Aeroporto
Mhok e Day non si erano detti nulla dopo quel bacio. Non era per indifferenza, rottura di un rapporto o altro, ma era come l’inizio di una nuova relazione, indescrivibile. Day rimase seduto in silenzio mentre Mhok lo accompagnò a casa. Non c’era altro oltre alla musica nell’auto, così debole che si riusciva a malapena a capire il testo, e l’odore persistente del fumo. Ognuno di loro tornò alla propria vita, senza che nessuno chiedesse o facesse parola di nulla fino all’arrivo di una nuova settimana.