Wei Ran perché lo trattava così, ma il fantasma non aveva risposto, continuando soltanto a spingersi dentro.

Dal giorno fino a quando il cielo non si oscurò; le luci non furono accese, lasciando solo la debole luce delle stelle.

Anche Fang Guo si era spostato dal soggiorno al letto, sedendosi sul corpo dell’uomo, con entrambe le gambe attorno alla sua vita e con entrambe le mani che abbracciavano la testa dell’uomo. Spinto dal basso verso l’alto, era impotente ed esausto dappertutto; la sua voce era diventata rauca al punto da poter solo ansimare, piagnucolava solo quando un colpo particolarmente feroce colpiva in profondità e non riusciva a sopportarlo.

L’assalto finale fu veloce e feroce, e Fang Guo lanciò un grido fugace quando all’interno del suo corpo schizzò un liquido caldo. Solo allora l’intenso esercizio cessò.

Wei Ran trattenne Fang Guo e cambiò posizione. Fang Guo pensò che sarebbe venuto un’altra volta, lottando per la paura.

«No, non farlo, ti prego, no…»

Wei Ran lo trattenne, pronunciando alcune parole rassicuranti: «Sii buono, non lo farò più. Ho sonno.»

Fang Guo sussultò e i suoi nervi finalmente si rilassarono. Poi si rese conto che quella sembrava essere la prima volta che sentiva la voce di Wei Ran. Forse il fantasma aveva parlato quella notte nella camera nuziale, eppure era confuso e non aveva sentito.

Wei Ran diede una pacca sulla schiena di Fang Guo, battito dopo battito, gentile e indulgente.

Con qualcuno che lo coccolava, il risentimento che provava non faceva altro che aumentare.

Fang Guo iniziò così la sua ingiusta domanda: «Perché io?»

Wei Ran fece una pausa, poi ridacchiò e iniziò a raccontare una storia.

«C’era una volta un clan, soprannominato Wei.»

Parlando di clan, erano più simili a un villaggio. Tutti condividevano lo stesso cognome.

Successivamente il villaggio aveva incontrato una serie di incidenti in rapida successione e avevano invitato una medium solo per rendersi conto che la tomba di famiglia era stata manomessa da un maestro di fengshui. Anche se in seguito avevano invitato un maestro di fengshui a rompere quel dannoso accordo, la fortuna del villaggio Wei era stata danneggiata.

Successivamente, il capo del villaggio della famiglia Wei aveva invitato un altro maestro, che cercò un altro prezioso luogo di fengshui e usò le arti segrete proibite per ristabilire la fortuna della famiglia Wei.

Quell’arte segreta era malvagia… Quella di abbattere lentamente i discendenti Wei più purosangue e seppellirli nel luogo del fengshui, spargere il sangue di cane nero all’esterno, seppellire la calce bianca all’interno del tumulo funerario, lasciando il defunto incapace di rilasciare il suo ultimo qi, così che il suo corpo non si sarebbe decomposto mai e il loro risentimento, invece di salire alle stelle nei cieli, sarebbe stato trattenuto dal sangue del cane nero. Anche se il risentimento si fosse dissipato, l’anima sarebbe rimasta intrappolata nella tomba e incapace di reincarnarsi.

Questo perché avevano bisogno del corpo del defunto per rifare la fortuna della famiglia Wei.

Il defunto era stato originariamente condotto alla morte, con il suo ultimo qi soffocato in gola. Avrebbero potuto reincarnarsi una volta usciti, ma in caso contrario si sarebbero trasformati in un Jiangshi* e danneggiare le persone. Tuttavia, dopo la sepoltura, al corpo era stato assicurato che non marcisse, e senza quella fase, l’anima non avrebbe potuto lasciare il corpo per un tempo troppo lungo.

*(N/T: un Jiangshi è la versione cinese del vampiro.)

Incapace di scappare, senza possibilità di reincarnarsi, intrappolato nella bara e trattato come un sacrificio per mantenere la fortuna del clan.

Pensandoci, avrebbero avuto più risentimento che portava più odio, e più odiavano più non erano in grado di reincarnarsi, quindi alla fine si sarebbero trasformati in un fantasma feroce.

Quindi Wei Ran era un fantasma feroce e, dopo dieci anni, la sua abilità era troppo forte e aveva iniziato a vendicarsi. Alla fine, la famiglia Wei, per placare la sua rabbia, aveva accettato di lasciarlo uscire e di organizzare per lui anche un matrimonio fantasma, ma alle sue spalle avevano cambiato obiettivo in Wei Wei.

Fang Guo non poté fare a meno di chiedere: «Allora, perché io?»

Wei Ran toccò la schiena nuda di Fang Guo e disse affascinato: «Sai chi era il medium che hanno invitato?»

In un istante, Fang Guo pensò a sua nonna e al grande proprietario terriero del villaggio vicino.

A pensarci bene, dove poteva esserci un grande proprietario terriero a quel tempo, era semplicemente l’abitazione del capo villaggio.

E quel capo villaggio era probabilmente il capo clan Wei.

Il viso di Fang Guo impallidì: «Quindi odi mia nonna per aver detto al villaggio di invitare un maestro di fengshui e sfogare la tua rabbia su di me?»

Wei Ran baciò la spalla di Fang Guo: «No, mi sono solo innamorato di te.»

Ovviamente non si era innamorato in quel periodo, aveva avuto solo una profonda impressione. Quando si era innamorato veramente era stato a causa di Wei Wei.

Wei Ran e Wei Wei erano fratelli, e quando la ragazza andava a pregare e fare offerte, Wei Ran aveva scoperto che poteva possedere il corpo della sorella. La distanza che poteva percorrere non era limitata e il tempo poteva essere leggermente prolungato.

Wei Wei era infatti compagna di classe di Fang Guo, nella stessa scuola ma non nella stessa classe.

Wei Ran, possedendo il corpo di Wei Wei, sapeva che era segretamente innamorata di qualcuno ed era andato a dare un’occhiata per curiosità. E a causa del senso di familiarità, si era ricordato di averlo già visto prima.

A causa di questa familiarità e buona volontà, aveva iniziato a prestare maggiore attenzione a Fang Guo.

Poi la sua attenzione era diventata un’abitudine, e poi l’ossessione per il possesso.

«Quindi tutto questo è successo perché sei venuto con tua nonna al villaggio della famiglia Wei e hai attirato la mia attenzione, altrimenti…» Come potrei amarti così tanto?

Fang Guo improvvisamente pensò a qualcosa e si voltò per chiedergli: «Wei, il villaggio della famiglia Wei… Com’è adesso?»

Wei Ran lo osservò in silenzio e dopo un po’ disse: «Sta ancora bene.»

Fang Guo era dubbioso: «Davvero?»

Wei Ran: «Hai paura che mi vendichi di loro? Eheh, quando sei partito ti ho seguito costantemente. Ho messo la mia tavoletta nel tuo bagaglio, anche se volevo vendicarmi non potevo. Guoguo, non pensare di trovare qualcuno che mi assolva, non è che il villaggio della famiglia Wei non ci abbia pensato. Ma la mia ossessione sei tu, se vuoi che mi reincarni, dovrai prima scomparire.»

Fang Guo non riuscì a determinare i suoi veri sentimenti e si ritirò nel suo guscio.

Dopo aver ascoltato il passato di Wei Ran, sentì che non era facile avere a che fare con lui, e in effetti convincerlo a reincarnarsi non sarebbe stato facile. Quindi pensò di andarci piano, che un giorno avrebbe trovato un modo. Altrimenti, dopo aver esaurito tutto il sentimento che Wei Ran aveva per lui, probabilmente sarebbe stato libero.

Fang Guo la pensò in questo modo e in futuro avrebbe realizzato questo piano.

Wei Ran sorrise e strinse Fang Guo nel suo abbraccio. Dietro di lui era ancora oscuro e pieno di pregiudizi.

Poteva non aver ucciso la gente del villaggio della famiglia Wei, ma c’era ancora Wei Wei.

Wei Ran aveva un corpo fragile, ma era solo leggermente più debole rispetto a una persona comune. Eppure quelle persone lo avevano alimentato forzatamente con medicine, dandogli troppi integratori o un nutrimento troppo debole, distruggendo il suo corpo fino alla sua morte. Wei Wei era originariamente sana, ma anche lei, fin da giovane, era stata alimentata forzatamente con medicine, rendendo il suo corpo debole.

Alla fine Wei Ran aveva prevalso, dopo essere uscito e aver ucciso alcune persone, la gente del villaggio della famiglia Wei lo aveva pacificato in superficie e, dopo aver accettato di rilasciarlo, si era voltato per uccidere Wei Wei.

Dopo che Wei Ran lo seppe, era già troppo tardi per fare qualsiasi cosa, ma odiò ancora di più il villaggio della famiglia Wei.

Eppure Wei Wei odiava il villaggio della famiglia Wei più di lui. Originariamente era sana, ed era stata sana, ma le avevano spezzato il corpo, fino a farla morire.

Quell’odio, quel risentimento era rimasto nel suo petto per più di un decennio, e il giorno della sua morte, l’avevano oppressa a tal punto che in pochi giorni aveva subito la trasformazione del cadavere.

Dopo che Wei Ran e Fang Guo si erano sposati e se n’erano andati, Wei Ran aveva danneggiato la matrice davanti alla tomba di Wei Wei, permettendo a Wei Wei di entrare e uscire liberamente.

Wei Wei aveva aspettato che la coppia se ne fosse andata, e poi aveva iniziato il massacro.

*************

Due anni dopo.

Fang Guo aveva appena finito di visitare il suo amico Li Wei ed era tornato a casa.

Al suo ritorno c’era già un pasto caldo ad aspettarlo, oltre a delle pantofole sistemate a lungo.

Una volta entrato, Fang Guo venne prelevato, con qualcuno lì che gli cambiò le pantofole, gli aveva preparato un pasto, preparato il bagno, e dopo aver cenato gli veniva addirittura data automaticamente della frutta.

A casa, Fang Guo era come un imperatore, coccolato e viziato.

Mentre mangiava, Fang Guo parlò con Wei Ran di Li Wei, menzionando anche l’unità 404. Il giovane che soggiornava lì, probabilmente si trovava in una situazione simile alla sua, avendo partecipato a un matrimonio fantasma ed essendo diventato la moglie di un fantasma.

Nella notte profonda, Fang Guo abbracciò Wei Ran sopra di lui, chiudendo gli occhi mentre un dolce sbuffo allegro si riversava fuori, aggrappandosi al corpo di Wei Ran, mentre lentamente raggiungeva l’apice del piacere.

Fang Guo non si aspettava che quello che originariamente era un piano a lungo termine, lo avrebbe fatto giocare con un fantasma per due anni. Fino ad ora, inaspettatamente, era stato lui a non poter lasciare Wei Ran.

Non importava chi, dopo essersi preso cura di qualsiasi cosa per due anni, se avesse lasciato quella persona, probabilmente sarebbe rimasto paralizzato.

Wei Ran portava ancora una morbosa infatuazione e possessività per Fang Guo, e Fang Guo non sapeva se amava Wei Ran o meno. Sapeva solo che lui, in quel momento, non poteva lasciare Wei Ran.

Non c’era niente di negativo in questo, dato che Wei Ran era un partner eccellente.

A parte non essere umano.

Andava tutto bene.

Fang Guo si abituò e da quel momento in poi non lo avrebbe più cambiato.

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