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TODAY, I’LL DO MY BEST TO BECOME SWEET FOR YOU – CAPITOLO 5

La piccola arancia viveva una vita semplice.

Ogni giorno diceva: «Perché non sono ancora dolce? Mi sto preoccupando così tanto adesso!»

Inizialmente aveva pensato di utilizzare il telefono del pittore per poter cercare su Internet ‘Quanto tempo ci vuole per far si che le arance maturino?’ ma poi aveva scoperto che la sua mano semplicemente attraversava il telefono. Tutte le anime erano naturalmente così verso ogni materia, e lui non faceva eccezione.

Piccola Arancia era ancora pieno di buon umore come al solito. Ogni giorno non faceva altro che chiacchierare e girare senza fine attorno al pittore.

Il pittore ammirava davvero questo ragazzo.

Ma comunque, aveva già mal di testa a causa sua: Potrebbe comportarsi bene almeno una volta? Questa arancia ha l’ADHD o cosa?

Questa volta, Dio sentì la voce del pittore.

Quella sera arrivò un violento temporale. L’albero di arancio fu completamente spazzato via e divenne un disastro, facendo quasi morire la piccola arancia.

Quando il Pittore si svegliò quella mattina, fu sorpreso di ritrovarsi a svegliarsi da solo senza che Piccola Arancia questa volta si comportasse come la sua sveglia. I raggi luminosi del sole attraversavano i vetri delle finestre, ma non appena uscì di casa, ciò che lo incontrò fu l’arancio caduto a terra e l’intero cortile totalmente in disordine. Vide la piccola arancia prossima ad appassire, ma era ancora ostinatamente appesa al ramo dell’albero.

Come se stesse lottando contro il cancro.

Solo che la piccola arancia, soprattutto il ragazzino al suo interno, era davvero fragile.

C’erano momenti in cui gli spiriti svanivano dall’esistenza, ma quando lo facevano completamente, se ne andavano per sempre, senza lasciare nemmeno una singola traccia.

Il pittore ne era pienamente consapevole nel suo cuore. Si avvicinò all’arancio e diede un colpetto alla piccola arancia, ma lui non rispose. Non sapeva se stesse solo dormendo o se si fosse effettivamente ferito.

«Stai bene?» chiese preoccupato il pittore.

Sfortunatamente, Piccola Arancia non era in grando di sentirlo perché era già svenuto. Lo stesso valeva per l’arancio, che era svenuto insieme a lui.

Le previsioni del tempo avevano appena avvisato di forti piogge.

Le sopracciglia del pittore si aggrottarono. Non voleva che Piccola Arancia scomparisse. In passato, non aveva potuto fare nulla per evitare che ciò accadesse, ma forse questa volta Dio gli stava dando la possibilità di farlo.

Quel giorno il pittore non dipinse, ma visitò il villaggio alla ricerca di un falegname. In un giorno finirono di costruire una semplice tettoia di bambù, insieme ad una tela cerata, sperando che questo avrebbe protetto Piccola Arancia dalla tempesta in futuro.

La piccola arancia era ancora priva di sensi in quel momento, quindi non assisté a tutto questo.

Quella mezzanotte, la piccola arancia che in precedenza era  stata messa fuori combattimento, aprì finalmente gli occhi. Il tempo era ancora brutto, il vento e la pioggia erano forti, ma la tettoia di bambù lo bloccava completamente, e così non furono colpiti dal temporale. Ma lui era ancora intorpidito e stordito, era anche bagnato dalla pioggia e aveva freddo per il soffio del vento obliquo, era così dolorante che tirava su col naso.

Anche il vento si scontrava con le finestre del pittore.

Poi l’uomo aprì improvvisamente la porta.

Aveva in mano un ombrello e si avvicinò alla piccola arancia osservandone attentamente lo stato.

Piccola Arancia gemette e piagnucolò in modo così pietoso: «Signor Pittore, ero inzuppato dalla pioggia!»

Il pittore non disse nulla, ma appese con cura l’ombrello al ramo dell’arancio, legando il manico con una corda. In questo modo l’ombrello proteggeva a fondo la piccola arancia dalla pioggia.

La piccola arancia poi disse: «Aah! La pioggia mi nutre!»

Mi sento così dolce oggi!

L’arancio si intromise: «C’è un ombrello sopra di te…»

Piccola Arancia ignorò l’albero e continuò: «Signor Pittore, deve essere stato preoccupato per me…» E pensò:  Forse sono diventato la migliore piccola arancia nel cuore del Signor Pittore.

Dopo quella tempesta, Piccola Arancia ora considerava il pittore come il suo benefattore.

Cominciò anche a coltivare un po’ i sentimenti verso l’artista.

Dopotutto, l’uomo era così bello, soprattutto la scena in cui correva verso di lui con un ombrello, era diventata un’immagine memorabile nel cuore di Piccola Arancia.

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