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BELOVED ENEMY – CAPITOLO 21

Gu Qing Pei giocò sul telefono per alcune ore e alla fine si rilassò abbastanza da sentirsi meglio. Ma dal momento che aveva già dormito quasi tutto il giorno, non poteva tornare a farlo, quindi si sedette sul letto, con i grandi occhi di Yuan Yang che lo fissavano.

L’atmosfera nella stanza era particolarmente imbarazzante. Gu Qing Pei chiuse gli occhi e ignorò Yuan Yang. La sua presenza nella stanza lo irritava al massimo. Yuan Yang non si sentì annoiato perché era seduto su una sedia a giocare con il portatile di Fang Peng.

Dopo circa mezz’ora, la flebo di Gu Qing Pei terminò. Estrasse lui stesso l’ago e poi cercò di alzarsi dal letto per prendere il telefono fisso.

Quando ebbe raccolto le forze, pronto ad alzarsi, sentì una leggera brezza nelle sue regioni inferiori. Fu allora che si ricordò che non aveva indossato nulla a letto la scorsa notte ed era completamente nudo. Si guardò intorno per un momento e trovò i suoi vestiti sul divano, a pochi metri da lui. Mancava ancora l’accappatoio.

Gu Qing Pei strinse i denti e si girò verso Yuan Yang: «Dammi i miei vestiti.»

«Dove stai andando?»

«Al bagno.»

Gli occhi di Yuan Yang si concentrarono sulla clavicola esposta di Gu Qing Pei e i suoi occhi d’aquila rimasero lì.

Gu Qing Pei gli ricordò con tono grave: «I miei vestiti.»

Yuan Yang mise il computer sul tavolo vicino, prese un nuovo accappatoio dall’armadio e lo gettò sul letto.

Gu Qing Pei afferrò l’accappatoio ma esitò per un momento. Era nudo sotto la coperta e se avesse rimosso la trapunta prima di indossare la vestaglia, si sarebbe esposto allo sguardo di quel moccioso. Non poteva, però, indossare l’accappatoio sopra la trapunta… Di certo, non voleva mettere in scena uno spettacolo che Yuan Yang potesse vedere con divertimento. Dopo la folle, incontrollata notte appena passata, non voleva rivivere quella scena.

Yuan Yang sembrava piuttosto interessato a lui.

Gu Qing Pei lo guardò una volta. Conoscendo l’atteggiamento condiscendente di Yuan Yang, Gu Qing Pei non aspettò che lo provocasse. Si alzò rapidamente e scostò la trapunta prima di indossare in fretta l’accappatoio sulla sua pelle nuda.

Anche se ci vollero solo pochi secondi, Yuan Yang fu in grado di vedere tutti i segni rossi che aveva lasciato su quella pelle chiara la scorsa notte. Provava un senso di orgoglio per il suo lavoro.

Gu Qing Pei si alzò dal letto, ma inaspettatamente cadde. Le gambe non l’avevano sostenuto e persino alzarsi dal letto gli aveva fatto esaurire le sue energie dato che i suoi muscoli erano deboli. Le sue gambe non potevano essere chiuse correttamente a causa della ferita al fondoschiena e camminare era ancora più doloroso considerando il fatto che le gambe non sostenevano affatto il suo corpo. Cadde semplicemente mentre le sue ginocchia si piegavano ed era a pochi centimetri dal baciare il pavimento.

Un braccio forte l’afferrò per la vita sollevandolo e Gu Qing Pei vide l’altro braccio di Yuan Yang chiudersi attorno a lui, così da sostenerlo saldamente.

La faccia di Gu Qing Pei cambiò, lottando per alzarsi ma le sue gambe non avevano forza.

Yuan Yang d’altra parte, tirò facilmente su Gu Qing Pei: «Rilassati, ti ci porto io.»

La faccia arrabbiata di Gu Qing Pei ora stava arrossendo, ma dal momento che si rifiutava di abbandonare un’espressione accigliata, aggiunse sarcasticamente: «Dal momento che Yuan Yang è così attivo, ha l’abitudine di portare la gente in giro.»

«Ooh, stai zitto.» Yuan Yang sollevò Gu e lo spinse verso il bagno. Lo aiutò quindi a stare dritto per lavarsi.

«Vai a comprarmi vestiti puliti e biancheria intima.»

Queste semplici attività avevano restituito a Gu Qing Pei la sensibilità alle gambe e finalmente sentì un pizzico di forza, solo un po’. Non era molta perchè aveva molto dolore che si irradiava lungo la schiena. Era stato sdraiato tutto il giorno e questo gli aveva addormentato le gambe e bloccato la circolazione sanguigna. Ora, da quando si muoveva, almeno si sentiva meglio. Non aveva avuto problemi a camminare anche se era estremamente a disagio.

Dopo la scorsa notte, la tolleranza di Yuan Yang nei confronti di Gu era cresciuta. Ora, guardando il suo aspetto fragile, non riusciva nemmeno a sentirsi infastidito a sentire che lo comandava a bacchetta. Anche se l’uomo aveva usato un tono aspro, il suo cuore non balbettava né si sentiva torturato.

«Bene, te li vado a comprare.»

Gu Qing Pei lo guardò: «Voglio andare in bagno … puoi uscire?»

Yuan Yang sorrise e disse: «Mi sto prendendo cura di te. Non voglio che tu cada.»

Gu Qing Pei esclamò arrabbiato: «Vaffanculo … fuori!»

Yuan Yang non battè ciglio, ne uscì dal bagno.

Gu Qing Pei sogghignò verso Yuan Yang. ll ragazzo voleva umiliarlo ma non avrebbe mai vinto questa guerra.

«Yuan Yang è così preoccupato per me che sono davvero commosso.» Aprì l’accappatoio spalancandolo, afferrò il proprio pene e iniziò ad urinare.

Yuan Yang si avvicinò e si fermò accanto a lui, guardandolo fare pipì.

Gu Qing Pei improvvisamente si voltò e spruzzò Yuan Yang con un sottile getto di urina. Yuan Yang era sbalordito: non aveva potuto schivare e gli schizzi gli arrivarono sui pantaloni.

Gu Qing Pei chiuse l’accappatoio e tirò fuori la lingua: «Sono fisicamente debole, capisci, sì?»

Yuan Yang guardò i suoi pantaloni e le sue scarpe, una vena arrabbiata cominciò a pulsare sulla fronte e i suoi occhi divamparono mostrando di fiamme di pura rabbia.

Non riusciva a credere di essere stato deliberatamente schizzato di urina. Nell’esercito, aveva incontrato molte nuove persone in caserma. Lì nessuno aveva provato un simile trucco su di lui, nessuno aveva neppure osato agire in modo inappropriato nei suoi confronti. Ora, Gu Qing Pei lo stava provocando in ogni modo. Anche quando aveva già sconfitto quell’uomo, si rifiutava ancora di arrendersi. Questo era particolarmente fastidioso per lui.

Yuan Yang digrignò i denti: «Sei molto coraggioso, sembra che ieri sera non ti abbia domato abbastanza.»

Gu Qing Pei disse: «Principe Yuan Yang, sei fottutamente spudorato. Sai solo come drogare il tuo nemico e violentarlo. Pensavo davvero fossi migliore. Non mi sarei mai aspettato che tu fossi così miserabile.»

Yuan Yang gli afferrò il mento: «Stupro? Non è lo stesso metodo con cui tu trovi gente da scoparti? Come mai è stupro se ti fotto io? Non ti ho soddisfatto? Non sono abbastanza bravo rispetto a loro? Non hai goduto molte volte? Non stavi gemendo di piacere?»

Le labbra di Gu Qing Pei tremarono di rabbia ma rivelò un sorriso spietato: «Quante volte io abbia raggiunto l’orgasmo non ha avuto niente a che fare con te, al massimo era l’effetto della droga. Con le tue terribili tecniche, era come se avessi un cane per un compagno di letto ieri sera. L’esperienza è stata traumatica. «Gu Qing Pei poi diede un buffetto alla faccia di Yuan Yang dicendo in tono condiscendente: «Non sei poi così eccezionale.»

Yuan Yang lo afferrò per il collo e lo spinse contro il muro con grande forza, i suoi potenti avambracci lo ingabbiarono e disse spietatamente: «Che cazzo hai appena detto?»

Gu Qing Pei rispose con un tono imbronciato: «Non avrò l’abitudine di ripetermi solo perché sei troppo lento di comprendonio. Quindi, cosa hai intenzione di fare … mi strangolerai, o ancora meglio, mi violentarai?»

La mano di Yuan Yang raggiunse l’accappatoio di Gu Qing Pei, e senza nemmeno un po’ di vergogna sorrise: «Entrambe le proposte mi vanno fottutamente bene, scegline una.»

Gu Qing Pei rise: «Essere violentato o morire … che cosa matura.»

Yuan Yang diede un pugno sul muro del bagno e una crepa si disegnò sulle piastrelle bianche, allargandosi come ragnatele.

Voleva davvero buttare Gu Qing Pei a terra e fotterselo così tante volte ma al pensiero dei segni e delle brutte linee rosse che aveva già lasciato sul suo corpo, lo raffreddò automaticamente. La sua rabbia svanì anche se voleva seriamente placare l’atteggiamento gelido dell’altro uomo. Voleva vederlo piangere nel suo calore.

Il bastardo lo stava facendo arrabbiare troppo, e quella bocca doveva essere chiusa per amore della sua tranquillità.

Nella sua immaginazione, Gu Qing Pei era come una dama, una signora di alta classe che era fottutamente piacevole e attraente da guardare ma diventava oscena una volta aperta la bocca.

Quando Gu era malato, non era così attraente da guardare, ma ora che il suo spirito si era rinvigorito, Gu Qing Pei era tornato ad essere una spina nel culo di Yuan Yang. La sua bocca sarcastica stava di nuovo facendo gli straordinari.

Come poteva pensare a Gu Qing Pei come un uomo attraente … patetico!

Gu Qing Pei osservò lo sguardo distorto sul viso di Yuan Yang e un pizzico di piacere invase lentamente il suo cuore. Afferrò la mano di Yuan Yang: «Se non hai intenzione di fare nulla, lasciami andare.»

Yuan Yang strinse i denti: «Se non fossi malato, ti scoperei fino a non farti più camminare. Continua a schernirmi e potrebbe accadere ancora.»

Gu Qing Pei sogghignò a Yuan Yang e lo spinse fuori dal bagno.

Yuan Yang abbassò lo sguardo sui suoi pantaloni e le scarpe bagnate facendo montare la sua rabbia ancora una volta. Non era disposto a lasciare che Gu Qing Pei riuscisse a cavarsela. Il suo cervello lavorava febbrilmente, alla ricerca di modi per fargliela pagare.

Yuan Yang tornò nella stanza e diede un calcio al divano accanto a lui. Il suo telefono cadde dal divano ma per fortuna il pavimento era coperto da un tappeto e il telefono atterrò dolcemente.

Riportò il cellulare sul letto e controllò se aveva ricevuto chiamate o messaggi importanti e in quel momento Gu Qing Pei uscì dal bagno, con un asciugamano drappeggiato attorno alla vita.

Gu Qing Pei guardò lui e poi il telefono nella sua mano. Yuan Yang ignorò il suo telefono e si avvicinò a lui. Gu Qing Pei alzò lo sguardo su Yuan Yang e vide un’espressione malvagia sul suo viso.

Yuan Yang allungò la mano e prima che Gu Qing Pei potesse reagire, fu gettato sul letto.

«Cazzo, stronzo!» urlò rabbiosamente Gu Qing Pei.

«Gu Zong (Generale Gu), ti sto per mettere l’unguento perchè non riesci a farlo da solo. Sono responsabile del tuo corpo ferito e quindi mi assumerò la responsabilità facendolo per te.»

Gu Qing Pei allungò la mano per afferrare l’unguento sul comodino ma lo mancò, quindi afferrò la mano di Yuan Yang che si protendeva verso il suo sedere. «Lo farò da solo.»

Gu Qing Pei era forte ed esercitò molta pressione sul polso. Yuan Yang sentì la sua mano intorpidirsi dalla pressione ma non fu scoraggiato.

Semplicemente, voltò Gu Qing Pei come un pancake e ignorò l’uomo che stava lottando concentrandosi nell’allargare le sue gambe. Gu Qing Pei iniziò a lottare violentemente e riuscì quasi a spostare Yuan Yang.

I due lottarono finché Gu non si stancò. Yuan Yang aveva una stretta ferrea sulla sua vita e attese che l’uomo perdesse la sua energia.

Per quanto riguardava l’abilità di bloccare fisicamente le persone, l’esperienza di Gu Qing Pei era molto inferiore a quella di Yuan Yang. Costui sapeva che Gu avrebbe presto perso le forze perché stava lottando eccessivamente e una volta accaduto, avrebbe potuto essere sottomesso facilmente.

Gu Qing Pei lottò per un po’ ma si sentì presto esausto. Era malato, quindi la sua stanchezza arrivò prima del previsto.

Yuan Yang forzò il ginocchio tra le sue gambe e le aprì. Quindi tolse l’asciugamano che l’uomo indossava ed espose il suo corpo nudo all’aria.

Yuan Yang rise maliziosamente: «Gu, onestamente, sono qui per te.»

Gu Qing Pei si voltò e gli lanciò un’occhiataccia. Yuan Yang lo ignorò e usò un asciugamano caldo per pulire il suo crisantemo. Ogni movimento fu molto lento, come se volesse prolungare deliberatamente quella umiliazione.

Gu Qing Pei serrò i denti e mentalmente maledisse Yuan Yang e tutti i suoi antenati, fino alla diciottesima generazione.

A Yuan Yang piaceva molto il processo, specialmente quando guardava l’espressione umiliata di Gu Qing Pei sotto di lui.

Dopo averlo pulito, prese l’unguento con la punta delle dita e lo applicò delicatamente sulla parte lesa di Gu. Lo toccò e lo sfregò deliberatamente, facendo tremare il corpo di Gu Qing Pei a causa dei nervi collegati al suo crisantemo.

Lo stuzzicò mentre gli toccava il sedere: «Gu Qing Pei, hai dimenticato che ti avevo già avvertito di non farmi arrabbiare?»

Gu Qing Pei rise sarcasticamente: «Yuan Yang, assicurati di non innamorarti di me. Mi piace fare cose ai miei amanti, cose che davvero non sopporteresti di farti fare.»

Il cuore di Yuan Yang quasi scoppiò in rabbia: «Scendi dal tuo fottuto piedistallo. Anche se sei una brava persona, sei solo un uomo alla fine dei conti. Questo è solo un avvertimento per te, se osi infastidirmi non ti risparmierò il mio uccello.»

Gu Qing Pei lo fissò: «Principe Yuan Yang, non mi provocate o combatteremo fino alla fine.»

Yuan Yang digrignò i denti: «Bene, che sia all’ultimo sangue.»

Sollecitò deliberatamente l’orifizio di Gu Qing Pei, facendo tremare tutto il suo corpo.

Yuan Yang sussurrò dolcemente: «Se ti prude il culo, ricordati di dirmelo e provvederò. Se ti ammali, non incolparmi inutilmente.»

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