Lo zio Det portò al mattino presto un cesto preparato dalla zia Kaew, ma il giovane insegnante Asa non era ancora sveglio così lo consegnò all’ufficiale. Colui che durante la notte aveva combattuto duramente si svegliò e prese a camminare lentamente facendo attenzione al bacino per andare farsi un bagno e dopo cominciò a vestirsi. A causa di tutto ciò, la colazione si trasformò in un pranzo.
Arrivata la notte una fresca brezza soffiava dolcemente sulla pelle di colui che se ne stava rannicchiato con le ginocchia al petto fuori sul terrazzino annesso alla capanna. I suoi occhi piccoli fissavano i campi tinti di nero dall’oscurità e nelle orecchie il canto dei grilli che avvolgeva l’intera casetta nella campagna, ma poi tutto intorno a lui tacque quando la gigante figura di qualcuno entrò nel terrazzo e gli si mise a sedere accanto.
Ieri, in un post su twitter, Sammon, autrice di Manner of Death, ha scritto che Tan è “un inverno freddo in un luogo oscuro”; mentre Bunn è il “sole più caldo che può sciogliere il luogo più freddo e scaldare il cuore di Tan”.
Il Libro di A Tale Of Thousand Stars (ATOTS) è stato scritto nel 2010. All’epoca il Re era Bhumibol Adulyadej che, nonostante avesse accentrato su di lui tutti i poteri, era comunque un Re molto amato. Nel libro infatti, Tian è molto devoto al Re che viene descritto quasi come una divinità. Per i Thailandesi il Re è sacro ed è considerato un Dio.
Se vi state domandando quali sono le differenze tra la novel di A Tales of Thousand Stars e il drama… siete nel posto giusto!
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