BLUE KISS – CAPITOLO XI

Estranei

Il giorno dopo
Facoltà di Ingegneria
Università N

Poiché il rapporto tra Kao e Pete non era migliorato, Thada, June e Sandee

si sentivano sempre più a disagio in quella situazione. Kao non intendeva rendere imbarazzante l’atmosfera nel gruppo, ma non sapeva cosa fare. Avrebbe ferito il suo orgoglio se avesse iniziato per primo una conversazione con Pete. Perché doveva prendersi cura di qualcuno che lo feriva, o essere quello che avrebbe ceduto per primo?

Pete lo aveva ferito, quindi quello che doveva sentirsi in colpa per quella situazione doveva essere lui.

«Ragazzi! Facciamo un barbecue stasera. C’è un nuovo ristorante vicino al nostro college.»

June cercò di iniziare una conversazione mentre lanciava un’occhiata a Kao e Pete che rimasero in silenzio. Si stavano tutti rilassando al piano terra dell’edificio della facoltà; anche se l’atmosfera non era affatto piacevole, perché Kao e Pete continuavano a trasudare intenti omicidi l’uno contro l’altro.

«Sì, l’ho visto anche io ieri. Stavo per chiedervelo ragazzi.» Thada cercò di aiutare June a metterli dell’umore giusto; e anche se era un ragazzo tranquillo in quel momento non poteva tacere, altrimenti June avrebbe dovuto gestire la situazione da solo.

«Venite con noi, tutti e due?» chiese June. «Pete, spero che tu non abbia un appuntamento con Fongbeer oggi.»

«No, chi ha un appuntamento ogni singolo giorno?» rispose Pete, ancora di cattivo umore.

«Chi lo sa? Sei persino andato alla sua facoltà per scusarti con lei. Non l’hai mai fatto prima. Normalmente, chiudi semplicemente e ti trovi una nuova ragazza.» spiegò June. «Quindi questa è quella giusta?»

«Al diavolo, te l’ho detto che parliamo da amici.»

«Le va bene questa volta?» Thada era curioso.

«Eravamo d’accordo, beh, lei ha detto che le va bene.»

«E tu, Kao? Verrai a fare un barbecue con noi?» chiese Sandee.

«Non puoi dire di no!» June fece pressioni su Kao prima che potesse rispondere.

«Vorrei, ma devo incontrare Sun e parlare di lavoro. Non so quanto tempo ci vorrà.»

Sandee, Thada e June tacquero e si scambiarono un’occhiata. Non avevano idea di chi fosse Sun, ma Pete sembrava improvvisamente arrabbiato.

Sì… era molto dispiaciuto per aver sentito quelle parole. Anche se non sapeva chi fosse Sun, era sicuro come l’inferno che quel ragazzo avrebbe costretto Kao a rifiutarsi di mangiare fuori con i suoi amici e lo avrebbe portato via dal gruppo.

«Quale lavoro? Perché non lo sappiamo? E chi diavolo è Sun?»

«È il fratello maggiore di Rain. Rain è un mio vecchio amico.» spiegò Kao a June. «Ha appena aperto un nuovo café, quindi mi ha chiesto di scattare delle foto da utilizzare per la promozione. Parleremo dei dettagli oggi.»

«Ma possiamo andare dopo che hai finito di parlare.»

«Non so quanto tempo ci vorrà. Voi ragazzi andate.» rispose Kao a Sandee.

«Andiamo domani, allora. Non sarà divertente se manca uno di noi.»

June decise per tutti. In realtà, chiedere loro di uscire per un barbecue era solo una scusa per convincere Kao e Pete a mangiare insieme. Kao sapeva anche che volevano rafforzare la relazione del gruppo, ma aveva già accettato di andare con Sun.

In quel momento, l’auto di Sun si fermò davanti all’edificio della facoltà. Kao si ricordò che era proprio la sua.

Sun scese dalla sua macchina nera, indossava abiti semplici ma sembrava davvero bello. Il suo arrivo non solo attirò la loro attenzione, ma anche quella delle persone intorno a loro.

Sun era eccezionale e perfetto come sempre… senza dubbio nessuno riusciva a staccargli gli occhi di dosso.

«Chi diavolo è? Sta rubando l’attenzione a tutti!» disse June con ammirazione e gelosia.

«Quello è Sun. Bene, io vado.» spiegò Kao prima di andarsene.

Si diresse verso Sun e lo salutò. Kao suggerì che avrebbero dovuto parlare da qualche altra parte mentre gli occhi dei suoi amici lo seguivano. Gli sguardi di June, Thada e Sandee non erano per nulla paragonabili a quelli di Pete. Era come se ci fosse un fuoco che ardeva nei suoi occhi.

«Dannazione! Sembra uno sugar daddy che porta il suo ragazzo a cena fuori. È fottutamente sexy.» disse June.

«Ma è un uomo.» ribatté Sandee.

«È solo una sensazione. Anch’io sono un uomo, ma lo invidio lo stesso.» disse June a Sandee, non avendo idea di quanto le sue parole facessero infuriare qualcuno. «Come diavolo può qualcuno essere così bello? Tipo, super fottutamente bello. Così bello che mi fa incazzare.»

«June! Smetterai mai di parlare di quel tipo? È dannatamente fastidioso!» Pete lo interruppe con rabbia. La bocca di June si spalancò, scioccato per essere stata sgridato. Ma come poteva sopportarlo Pete, quando Kao lo aveva completamente ignorato e se ne era andato con un altro ragazzo?

Era andato troppo oltre!

«Perché sei arrabbiato con me? Ho sempre blaterato così.»

«Come ti pare! Quindi oggi non andremo al barbecue, giusto? Vado a casa.»

«Perché vai via così presto? Non hai detto che non hai un appuntamento con Fongbeer oggi?»

«Vado a dormire, sono stanco di sentire queste stronzate!»

Pete si alzò e si allontanò, lasciando gli altri confusi. Sebbene cercasse di essere paziente e calmo, il pensiero del momento in cui Kao aveva baciato Fongbeer e quello in cui se ne era andato con Sun, lo facevano impazzire. L’agitazione che aveva provato dal giorno in cui aveva litigato con Kao non era ancora scomparsa, anche se aveva già riavuto Fongbeer. Se non fosse andato via in quel momento, avrebbe sfogato la sua rabbia sui suoi amici.

Pete non aveva assolutamente idea di cosa stesse succedendo al suo cuore.

*********************

Il giorno successivo

Da quando Sun era apparso, il rapporto tra Kao e Pete era peggiorato ancora. June, Sandee e Thada temevano che se un giorno entrambi non fossero riusciti a reprimere la loro rabbia, avrebbero finito per litigare.

Ultimamente, Pete aveva cercato di trovare difetti in tutto ciò che Kao faceva. Era così preso da questo che aveva quasi dimenticato “il suo appuntamento”, alias Fongbeer.

June, Sandee e Thada non riuscivano ad immaginare quanto sarebbe stata grave la situazione se Fongbeer avesse iniziato un altro dramma.

«Allora puoi fare una grigliata con noi oggi, giusto?»

Dopo che l’ultima lezione finì, e Kao era andato a prendere la sua roba dall’armadietto prima di raggiungerli al piano terra della facoltà, June – rischiando di nuovo – chiese al ragazzo di mangiare fuori con loro. June, Thada e Sandee avevano programmato di portare Kao e Pete fuori a bere qualcosa dopo aver finito di mangiare così che i due potessero parlare e riconciliarsi. Non potevano lasciare che la situazione si trascinasse ancora per molto, altrimenti le crepe nella relazione tra Kao e Pete sarebbero diventate troppo profonde per essere riparare; e questo Sandee lo temeva davvero.

June, Sandee e Thada non potevano credere che i loro amici litigassero a causa di una ragazza nonostante tutto quello che avevano passato. E che tipo di ragazza era Fongbeer? Aveva cambiato idea così velocemente da una persona all’altra. Non volevano affatto che Kao e Pete si associassero a quella ragazza.

«Ah…»

«Che diavolo? Non dirci che non puoi venire!» esclamò June prima che Kao potesse rifiutare. Solo guardando come Kao era esitante, conosceva già la risposta. «Già una volta ti sei rifiutato di venire con noi, Kao.»

«Oggi non posso venire con voi ragazzi. Ho un appuntamento.»

«Quale appuntamento?»

«Con Sun, per fare le foto. Ve l’ho detto ieri ragazzi.»

«Ma hai detto che dovevi parlare con lui solo dei dettagli, quindi dovresti essere libero oggi, giusto?»

«Abbiamo parlato ieri e mi ha detto di iniziare oggi. Viene a prendermi proprio adesso.» spiegò Kao con gli occhi sulla borsa della macchina fotografica e un treppiede tra le mani. Li aveva appena presi dall’armadietto, a dimostrazione che non voleva rifiutarli, ma che era tutto a causa del lavoro.

La spiegazione di Kao fece tacere tutti, infatti guardarono la sua attrezzatura fotografica. Probabilmente non l’avevano notata prima perché Kao l’aveva tenuta nel suo armadietto sin dal mattino. Sandee, Thada e June si guardarono l’un l’altro, cercando di capire cosa fare ora che il loro piano era fallito di nuovo. Nel frattempo, Pete aveva le braccia incrociate, l’insoddisfazione mostrata nei suoi occhi.

Sentiva davvero che Kao stava cercando di prendere le distanze da loro e fare amicizia con qualcun altro.

«Se non vuole venire, lasciatelo stare.»

Pete non era il tipo di ragazzo che supplicava qualcuno. Anche se in realtà voleva che Kao andasse con loro, la sua bocca diceva il contrario. Kao fece una smorfia. Si stavano fissando a vicenda e gli altri erano preoccupati che quei due avrebbero litigato di nuovo.

«Non vuole uscire con amici come noi.»

«Non ho detto che non voglio venire. Ho del lavoro. Non capisci il linguaggio umano? Continui a cercare di farmi incazzare!»

«Hey! Calmatevi, perché voi due dovete dire cose del genere?» Thada cercò di fermarli.

«Guardalo. Cerca di farmi incazzare.» disse Kao, incapace di resistere più a lungo. Cercava di rimanere calmo; non reagendo allo sguardo torvo di Pete o a qualunque cosa avesse detto, perché non voleva avere problemi. Ma guarda Pete! Non si sentiva nemmeno dispiaciuto per quello che aveva fatto e continuava a infastidirlo.

«Non è vero? Ora che hai smesso di parlare con Fongbeer, esci con qualcun altro. Ora, sei più vicino a quel ragazzo che ai tuoi amici. Perché? Ti facciamo sentire così a disagio che hai bisogno di vedere qualcun altro?»

«Pete! Ti avevo detto di calmarti.» Thada afferrò Pete per le braccia mentre June bloccava Kao prima che potessero prendersi a pugni. Sandee stava in mezzo per evitare che ciò accadesse.

Ma prima che iniziasse la guerra, tutti videro arrivare l’auto nera. Sun parcheggió la sua macchina davanti all’edificio e scese, poi entrò all’interno per cercare Kao. June, Thada, Sandee e Kao cercarono di cambiare il loro umore in modo che Sun non sapesse che erano nel mezzo di un litigio.

Pete era l’unico che non poteva farlo. Guardò Sun e Kao severamente.

«Come va, Kao?»

Sun salutò Kao e sorrise agli altri. Vedendo quel sorriso, sapevano tutti che voleva andare d’accordo con gli amici di Kao. Ora che vedevano Sun da vicino, potevano sentire che era una persona amabile, calma e gentile. Aveva quell’aura di bontà che si irradiava dal suo corpo, che un cattivo ragazzo come Pete avrebbe odiato.

«Ti stavo aspettando.» Kao finse di sorridere e presentò Sun ai suoi amici. «Ehm… questo è Sun, il fratello maggiore di Rain e il ragazzo con cui lavoro. Questi sono June, Sandee, Thada e… Pete. Sono i miei amici.»

Si salutarono amichevolmente, tranne Pete che continuava ad emanare intenti omicidi verso Sun con tutte le sue forze, tant’è che Thada si voltò per colpirlo, dicendogli di calmarsi. Pete cercò di calmarsi quando si rese conto che le sue emozioni stavano prendendo il sopravvento.

«Allora porterò Kao con me. Ci vediamo più tardi ragazzi. Venite dal mio café se avete tempo. Vi darò uno sconto del venti percento. O portate le vostre ragazze lì per un appuntamento, l’atmosfera è fantastica. Lo adoreranno.»

«Sei bravo a promuovere.» lo prese in giro Sandee.

«Ho appena aperto, quindi sì, devo essere bravo.» Sun si strinse nelle spalle.

«Non devi promuoverlo se il tuo bar è un bel posto. La gente lo capirà da sola.» intervenne Pete. I suoi amici tacquero e gli lanciarono uno sguardo di avvertimento. Era come se gli stessero dicendo di “chiudere quella cazzo di bocca”.

«Beh! Anche se è un buon posto, nessuno lo saprà se non lo si promuove adeguatamente. Sun ha fatto un ottimo lavoro.» Sandee cercò di sistemare la situazione. Fece segno a Kao di sbrigarsi e andarsene prima che Pete esplodesse.

«Uh… Andiamo, Sun. Sarà difficile fare le foto quando è buio.»

«Va bene, ci congediamo, allora. Ci vediamo più tardi.» Sun salutò tutti e prese la borsa della macchina fotografica e il treppiede di Kao prima di dirigersi verso la macchina. Lui e Kao stavano chiacchierando mentre camminavano, si fissavano così da vicino che Pete non poteva fare a meno di osservarli alle spalle, i suoi occhi stavano per uscire fuori dalle orbite.

«Guardalo! Se il nostro gruppo cade a pezzi, sarà colpa sua.» esclamò Pete come se non ce la facesse più. Non sapeva perché sentiva che dentro di lui c’era il fuoco ardente della rabbia. Non si era mai sentito così prima, ma ora voleva davvero separare Kao e Sun per prendere quest’ultimo a pugni in faccia.

«Deve lavorare. Calmati.» June cercò di confortare Pete.

«Anche se non deve lavorare, non gliene frega niente di noi. Quando lui e Fongbeer stavano parlando, lui continuava a mandarle messaggi. E ora, Sun? Questo è fottutamente fastidioso. Devono essere così vicini? Cazzo!»

Gli altri sbatterono le palpebre, storditi. Non avevano mai visto Pete diventare così irragionevolmente arrabbiato, ed era incredibilmente di cattivo umore quando si arrabbiava. Pete inoltre non era mai stato così possessivo nei confronti dei suoi amici.

Non avevano idea di cosa stesse succedendo a Pete. Non parlava con Kao quando quest’ultimo era nei paraggi, quindi come poteva Kao sapere che Pete era scontento dal fatto che non passasse del tempo con i suoi amici? Quello che Pete aveva fatto fino a quel momento aveva messo Kao a disagio, facendogli pensare che Pete non volesse vedere la sua faccia; quindi era naturale per Kao passare del tempo con qualcuno che gli dava tranquillità.

«Puoi semplicemente rilassarti? Perché devi essere così arrabbiato?» Sandee cercò di calmarlo.

«Il modo in cui ti sei comportato farà sentire Kao ancora più a disagio. Se sei arrabbiato perché non ha tempo per noi, diglielo onestamente. Non cercare di trovare difetti in tutto ciò che fa. Non farlo. Non essere sarcastico. E non cercare di farlo incazzare di nuovo in quel modo.» disse Thada.

«Sono d’accordo! Sei così drammatico che le persone inizieranno a pensare che sei geloso. Penserei che tu sia il marito di Kao se fosse una ragazza. Ti sei comportato come un marito geloso, sai. È un po’ esagerato.»

Sebbene June stesse blaterando come sempre, le sue parole fecero riflettere Pete. Accesero qualcosa nel suo cuore. Pete ci pensò per un momento e si rese conto che non era mai stato così con nessuno prima, nemmeno con tutte le ragazze con cui era uscito.

Quanto a Mint, si era arrabbiato solo perché Mint lo aveva fatto due volte con Rain, ma non era mai stato così agitato.

Potrebbe essere… che provo dei sentimenti per Kao?

Quel pensiero gli balenò nella testa, ma se lo scrollò immediatamente di dosso. Tuttavia, continuava a riecheggiare nella sua mente, spingendolo a pensare seriamente ai suoi sentimenti.

Per tutto il tempo che poteva ricordare, Pete non aveva mai pensato che sarebbe diventato omosessuale, ma i suoi sentimenti diventavano sempre più evidenti giorno dopo giorno.

Andava oltre le sue aspettative dal momento che aveva creduto che gli fossero piaciute le ragazze fin dall’inizio. Ora, non era del tutto sicuro di aver capito bene se stesso perché i suoi sentimenti per Kao stavano diventando più forti.

Così forti che Pete pensava che… forse Kao gli piaceva più di un semplice amico!

*********************

Blue Sky Café

«Questo mi piace. Sembra fantastico. Sei bravo come sempre.»

Sun elogió Kao mentre osservava le foto che aveva scattato con la sua fotocamera. Sun aveva detto al suo staff di prendersi cura del café in modo che potesse parlare con Kao del lavoro. Anche se non si incontrarono da un po’ di tempo, si erano sentiti subito a proprio agio l’uno con l’altro perché in passato erano stati molto vicini.

«È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ho fatto sul serio. Guarda i primi, non sono molto belli.»

«Ehi, sono fantastici! A proposito, sei davvero bravo a scattare foto. Perché non prendi qualche commissione? Se pubblichi le foto che hai scattato sulla tua pagina, ci dovrebbero essere molte persone che vorrebbero commissionarti un lavoro. Posso aiutarti ad ottenere clienti.»

«In realtà vorrei provare, ma ho bisogno di studiare molto in questo momento, quindi temo di non avere tempo.»

«Non hai niente da perdere. Puoi ricevere una commissione quando hai tempo e dire di no quando hai bisogno di studiare. Facile.»

«Sembra interessante. Raccoglierò i miei lavori e creerò la mia pagina come mi hai suggerito.» Kao era tentato. «Comunque, sei sempre lo stesso. Fai svenire tutte le ragazze ovunque tu vada. Che bell’uomo.»

«Dai, stai esagerando.» disse Sun, grattandosi il collo perché si sentiva timido. Glielo avevano detto spesso ma non riusciva ancora ad abituarsi, specialmente quando era Kao a farlo. Non aveva idea del perché fosse così.

«Non sto esagerando. Guarda la ragazza a quel tavolo, ormai ti guarda da un po’.» Kao annuì verso la ragazza che era seduta da sola e continuò a guardare Sun.

«Quella è Apple. Viene sempre qui per una tazza di caffè. Non è niente.»

«Non è per colpa tua che viene qui spesso? Inoltre, da quando sono entrato in questo bar, ho visto almeno cinque ragazze che ti controllavano. Non sono sorpreso del perché il tuo café sia pieno di ragazze. Sono qui per via del proprietario.» Kao continuava a stuzzicare Sun, che ora non sapeva come comportarsi.

«Che diavolo? Ti ho assunto per fare foto, non per prendermi in giro.»

«Per quanto riguarda le foto, te le mando dopo aver finito di ritoccarle. Hai fretta?»

«Non proprio, ma sarà fantastico se sarai veloce.»

«Va bene, questo significa che devo sbrigarmi.»

«Ehi, Kao! Come stai?»

Kao e Sun si voltarono verso la voce e videro Rain entrare nel locale con Mork che lo seguiva. Kao sorrise a Mork, e in cambio, ottenne un sorriso di cortesia.

Ma quando Mork volse lo sguardo verso Sun, che era seduto accanto a Kao, il suo sorriso scomparve; il suo volto apparve improvvisamente minaccioso. Sun non era diverso. Si stava divertendo con Kao, ma ora sembrava irritato.

Kao si ricordò che Rain gli aveva detto che Sun e Mork non andavano d’accordo, ma non pensava che la situazione fosse così tragica.

«Fantastico. Ho appena finito di scattare foto. Ce ne sono molte belle.» rispose Kao a Ren.

«Beh, è ​​un bel locale.» disse Sun.

«È così così.» lo interruppe Mork.

«Ma vieni in questo café così così quasi ogni giorno.» ribatté Sun.

«Sono qui per accompagnare Rain. Pensi che verrei qui se tu non costringessi Rain ad aiutarti la sera?» Mork sorrise. «Non riesco a ingoiare cibo solo vedendo il proprietario.»

«Marmocchio!» Sun si alzò, puntando il dito contro il viso di Mork.

«Calmati, Sun!» Kao intervenne.

«Dovresti andare adesso. Grazie per il passaggio e non dimenticare di venirmi a prendere domani mattina.»

Rain pose fine rapidamente alla guerra spingendo la schiena di Mork verso la porta, anche se Mork aveva detto che gli sarebbe piaciuto prendere una tazza di caffè; ma, sfortunatamente, aveva incontrato per primo il suo più grande nemico.

«Va bene, ma non fare tardi. Sono stufo di litigare con qualche vecchio bislacco mentre ti aspetto.»

Mork se ne andò subito dopo averlo detto, lasciando il “vecchio bislacco” acceso di rabbia.

Sun indicò la schiena di Mork come se stesse cercando di dire a Rain: “Guarda il tuo amico”, ma Rain si limitò a sospirare, pensando che Sun e Mork fossero uguali. Kao potè solo grattarsi la testa confuso. Pensò che fosse divertente e ridicolo allo stesso tempo. 

Solitamente Sun era maturo e risolveva sempre i problemi con calma. Kao non aveva mai pensato che un giorno avrebbe visto Sun litigare con l’amico di suo fratello come un bambino. Era dispiaciuto per Rain, alias “’arbitro”, che aveva dovuto impedire a quei due di saltarsi addosso!

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