FOR THE LOVE OF US – CAPITOLO 6

Pensare troppo

(POV di Jade)

Ogni volta che dovevo andare al lavoro avevo sempre la sensazione che l’ora di fine lavoro fosse lontanissima, come se non fossero mai le cinque e mezza del pomeriggio. Perché il tempo scorreva così lentamente? Ero una persona poco appassionata del lavoro, ma quel giorno ogni secondo sembrava passare più lentamente del solito. Come se la lancetta dei secondi fosse rotta e si muovesse lentamente come una lumaca. Questa sensazione non era causata dalla mia pigrizia, ma piuttosto perché avevo molto a cui pensare!

«Jade, ti ho mandato una email.»

«…»

«Jade!»

«Che cosa…! Cosa?»

«Ho detto che ti ho mandato un’e-mail.»

Mongkhon, che era lo stesso di sempre, solo che ora lavorava un po’ più diligentemente perché aveva paura di essere licenziato dal capo, parlò ad alta voce, attirando l’attenzione di tutte le persone del dipartimento. «L’ho ripetuto più volte, non mi hai sentito?»

«Mi dispiace…» Sorridevo mentre mi scusavo.

Mongkhon aggrottò la fronte e spense il computer mentre mi parlava come se mi stesse dando una lezione.

«Cosa ti succede oggi? Non sembra affatto che tu stia lavorando.»

«…» Rimasi senza parole a quello che aveva appena detto e rimasi seduto senza poter discutere con lui perché era vero che non riuscivo a concentrarmi. Tuttavia, quando venivo beccato da qualcuno come Mongkhon non potevo fare a meno di sentirmi a disagio, dal momento che era una persona che trattava il suo lavoro come un gioco, abbandonando le sue responsabilità usando scuse come portare il suo cane dal dottore, inseguire sua moglie, portare la suocera in giro per Bangkok o andare a trovare suo figlio agli eventi scolastici. E non lo faceva una volta sola, era qualcosa di costante e ripetitivo.

E ora si scopriva che quella persona parlava come se stesse lavorando sodo e come se ogni minuto del suo tempo fosse concentrato sulle sue responsabilità lavorative. Se l’anno scorso non fossi andato a parlare con il capo del suo comportamento, dicendogli che non aveva mai aiutato né me né Uea e che invece aveva delegato a me tutto il suo lavoro, non avrebbe mai ricevuto un avvertimento e non avrebbe mai cambiato un po’ il suo atteggiamento. Tuttavia, questo superiore continuava ad essere come un parassita nell’ufficio, essendo solo un peso per me e Uea. Quindi non mi sentivo in colpa per quello che avevo detto!

«La mia parte del lavoro sul catalogo prodotti è terminata. Puoi allegare la tua parte nello stesso file e inviarla immediatamente. Adesso vado, ho una cena con mia moglie.» Mongkhon parlò velocemente, come se avesse paura di essere interrotto da qualcuno.

Mentre stavo per aprire l’e-mail che mi aveva inviato e senza nemmeno ricevere risposta da parte mia, Mongkhon afferrò velocemente il suo zaino e uscì dagli uffici del dipartimento IT.

In quel momento erano le cinque e mezza, esattamente l’ora di uscita dal lavoro, quindi nessuno si oppose o disse qualcosa contro questo superiore. Anche gli altri dipendenti cominciarono pian piano ad andarsene, tranne me, che dovevo restare per unire il file di lavoro di Mongkhon con il mio, visto che l’indomani avrei dovuto inviarlo al team di programmazione per caricarlo sul sito aziendale.

«Cavolo, gli dico sempre di mandarmelo in formato PSD, ma lui continua a mandarmelo in JPG.» Alzai gli occhi al cielo e borbottai stringendo i denti contro la persona che era già scappata a casa. Da quando Mongkhon aveva ricevuto l’avvertimento del capo, era vero che prestava un po’ più attenzione al suo lavoro e stava aiutando a ridurre un po’ il carico di lavoro mio e di Uea, ma continuava a non fare tutto bene perché ogni volta che prendeva la carica di qualcosa finiva per causare piccoli problemi. Che cosa potevo fare? Tutto quello che dovevo fare era spostarmi sul suo desktop e accendere il computer per trovare il file da solo.

«Io vado.»

Mentre cercavo i file di lavoro sul computer di Mongkhon, guardai il ragazzo alto che prendeva lo zaino e le chiavi della macchina mentre si preparava ad andare via. Ma la cosa strana era che Uea era ancora lì a lavorare. Normalmente, se uno di loro doveva restare a fare gli straordinari, l’altro lo aspettava sempre per tornare insieme. Era come se stare lontani per un secondo potesse soffocarli (o almeno sembrava così per King).

«Dove stai andando, King? Non aspetterai Uea?»

«Vado a cena con alcuni amici. Te l’ho detto a pranzo.»

«Oh?» Sbattei le palpebre stordito, cercando di ricordare quando me lo avesse detto. Sospettavo di essere troppo distratto per ascoltarlo.

«Cosa c’è che non va, Jade?»

King si comportò come un indovino ponendo questa domanda. I suoi occhi acuti mi guardarono pensierosi prima che le sue labbra si piegassero in un sorriso, pronto a continuare a parlare e chiedere qualcosa di piuttosto crudele.

«In questi giorni sei stato piuttosto a disagio e distratto, hai litigato con Mai o qualcosa del genere? Oppure sei stato abbandonato?»

«Non mi ha abbandonato!.» Lanciai un’occhiata al mio amico idiota. «L’amore tra me e Mai non è morto, non mi lascerebbe.»

Probabilmente…

«Se lo dici tu, va bene.»

King alzò le spalle e si allungò per darmi una pacca vigorosa sulla spalla.

«Allora vado, ci vediamo lunedì. Tornerò presto.» disse King, usando una voce dolce alla fine.

Naturalmente l’ultima frase non era rivolta a me, ma al suo ragazzo che era seduto alla scrivania accanto alla mia. Oh per favore, era una tigre selvaggia ma ora non è altro che un cucciolo addomesticato che deve abbaiare alla concorrenza in azienda.

«Non bere, ricordati che devi guidare.» lo avvertì Uea con voce dolce e calma.

«Va bene.» King alzò le sopracciglia davanti al suo ragazzo e gli diede un bacio provocatorio sulle labbra prima di lasciare l’ufficio.

Vidi Uea scuotere la testa con un’espressione abbattuta sul viso mentre guardava le spalle di King, ma non riusciva a nascondere la felicità che brillava nei suoi occhi o il sorriso che si stava formando sulle sue labbra. Ad essere sincero, non sapevo ancora come quei due fossero diventati amici con benefici e avessero finito per innamorarsi davvero. Una volta avevo provato a chiederglielo, ma mi avevano semplicemente detto che era successo per caso, ne avevano parlato tra loro e si erano messi d’accordo.

Onestamente pensavo che fosse successo qualcosa di più, ma quella era una questione personale per i miei amici e se non volevano approfondire la questione, non mi sarei fatto coinvolgere. Ero amico di entrambi, ma ero sempre stato preoccupato per Uea. Lo conoscevo da quando avevamo diciotto anni e l’avevo visto deluso dall’amore innumerevoli volte, quindi ero molto felice dal profondo del mio cuore che ora avesse incontrato una brava persona (o almeno così pensavo) che lo rendeva felice. E per quanto riguarda King, ero contento che finalmente si fosse sistemato con qualcuno.

Allegai l’immagine che cercavo mentre pensavo che anch’io ero molto felice, solo che ultimamente ero stato un po’ disturbato e per questo motivo sono stato distratto mentre lavoravo per tutta la settimana. Il fatto era che non osavo parlarne con Mai.

«Whoa, aspettami, lasciami finire questo e andiamo a mangiare insieme.» invitai il mio amico mentre inviavo il file che mi serviva alla mia email dal computer di Mongkhon.

Uea sembrava un po’ sorpreso: «Non hai fretta di tornare a casa e stare con Mai?»

«Oggi anche lui andrà a cena con dei suoi amici.» La mia voce sembrava calma, ma il mio cuore tremò quando dissi quella frase ad alta voce. Normalmente non mi preoccupavo se uno di noi passasse del tempo da solo con i propri amici, ma quella cena non mi faceva stare tranquillo, era diversa dalle volte precedenti…

«Va bene, allora dopo aver mangiato ti porto al tuo appartamento.»

«Ehi, non preoccuparti, posso tornare in treno.»

«Ti porto io.» ripeté ancora, e poiché non volevo rifiutare la gentilezza del mio amico, non mi opposi più.

Alla fine, dopo circa venti minuti, Uea e io spegnemmo i computer e le luci dell’ufficio prima di scendere nel parcheggio e salire sulla sua macchina per andare a cena in un vicino centro commerciale.

Era venerdì e ovunque guardassi, c’erano impiegati che si incontravano al centro commerciale per fare shopping o cenare insieme dopo il lavoro. Girammo un po’ in cerca di un posto, dato che tutti i ristoranti erano pieni, e alla fine finimmo in un ristorante di noodle dove ogni ciotola costava più di cento baht, ma era l’unico con un tavolo libero.

La cameriera portò una ciotola di zuppa di noodle di manzo Wagyu per me e una ciotola di zuppa di noodle di manzo in umido per Uea. Normalmente mi sarei goduto il sapore delizioso della carne tenera e del brodo delicato della mia ricca zuppa di noodle e questo sarebbe bastato per scaldarmi il cuore, anche se non mi sarebbero rimasti molti soldi in tasca dopo aver pagato quel pasto. Ma non importava quanto fosse delizioso il cibo o quanto amassi mangiare, non potevo fare a meno di pensare di nuovo a Mai.

Ormai Mai sarà arrivato al ristorante e sicuramente starà mangiando e divertendosi con gli amici che vede solo occasionalmente, quindi non dovrei mandargli messaggi per disturbarlo…

«Sedersi e mangiare così con te mi fa ricordare i tempi dell’università.» Cercai di iniziare una conversazione con Uea quando sentii che i miei pensieri stavano iniziando di nuovo a sopraffarmi.

«Jade.»

«Sì?»

«Hai un problema con Mai?»

Merda!

Proprio mentre stavo per bere un po’ della mia zuppa, il cucchiaio che avevo in mano cadde nel piatto mentre sbattevo le palpebre guardando il mio migliore amico che era seduto di fronte a me e mi guardava preoccupato.

«Perché lo pensi?»

«Beh, non è che ci siano molte cose di cui ti preoccupi troppo.»

Uea rispose con voce monotona e poi usò le bacchette per infilarsi in bocca uno dei ravioli di carne mentre io ero rimasto sbalordito dalla sua risposta.

Guarda questo ragazzo, perché ho la sensazione che mi stia implicitamente insultando? Ma ero davvero come aveva detto. In passato l’unica cosa che mi preoccupava era se il ristorante in cui volevo mangiare fosse chiuso o se il prezzo del cibo aumentasse o se il menù che mi piaceva di più smetteva di vendere o cose correlate. Poi era apparso Mai e avevo iniziato a preoccuparmi anche per cose che lo riguardavano, ma a parte questo non c’erano poi altre cose che mi preoccupavano più di tanto, anche quando si trattava di lavoro riuscivo comunque a mantenere il cuore calmo.

«No, non ho nessun problema con Mai, ma…» Mescolai i noodles nella ciotola, esitando se continuare a parlare, ma il disagio che avevo provato tutta la settimana passata mi rendeva impaziente e volevo il consiglio di qualcuno.

«Uea.»

«Uhm?»

«Se incontrassi l’ex fidanzato o fidanzata di King, come ti sentiresti?» Mi accigliai immediatamente mentre esprimevo ad alta voce le mie preoccupazioni e sentii l’ansia diffondersi nel mio corpo.

Il fatto era che sabato scorso io e Mai eravamo andati a vedere un film insieme, come facevamo sempre. Dopo aver visto il film, avevamo passeggiato senza meta per un po’ finché non mi era venuto mal di pancia ed ero dovuto andare in bagno, lasciando Mai solo.

Quando avevo finito con le mie questioni personali, ero andato a cercare Mai e avevo visto il mio ragazzo sorridere brillantemente mentre chiacchierava con una ragazza che non conoscevo. Quella ragazza somigliava un po’ a Uea, aveva un viso dolce e la pelle bianca, era ben vestita, portava una borsa di marca appesa sulla spalla ed emanava un’aura radiosa attorno a sé. Anche guardando da lontano potevo ancora dire che si trattava di qualcuno piuttosto giovane. Inoltre, lei e Mai sembravano molto intimi.

Flashback

Rimasi a guardarli da lontano, senza capire me stesso: Perché non vado a salutarti? Mentre mi intrattenevo guardandoli, all’improvviso, Mai si accorse della mia presenza.

«P’Jade.»

Una volta che sentii il mio nome, andai verso di loro e rivolsi a quella strana giovane donna un sorriso educato prima di guardare di nuovo negli occhi il mio ragazzo. Per quanto riguardava la sua età, probabilmente era vicina a quella di Mai, anche se dubitavo che fosse un’amica del college.

«Zane, questo è P’Jade, il mio ragazzo.»

«Ciao.»

La ragazza mi rivolse un wai educato e io ricambiai facendo lo stesso poco prima che Mai sorridesse finché i suoi occhi quasi non si chiusero mentre iniziava a presentarmi all’altra persona.

«P’Jade, questa è Zane… una vecchia amica di quando ero al liceo.»

«Ciao.» Sorrisi di nuovo alla giovane donna, sentendomi in imbarazzo. Indossavo una maglietta oversize (non stirata) e jeans nelle stesse condizioni, rispetto a Mai, che vestiva in modo ordinato come sempre, proprio come quell’altra persona che sembrava somigliargli molto. Ad essere sincero, mi sentivo davvero un po’ fuori posto, come se fossi un vecchio gatto in mezzo ad un branco di gatti giovani.

«Bene, adesso devo andare. Ma Mai… verrai questo venerdì, vero?»

«Certo.»

«L’hai già promesso, non rimangiarti la parola data. Ci vediamo.» Zane fece un ampio sorriso a Mai, poi si girò verso di me per fare un wai e continuando a sorridere.

«Io vado, P’Jade.»

«Va bene.» Sorrisi di rimando alla ragazza più giovane e mi girai a guardare il mio fidanzato che guardava la schiena di Zane per un momento mentre si allontanava prima di girarsi lentamente a guardarmi.

«P’Jade, vuoi comprare del cibo da portare a casa?»

«Sì, sarebbe fantastico.» Annuii e ci incamminammo verso la zona ristorazione.

Mentre compravamo il cibo continuavo a ricordare l’incontro appena accaduto. Anche se avevo incontrato molti amici di Mai e li avevo incontrati in diverse occasioni, non sapevo perché questa volta mi sentivo molto strano. Forse era perché la ragazza aveva un bell’aspetto ed era per questo che ero diventato geloso di Mai.

«Sei molto vicino a Zane, vero?» chiesi con calma mentre tornavamo all’appartamento.

«P’Jade, in realtà…»

«Eh?»

«Zane è stata la mia prima ragazza.»

«…»

Quella frase segnò l’inizio del mio stato di distrazione. All’inizio ero tremendamente orgoglioso di me stesso perché dopo aver passato il mio tempo a leggere i manga di Detective Conan dalle scuole elementari fino all’età di trent’anni, il mio istinto finalmente si era risvegliato ed ero abbastanza attento da notare qualcosa di strano. Questa volta King non potrà dire che sono emotivamente cieco!

Un attimo dopo mi sentii completamente depresso perché mi ricordai che Mai mi aveva detto che aveva rotto con la sua prima ragazza perché lei era andata a studiare all’estero, il che significava che avevano rotto in buoni rapporti. Quando sentii che Mai si sarebbe riunito con i suoi amici del liceo, incluso Zane, quel venerdì, il mio cervello si svuotò.

Ah… Riuscivo finalmente a comprendere i sentimenti complicati di Mai quando avevamo incontrato Nueng, il senior che ammiravo quando ero al college. La differenza era che io e Nueng non avevamo mai avuto una relazione romantica, ma Zane e Mai uscivano insieme. Avevano trascorso molto tempo insieme e tuttora sembravano essere molto intimi, quindi inavvertitamente avevo iniziato a pensare troppo. 

Ma perché sto pensando troppo?

Forse era perché non avevo molta esperienza in materia d’amore e quindi non sapevo come gestire le mie emozioni. Quando avevo visto che l’ex del mio ragazzo era una persona attraente, di classe ed elegante, ed era sicuramente più adatta a qualcuno come Mai, non avevo potuto fare a meno di sentirmi inferiore. All’inizio avevo intenzione di chiedere a King come si sarebbe sentito se avesse incontrato l’ex del suo ragazzo, ma probabilmente avrei ricevuto una risposta pungente che mi avrebbe fatto sentire triste, e anche se fossi stato d’accordo con quello che mi avrebbe detto, non sarebbe stato lo stesso, nel mio caso Mai e la sua ex non si erano lasciati in cattivi rapporti.

Tornando al presente, Uea mi fece una domanda con un’espressione calma.

«King ha mai avuto una vera ragazza?»

«Ne aveva una quando eravamo al liceo.»

«Allora non sentirei niente. Quella relazione è completamente finita ora.» rispose Uea, alzando il bicchiere per bere il suo té ai fiori di pisello farfalla con limone.

Il suo comportamento casual combinato con la sua risposta super chic e cool mi rese invidioso. Ma la persona che diceva quelle parole era qualcuno perfetto come Uea, perché avrebbe dovuto sentirsi geloso e pensare troppo quando era decisamente migliore di qualsiasi ex di King?

«Quindi me lo hai chiesto perché hai incontrato una delle ex fidanzate di Mai.»

«Sì, e quella piccola Nong era molto bella, ma guarda me…» Sorrisi seccamente mentre mi stavo valutando. Ero un impiegato in una piccola azienda, con la faccia normale e con soldi che bastavano appena per le spese del mese. Non avevo assolutamente nulla di degno di nota. Feci un gran sospiro prima di continuare a parlare. «Quando ci siamo incontrati sembravano essere rimasti in rapporti molto intimi, e oggi si incontreranno di nuovo alla loro cena.»

«Sei geloso? Se non volevi che Mai andasse, perché non glielo hai detto?»

«No, non è che non volessi andasse.» Scossi la testa in fretta. «Incontrerà i suoi amici, come posso essere così ottuso da non volere che vada?»

«Ma te ne stai seduto qui a pensare troppo e a sentirti sopraffatto. Ciò significa che non vuoi che il tuo ragazzo incontri la sua ex. Pensi che possano tornare insieme?»

Uea fece una domanda che mi colpì dritto al cuore.

Rimasi sbalordito per un momento. I miei pensieri erano così confusi che mi contraddissi completamente. Strinsi le labbra e cercai di esprimere a parole quello che sentivo, così era più facile spiegarlo al mio amico.

«No. Non sono particolarmente geloso né ho paura che la vecchia fiamma tra loro ritorni a bruciare, ma non so perché mi sento così nervoso.» Sussultai, fissando la mia ciotola di noodles ormai fredda. «Come posso dire… Mi sento che se mi paragonassi alla sua ex, non potrei competere con lei in nulla. È educata, si veste bene, è attraente e ovunque la guardi sembra migliore di me in tutto, quindi io…»

«Ti senti insicuro.»

«Ugh, sì.» ammisi, annuendo lentamente.

Non era che volessi sminuirmi, ma vedendo che ogni centimetro della sua ex ragazza era migliore di me, avevo perso completamente la fiducia, anche se non avevo detto nulla. Era vero che dopo aver iniziato a uscire con Mai avevo acquisito un po’ di fiducia in me stesso, ma ero ancora il Jadeniphat cresciuto circondato da persone perfette, che si trattasse di mio fratello o di mia sorella o anche dei miei amici, quindi ero sempre stato poco per gli altri. Ero stato anche paragonato a loro tante volte, e molte persone mi avevano detto che loro erano migliori di me, anche se a volte non intenzionalmente. Avevo trascorso dieci anni della mia vita in quel modo, quindi non c’era da meravigliarsi che non riuscissi a smettere di preoccuparmi al cento per cento per quel genere di cose.

Normalmente quando cose del genere non mi colpivano, le ignoravo semplicemente, ma poiché la questione riguardava Mai, non riuscivo a smettere di pensarci e mi ero ritrovato con la testa piena di pensieri confusi…

«Pensi che sia strano che mi senta così?»

«Lei è l’ex del tuo ragazzo, è normale che provi qualcosa.» Uea sorride leggermente come per consolarmi.

Il mio cuore batté un po’ quando sentii il mio amico pronunciare la frase successiva.

«Il problema è che ti senti inferiore alla sua ex concentrandoti solo sull’apparenza, ma hai dimenticato che i sentimenti sono un’altra cosa e Mai ha scelto te? Sono sicuro che non ti paragonerebbe mai alla sua ex.»

«…»

«Lascia che il passato sia passato e concentrati sul presente, questo è sufficiente.»

Quello era il consiglio del signor Anon, che aveva scelto di ignorare la vecchia vita da playboy di King e aveva accettato di iniziare una relazione con lui.

Uea continuava a mangiare i suoi noodles mentre io facevo un respiro profondo cercando di calmarmi e concentrarmi sulla carne Wagyu nel mio piatto. Non avrei dovuto continuare a paragonarmi a nessun altro.

E, cosa più importante, dovevo finire di mangiare tutta la mia ciotola di noodles perché dovevo far sì che valesse tutti i soldi spesi!

**********

Dopo aver finito i noodles e tutti gli snack, il conto raggiunse i cinquecento baht e il tempo passò in un batter d’occhio. Uea, che oggi era andato al lavoro in macchina, aveva l’incarico di portarmi all’appartamento situato vicino a Khlong Toei. Quello era il condominio di cui io e Mai dividevamo le spese, anche se lui aveva insistito per mettere il mio nome come proprietario.

Quel ragazzo a volte era piuttosto testardo, ma mi piacevano tutti i suoi aspetti.

Feci una doccia e indossai una maglietta e pantaloni lunghi come pigiama. Poi uscii in soggiorno e mi sedetti sul divano davanti alla TV. Mentre guardavo un film per ammazzare il tempo, i miei occhi guardavano costantemente l’orologio sul muro. Mai aveva detto che probabilmente sarebbe tornato tardi, quindi mi aveva chiesto di non aspettarlo e di andare a letto prima. Ma poiché la mia mente era ancora confusa, avevo deciso di aspettare di vedere il mio ragazzo prima di andare a letto insieme.

Cercai di distrarmi guardando il film mentre sgranocchiavo degli snack finché non sentii il mio umore cupo scomparire lentamente.

All’improvviso…

«Sono tornato.»

La voce profonda del mio ragazzo, che sembrava quella del protagonista di un drama coreano, risuonò nella stanza mentre sbadigliavo per la quarta volta. Stavo quasi per addormentarmi quando lo sentii, quindi mi alzai subito e mi sedetti dritto per guardare l’ora sull’orologio, scoprendo che non erano nemmeno le dieci di sera.

«Oh, pensavo che saresti tornato più tardi.»

«La festeggiata se n’è andata, quindi anche il resto di noi se n’è andato.»

Mai sorrideva leggermente mentre si toglieva la maglietta, restando solo con una canotta bianca senza maniche e mostrando le sue braccia e spalle muscolose e definite. La sua figura forte mi faceva sentire invidioso e orgoglioso allo stesso tempo.

«Oh, e chi era la festeggiata?»

«Zane.»

La risposta di Mai mi lasciò per un attimo di stucco. Ero quasi sul punto di dimenticarmene, ma quando sentii il nome della sua ex ragazza, l’idea che l’ex fosse migliore di me in tutto mi tornò in mente e mi fece incupire di nuovo il cuore…

«Oh… ma sei tornato così in fretta. Se fossi io a incontrare i miei amici non torneremmo prima di mezzanotte.» Cercai di continuare a parlare con il sorriso sulle labbra per evitare che sospettasse qualcosa. Rimase in silenzio per un attimo e poi le sue parole mi risuonarono nelle orecchie mentre rispondeva con un sorriso.

«Il volo di Zane parte domani alle otto e mezza, quindi doveva sbrigarsi e andare via presto.»

«Eh? Dove va?»

«Ritorna negli Stati Uniti. Zane ha sposato il suo ragazzo e ha chiesto il suo visto di residenza. È rientrata in Thailandia solo per elaborare alcuni documenti, si trasferirà definitivamente negli Stati Uniti.» mi spiegò Mai mentre andava al frigorifero e tirava fuori una bottiglia d’acqua da bere. 

Quanto a me, mi sentii come se i fuochi d’artificio fossero esplosi nel mio petto. Ero molto felice di sapere che la sua ex avesse un fidanzato, anzi addirittura sposata, e per rendere le cose ancora migliori si sarebbe trasferita negli Stati Uniti. Ciò significava che non stava cercando di tornare con Mai.

Perché ho pensato troppo per così tanti giorni?!

«Oh, vero. Oggi ho chiesto a Zane qual’è la procedura per la registrazione di un matrimonio.»

Mai si avvicinò con in mano la sua bottiglia d’acqua e crollò sul divano accanto a me, sorridendo finché i suoi occhi quasi non si chiusero.

«Aspetta ancora un po’ e poi registriamo il nostro matrimonio negli Stati Uniti, ok? Faremo un viaggio insieme.»

«Ehhh?!» Spalancai gli occhi e il mio cuore cominciò a battere forte. Infatti Mai aveva menzionato più volte il matrimonio, ma non aveva mai parlato di voler andare in un paese straniero per registrare la nostra unione.

«Perché sei così sorpreso? Non vuoi sposarti?»

Mai sembrava un po’ confuso quando vide la mia reazione, lo sguardo nei suoi occhi era così pietoso che riuscivo quasi a vedere le sue orecchie e la coda da cucciolo basse.

«Non è quello… è solo che… non pensavo volessi registrare il nostro matrimonio.»

«Certo che lo voglio, anche se non ha valore legale per le leggi thailandesi, voglio comunque seriamente che ci registriamo.»

La persona più giovane parlava con tono serio mentre mi guardava con occhi lucidi, facendomi battere forte il cuore. Anche se Mai esprimeva sempre chiaramente con le sue parole e le sue azioni quanto mi amava, tremavo ancora per un travolgente sentimento di gioia ogni volta che lo sentivo.

«Vuoi farlo anche tu?»

«Certo, per questo non ho nessun problema.» Alzai la mano per grattarmi goffamente il collo e il cucciolo gigante mi prese tra le sue braccia. Mi abbracciò così forte che mi stritolò le ossa senza compassione e mi lasciò quasi senza fiato. Caro, dimentichi che questo Jadeniphat ha quasi trent’anni o pensi che io sia una bambola?

«È un peccato che qui in Thailandia ancora non ci permettano di registrarci.»

«È vero.» Detto questo, emise un profondo sospiro. King e io eravamo soliti sederci e imprecare su questo problema, perché era impensabile che a metà del 2023, le coppie dello stesso sesso in Thailandia fossero ancora legalmente cittadine di seconda classe. Perché è così difficile riconoscersi con uguaglianza? Paghiamo le stesse tasse di tutti gli altri!

«P’Jade.

«Cosa?»

«Davvero… Eri segretamente geloso di me?»

Gli occhi del mio giovane ragazzo si strinsero e le sue labbra si allungarono in un sorriso sornione che per un momento mi ricordò King. 

«Come pensavo.» Vedendomi a disagio e che mi rifiutavo di rispondere, Mai era arrivato a quella conclusione da solo e sorrideva prima di continuare a parlare: «Ho notato che per diversi giorni sei sembrato pensiero, quindi ho pensato che fosse perché eri geloso perché avevo incontrato di nuovo Zane, è così?»

«Oh, beh… Non è esattamente così…» Dato che mi aveva già capito come mi sentissi, accettai di confessare perché non aveva più senso nasconderlo, ma invece rimasi scioccato perché il bel viso di Mai sembrava completamente sbalordito.

«Oh, veramente? Stavo solo scherzando…»

«…»

Cosa c’è che non va in questo ragazzo?! Per molto tempo ho nascosto diligentemente i miei ‘sintomi’ mentre lui fingeva indifferenza.

«Mi dispiace, ti ho fatto pensare troppo?»

I suoi occhi erano pieni di preoccupazione.

Feci un lungo sospiro e scossi lentamente la testa. «Davvero, non sono geloso. Capisco che siete amici e non volevo davvero che interrompessi ogni contatto con Zane o qualcosa del genere.»

«…»

«Ma… quel giorno, quando ho incontrato Zane, ho visto quanto era bella e perfetta e poi mi sono guardato e…»

«Non pensare in questo modo.»

Mai sembrò capire subito cosa intendevo e mi strinse in un abbraccio mentre il palmo della sua mano mi accarezzava dolcemente la testa. Il calore che filtrava attraverso quella mano mi aiutò a dissipare tutte le mie preoccupazioni in un batter d’occhio.

«Ho lasciato il passato alle spalle e non ho mai pensato di riportarlo indietro. Ora ho te come mio presente e futuro. E non voglio né ho intenzione di lasciare che ti paragoni a nessuno.»

Mi spinse fuori dal suo abbraccio per potermi guardare negli occhi, appoggiando i suoi palmi caldi sulle mie guance, prima di parlare con voce ferma.

«Ci possono essere molte persone più perfette di te al mondo, è vero. Ma P’Jade, mi piaci molto di più così come sei. Mi piacciono sia i tuoi difetti che le tue qualità e non ho mai voluto che tu cambiassi nessuna parte di te per me.»

Quelle parole mi fecero avvampare il viso e mi si gonfiò il cuore come un palloncino. Da quando ero nato non avrei mai pensato di trovare qualcuno che mi amasse così. Sicuramente nella mia vita passata avevo fatto qualcosa di grande che mi aveva permesso di accumulare abbastanza meriti affinché in questa vita avrei avuto la benedizione di incontrare Mai.

«P’Jade, la pensi allo stesso modo, vero? Anche se in futuro incontrassi qualcuno che ha tutto ed è migliore di me, mi amerai e mi sceglierai comunque, giusto?»

Mai mi guardava come se fosse un cucciolo che aspettava che il suo padrone gli servisse il cibo. Annuii velocemente con la testa e risposi subito con la sua stessa fermezza. «Ovviamente.»

«Vedi? Pensiamo entrambi la stessa cosa. Allora puoi smettere di preoccuparti.»

«Fiù.» Sospirai di sollievo e mi sedetti sul divano, appoggiando felicemente la testa contro le sue ampie spalle, permettendo al mio ragazzo di alzare la mano per arruffarmi e giocare con i miei capelli.

«Perché il mio ragazzo è così indifferente?»

Mai parlò con la sua voce profonda e rise mentre io annuivo e aggrottavo la fronte.

«Mi sembra che qualcuno parli come se non si fosse affatto comportato con indifferenza.»

«È vero, forse sono peggio di te.» Mai rise ampliamente.

Pensavo che le zanne del mio cucciolo stessero crescendo, quindi allungai la mano per accarezzargli i capelli, ma la sua grande mano mi afferrò il polso e mi attirò prima di avvicinarsi e parlarmi con una voce maliziosa.

«Ma dovresti incolparmi se ti faccio preoccupare troppo… così saremmo obbligati a riconciliarci.»

«…» Accidenti, eccoci di nuovo qui. Quando si tratta di queste questioni la sua testa pensa abbastanza velocemente! Cosa sta succedendo a questo ragazzo?

Ero sicuro che quel comportamento fosse il risultato di tutti i trucchi che King gli aveva insegnato, anche se Mai lo aveva sicuramente perfezionato giorno dopo giorno. E pensare che c’era stato un momento in cui pensavo che fosse molto più maturo di quanto non fosse in realtà.

«Cosa ti piacerebbe fare stanotte?»

Il suo respiro caldo mi scorreva sulle guance mentre il ragazzo più alto avvicinava il suo viso al mio. Il tono della sua voce, le parole che diceva e i suoi occhi luminosi mi facevano sentire agitato.

«Di cosa stai parlando?! Vai a farti una doccia!» Urlai imbarazzato e cercai di allontanare il petto dell’altro, ma era come se spingessi contro un muro, così si avvicinò più di prima.

«Oh, vuoi che lo facciamo dopo il bagno…»

«No!» Spalancai gli occhi e Mai rise forte della mia reazione. Mi lasciò dei baci sulle guance prima di alzarsi e girarsi, continuando a sorridere.

«Allora prima vado a farmi una doccia.»

Il ragazzo più giovane continuava a sorridere e si diresse verso il bagno, afferrando un asciugamano lungo la strada. 

Intanto rimasi sul divano, solo e rosso in viso. Alzai le mani e mi schiaffeggiai le guance cercando di dissipare il calore, ma pensare agli occhi da lupo che aveva Mai prima di entrare in bagno mi fece bruciare le guance più intensamente.

Non è uno scherzo, vero? Penso che sia vero. Chissà se andrò a dormire tardi anche stanotte…

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